martedì 2 novembre 2021

La Liturgia di Martedi 2 Novembre 2021 COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI



COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa I)


Grado della Celebrazione: COMMEMORAZIONE
Colore liturgico: Viola o Nero

Antifona d'ingresso
Come Gesù è morto e risorto,
così anche Dio, per mezzo di Gesù,
radunerà con lui coloro che sono morti.
E come in Adamo tutti muoiono,
così in Cristo tutti riceveranno la vita.

Colletta
Nella tua bontà, o Padre,
ascolta le preghiere che ti rivolgiamo,
perché cresca la nostra fede nel Figlio tuo risorto dai morti
e si rafforzi la speranza che i tuoi fedeli
risorgeranno a vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Gb 19,1.23-27)
Io lo so che il mio redentore è vivo.


Dal libro di Giobbe

Rispondendo Giobbe prese a dire:
«Oh, se le mie parole si scrivessero,
se si fissassero in un libro,
fossero impresse con stilo di ferro e con piombo,
per sempre s’incidessero sulla roccia!
Io so che il mio redentore è vivo
e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
Dopo che questa mia pelle sarà strappata via,
senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,
i miei occhi lo contempleranno e non un altro».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

SECONDA LETTURA (Rm 5,5-11)
Giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 6,40)
Alleluia, alleluia.
Questa è la volontà del Padre mio:
che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna;
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore.
Alleluia.

VANGELO (Gv 6,37-40)
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Nella comunione di speranza e di carità che neppure la morte può spezzare, celebriamo il ricordo di tutti i defunti e innalziamo a Dio, con umiltà e fiducia, le nostre suppliche.
Preghiamo insieme e diciamo: Dio, nostra speranza, ascoltaci.

1. Dio della pace, accogli nel beato riposo del tuo regno i fratelli e le sorelle che in questo mondo hanno sostenuto l’arduo combattimento della fede. Noi ti preghiamo.
2. Dio, gloria degli umili e premio dei giusti, dona ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, che hanno svolto il loro ministero in mezzo a noi, la pienezza della vita e la gioia promessa ai servi fedeli. Noi ti preghiamo.
3. Dio di ogni bontà, non lasciare che alcuno perisca di coloro che hai affidato a Cristo buon pastore, maestro e guida per i pascoli eterni. Noi ti preghiamo.
4. Dio della vita, donaci il senso cristiano del vivere e del morire e la certezza che al momento della morte entreremo nella verità tutta intera. Noi ti preghiamo.
5. Dio di infinita misericordia, esaudisci la preghiera universale della Chiesa, e purifica ogni creatura con il fuoco della tua carità. Noi ti preghiamo.

O Dio, fondamento della speranza che non delude, confortaci nelle fatiche del pellegrinaggio terreno. Alimenta in noi la certezza di essere sempre in comunione di spirito con i nostri cari defunti, nell’attesa di incontrarci tutti in cielo. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Guarda con benevolenza, o Padre, i nostri doni,
perché i tuoi fedeli defunti siano associati
alla gloria del tuo Figlio,
che tutti ci unisce nel grande sacramento del suo amore.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO dei defunti I-V


Antifona di comunione
«Io sono la risurrezione e la vita», dice il Signore.
«Chi crede in me, anche se muore, vivrà;
chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno».



Preghiera dopo la comunione
Fa’, o Signore, che i tuoi fedeli defunti,
per i quali abbiamo celebrato il sacramento pasquale,
entrino nella tua dimora di luce e di pace.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Il Dio di ogni consolazione,
che nella sua bontà ineffabile ha creato l’uomo
e nella risurrezione del suo Figlio unigenito
ha concesso ai credenti la speranza di risorgere,
effonda su di voi la sua benedizione. R. Amen.

A noi, ancora pellegrini sulla terra,
conceda il Signore il perdono dei peccati,
e a tutti i defunti la dimora della luce e della pace. R. Amen.

Doni a tutti noi,
che crediamo in Cristo risorto dai morti,
di vivere con lui nella felicità senza fine. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



Commento
NOTA: Le liturgie della Messa II e della Messa III sono in questa pagina, sotto la Messa I.
Fino a quando il Signore Gesù verrà nella gloria, e distrutta la morte gli saranno sottomesse tutte le cose, alcuni suoi discepoli sono pellegrini sulla terra, altri che sono passati da questa vita stanno purificandosi, altri infine godono della gloria contemplando Dio. Tutti però comunichiamo nella stessa carità di Dio. L’unione quindi di coloro che sono in cammino con i fratelli morti non è minimamente spezzata, anzi è conservata dalla comunione dei beni spirituali (cfr Conc. Vat. II, Costituzione dommatica sulla Chiesa, «Lumen gentium», 49). La Chiesa fin dai primi tempi ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti e ha offerto per loro i suoi suffragi (ibidem, 50). Nei riti funebri la Chiesa celebra con fede il mistero pasquale, nella certezza che quanti sono diventati con il Battesimo membri del Cristo crocifisso e risorto, attraverso la morte, passano con lui alla vita senza fine. (Cfr Rito delle esequie, 1). Si iniziò a celebrare la Commemorazione di tutti i fedeli defunti, anche a Roma, dal sec. XIV.
COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa II)


Grado della Celebrazione: COMMEMORAZIONE
Colore liturgico: Viola o Nero

Antifona d'ingresso
L’eterno riposo dona loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
(Cf. 4Esd 2,34-35 (Volg.))

Colletta
O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti,
che ci hai salvati con la morte
e la risurrezione del tuo Figlio,
sii misericordioso con i tuoi fedeli defunti;
a loro, che hanno creduto nel mistero
della nostra risurrezione,
dona la gioia della beatitudine eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Is 25,6.7-9)
Il Signore eliminerà la morte per sempre.


Dal libro del profeta Isaìa

In quel giorno, preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre distesa su tutte le nazioni.
Eliminerà la morte per sempre.
Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto,
l’ignominia del suo popolo
farà scomparire da tutta la terra,
poiché il Signore ha parlato.
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse.
Questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Chi spera in te, Signore, non resta deluso.

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
Ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

Allarga il mio cuore angosciato,
liberami dagli affanni.
Vedi la mia povertà e la mia fatica
e perdona tutti i miei peccati.

Proteggimi, portami in salvo;
che io non resti deluso,
perché in te mi sono rifugiato.
Mi proteggano integrità e rettitudine,
perché in te ho sperato.

SECONDA LETTURA (Rm 8,14-23)
Aspettiamo la redenzione del nostro corpo.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 25,34)
Alleluia, alleluia.
Venite, benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi
fin dalla creazione del mondo.
Alleluia.

VANGELO (Mt 25,31-46)
Venite benedetti del Padre mio.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
La santa Chiesa ci invita a meditare sul mistero della morte alla luce della Pasqua di Gesù Cristo. La comune preghiera sostenga il nostro cammino e alimenti il desiderio della patria celeste.
Preghiamo insieme e diciamo: Signore della vita, ascoltaci.

1. Ricordati di tutti i fratelli e le sorelle defunti che hanno testimoniato la fede, e concedi anche a noi di vivere e morire in adesione alla tua volontà. Noi ti preghiamo.
2. Accogli nella tua pace le vittime dell’odio e della violenza, e per il loro sacrificio, unito a quello di Cristo tuo Figlio, liberaci dal male. Noi ti preghiamo.
3. Concedi ai fratelli e alle sorelle che hanno scelto la verginità consacrata, segno della realtà futura, di essere nel mondo una chiara testimonianza del tuo regno. Noi ti preghiamo.
4. Dona alle famiglie che sono nel lutto e nella sofferenza la consolazione della tua parola, la sola che illumina il mistero della vita e della morte. Noi ti preghiamo.
5. Ravviva in tutti noi il desiderio della patria eterna e l’attesa della comunione con chi ci ha preceduto nella gloria della Gerusalemme del cielo. Noi ti preghiamo.

Tu sai, Signore, che solo un soffio è la nostra esistenza terrena: insegnaci a contare i nostri giorni e donaci la sapienza del cuore, che riconosce nel momento della morte non la fine ma il passaggio alla pienezza della vita. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Dio onnipotente e misericordioso,
per questo sacrificio
lava le colpe dei tuoi fedeli defunti nel sangue di Cristo:
tu, che li hai rinnovati nell’acqua del Battesimo,
purificali sempre nella tua infinita misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO dei defunti I-V


Antifona di comunione
Splenda ad essi, o Signore, la luce perpetua
insieme ai tuoi santi in eterno,
perché tu sei buono. (Cf. 4Esd 2,34-35 (Volg.))


Preghiera dopo la comunione
Nutriti dal sacramento del tuo Figlio unigenito
che, immolato per noi, è risorto nella gloria,
ti preghiamo umilmente, o Padre, per i tuoi fedeli defunti,
perché, purificati dai misteri pasquali,
partecipino alla gloria della risurrezione futura.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Il Dio di ogni consolazione,
che nella sua bontà ineffabile ha creato l’uomo
e nella risurrezione del suo Figlio unigenito
ha concesso ai credenti la speranza di risorgere,
effonda su di voi la sua benedizione. R. Amen.

A noi, ancora pellegrini sulla terra,
conceda il Signore il perdono dei peccati,
e a tutti i defunti la dimora della luce e della pace. R. Amen.

Doni a tutti noi,
che crediamo in Cristo risorto dai morti,
di vivere con lui nella felicità senza fine. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.


COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa III)


Grado della Celebrazione: COMMEMORAZIONE
Colore liturgico: Viola o Nero

Antifona d'ingresso
Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti,
darà la vita anche ai nostri corpi mortale
per mezzo dello Spirito che abita in noi. (Cf. Rm 8,11)

Colletta
O Dio, che hai fatto passare alla gloria del cielo
il tuo Figlio unigenito, vincitore della morte,
concedi ai tuoi fedeli defunti che, vinta la condizione mortale,
possano contemplarti in eterno creatore e redentore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Sap 3,1-9)
Il Signore li ha graditi come l’offerta di un olocausto.


Dal libro della Sapienza

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio,
nessun tormento li toccherà.
Agli occhi degli stolti parve che morissero,
la loro fine fu ritenuta una sciagura,
la loro partenza da noi una rovina,
ma essi sono nella pace.
Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza resta piena d’immortalità.
In cambio di una breve pena riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiolo
e li ha graditi come l’offerta di un olocausto.
Nel giorno del loro giudizio risplenderanno,
come scintille nella stoppia correranno qua e là.
Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
e il Signore regnerà per sempre su di loro.
Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità,
i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui,
perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 41)
Rit: L’anima mia ha sete del Dio vivente.

Come la cerva anela
ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela
a te, o Dio.

L’anima mia ha sete di Dio,
del Dio vivente:
quando verrò e vedrò
il volto di Dio?

Avanzavo tra la folla,
la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
di una moltitudine in festa.

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

SECONDA LETTURA (Ap 21,1-5.6-7)
Non vi sarà più la morte.


Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse:
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
Io sono l’Alfa e l’Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
io darò gratuitamente da bere
alla fonte dell’acqua della vita.
Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12)
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La meta della nostra speranza è l’abbraccio amoroso e appassionato del Padre, che ci attende nella gloria del cielo. Chiediamogli aiuto, perché ci attiri a sé e ci sostenga nelle prove della vita terrena.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la Chiesa, dove convivono i peccati degli uomini e la santità di Dio, perché i credenti non si lascino scoraggiare dalle cadute e dalle sconfitte, ma perseverino nel santo viaggio che li condurrà nella comunione divina.Preghiamo.
2. Per tutti i fratelli e le sorelle che nel mondo sono perseguitati a causa della loro fede, perché trovino il coraggio di testimoniare la coerenza dell’essere cristiani e la forza per essere fedeli al Vangelo. Preghiamo.
3. Perché tutti gli uomini di buona volontà si impegnino ad aiutare i poveri, coloro che hanno fame e sete di giustizia, promuovendo il bene comune. Preghiamo.
4. Per chi soffre nel corpo e nello spirito, perché sappia associare le sue sofferenze alla croce di Cristo, nell’attesa fiduciosa della gloria celeste, quando i santi lo accoglieranno in Paradiso. Preghiamo.
5. Per tutti noi che partecipiamo a questa assemblea eucaristica, perché il Signore ci doni la beatitudine dei puri di cuore, al fine di comprendere a quale speranza ci ha chiamati e di quale amore ci ha rivestiti. Preghiamo.

O Padre, i nostri santi nel cielo pregano con noi e per noi. Uniamo le nostre suppliche alle loro, perché tu le ascolti e ci renda capaci di essere come ci vuoi. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Signore,
l’offerta che ti presentiamo per tutti i tuoi fedeli
che riposano in Cristo, perché,
liberati per questo mirabile sacrificio dai vincoli della morte,
ricevano la vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO dei defunti I-V


Antifona di comunione
Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo:
egli trasfigurerà il nostro corpo mortale
a immagine del suo corpo glorioso. (Cf. Fil 3,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Per la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo
effondi, o Signore, la tua misericordia sui tuoi fedeli defunti,
e a quanti hanno ricevuto la grazia del Battesimo
concedi la pienezza della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Il Dio di ogni consolazione,
che nella sua bontà ineffabile ha creato l’uomo
e nella risurrezione del suo Figlio unigenito
ha concesso ai credenti la speranza di risorgere,
effonda su di voi la sua benedizione. R. Amen.

A noi, ancora pellegrini sulla terra,
conceda il Signore il perdono dei peccati,
e a tutti i defunti la dimora della luce e della pace. R. Amen.

Doni a tutti noi,
che crediamo in Cristo risorto dai morti,
di vivere con lui nella felicità senza fine. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.

lunedì 1 novembre 2021

La Liturgia di Lunedi 1 Novembre 2021 TUTTI I SANTI





Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Rallegriamoci tutti nel Signore,
in questa solennità di tutti i Santi:
con noi si allietano gli angeli
e lodano il Figlio di Dio.

Si dice il Gloria.


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che ci doni la gioia di celebrare in un’unica festa
i meriti e la gloria di tutti i Santi, concedi al tuo popolo,
per la comune intercessione di tanti nostri fratelli,
l’abbondanza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ap 7,2-4.9-14)
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.


Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi salire dall’oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio».
E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d’Israele.
Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».
E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

SECONDA LETTURA (1Gv 3,1-3)
Vedremo Dio così come egli è.


Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui.
Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me,
voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro.
Alleluia.

VANGELO (Mt 5,1-12)
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Dio dona sempre alla sua Chiesa luminosi testimoni che dal cielo ne accompagnano il cammino verso il Regno. Per l’intercessione della festosa corona dei santi, con piena fiducia presentiamo a Dio Padre i nostri desideri di bene e le necessità del mondo.
Preghiamo insieme e diciamo: Santifica la tua Chiesa, Signore.

1. Padre santo, che con il Figlio e lo Spirito Santo sei comunione di amore, concedi alla tua Chiesa di essere sempre fedele alla propria vocazione, perché sia segno e strumento della presenza di Cristo nel mondo. Noi ti preghiamo.
2. Padre amorevole, che all’alba della creazione hai benedetto la famiglia, prima comunità umana, sostieni gli sposi con la grazia del tuo Spirito, perché irradino la gioia operosa e feconda del Vangelo. Noi ti preghiamo.
3. Padre dei poveri, che ti prendi cura del forestiero, dell’orfano e della vedova, suscita in mezzo a noi uomini e donne caritatevoli, perché le speranze dei poveri non restino deluse. Noi ti preghiamo.
4. Padre della luce, che chiami tutti i tuoi figli a essere santi e immacolati nell’amore, rivela il tuo volto a tutti coloro che ancora non credono, perché si aprano alla novità dello Spirito. Noi ti preghiamo.
5. Padre misericordioso, che chiami ciascuno di noi a essere santo nelle vicende della vita quotidiana, rendici capaci di rispondere al tuo appello, perché possiamo un giorno prendere parte alla gloria dei beati nel cielo. Noi ti preghiamo.

Dio fedele, che in Cristo tuo Figlio ci hai dato il maestro e il modello di ogni santità, fa’ che, vivendo nello spirito delle beatitudini, giungiamo a cantare in eterno il cantico nuovo nell’assemblea dei tuoi eletti. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Ti siano graditi, o Signore,
i doni che ti offriamo in onore di tutti i Santi:
essi, che già godono della tua vita immortale,
ci proteggano nel cammino verso di te.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
La gloria della Gerusalemme del cielo, nostra madre

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi ci dai la gioia di celebrare la città santa,
la Gerusalemme del cielo che è nostra madre,
dove l’assemblea festosa dei nostri fratelli
glorifica in eterno il tuo nome.
Verso la patria comune, noi pellegrini sulla terra,
sorretti dalla fede, affrettiamo il cammino,
lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa,
che nella nostra debolezza
ci doni come sostegno e modello di vita.
Per questo dono del tuo amore,
uniti a loro e all’immensa schiera degli angeli,
cantiamo con esultanza la tua lode: Santo, ...


Antifona di comunione
Beati i puri di cuore: vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia:
di essi è il regno dei cieli. (Mt 5,8-10)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, unica fonte di ogni santità,
mirabile in tutti i tuoi Santi,
fa’ che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore,
per passare da questa mensa,
che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno,
al festoso banchetto del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio, gloria e letizia dei santi,
che vi rafforza con la loro incessante preghiera,
vi doni la sua perenne benedizione. R. Amen.

Liberati dai mali presenti
per l’intercessione di tutti i santi,
e istruiti dal loro esempio di vita,
possiate essere trovati sempre fedeli
nel servizio di Dio e dei fratelli. R. Amen.

Possiate godere con tutti i santi
la gioia eterna di quella patria
nella quale la Chiesa esulta in eterno
per la comunione gloriosa di tutti i suoi figli. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



Commento
Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore. I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze.
Questa beatitudine che dà loro il condividere in questo momento la vita stessa della Santa Trinità è un frutto di sovrabbondanza che il sangue di Cristo ha loro acquistato. Nonostante le notti, attraverso le purificazioni costanti che l’amore esige per essere vero amore, e a volte al di là di ogni speranza umana, tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire affinché Gesù fosse progressivamente tutto in loro. È Maria, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati a questa via di povertà, è al suo seguito che essi hanno imparato a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; è con lei che essi vivono attualmente, nascosti nel segreto del Padre.

sabato 30 ottobre 2021

Sabato della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)



Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
DO306 ;
Gesù nel Vangelo odierno ci precisa un aspetto della santità al quale spontaneamente non penseremmo:
per salire nella santità bisogna che discendiamo.
Ascoltando la proclamazione di Paolo: "In tutte queste cose noi siamo più che vincitori", si pensa naturalmente a un cammino verso la gloria, a una strada in salita. Ed è vero. Ma Gesù ci dice che questa strada ascendente in realtà si percorre camminando in discesa: andare all'ultimo posto, scegliere l'ultimo posto. E questo è contemporaneamente rassicurante ed esigente. E rassicurante perché non ci viene chiesto di fare delle scalate straordinarie, di assomigliare agli alpinisti che arrivano in vetta all'Hymalaya servendosi dei mezzi più perfezionati e dopo un allenamento estremamente duro. Ci è domandato solo di andare umilmente più in basso che possiamo. Chi non è capace di andare all'ultimo posto? È sempre possibile a chiunque.
Ma noi sappiamo che è anche molto esigente, esigente per il nostro amor proprio, per il nostro orgoglio, che non ci rende facile metterci al di sotto del rango che pretendiamo di avere. Noi tendiamo piuttosto a prendere un posto anche solo un po' più in alto di quello che ci spetta.
Gesù lo nota finemente e ci propone un ragionamento conforme alla nostra mentalità: se tu prendi un posto migliore di quello a cui hai diritto, rischi di essere umiliato: se invece vai a metterti in un posto inferiore, sarai esaltato.
Mettersi da sé all'ultimo posto è certamente difficile per l'amor proprio, ma è la via più sicura per essere esaltati. E esigente, ma Gesù ci fa vedere che è semplice e che ci stabilisce nella pace. Non fare sogni straordinari, neppure di santità, ma camminare nell'umiltà, riconoscendo che siamo deboli, imperfetti, tanto spesso infedeli alla voce di Dio e non scoraggiarci, ma lodare ancora di più il Signore per la sua bontà e la sua misericordia, è la strada in discesa che ci fa salire verso di lui.
Ci sono dunque due prospettive da unire: una prospettiva grandiosa che corrisponde alla chiamata di Dio, che ci vuole santi, immacolati, senza macchia né ruga, come scrive Paolo agli Efesini a proposito della Chiesa, sposa splendente che Cristo vuol presentare al Padre; e insieme una prospettiva di umiltà, di semplicità, di fiducioso abbandono, come bambini che neppure pensano ai primi posti, ma accettano di rimanere all'ultimo, fino a quando il Padre non li inviterà a salire verso di lui.
Domandiamo a Maria di insegnarci la strada della vera santità, lei che ha saputo unire alla straordinaria magnanimità che il Magnificat ci rivela un'umiltà ancor più straordinaria, una semplicità che ci riempie di ammirazione e di meraviglia.

Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)



Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.



Prima lettura

Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.
Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità!
Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto:
«Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà l’empietà da Giacobbe.
Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati».
Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!

Parola di Dio


Salmo responsoriale




Il Signore non respinge il suo popolo.

Beato l’uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura.

Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.

Se il Signore non fosse stato il mio aiuto,
in breve avrei abitato nel regno del silenzio.
Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto.


Canto al Vangelo (Mt 11,29)
Alleluia, alleluia.
Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.


Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Nell'attesa del giorno in cui l'amore di Dio sarà perfetto in noi, rivolgiamo la preghiera al Padre con umiltà e semplicità. Diciamo insieme:
Purifica il tuo popolo, Signore.

Signore, che ti riveli ai semplici e agli umili, dona alla tua Chiesa la forza di vivere e di annunciare la tua unica e grande paternità, che rende tutti gli uomini fratelli amati personalmente da te. Preghiamo:
Signore, che ti riveli nel silenzio, ascolta la preghiera dei poveri che pongono in te ogni speranza, e mostra loro il tuo volto. Preghiamo:
Signore, che ti mostri nel volto dei sofferenti, converti il cuore dei potenti della terra perché collaborino con onestà e prontezza alla perequazione dei beni. Preghiamo:
Signore, che non guardi l'apparenza ma li cuore dell'uomo, aiuta i genitori a educare i figli, non alla provvisorietà dell'effimero, ma alla scelta dei valori morali e religiosi. Preghiamo:
Signore, nascosto in questo pane e questo vino, insegna alla nostra comunità il servizio umile e generoso ai fratelli, sapendo che solo da te viene la vera ricompensa. Preghiamo:
Perché, finché abbiamo tempo, operiamo il bene.
Perché interrompiamo la catena delle raccomandazioni.

Signore, che hai mandato il tuo Figlio a salvarci nell'umiltà della natura umana, accogli la preghiera del tuo popolo perché, libero da ogni vano desiderio, trovi in te la sua beatitudine. Per Cristo nostro Signore. Amen.


Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)

Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)

Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.

venerdì 29 ottobre 2021

CONSUMERS' RESEARCH: BLACKROCK E IL PARTITO COMUNISTA CINESE. IL COMUNISMO NON E' MAI STATO PIU' CAPITALISTA



Il 26 ottobre scorso, Consumers' Research ha rilasciato un nuovo spot televisivo che evidenzia le connessioni tra il gigante americano di gestione del denaro BlackRock e il partito comunista cinese. Potete guardare lo spot alla fine di questo articolo.

Lo spot televisivo inizia una campagna multimilionaria ed espone i presunti legami tra BlackRock e il governo cinese. Questo include l'investimento da parte di BlackRock di miliardi di dollari di pensioni americane nell'economia cinese, sostenendo i suoi leader comunisti, e finanziando aziende che il governo cinese usa per estendere il suo controllo sia in patria che all'estero. L'annuncio espone anche il CEO di BlackRock Larry Fink per le sue scommesse sulla Cina e il suo ruolo nel prendere i soldi americani.

"Nessuna quantità di posturing woke può nascondere ciò che BlackRock sta realmente facendo. L'idea che un'azienda americana prenda miliardi di dollari e li usi per scommettere sul successo della Cina è estremamente preoccupante", ha detto Will Hild, direttore esecutivo di Consumers' Research. "Non possiamo permettere che questo continui. Incanalare i sudati risparmi pensionistici degli americani verso la Cina non è sicuro sia dal punto di vista della sicurezza nazionale che da quello finanziario".

L'annuncio, intitolato "Betting on China", andrà in onda a livello nazionale sui notiziari via cavo e sulle reti commerciali, con un'enfasi su New York City e Washington, D.C. Ci saranno anche cartelloni a New York City e una componente digitale mirata.

"Non possiamo lasciare che dirigenti come Larry Fink cerchino di dire agli americani come vivere e allo stesso tempo si avvicinino a uno dei principali violatori dei diritti umani del mondo", ha detto Hild. "Mettendo i loschi affari di BlackRock alla luce del sole per tutti, stiamo inviando un messaggio che le aziende non la faranno franca approfittando degli americani che lavorano duramente. Ogni azienda che cerca di usare la politica del woke per mascherare i suoi misfatti dovrebbe vedere questa campagna e sapere che potrebbe essere la prossima".

A proposito, cattive notizie anche per gli europei. La Commissione europea ha affidato alla più grande società di investimento del mondo, BlackRock, la consulenza per decidere i criteri di sostenibilità ambientale per le banche, in un pericoloso conflitto di interessi per l’agenda europea sulla finanza sostenibile. BlackRock non ha mai fatto segreto delle sue posizioni e attività di lobbying sulla tassonomia europea per le attività sostenibili e la sua applicazione nella regolamentazione bancaria. Un approccio rischioso, che porta a ridurre i livelli di capitale prudenziale interno alle banche, rendendole più vulnerabili di fronte alle crisi. Che a fare da consulente tecnico per la Commissione sia quindi BlackRock, un attore di mercato con interessi molto chiari nella regolamentazione bancaria, vicini o uguali a quelli delle maggiori lobby finanziarie internazionali, non poteva che destare preoccupazioni. Il caso BlackRock scoperchia uno degli elementi di vulnerabilità tipici del sistema di regolamentazione europeo, tale da esporlo continuamente all’influenza dei grandi interessi industriali e finanziari, contro gli interessi della collettività. I buchi nella normativa UE sugli appalti relativamente alla questione dei conflitti di interessi assicurano di fatto forme di “partnership” non trasparenti con i principali esponenti dei settori regolamentati negli studi e analisi alla base degli interventi normativi.



Ricerche a cura di Cinzia Palmacci

La Liturgia di Venerdi 29 Ottobre della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)




Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4)

Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
accresci in noi la fede, la speranza e la carità,
e perché possiamo ottenere ciò che prometti,
fa' che amiamo ciò che comandi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Rm 9,1-5)
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 147)
Rit: Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

VANGELO (Lc 14,1-6)
Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?


+ Dal Vangelo secondo Luca

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa.
Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore, che ha iniziato in noi la sua opera di salvezza, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Presentiamogli, perciò, le necessità della Chiesa e del mondo, pregando insieme e dicendo:
Padre santo, ascoltaci.

Perché la Chiesa, con la luce dello Spirito, indichi agli uomini il bene presente in ogni situazione concreta, come segno di una società alternativa. Preghiamo:
Perché i nostri governanti si adoperino per promuovere quella libertà che è frutto della ricerca sincera della verità e del bene di ogni cittadino. Preghiamo:
Perché l’indifferenza di fronte alla sofferenza e ai disagi dei popoli in via di sviluppo, si tramuti in solidarietà che dà diritto a tutti di partecipare all'unica mensa del mondo. Preghiamo:
Perché la nostra comunità non ricerchi amicizia e appoggi presso i potenti, ma scopra il volto del Cristo nelle case dei poveri e degli emarginati. Preghiamo:
Perché la forza del pane spezzato dell'eucaristia ci porti a vivere la carità del Cristo per le strade del nostro quartiere. Preghiamo:
Per chi assiste gli ammalati e gli anziani.
Per la Caritas diocesana.

Padre, che benedici e proteggi tutti gli uomini non in conformità ai loro meriti, ma alla tua infinita benevolenza, aiutaci a porre piena fiducia e speranza in te che sei unico ed eterno, e vivi e regni con Cristo per i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, o Signore, i doni che ti presentiamo,
perché il nostro servizio sacerdotale
renda gloria al tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Esulteremo per la tua vittoria
e nel nome del nostro Dio alzeremo i vessilli. (Sal 19,6)

Oppure:
Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. (Ef 5,2)


Preghiera dopo la comunione
Si compia in noi, o Signore,
la realtà significata dai tuoi sacramenti,
perché otteniamo in pienezza
ciò che ora celebriamo nel mistero.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
La liturgia della parola ci propone oggi due esempi della carità divina. Gesù, diremmo, ha fretta di guarire quest'uomo, la sua carità lo spinge e non può aspettare il primo giorno della settimana per fare del bene. Così lo guarisce in giorno di sabato, sapendo benissimo che per questo sarà criticato, combattuto e alla fine condannato. Proprio questi saranno i motivi che le autorità del suo popolo metteranno avanti per condannano: atti di bontà e di misericordia compiuti subito, senza rispettare la tradizione. Ma per lui è come se nel pozzo fosse caduto non un asino o un bue, ma un figlio, e bisogna tirarlo fuori immediatamente. Il suo cuore è ricolmo della carità che viene dal Padre e Gesù non fa che obbedire a questa volontà di amore.
Un altro meraviglioso esempio di carità ce lo dà Paolo nella lettera ai Romani. Dai suoi compatrioti egli non ha ricevuto che opposizioni fortissime, vere e proprie persecuzioni, e lo vediamo molto bene negli Atti degli Apostoli e nelle sue stesse lettere. Eppure non nutre sentimenti di rancore o di odio, ma soltanto il desiderio di condurre a salvezza questi suoi fratelli. "Ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua" scrive, perché essi non credono in Cristo, sono separati da lui. E giunge veramente all'estremo: se queste parole non fossero scritte nel Nuovo Testamento il sentimento che esse esprimono assomiglierebbe a un grave peccato. "Vorrei essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli". Anatema, maledetto. Paolo non dice Sono due lezioni profondissime: ecco dove giunge l'amore del cuore di Cristo, dove giunge la carità che lo Spirito Santo ha effuso nel cuore di Paolo.
Apriamo il nostro cuore, noi che così sovente siamo piccini ed egoisti, spalanchiamolo, in modo che il Signore possa mettervi, se vuole, una continua sofferenza per la sorte di tanti uomini, vicini o lontani da noi, che non credono in lui, che non camminano sulla via della salvezza.

giovedì 28 ottobre 2021

La Liturgia di Giovedi 28 Ottobre 2021 SANTI SIMONE E GIUDA



Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso

Antifona d'ingresso
Questi sono uomini santi:
il Signore li ha eletti nel suo amore generoso,
ha dato loro una gloria eterna.

Si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, che per mezzo degli apostoli
ci hai fatto giungere alla conoscenza del tuo nome,
per l’intercessione dei santi Simone e Giuda
concedi alla tua Chiesa di crescere sempre
con l’adesione di nuovi popoli alla fede.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ef 2,19-22)
Edificati sopra il fondamento degli apostoli.


Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.
In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
Alleluia.

VANGELO (Lc 6,12-19)
Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, redenti da Cristo, siamo diventati familiari di Dio, pietre vive di un unico edificio spirituale. Ben saldi nella fede degli apostoli, eleviamo la nostra supplica dicendo:
Dimora in noi, Signore, col tuo Spirito.

Perchè la Chiesa, con umiltà e pace, manifesti la presenza viva del Risorto fra gli uomini. Preghiamo:
Perchè i cristiani siano irradiazione del vangelo nel mondo, e la storia della salvezza diventi storia di tutta l'umanità. Preghiamo:
Perchè pastori e laici collaborino a far crescere in armonia e santità l'edificio della Chiesa e l'intera famiglia umana. Preghiamo:
Perchè gli edifici di culto siano mete dello spirito, e facilitino l'incontro personale con Dio. Preghiamo:
Perchè dal cuore dei fedeli l'orazione scorra come un fiume silenzioso e benefico, a lode di Dio e a vantaggio dell'umanità. Preghiamo:
Per le vocazioni giovanili.
Per il nostro vescovo.

O Signore, nella gioia di essere concittadini dei santi e tuoi familiari, ti esprimiamo il nostro rendimento di grazie, in unione con Cristo, nostra pietra angolare, che vive con te nella gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Nel glorioso ricordo dei santi apostoli Simone e Giuda,
ti preghiamo, o Signore, di accogliere le nostre suppliche
e di condurci a celebrare degnamente i santi misteri.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI I
Gli apostoli, pastori del popolo di Dio

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Pastore eterno,
tu non abbandoni il tuo gregge,
ma lo custodisci e proteggi sempre
per mezzo dei santi apostoli,
e lo conduci attraverso i tempi
sotto la guida di coloro
che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio
e hai costituito pastori.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:

PREFAZIO DEGLI APOSTOLI II
La Chiesa fondata sugli apostoli e sulla loro testimonianza

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Tu hai stabilito la tua Chiesa
sul fondamento degli apostoli,
perché sulla terra sia segno visibile
della tua santità nei secoli
e trasmetta a tutti gli uomini
gli insegnamenti che sono via al cielo.
Per questo mistero di salvezza,
uniti a tutte le schiere degli angeli,
ora e sempre, con cuore riconoscente,
proclamiamo nel canto la tua lode: Santo, ...


Antifona di comunione
Se uno mi ama, osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
e prenderemo dimora presso di lui. (Gv 14,23)


Preghiera dopo la comunione
O Signore, che ci hai accolti alla tua mensa
nel ricordo della passione dei santi apostoli Simone e Giuda,
per il tuo Spirito operante in questi misteri
confermaci sempre nel tuo amore.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza apostolica,
per i meriti dei santi apostoli Simone e Giuda
vi colmi della sua benedizione. R. Amen.

Dio, che ci ha arricchito
con gli insegnamenti e gli esempi degli apostoli,
vi renda dinanzi a tutti
testimoni della verità. R. Amen.

L’intercessione dei santi apostoli,
che ci hanno insegnato a rimanere saldi nella fede,
vi ottenga di giungere all’eredità
della patria eterna. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



Commento
La festa degli Apostoli ci dà l'occasione di acquistare maggiore consapevolezza delle due imprescindibili dimensioni della Chiesa, che è corpo di Cristo e tempio dello Spirito Santo, e non può essere l'uno senza l'altro. E un'illusione credere di poter ricevere lo Spirito Santo senza far parte del corpo di Cristo, perché lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo e si riceve nel corpo di Cristo. La Chiesa come corpo di Cristo ha anche un aspetto visibile: per questo Gesù scelse i Dodici e sceglie nel tempo i loro successori, a formare la struttura visibile del suo corpo, quasi continuazione dell'incarnazione. Appartenendo al suo corpo, possiamo ricevere il suo Spirito ed essere intimamente uniti a lui in un solo corpo e in un solo Spirito.
La prima lettura, dalla lettera agli Efesini, esprime bene queste due dimensioni. "Siete edificati sopra il fondamento degli Apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù": è l'aspetto visibile del corpo di Cristo, che è un organismo con la propria struttura. E in Cristo "la costruzione cresce ben ordinata":
ogni membro ha la propria funzione e il proprio posto. Scrive Paolo più avanti nella stessa lettera: "E lui (Cristo) che ha stabilito alcuni come Apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori...". Ognuno ha ricevuto la grazia "secondo la misura del dono di Cristo". Ed ecco la seconda dimensione, invisibile: "In lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito".
Anche nella prima lettera ai Corinzi Paolo mette in evidenza lo stesso concetto: "I vostri corpi sono membra di Cristo... Il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo" (6,15.19).