La risposta a queste decisioni autoritarie tipiche delle dittature determinerà la vita sociale dei prossimi mesi e forse anni. Già l’Autunno potrà dare indicazioni in questo senso.
[…] Lo dico in particolare per quei lettori che pensano che determinate situazioni abbiano bisogno di molto tempo per verificarsi. E poi, in men che non si dica, la vita cambia. O addirittura si perde.
Siamo in quella seconda metà del 2021 dove come da programma ci si aspettava l’inizio dei dolori.”
L’11 Settembre 2021 verrà inaugurato il nuovo governo talebano in Afghanistan. Fra i suoi membri sono presenti noti esponenti del terrorismo islamista. La data scelta non a caso è uno schiaffo beffardo alla superpotenza USA e alla NATO in generale.
Se dunque in Afghanistan sta per insediarsi un governo formalmente terrorista da noi in Europa non si può dire che le cose vadano meglio. I nostri governi infatti, e quello italiano in particolare, si stanno contraddistinguendo per l’uso di altre forme di terrorismo per modificare i rapporti sociali nelle nazioni.
La narrativa pandemica che avrebbe obbligato per il bene comune all’introduzione delle tessere verdi per accedere a beni e servizi fino a poco tempo fa liberi è fondata sulla sistematica menzogna propagandata dai media di regime.
Tali menzogne pronunciate dai governi e dai loro lacchè vengono ripetute quotidianamente tutto il giorno al fine di compiere un lavaggio del cervello nei cittadini.
Al fine di ottenere il risultato voluto i cittadini vengono minacciati continuamente di sospensione del diritto al lavoro e alla retribuzione, del diritto allo studio, del diritto di circolazione, del diritto di cura. Vengono utilizzate tecniche terroristiche per incutere timore e paura, spezzare le resistenze, colpevolizzare gli innocenti e demonizzare gli avversari.
A tutti gli effetti vengono adottati comportamenti tipici delle cosche mafiose per comandare e tenere unito il tessuto sociale dove abitualmente imperversano.
Fra le menzogne sistematiche vi è ovviamente quella sull’efficacia dei vaccini. Tutti hanno udito il premier Draghi dire che chi non si vaccina muore mentre al contrario chi lo fa vive. Una menzogna appunto.
Tutti i paesi che sono avanti nella campagna vaccinale stanno andando incontro a nuove curve epidemiche peggiori delle precedenti con i reparti ospedalieri che pian piano si riempiono di soggetti vaccinati. Un fenomeno questo che non accadeva lo scorso anno quando i vaccini ancora non venivano somministrati. La deduzione dei regimi al potere non è stata dunque quella normalmente critica di valutare l’efficacia di questi farmaci, ma al contrario raddoppiare la scommessa e puntare sulle terze e quarte dosi infischiandosene dei dati sui numerosissimi effetti collaterali e ovviamente sull’inefficacia. Il tutto in meno di un anno.
Nei grafici seguenti si può vedere come in diversi paesi che si vantano dei risultati della propria campagna di vaccinazione la situazione sia anche drammatica:
Singolare e tipico è il caso della Scandinavia. L’unico paese a non aver aderito alla narrativa pandemica, la Svezia, vanta una situazione infinitamente migliore dei suoi vicini, Finlandia e Norvegia, alle prese invece con una nuova ondata. E deve ancora venire la stagione fredda. Un virus para-influenzale indebolito dal caldo sarebbe riuscito a diffondersi in piena Estate nonostante i vaccini.
Forse sarebbe il caso di ammettere: grazie ai vaccini, come era stato opportunamente anticipato.
Figuriamoci cosa accadrà con il freddo.
Le voci di protesta contro la deriva autoritaria del governo vengono ridicolizzate, marginalizzate e demonizzate anche se si tratta di stimati e rispettati professionisti. Diventano non persone, nemici della narrativa e quasi dell’ordine pubblico.
Entrano a far parte della mitologica categoria dei “NoVax”, pericolosa sigla terroristica internazionale al pari se non peggio dei talebani. Tutto lascia pensare che la morsa si stringerà come sempre avviene quando i tiranni, di fronte ai loro errori, vengono esposti al fallimento. Piuttosto che accettare con umiltà la correzione e cambiare politica si incattiviscono con l’evidente obiettivo di punire i “disertori”. Sono questi gli animi che fermentando portano le nazioni al collasso e al caos della guerra civile.
La situazione economica internazionale è in rapido peggioramento con il blocco di molti beni essenziali per il sistema industriale. Si paventano nuovi record nei prezzi del gas con pericolo di blocco forniture da est e da sud. La BCE, nel tempo del vuoto politico a Berlino, viene chiamata a ridurre le sue politiche espansive e da più parti si invoca il ritorno alle politiche europee di austerità. Ci sono cioè le condizioni per una totale implosione non solo dell’Europa ma delle nazioni stesse, ma i governanti si perdono invece nei programmi senza senso di riforma sociale in forma orwelliana mettendo i cittadini gli uni contro gli atri o forse proprio per quello.
Questa introduzione era necessaria per analizzare alcune quartine piuttosto interessanti e particolari. Entrambe sono collocate nella parte finale del Ramo XXI del ‘900 quello che Ramotti dedicò agli interpreti e alla struttura delle Centurie e dell’ordinamento.
Dal Ramo XXI del ‘900 “Le Lettere Divine”
608
Ceux qui estoient en regne pour sçauoir,
Au Royal change deuiendront appouuris:
Vns exilez sans appuy or n'auoir,
Lettrez & lettres ne seront à grand pris.
608
Quelli che per competenza al regno saranno,
Per mutato regime esautorati si troveranno:
Alcuni esiliati senza appoggio e senza denaro,
Lettere e letterati più valore non avranno.
La quartina molto interessante descrive una situazione dove a seguito di un mutato governo i competenti, i letterati, i sapienti verranno esautorati, abbandonati e si troveranno senza lavoro. Si tratta di una epurazione. Di per se la situazione può applicarsi in vari contesti e solo un suo sviluppo può aumentarne la comprensione. Subito dopo la 608 nel Ramo compare la 220:
220
Freres & soeurs en diuers lieux captifs,
Se trouueront passer pres du monarque:
Les comtempler ses rameaux ententifs.
Desplaisant voir menton frôt, nez, les marques.
220
Fratelli e sorelle in parecchi luoghi imprigionati,
A passar vicino al monarca si troveran,
I suoi rami attentamente contempleran,
Con dispiacere vedranno mento, fronte, naso marchiati.
Il secondo e terzo verso sono probabilmente legati al tema del Ramo dove il “monarca” è Nostradamus e i “rameaux”, i rami, sono i capitoli dell’opera riordinata. In più di un’occasione abbiamo detto di come il veggente a volte nei versi si identifichi come “re” della sua stessa opera ed il “passargli vicino” sta ad indicare l’incontro con la sua stessa opera e, appunto, i suoi Rami contemplati e studiati.
Il primo ed il quarto verso sono invece in continuità fra loro e con la precedente quartina.
All’ultimo vediamo come il volto (fronte-naso-mento) sia marchiato: è il marchio che nel Medioevo veniva inflitto a fuoco nel volto degli eretici. Erano così per sempre indicati come “nemici” e conseguentemente banditi e cacciati se non imprigionati. Al primo verso infatti “fratelli e sorelle” sono in prigione.
La quartina probabilmente nasce dalle terribili esperienze del veggente durante le guerre di religione in particolare i racconti sui massacri nella Francia meridionale contro eretici di varie sette.
Se uniamo le due quartine vediamo che i competenti sono cacciati via, banditi, imprigionati, “marchiati” come eretici e dunque squalificati dal dibattito pubblico.
Lettere e letterati non avranno più alcun valore in quanto dissidenti.
E’ quel che sta accadendo in Europa dove gli “intellettuali” critici vengono marginalizzati o addirittura cacciati dalle università o minacciati di esserlo. Ma il tutto lascia presagire un peggioramento della situazione di persecuzione.
E’ possibile effettuare un ulteriore sviluppo del tema? Si può usare la concatenazione con la 220, ma non con la 608 (già concatenata per i temi riguardanti il papato) che tuttavia come abbiamo visto appare già legata.
219
Nouueaux venus lieu basty sans defence,
Occuper la place par lors inhabitable:
Prez, maisons, champs, villes, prêdre à plaisance,
Faim peste, guerre, arpen long labourable.
220
Freres & soeurs en diuers lieux captifs,
Se trouueront passer pres du monarque:
Les comtempler ses rameaux ententifs.
Desplaisant voir menton frôt, nez, les marques.
Le due quartine al di là del singolo termine hanno un contenuto simile tali da renderle quasi consequenziali. Dal mio punto di vista ispirate come dicevo prima dallo stesso evento, ovvero le guerre di religione e i massacri nel sud della Francia. La 219 si ispira appunto alle battaglie nei villaggi degli eretici non fortificati a dovere e la 220 alla loro fine.
Proviamo la ricostruzione:
Freres & soeurs nouueaux venus lieu basty sans defence
Occuper la place par lors inhabitable en diuers lieux captifs
Faim peste, guerre, arpen long labourable
Desplaisant voir menton frôt, nez, les marques
Prima di tradurre volevo evidenziare una sottile correlazione fra il tema del pronostico e la parola “nouveaux” che oggi corrisponde al marchio dell’infamia appiccicato a chi si oppone all’autoritarismo imperante: novax. Mi sembra una sincronicità evidente fra le varie che ogni tanto si incontrano nelle quartine.
Fratelli e sorelle novax venuti in luoghi senza difesa
Occuperanno la piazza, per loro inabitabile, e in diversi luoghi fatti prigionieri
Fame peste e guerra: terre a lungo areranno
Con dispiacere si vedranno i volti marchiati
Al primo verso le battaglie che in Europa i cosiddetti novax, in realtà normali cittadini che rivendicano i propri diritti per se e gli altri, combattono in vari luoghi, senza difesa contro gli schieramenti delle forze dell’ordine ed occupando le piazze che sono inabitabili, cioè non aperte a queste manifestazioni per le norme pandemiche. Il clima è quello della peste, della crisi economica e della guerra civile. La crisi morderà a lungo (in parabola si torna alla terra). E si vedranno con dispiacere indicati e marchiati come eretici e pericolosi sovversivi.
In prosa il pronostico può essere letto così:
“Uomini e donne <<novax>> radunati in vari luoghi, senza difesa, occuperanno le piazze contro i governi. Con dispiacere si vedranno indicati come sovversivi e in diversi luoghi saranno imprigionati. In quel tempo ci sarà la peste, la crisi economica, la guerra: si dovrà tornare alla terra”
Il tema del pronostico dunque è quello di una persecuzione che andrà ad aumentare man mano che il contesto geopolitico peggiorerà.
Un giorno nessuno potrà usare le scuse del passato “non immaginavo”, “non potevo sapere” o peggio ancora “ho solo obbedito agli ordini”.