IL MESSIA LI CHIAMAVA "RAZZA DI VIPERE", E DIO NELLA BIBBIA (ESODO) CHIAMO' "COCCODRILLO" IL FARAONE, QUINDI RETTILI....
Quello che segue è la prima parte di estratti dalla mia traduzione di una intervista del 1999 che Rick Martins (Usa) fece, per la rivista Spectrum, ad un grande anziano di saggezza e conoscenza, lo sanusi (shamano) Zulù
Credo Mutwa, arrivato alla nostra ribalta occidentale grazie a David Icke.
“In questa intervista ci sono moltissime informazioni che possono rappresentare una sfida per la mente del lettore. C’è persino la descrizione di una città sotterranea in Africa (non parte di questo primo articolo), che potrebbe essere l’origine dei miti o delle storie sull’inferno. Dunque suggerisco di lasciar perdere la lettura se siete molto legati ad un sistema di credo, se avete dei dogmi religiosi o filosofici….
Per gli altri.. ricordare che “non c’è nulla da temere. La vita è eterna ed ogni cosa non è che una esperienza sulla via verso l’illuminazione”.
Cristina Bassi
Grazie agli sforzi e all’assistenza di David Icke, mi fu possibile stabilire il contatto con il Dr. Johan Joubert, che gentilmente coordinò la cosa con Credo Mutwa, consentendo così che l’intervista avvenisse telefonicamente: letteralmente a metà strada del mondo: in Sud Africa
Credo Mutwa è l’uomo che David Icke descrive come: “L’uomo più incredibile e ricco di conoscenza che abbia mai avuto il privilegio e l’onore di chiamare amico, un genio”. Dopo aver parlato con Credo Mutwa, non potrei essere più d’accordo. Vorrei anche dire che Credo Mutwa, che non ha una istruzione formale, è stato cosi gentile e coscienzioso da sillabare tutte le parole in africano Zulù, i nomi propri etc per questo articolo. Le incredibili informazioni presentate da Credo Mutwa sono certamente provocatorie e a largo raggio sia per le implicazioni che per lo scopo. Una volta che leggerete queste informazioni, capirete
Martin: Può confermare che questi extraterrestri rettiliani mutanti forma esistono veramente sul nostro pianeta, in questo tempo? E se si, se può confermare, potrebbe essere specifico? Da dove vengono?
Credo Mutwa: Avete sentito parlare di un Paese che si chiama Rwanda, nell’Africa Centrale?
Martin: Si.
Credo Mutwa: Le persone del Rwanda, gli Hutu, così come i Watussi, affermano – e non sono i soli in Africa ad affermare questo, che i loro antenati molto antichi erano una razza di esseri che loro chiamavano gli Imanujela, che significa “i Signori che sono venuti”. Alcune tribù dell’Africa occidentale, come i Bambara, dicono anch’essi la stessa cosa. Dicono che arrivarono dal cielo, molte, molte generazioni fa, una razza, di creature altamente avanzate che sembravano uomini e li chiamavano Zishwezi. La parola Zishwezi significa le creature che planano, ovvero che possono planare attraverso il cielo o l’acqua.
Tutti, sir, hanno sentito parlare del popolo Dogo nell’Africa Occidentale e tutti dicono che le persone normali diedero loro cultura, ma non solo il popolo Dogon ma UNO di molti, molti popoli in Africa, che affermano che la loro tribù o il loro re furono prima fondati da una razza supernaturale di creature che venivano dal cielo.
Gli Zulù, famosi per essere guerrieri, il popolo a cui appartenne il re Shaka Zulu, del secolo scorso. Quando si chiede ad un antropologo bianco Sudafricano cosa significa il nome Zulù, dice che significa “il cielo” (risa) e quindi gli Zulù chiamano se stessi “il popolo del cielo”. Questo, sir, è un’idiozia.
Nella lingua Zulù, il nostro nome per “cielo”, per il cielo blu, è sibakabaka. Il nostro nome per lo spazio interplanetario, tuttavia, è izulu e weduzulu, che significa “spazio interplanetario” il cielo scuro, che vedete con le stelle ogni notte”, ha anche a che fare con il viaggiare, sir. La parola Zulù per viaggiare a caso, come un nomade o uno zingaro, è izula. Ora, potete vedere che le persone Zulù in Sud Africa erano consapevoli del fatto che si può viaggiare nello spazio , non attraverso il cielo come un uccello, ma attraverso lo spazio e gli Zulù affermano che molte, molte migliaia di anni fa, arrivò dal cielo una razza di genti che erano come lucertole e potevano cambiare forma quando volevano. E le persone che sposavano le loro figlie ad extraterrestri e producevano una razza di potere di re e capi tribali; ci sono centinaia di favole, sir, in cui una lucertola femmina assume l’identità di una principessa umana e sposa un principe Zulù.
E queste creature, sir, veramente esistono. Indipendentemente da dove va, per il Sud, centro Ovest Est dell’Africa, troverà che la descrizione di queste creature è la stessa. Persino tra le tribù che mai, nella loro lunga storia, ebbero contatto tra loro. Quindi, ci SONO queste creature. Da dove vengono, non affermerò mai di saperlo, sir. Ma sono associate con certe stelle nel cielo ed una di queste è un grande gruppo di stelle che è parte della Via Lattea, che la nostra gente chiama Ingiyab, che significa “Il Grande Serpente”. E c’è una stella rossa, rossiccia, vicino all’estremità di questo grande bordo di stelle che la nostra gente chiama IsoneNkanyamba. Ora questa stella si chiama Isone Nkanyamba, mi è stato possibile trovare il nome inglese: Alpha Centauri. Ora, questo sir, è qualcosa che merita una indagine.
Com’è che ben oltre 500 tribù dell’Africa che ho visitato negli ultimi 40 o 50 anni, ognuna di loro descrive simili creature? E’ detto che queste creature si nutrono di noi umani; che, un tempo, sfidarono Dio stesso alla guerra, perché volevano un controllo totale dell’universo. E Dio combattè una terribile battaglia contro di loro e li sconfisse, li ferì e li costrinse a nascondersi in città e sotterranei.
Si nascondono in profonde cavità sotterranee, perchè hanno sempre freddo. In queste cavità, ci viene detto, ci sono enormi fuochi che vengono tenuti vivi dagli schiavi, umani schiavi zombie. E viene anche detto che questi Zuswazi, questi Imbulu, o come volete chiamarli, non sono in grado di mangiare cibo solido.
Mangiano o sangue umano, oppure si nutrono di quel potere, di quella energia che si genera quando esseri umani, sulla superficie della Terra, combattono e si uccidono in grande numero.
La nostra gente crede, sir, che noi, le genti di questa Terra, non siamo realmente i padroni delle nostre vite, anche se ci inducono a credere di esserlo. (..) c’è un altro nome con cui sono note queste creature. Ed è Chitauli. Ora tale parola significa “I dittatori, coloro che ci dicono la legge”. In altre parole, “coloro che ci dicono, segretamente, cosa dobbiamo fare”.
Ora, si dice che questi Chitauli ci fecero una serie di cose quando arrivarono su questo pianeta. Originariamente, la terra era coperta da una coltre molto spesa di nebbia e foschia. Le persone non potevano vedere il sole nel cielo, a parte una luce leggera. E vedevano anche la luna di notte come un gentile artiglio di luce nel cielo, a causa di questa pesante foschia. E la pioggia cadeva continuamente in una pioggerellina. Ma non c’erano tuoni. Non c’erano tempeste. Il mondo era densamente coperto di grandi foreste, giungle e le persone a quel tempo vivevano in pace sulla terra. Le persone erano felici e si dice che a quel tempo, noi umani non avevamo il potere della parola. Facevamo solo degli strani suoni come scimmie e babbuini felici, ma non avevamo la parola come oggigiorno.
In quei secoli, le persone si parlavano attraverso la mente. Un uomo poteva chiamare sua moglie pensandola, pensando alla forma del suo volto, all’odore del suo corpo alla sensazione dei capelli come donna. Un cacciatore andava nella foresta e chiedeva agli animali di venire ed essi ne selezionavano uno tra il loro numero, che era vecchio e stanco e questi avrebbe offerto se stesso al cacciatore per essere ucciso velocemente e portare la carne alla sua caverna.
A quel tempo non c’era violenza contro gli animali. Non violenza contro la natura da parte degli esseri umani. L’uomo chiedeva cibo alla Natura. Era solito arrivare ad un albero, pensare ad un frutto e l’albero avrebbe concesso che alcuni dei suoi frutti cadessero al suolo e l’uomo li prendesse. E si dice che, però, quando i Chitauli arrivarono sulla Terra, arrivassero in terribili veicoli che volavano per l’aria, veicoli che avevano la forma di grandi coppe e che facevano un rumore assordante ed un fuoco terribile nel cielo.
E i Chitauli dicevano agli umani, che riunivano con forza con scudisciate di fulmini, che erano grandi dei dal cielo e che da ora in poi avrebbero ricevuto una serie di doni dal dio. Questi cosiddetti dei, che erano come esseri umani, ma molto alti, con una lunga coda e con terribili occhi incandescenti , alcuni con due occhi gialli, occhi grandi, alcuni tre, l’occhio rosso che stava nel centro della fronte. Questi esseri portarono via i grandi poteri che avevano gli esseri umani: il potere di parlare solo attraverso la mente, il potere di muovere gli oggetti solo con la mente, il potere di vedere nel futuro e nel passato, il potere di viaggiare, spiritualmente in mondi diversi. I Chitauli portarono via tutti questi grandi poteri dagli esseri umani e diedero loro un nuovo potere: quello della parola.
Ma gli umani scoprirono, con orrore, che il potere della parola divideva gli esseri umani, anzichè unirli, perchè i Chitauli astutamente crearono lingue diverse e crearono grandi litigi tra le persone. I Chitauli fecero anche una cosa che non era mia stata fatta prima: diedero agli umani delle persone che li governassero e dissero, “Questi sono i vostri re, questi sono i vostri capi”. Hanno in loro il nostro sangue. Sono i nostri bambini e dovete ascoltare queste persone perchè parleranno per nostro ordine. Se non lo farete, vi puniremo terribilmente.”
Prima della venuta dei Chitauli, prima della venuta delle creature Imbulu, gli esseri umani erano spiritualmente uno. Ma quando arrivarono i Chitauli, gli umani si divisero sia spiritualmente che linguisticamente.
E i Chitauli diedero agli umani anche strani sentimenti: gli umani cominciarono a sentirsi insicuri, e cominciarono a costruire villaggi con recinzioni molto forti e con del legno intorno. Cominciarono a costruire Paesi, in altre parole cominciarono a costruire tribù e territori tribali, con confini che difesero contro qualsiasi nemico. Gli esseri umani diventarono ambiziosi, avidi, vollero diventare ricchi in termini di bestiame e conchiglie ed un’altra cosa che i Chitauli costrinsero gli umani a fare fu di farli scavare dentro la terra. I Chitauli attivarono le donne umane e le fecero scoprire minerali e metalli di certi tipi. Le donne scoprirono il rame; le donne scoprirono l’oro; le donne scoprirono l’argento. E furono guidate dai Chitauli nel creare delle leghe con questi metalli e a crearne di nuovi che non erano mai esistiti prima in natura, come il bronzo e l’ottone ed altri. Ora, i Chitauli, rimossero anche successivamente la sacra pioggia che portava la foschia dal cielo e per la prima volta dalla creazione, gli esseri umani guardarono verso il cielo e videro le stelle e i Chitauli dissero agli esseri umani che avevano sbagliato a credere che Dio abitasse sotto la Terra. “Da ora in poi,” dissero i Chitauli ai popoli della Terra “le persone della Terra devono credere che Dio sia in Cielo e devono fare qui sulla Terra cose che fanno piacere al Dio che è nel Cielo”.
Vede, originariamente, gli esseri umani hanno creduto che Dio fosse sottoterra, che fosse una grande madre che dimorasse sotto la Terra perchè vedevano tutte le cose verdi crescere da sotto la terra: l’erba, gli alberi crescevano da sotto la terra, quindi le persone avevano creduto che i morti vanno sottoterra. Ma quando i Chitauli portarono gli occhi umani verso il cielo, le persone cominciarono a credere che Dio fosse in Cielo e che coloro che muoiono, da questa Terra non vanno sottoterra ma in cielo.
Ora sir, un’altra cosa che i Chitauli dissero alla nostra gente, cosi si dice, è che noi esseri umani siamo qui sulla terra per cambiare la Terra e renderla adatta perchè “Dio” un giorno scenda e vi abiti. E si dice che coloro che lavorano per cambiare questa terra e renderla sicura per il dio serpente, il Chitauli, perchè vi giunga e vi dimori, saranno ricompensati con grande potere e ricchezza.
Sir, come ho osservato in anni di studio, in anni di iniziazioni ai misteri di shamanesimo, saggezza e conoscenza africani, mi sono trovato a pormi il quesito perchè noi umani stiamo veramente distruggendo la Terra su cui viviamo. Stiamo facendo qualcosa che sta facendo solo un’altra specie di animali: l’elefante africano, che letteralmente distrugge ogni albero che trova dove dimora. Noi umani stiamo facendo esattamente questo.
Perchè gli umani sono spinti da insicurezza, avidità, bramosia di potere e trasformano la Terra in un deserto in cui alla fine nessun umano sarà in grado di vivere? Perché? Sebbene tutti siamo consapevoli dei terribili pericoli che ciò porterà con sé, perché striamo tagliando enormi parti di giungla in Africa?
Perchè mai stiamo eseguendo le istruzioni che i Chitauli hanno programmato in noi? Sebbene la mia mente si rifiuti di accettare questo la risposta è un terribile si, si, si..Tra le molte persone di saggezza che mi onorano della loro amicizia, c’è un uomo di grande conoscenza, che vive in Israele,
il Dr. Sitchin (ora morto ndt). [si tratta del Dr. Zecharia Sitchin, autore di molti testi provocatori sull’interazione di genti extraterrestri con gli umani terrestri in ogni epoca antica.]
Secondo gli antichi testi scritti dai Sumeri, nelle terracotte, gli dei sono venuti dal cielo ed hanno costretto gli umani a lavorare per loro estraendo l’oro. Questa storia è confermata da leggende africane in tutta l’Africa, ovvero che gli dei sono arrivati dal cielo e ci hanno reso loro schiavi, in modo tale che non ci saremmo mai resi conto di esserlo.
Un’altra cosa che le nostre genti dicono, è che i Chitauli ci danno la caccia come avvoltoi. Allevano alcuni di noi, riempiono alcuni di noi con grande rabbia ed ambizione e rendono guerrieri queste persone che hanno allevato perchè facciano una terribile guerra.
Ma, alla fine, i Chitauli non permettono a questi grandi leaders, questi grandi capi di guerra e re, di morire in pace. Il capo guerriero è usato per fare guerra il più possibile, uccidere il più possibile la sua gente e quelli che lui chiama nemici ed alla fine il capo guerriero muore di una morte terribile con il suo sangue che viene riversato da altri. E questo fenomeno, l’ho visto ripetutamente nella storia della mia gente. Il nostro grande re Shaka Zulu, che combattè oltre 200 grandi guerre durante un regno di quasi 30 anni, fu poi macellato e morì di morte violenta. Morì distrutto perchè a causa della morte della madre, non aveva più il potere di vincere battaglie.
E, prima di Shaka Zulu, c’era un altro re che istruì Shaka a diventare il grande re che fu. Il nome di quel re fu Dingiswayo. Dingiswayo aveva combattuto grandi guerre cercando di unire le genti Zulù in un’unica tribù. Aveva visto i bianchi del Cape (Capo, una città ndt) e pensò che unendo la sua gente in una grande nazione sarebbe stato in grado di respingere la minaccia verso la sua gente, che vedeva che i bianchi costituivano.
Ma ciò che accadde fu che dopo aver vinto molte battaglie per unire molte, il re Dingiswayo fu improvvisamente colpito da una malattia all’occhio e lo rese quasi cieco. E nascose il segreto che non poteva più vedere. Ma quel terribile segreto fu scoperto da una donna, la regina di un’altra tribù, dal nome di Ntombazi. Ntombazi prese la sua ascia di Guerra e tagliò di colpo la testa a Dingiswayo, dopo averlo adescato nella sua capanna e avergli dato cibo e birra. C’è anche un fenomeno simile con grandi leaders bianchi: Napoleone, in Europa, che morì di una morte miserevole sull’isola solitaria nell’oceano atlantico; Hitler, di nuovo in Europa, che morì di una morte terribile sparandosi in bocca: ci viene detto che Attila degli Unni fu ucciso da una donna e molti altri grandi capi che hanno fatto una brutta fine dopo aver seminato altrettanta morte e miseria a più gente possibile.
Il re Shaka fu portato alla morte dal fratellastro che usò su di lui lo stesso tipo di lancia che lui aveva designato per uccidere le persone il prima possibile. E Giulio Cesare incontrò anch’egli un simile fato dopo che, come il nostro Shaka Zulu, aveva conquistato molte nazioni. Sempre l’eroe guerriero muore di una morte di cui non dovrebbe morire
Re Artù in Inghilterra fu ucciso dal figlio, assassinato dopo un lungo e coraggioso regno. Potrei continuare all’infinito. Ora, tutte queste cose, se le mette insieme, indicano che sia che le persone ridano di questo o meno, c’è un certo potere che guida noi umani verso il fiume oscuro dell’autodistruzione. E tanto prima molti di noi ne diventano consapevoli, meglio è. Forse potremmo essere in grado di gestirlo.
Sir, credo che queste creature siano ovunque sulla Terra e con rispetto, sir, anche se detesto parlare troppo di me, sono una persona che ha viaggiato in molte parti del mondo. Sono stato nel vostro paese, gli Stati Uniti, sir. Sono stato in Australia. Sono stato in Giappone, tra l’altro. E indipendentemente da dove sono stato, sir, ho trovato persone che mi dicevano delle creature come questa. Per esempio, nel 1997, ho visitato l’Australia, sir ed ho viaggiato molto per cercare di trovare i Neri di Australia, gli Aborigeni. E quando li ho trovati, mi hanno detto un numero di cose che mi hanno sorpreso moltissimo. Le stesse cose che avevo trovato in Giappone, le ho trovate a Taiwan. Ovunque dove ci siano ancora guaritori shamani e tradizionali, trovate queste storie incredibili. Ora, lasci che le dica sir, cosa ho trovato solo in Australia. Questo che gli Aborigeni australiani, che chiamano se stessi Coorie, che significa “la nostra gente”: i Coorie d’Australia credono in un grande dio creatore chiamato Byamie, sir.
Uno shamano Coorie, per la verità molti di loro, mi fecero un disegno di questo Byamie ed uno di loro mi mostrò una pittura rupestre che rappresentava questo strano dio creatore che venne dalle stelle. E quando mi misero davanti il loro disegno, quello che mi mostrarono era un Chitauli. Lo riconobbi dalla mia iniziazione africana. Aveva una testa grande, grandi occhi, che venivano enfatizzati dall’artista. Non aveva bocca ed aveva lunghe braccia e gambe incredibilmente lunghe Sir, questa era un tipica descrizione di un Chitauli che io conoscevo dalla mia gente in Africa.
Mi sono chiesto “Perchè?” Sono qui in un paese a molte miglia di distanza dall’Africa e qui sto vedendo un essere noto ai Biamai o Bimi, che è una creatura che a me, l’africano, è famigliare. Tra i Nativi Americani, sir, ho per esempio trovato, tra certe tribù in America, come gli Hopi per esempio e tra coloro che stanno in un edificio che chiamano un pueblo, ho trovato che questa gente ha ciò che chiamiamo creature Katchina, dove le persone indossano maschere e si travestono come certe creature.
Ed alcuni di questi Katchina sono molto molto alti, con una enorme testa tonda. Esattamente come abbiamo in Africa. Ho trovato creature simili in America. In Africa chiamiamo queste creature Egwugwu, o con un altro nome: Chinyawu. I Katchina dei Nativi Americani e i Chinyawu della nostra gente sono esseri identici.
Ora perchè è cosi? Quando I Nativi Americani e gli Africani erano in contatto tra loro? Quando? Questo è uno dei più grandi misteri di tutti i tempi, sir. E’ una delle molte cose che ho trovato in tutto in giro per il mondo che mi hanno lasciato totalmente sbalordito.
Simili creature ESISTONO e quanto prima gli scettici tra noi guardano in faccia questo fatto, tanto meglio sarà. Perché l’umanità non fa progressi? Perché giriamo intorno in un grande cerchio di autodistruzione e reciproca distruzione?
Le persone alla base sono buone; io credo in questo. Le persone non vogliono iniziare guerre. Le persone non vogliono distruggere il mondo in cui sono, ma ci sono creature, o c’è un potere che guida noi esseri umani verso l’auto annientamento. E tanto prima ce ne rendiamo conto, tanto meglio”.
(fine prima parte)
traduzione: Cristina Bassi
Postfazione:
Agli inizi del 2010, Credo veniva tempestato di telefonate da un tipo che affermava di essere di un gruppo di giovani Zulù. La ragione del contatto incessante era il suo “tradimento della nazione Zulù” per aver parlato cosi tanto ai Bianchi. Esasperato, Credo prese sulle spalle la sua “collana dei misteri (”la “collana della conoscenza segreta”, tramandata da generazioni e generazioni) e prese il treno per andare nello Swaziland e confrontarsi con questa gente. Quando arrivò là, fu assalito e torturato. Cominciarono a strappargli le unghie delle mani con le pinze. Gli rubarono la collana poi fu rimesso sul treno verso casa. Sullo sfondo tra questi torturatori Credo vide un Bianco che non riuscì a riconoscere, ma che dice (nel video citato sotto) era il più eccitato e avido di avere la collana.
Siti utili in inglese:
La seconda parte, sintetizzata, di una lunga intervista (che ho tradotto nel 2011), di R. Martin a Credo Mutwa, il Grande Anziano e Sciamano Zulu’. “Dio esiste, sir. Ma tra noi e Dio ci sono creature che rivendicano di essere dei”.
Credo Mutwa, il più Grande Segreto: la guerra tra la luce e l’oscurita’
AVVISO
In questa intervista ci sono moltissime informazioni che possono rappresentare una sfida per la mente del lettore. C’è persino la descrizione di una città sotterranea in Africa, che potrebbe essere l’origine dei miti o delle storie sull’inferno. Per favore non continuate se siete molto legati ad un sistema di credo. Ricordate che non c’è nulla da temere.
La vita è eterna ed ogni cosa non è che una esperienza sulla via verso l’illuminazione.
Come dice David Icke: “nonostante alcune di queste informazioni, è un tempo meraviglioso per essere vivi”
tutto il pdf della intervista
qui.
(…) Credo Mutwa:
Guardi per favore, sir. Chiunque studi l’umanità con amore, con comprensione e cura, riconosce che c’è un Dio luminoso che lotta per nascere in ognuno di noi. Cerchiamo di contrattaccare, anche se molti non ne sono consapevoli.
Sviluppiamo l’attitudine di voler proteggere il nostro pianeta, al di là di chi e cosa siamo. Ci sono capi in Africa che ti multano molto pesantemente se ti vedono distruggere un albero senza motivo. Questa cosa era frequente in passato, ma è scomparsa con la venuta del Bianco, ma ora sta ritornando.
L’essere umano sta diventando, sta lottando per diventare un essere più evoluto, rispettoso e amorevole e gli alieni non lo accettano passivamente.
Stanno facendo in modo che ci ammazziamo ancora l’un l’altro. E sono preoccupato per ciò che sta per accadere. Sir, posso mostrarle molte cose strane che le genti d’Africa fecero per proteggersi contro i Grigi alieni. Le cose che la nostra gente fece non furono conseguenza della superstizione, ma di una terribile esperienza personale.
Un giorno spero di poter condividere con lei, sir, la storia di come sono stato “preso”, come diciamo. Crediamo, sir, che i Mantindane (“il tormentatore”), i Grigi, siano veramente servitori del Chitauli. Questo a differenza di cosa pensano i Bianchi – molti Bianchi pensano la cosa sbagliata, sir- ovvero che i Mantindane stiano facendo con noi esperimenti. NO. Ripeto, non li fanno. Chiunque sia passato per l’inferno di questi esseri, le dirà che non c’è nulla di sperimentale in ciò che fanno. C’è una gelida, insensibile determinazione e non fanno ciò che fanno a noi per se stessi, ma per creature più grandi di loro.
Martin:
Dunque, si dice che – e credo sia vero- c’è una guerra – per mancanza di una migliore definizione - tra la luce e la oscurità, tra il Bene il Male su questo pianeta.
Credo Mutwa: Si. Si, sir. Si, sir. Si.
Martin: E c’è certamente un Dio nel Suo Universo. Un Dio di Luce e di Giustizia.
Credo Mutwa: Si, sir.
Martin: Come vede la sua cultura, come vede lei l’intervento di Dio attraverso i suoi rappresentanti? In tutte le cose deve esserci un equilibrio e questo incluso sul pianeta Terra, come sopra così sotto. Come la vede lei – poiché molti lettori possono leggere tutto questo e ciò suona molto spaventoso e molto impotente o quasi e tuttavia c’è certamente speranza. Cosi vorrei terminare questa intervista con un messaggio di speranza.
Credo Mutwa: Si. Per favore sir, C’E’ speranza! Guardi, prima di tutto C’è un Dio sopra di noi. E questo Dio è più reale di quanto molti credano. Dio non è un parto della fantasia di qualcuno. Dio non è qualcosa di sognato da qualche vecchio in tempi preistorici.
Dio esiste, sir. Ma tra noi e Dio ci sono creature che rivendicano di essere dei. E di queste creature ci dobbiamo disfare per poterci avvicinare a Dio. Sir, io ho vissuto una vita molto lunga e molto strana e posso dirle che c’è Dio e che interviene. Tuttavia vediamo questo intervento come lento. Ma aspetta: chi l’ avrebbe mai pensato: meno di 30 anni fa, a nessuno fregava dell’ambiente. Chi ha messo in noi improvvisamente queste divinità? Oggi, sir, ovunque nel mondo le persone si alzano in piedi e combattono per i diritti delle donne e dei bambini. Chi ha messo queste idee nelle nostre teste? Non il Chitauli, non una entità demoniaca, ma Dio che agisce nell’ombra e ci rende forti ed in grado di resistere a queste orribili creature.
Vede, sir, ai nostri occhi, Dio sembra lavori lentamente perchè Dio vive in una sfera di tempo totalmente differente dalla nostra. Dio c’è e sta lavorando. Ed è Dio, sir, che per la prima volta nella nostra esistenza, ci sta rendendo consapevoli di queste cose; ci sta rendendo consapevoli che in questo mondo non siamo soli e che noi soli, solo noi, siamo responsabili delle nostre azioni e che dobbiamo neutralizzare questi esseri alieni che ci hanno menato in cerchio per anni..
Gli esseri umani non hanno mai conosciuto un vero progresso, sir, perché ci sono state forze che ci hanno impedito di raggiungere la nostra giusta posizione nell’universo. Intendo
i Chitauli, i Mantindane, i Midzimu.
Dobbiamo smettere di considerare queste creature come creature super-umane. Sono semplicemente dei parassiti che hanno bisogno di noi più che noi di loro. E solo uno stupido negherebbe il fatto che non siamo la sola specie intelligente di esseri che questo pianeta ha prodotto. In tutta l’Africa c’è abbondante prova che un tempo c’erano esseri umani giganti che camminavano su questo pianeta, ai tempi dei dinosauri.
Ci sono impronte nel granito, lunghe 6 piedi e larghe 3, impronte di esseri umani maturi, sir, che risalgono a migliaia di anni fa, milioni di anni fa. Dove sono andati questi giganti?
Chissà i dinosauri potrebbero aver prodotto una razza intelligente, una razza che ci inganna nel farci credere che viene dalle stelle, mentre invece è parte di questo pianeta su cui vive.
C’è speranza e questa speranza è molto luminosa. Il bambino-Cristo è nato in ognuno di noi ma come tutte le morti, la morte del Bambino-Luce (la morte del vecchio sè prima della trasformazione nell’“essere Cristo”) sta per essere accompagnata da grande pericolo, poiché il nemico sta per essere portato alla disperazione. Il nemico farà errori e noi lo conquisteremo nel sacro nome di Dio. Questo è ciò in cui io credo, sir. E questo è ciò che continuerò a pensare fino al mio ultimo respiro.
Martin: E qui è il modo più perfetto per concludere, su questo pensiero. Ora mi lasci dire semplicemente, solo per lei, che dal 1974, ho visto molte, molte, molte navi spaziali da vicino (sebbene non da dentro e non per essere stato rapito). Nelle montagne dell’Oregon meridionale ho fatto l’esperienza delle orme di Bigfoot…
Credo Mutwa: Ah-hah!
Martin:…presso un fiume, mentre stavo facendo campeggio ho sentito il Bigfoot nelle montagne di notte. Ho sentito le loro grida….
Credo Mutwa: Ya-ya! You see?
Martin:…da una montagna all’altra. Queste sono le cose di cui ho fatto esperienza. So che queste cose sono vere.
Credo Mutwa: Si, sir. Quindi sto parlando ad un compagno guerriero e dico, “Ce la faremo”, come Marines americani erano soliti dire durante la Seconda Guerra Mondiale..
Martin: Si e durante la Guerra del Vietnam.
Credo Mutwa: Ce la faremo, ce la faremo ma gli scettici devono smettere di ridere e gli stupidi smettere di chiamare questi alieni, Dio. C’è un SOLO Dio e Lui o Lei è l’UNO che ci ha creato e non qualche impostore che è arrivato da qualche parte per nascondersi dietro di noi e bere il sangue dei nostri figli. Amen, sir.
Martin: Si, assolutamente giusto. Credo, per favore sappia che ho profondamente apprezzato ciò che ha fatto e il coraggio di parlare francamente. E’ passato il tempo in cui tenere per sé queste cose. E’ tempo di dire la VERITA’ e per quelli che non credono e pensano che non ci sono possibilità.. beh male.
Credo Mutwa: Esatto ed anche mettere davanti alle persone il fatto che non c’è ragione di avere paura di niente. Se partiamo dal presupposto di rendere disponibile l’informazione che dovrebbe essere disponibile ad ogni singola persona su questo rigoglioso pianeta, perché cavolo stanno cercando di minacciarvi per tenervi quieti?
E’ così ridicolo. Basta assassinare e rendere ridicole le persone e distruggerle sfornando paura. Questa è la prospettiva da cui vengo e sono certo anche quella di David [Icke], ed ovviamente anche la sua. Non ho più paura. E’ tempo di parlare e di acquisire una consapevolezza, globale e comune e metterla in prima linea. Grazie, ho veramente apprezzato.
Martin: Assolutamente giusto. Grazie.