Parlare di danni collaterali dei vaccini non è politicamente corretto, si rischia di passare da no-vax. Sono argomenti riservati ai grandi; però stavolta proprio i grandi ci hanno dato dentro più dei no-vax. A evidenziare i rischi del vaccino BioNTech prodotto da Pfizer, ci ha immediatamente pensato l’agenzia governativa americana addetta al settore, l’ACIP, il Comitato Consultivo sulle Pratiche di Immunizzazione. La lista dei probabili effetti collaterali è inquietante: allergie, eritemi, gonfiori, febbre, dolori, e così via. Anche in Italia coloro che si sottopongono alle vaccinazioni vengono invitati a firmare un modulo per il “consenso informato”, la cui lettura non è soltanto terrorizzante, ma anche sconfortante. Oltre a dover accettare i numerosi rischi collaterali a breve termine (quelli a lungo termine saranno ovviamente accertati nel tempo), chi si sottopone alla vaccinazione viene anche a sapere che la percentuale di inefficacia del vaccino è abbastanza elevata, circa il 5%, perciò persiste anche per i vaccinati l’indicazione di rispettare tutte le norme vigenti. Chi ancora si illudeva che la vaccinazione chiudesse l’epoca delle precauzioni e delle limitazioni ai movimenti, deve ricredersi.
L’insistenza ufficiale sui rischi e sulla possibile inefficacia del vaccino rappresenta un modo per conciliare il business dei vaccini con quello dilagante del digitale, che si avvale proprio della limitazione dei movimenti delle persone. La lobby dei vaccini e la lobby del digitale hanno quindi attuato il loro “compromesso storico” per non invadere i rispettivi orticelli. La vaccinazione di massa ci sarà ma non sarà risolutiva, quindi sono tutti contenti: sia Pfizer, sia Amazon. Nell’ambito di un business tutto digitale come il 5G, non sono stati invece necessari compromessi, perciò, a livello ufficiale, non si parla proprio di possibili rischi per la salute dei cittadini. I centri di ricerca ufficialmente accreditati per valutare i danni biologici causati dal 5G, sono invischiati nel business in quanto finanziati proprio da chi lo gestisce.
A finanziare la ricerca sul vaccino della multinazionale tedesca BioNTech ha provveduto interamente il governo di Berlino, infatti la multinazionale statunitense Pfizer ha smentito le dichiarazioni dell’amministrazione Trump circa un finanziamento pubblico di Washington alla ricerca. Sebbene il governo tedesco si sia sobbarcato tutte le spese, le gerarchie internazionali sono state comunque rispettate, coinvolgendo anche il colosso americano Pfizer nell’affare.
Nel febbraio scorso nel Nord Europa l’epidemia di Covid segnalata in Italia era ancora circondata di scetticismo e non mancava chi insinuava che si trattasse di una esagerazione degli smidollati Italiani, oppure di una “furbata italica” per non pagare i debiti. Poi la prospettiva degli affari ha cambiato l’atteggiamento del governo tedesco e del governo francese. Ancora una volta le gerarchie internazionali sono state determinanti: finché l’emergenza Covid era segnalata dall’Italia, rappresentava un’esagerazione; quando invece l’hanno “adottata” Germania e Francia, è diventata per tutto il mondo una cosa seria, anzi, una tragedia senza precedenti.
Germania e Francia, a dispetto della mitica “Framania”, hanno proceduto in ordine sparso ed in competizione di interessi. Grazie alle iniezioni di soldi da parte del governo tedesco, BioNTech ha battuto sul tempo la sua concorrente francese, la multinazionale farmaceutica Sanofi. Ma Sanofi vuole ancora partecipare al business con un proprio vaccino, perciò la stampa tedesca accusa le istituzioni europee di limitare gli acquisti del vaccino tedesco col preciso scopo di favorire il vaccino francese.
Queste campagne mediatiche di finta indignazione distraggono dal dettaglio principale, cioè la spregiudicatezza finanziaria con cui il governo tedesco sta affrontando, sin dall’inizio, la questione del vaccino. È notizia recente che Berlino ha acquistato trenta milioni di dosi di vaccino BioNTech fuori dagli accordi europei. Il dato eclatante non riguarda tanto il privilegio accordato ai cittadini tedeschi di potersi ricoprire di piaghe e di bolle prima degli altri, quanto il fatto che il governo tedesco prima spende per finanziare il vaccino, poi spende di nuovo per comprare lo stesso vaccino di cui ha già pagato la ricerca. Con questo sfacciato assistenzialismo per ricchi Berlino droga il valore delle sue aziende, alimentando anche le euforie speculative in Borsa. Il valore delle azioni BioNTech infatti è in piena ascesa; certo, nulla di paragonabile con le performance di Borsa dei titoli delle multinazionali del digitale, che però sono tutte americane, per cui agli Europei tocca accontentarsi.
L’infettivologo Massimo Galli ha commentato il comportamento sleale del governo tedesco con l’amara considerazione che poi siamo noi italiani a passare sempre per i furbi della situazione. Anzitutto, come diceva Bakunin, non è furbo chi è conosciuto da tutti per furbo; e, si potrebbe aggiungere, che non è il vero spendaccione chi da tutti è conosciuto per spendaccione. In questa vicenda Covid, Galli e soci hanno commesso il tipico errore dei bio-politicanti, dimenticandosi che in definitiva il potere si misura in capacità di spesa.
Karl Schmidt diceva che è sovrano chi è in grado di dichiarare lo stato di eccezione; in questo senso la Regione Lombardia nel febbraio scorso si è dichiarata sovrana proclamando l’emergenza Covid e mettendo sistematicamente il governo di Roma davanti al fatto compiuto. I golpisti “lumbard” hanno però lasciato incompiuto il loro colpo di Stato separatista, visto che la Regione Lombardia non ha fatto il passo decisivo, cioè emettere propri titoli di debito nella quantità necessaria. Nell’aprile scorso, per contrastare l’emergenza Covid, la Regione Lombardia ha emesso bond per soli tre miliardi di euro, quando invece era l’occasione per mettersi in competizione di spesa, e non di avarizia, col governo centrale; come a dire che l’Italia non è solvibile, ma la ricca Lombardia invece sì. Volevano fare il colpo di Stato “lumbard”, mantenendo però il braccino corto all’italiana. L’articolo primo della Costituzione italiana, se fosse realistico, dovrebbe suonare così: “L’Italia è una repubblica fondata sulla guerra civile, e la lesina è la principale arma delle oligarchie contro il proprio stesso popolo”. Se un potere si focalizza sul non spendere, vince nello scontro di classe interno ma finisce per soccombere nella competizione imperialistica. Gli oligarchi lombardi pretenderebbero di imitare i Tedeschi, ma poi, quando si tratta di spendere, non hanno la loro spregiudicatezza.
Con la sua attuale prodigalità il governo di Berlino sta comprando il consenso delle oligarchie regionali e quindi sta contrastando anche il suo separatismo interno, in particolare quello della Baviera. Il malcontento dei separatisti bavaresi si è espresso nei giorni scorsi boicottando l’avvio delle vaccinazioni con il pretesto di problemi alla “catena del freddo”.
Francia e Germania si ritrovano attualmente con i sistemi bancari maggiormente a rischio a causa dei titoli derivati. La pubblicazione dei dati ufficiali del CER (Centro Europeo Ricerche), non lascia più dubbi a riguardo. Francia e Germania sono sedute su una polveriera finanziaria ed i loro governi sono entrati nella psicologia del “o la va o la spacca”, perciò si spiega la loro attuale frenesia emergenzialistica. Un business come quello dei vaccini rappresenta ossigeno per i due Paesi, quindi non stupisce che ci abbiano investito tanto; ma il dato più rilevante è che il governo tedesco, più di ogni altro, sta approfittando dell’emergenza per inondare di liquidità le sue aziende.
“No grazie! Rimango nella resistenza” dice la vignetta qui sopra. Dovremmo, dobbiamo resistere al vaccino di stato, alla mascherina di stato e a questo instaurarsi di un regime sanitario di cui solo i covidioti rattrappiti di paura non si accorgono.
Vaccino, mascherine e quant’altro hanno molto poco a che fare con il virus ( che pur esistendo non è la peste nera che vogliono farci credere) ma piuttosto con il terribile progetto criminale del Grande Reset a cui il nostro governucolo è collegato (v’invitiamo sempre a leggere gli articoli presenti in questo link: http://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/).
Progetto che, come scrive Lannes nell’articolo qui sotto, ha come fine “passare dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia imperante, abolendo la libertà, per rendere tutti (o quasi) sudditi, schiavi o peggio, cavie silenti.”
Non ci crediamo? Buona fortuna! (GLR)
SPECULAZIONE VIRALE SUI MORTI!
Nessun rispetto per le vittime, per i defunti, per i deceduti. Passano anche su tutti i cadaveri oltraggiandone la dignità e la memoria. Nell’assordante silenzio generale si calpestano vivi e pure morti.
Addirittura l’ex attore Gualtiero il terribile (Walter Ricciardi, ndr), invocando ancora prigionia domestica (lockdown) per gli italopitechi, citando il regime cinese come modello da imitare (L’Espresso, marzo 2020), spara 95 mila morti a febbraio; eppure, nonostante il reato sia reiterato, l’autorità non lo arresta.
Il nuovo coronavirus ha provocato in Italia oltre 80 mila vittime a tutt’oggi? Dove sono le prove scientifiche e mediche? Quante autopsie sono state effettuate ai cosiddetti trapassati positivi? Quali sono le vere cause dei predetti trapassi?
All’Istituto Superiore di Sanità (sul libro paga della Glaxo Smith Kline, alla voce “trasferimenti di valore“, ovvero “mazzette”) è demandato il compito di analizzare i decessi. Ebbene, in nessun rapporto o documento dell’ISS è scritto che la malattia denominata Covid-19 abbia provocato vittime, ovvero ne sia la causa. A proposito: è stato isolato il Sars CoV-2? Dove, quando, da chi? Qual è l’origine? Il vettore è stato almeno identificato?
Urgono fatti e non mere opinioni di televirologi, tuttologi, zanzarologi, politicanti nullafacenti ed esperti prezzolati dalle multinazionali che producono e smerciano i veleni vaccinali, foraggiando al contempo migliaia di medici, associazioni sanitarie, università ed istituti di ricerca.
Camici bianchi, divise d’ordinanza e abiti in doppiopetto istituzionale seguitano a terrorizzare la popolazione, speculando senza vergogna anche su chi non c’è più e non può difendersi.
Il fine: passare dalla democrazia incompiuta alla tecnocrazia imperante, abolendo la libertà, per rendere tutti (o quasi) sudditi, schiavi o peggio, cavie silenti.
Addirittura la Cina, prima grande colpevole del Grande Reset che si sta impostando, ci avverte che questo vaccino può essere pericoloso, molto pericoloso. Che di fatto siamo delle cavie di un vaccino non testato completamente. E già quante cavieidiote sono corsi a farsi bucare! (GLR)
CI STANNO SOMMINISTRANDO UN VACCINO IN SPERIMENTAZIONE. SECONDO LA CINA È POTENZIALMENTE PERICOLOSO
La velocità con cui il vaccino è stato elaborato prima e sperimentato poi può davvero indurre a pericoli per la salute? Su questa domanda ci si interroga non soltanto negli ambienti scientifici. Il dibattito infatti ingloba anche la politica, coinvolge l’intera opinione pubblica e riguarda un po’ tutti quelli decisi a procedere con l’iniezione
Ma dalla comunità scientifica internazionale, che dovrebbe dettare la linea chiara su ciò che si prospetta, emerge parecchia confusione. A partire dai vaccini che in questo momento circola in Europa: autorizzati dalle agenzie del farmaco dei vari Paesi, ma dichiarato pericoloso dai corrispettivi cinesi.
Ne ha parlato in diretta il professor Rosario Leopardi, già docente di virologia al Karolinska Institutet di Stoccolma, psichiatra e responsabile Covid di reparto dell’ospedale svedese, ospite di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.
Questo il parere del Prof. Rosario Leopardi a “Un giorno speciale“. “In Cina hanno dichiarato pericoloso questo vaccino” “Il vaccino, a tutti gli effetti è un vaccino sperimentale. La fase 3 non è stata conclusa, ma è stata soltanto iniziata in fase preliminare.
In seguito alla pressioni dei vari Governi, le agenzie del farmaco delle varie nazioni si sono affrettate a farlo passare. E’ questo è un problema per tanti motivi. Ma che l’informazione sia in mano alla politica è dimostrato da tutta una serie di fatti. Cioè mentre l’agenzia del farmaco europea ha accettato i dati della Pfizer e l’Fda ha fatto la stessa cosa, l’omologa agenzia cinese ha dichiarato che questo è un vaccino potenzialmente pericoloso.
Abbiamo a che fare con una situazione in cui la politica si è sostituita alla scienza.
Se io, esponente dell’equivalente dell’istituto superiore di sanità cinese, dico che questo è un vaccino potenzialmente pericoloso, un’agenzia che dirige oltre un miliardo di persone avrà un minimo di attendibilità”. “Se dico queste cose in Italia, mi buttano fuori dall’ordine”.
“Io in questo momento sto ricevendo dei messaggi da colleghi medici che mi dicono: ‘è richiesta una dichiarazione di assenso/rifiuto. In caso di rifiuto la Usl prenderà provvedimenti’. Un altro collega mi dice: ‘se in Italia io dico queste cose mi buttano fuori dall’ordine dei medici’. Questa è la situazione di paura. Mi sia consentita una precisazione: se questa intervista andasse in onda con i sottotitoli in Svezia, io non rischierei nulla. Vi sto dicendo semplicemente come stanno le cose”.
Prof. Rosario Leopardi, responsabile Covid
Efficacia vaccino Pfizer e Moderna? Tra 19%-29%, non il 95%. Lo dice il BMJ
Discrepanze dati Pfizer Moderna, lo dice il professor Doshi, numero 1 del settore per il NYT. Non andava autorizzato. Ma si scoprirà nel 2022 a fine sperimento.
La credibilità delle autorità coinvolte e dei virologi o sedicenti tali fa un altro passo verso il fondo.
Secondo il British Medical Journal l’efficacia reale dei vaccini in circolazione non sarebbe intorno al 95% ma tra il 19% e il 29%. Una delle voci più influenti a livello mondiale per il New York Times, il professor Peter Doshi, associato presso l’Università of Maryland e che si occupa di ricerca sui servizi sanitari farmaceutici, sgancia il missile terra aria. Entrato in possesso dei dati pubblicati da Pfizer e Moderna, Doshi ha notato delle discrepanze che cambiano notevolmente il quadro raccontato finora e anche le dinamiche messe in moto da tutta comunità scientifica mondiale.
“Cinque settimane fa”, scrive Doshi sul British Medical Journal Opinion, “ho sollevato domande sui risultati delle sperimentazioni sui vaccini Covid-19 di Pfizer e Moderna. Tutto ciò che era di dominio pubblico erano i protocolli di studio e alcuni comunicati stampa”.
Oggi, due riviste pubblicano 400 pagine di dati presentati dalla e per la Food and Drug Administration prima dell’autorizzazione di emergenza data dall’agenzia ai vaccini mRNA di ogni azienda. Doshi sintetizza: “Mentre alcuni dei dettagli aggiuntivi sono rassicuranti, altri no”.
I dati sarebbero stati in qualche modo minati perché in parte l’analisi è stata fatta su “sospetti covid-19” e “quelli con covid-19 sintomatico che non erano confermati”.
Il dato sui malati è molto incerto. Semplificando questo porta ad un’efficacia del vaccino molto minore di quella raccontata finora, “una riduzione del rischio relativo del 19%”, “molto al di sotto della soglia di efficacia del 50% per l’autorizzazione fissata dalle autorità di regolamentazione”. Con questa efficacia l’autorizzazione in emergenza poteva non essere data.
E Doshi aggiunge: “Anche dopo la rimozione dei casi verificatisi entro 7 giorni dalla vaccinazione (409 sul vaccino Pfizer vs 287 sul placebo), che dovrebbe includere la maggior parte dei sintomi dovuti alla reattogenicità del vaccino a breve termine, l’efficacia del vaccino rimane bassa: 29%”
Per i partecipanti alla sperimentazione, la confusione tra falsi positivi e falsi negativi nei tamponi utilizzati e dei test fatti, racconta Doshi, fa sì che l’unico dato attendibile per capire il decorso della malattia siano i tassi di ospedalizzazione, i casi di terapia intensiva e i decessi: “sembra giustificato, ed è l’unico modo per valutare la reale capacità dei vaccini di eliminare la pandemia”.
Di fondo i dati restano mancanti.
“C’è una chiara necessità di dati per rispondere a queste domande”, racconta il professore, “ma il rapporto di 92 pagine di Pfizer non menzionava i 3410 casi di ‘sospetto covid-19’. Né la loro pubblicazione sul New England Journal of Medicine . Nemmeno nessuno dei rapporti sul vaccino di Moderna. L’unica fonte che sembra averlo segnalato è la revisione della FDA (Food and Drug Administration, ndr) del vaccino della Pfizer”.
Negli studi poi risultano dati poco comprensibili e non si capisce bene l’incidenza di altri farmaci sul decorso della malattia dei pazienti così come oscuri restano i risultati sugli anticorpi, le informazioni sui sintomi dei pazienti nella prima settimana dopo la vaccinazione e come questi dati non siano stati vagliati da organismi davvero indipendenti.
“Abbiamo bisogno dei dati grezzi”, dice Doshi, per “affrontare le numerose domande aperte su questi studi” che “richiedono l’accesso ai dati grezzi dello studio. Ma nessuna azienda sembra aver condiviso i dati con terze parti a questo punto”.
“Pfizer afferma che sta rendendo i dati disponibili su richiesta e soggetti a revisione” e “Moderna afferma che i dati potrebbero essere disponibili su richiesta una volta completato lo studio”, scrive Doshi sul British Medical Journal.
Ciò si traduce in un periodo compreso tra la metà e la fine del 2022, poiché il controllo è previsto per 2 anni. Stesso discorso vale per vaccino Oxford/AstraZeneca che pubblicherà i suoi dati a conclusione dello studio, per non parlare del vaccino russo Sputnik V per il quale non ci sarebbero piani per condividere i dati dei singoli partecipanti.
Per un ulteriore approfondimento invitiamo a scaricare e leggere questo importantissimo studio del professor Paolo Renati, chimico e fisico. Leggere cose come queste non è un optional: ne va della nostra salute e della salvezza della nostra democrazia. Se non siamo dei covidioti e delle cavieidiote ma ancora esseri pensanti è di questo che dovremmo avere paura e non di un virus che tocca appena lo 0,50% della popolazione italiana. (GLR)
Covid19, disposizioni, vaccini e dintorni – domande e commenti
Ecco un esempio di come un regime sanitario, comunque fascista, si viene costruendo. Ripetiamo, di questo dovremmo avere paura, mentre il racconto unificato di TV e giornaloni ci spinge ad avere paura del virus. Dovremmo, dobbiamo avere paura di cosa un “dispotismo terapeutico”, come scrive Vitale, può essere capace di fare. E già dal 9 marzo 2020 lo dovremmo avere capito, se non siamo covidioti. Dovremmo avere una paura ragionante, però, che ci spinge a costruire la nostra personale resistenza! (GLR)
L’obbligo di vaccinarsi come dispotismo terapeutico
Giunge notizia che il sindaco di un paesino, Bagno di Romagna, prende in esame la possibilità di licenziare alcuni operatori sanitari dipendenti del Comune che hanno comunicato che non intendono vaccinarsi. Si impongono alcune osservazioni.
La prima: stupisce come un sindaco di sinistra adotti una linea di tale rigore nei confronti dei lavoratori, i quali invece – secondo il credo della sua ideologia di appartenenza – dovrebbero essere destinatari di una speciale tutela e considerazione. Ciò significa che sulla ideologia e sul credo politico prevale in ogni caso il politicamente corretto, quello che oggi sta alla base di questo nuovo assai diffuso dispotismo terapeutico.
La seconda osservazione: imporre il vaccino ai dipendenti che non vogliono vaccinarsi, sotto la minaccia di un licenziamento suppone che si sappia con sufficiente certezza che il vaccino, una volta somministrato, sia in grado di garantire una immunità necessaria per un tempo sufficientemente ragionevole, di almeno uno o due anni. Nessuno, oggi, può invece escludere che il vaccino fornisca una reale copertura soltanto per tre o quattro mesi. Prova ne sia che il sito dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) lo confessa candidamente: oggi nessuno conosce con certezza la durata della copertura garantita dal vaccino.
La terza osservazione: imporre il vaccino ai dipendenti, che non vogliano vaccinarsi sotto la minaccia di un licenziamento, suppone che si sappia con sufficiente certezza che il vaccino, una volta somministrato, renda i soggetti vaccinati non più contagiosi nei confronti di tutti gli altri. Oggi nessuno lo sa con certezza, potendo anche darsi che il soggetto vaccinato ed immune cosparga di virus di cui è portatore sano gli ambienti frequentati, mettendo a rischio chi li abiti o chi vi si trovi.
Che sia così lo prova il sito dell’Aifa, ove candidamente si confessa come oggi non sia noto se il vaccinato sia o non sia contagioso, particolare questo non di poco conto, soprattutto per il personale sanitario il quale, se vaccinato, sarebbe immunizzato in proprio, ma potrebbe permanere pericolosamente contagioso per coloro che sono assegnati alle sue cure.
Tutto ciò prova senza timore di errare che il vaccino non è stato sperimentato con l’attenzione che avrebbe invece richiesto. Lo sperimenteranno su di noi, ma non lo ammetteranno mai.
La quarta osservazione: imporre il vaccino a chiunque è manifestamente antigiuridico in quanto ai sensi della nostra Costituzione nessuno può essere sottoposto ad un trattamento sanitario contro la sua volontà se non per disposizione di legge. E qui non abbiamo nessuna legge che lo imponga.
Né si dica, come fa Pietro Ichino, che la legge sarebbe nel codice civile che impone al datore di lavoro di garantire ai dipendenti la salubrità e la sicurezza nei luoghi di lavoro. La tesi è infondata per il semplice motivo che quelle norme sono poste a tutela dei lavoratori senza che da esse si possa trarre in alcun modo un obbligo a loro carico, tanto meno di carattere sanitario. Si aggiunga che occorrerebbe una legge apposita che comunque oggi non esiste.
Ma non mi faccio illusioni. La faranno. Altrimenti che dispotismo terapeutico sarebbe il nostro?
Vincenzo Vitali L’Opinione 12/1/2021
In articolo precedente scrivevamo che ci dobbiamo difendere da soli (vedi: Pericolo vaccino (6). Danni collaterali!). Ci dobbiamo difendere da soli da politici, medici e scienziati. E ci dobbiamo difendere anche dalla chiesa di Bergoglio e da molti suoi preti. (GLR)
Surreale! Papa Francesco dentro un’organizzazione con le multinazionali del farmaco?
In queste ore, in tanti, sul blog del sito #FrancescoAmodeo.it mi pongono la stessa domanda: perché Papa Francesco si sta esponendo così tanto sulla questione dei vaccini invece di fare appello alla sacrosanta libertà di scelta, il famoso libero arbitrio?
Bene, una ipotesi potrebbe essere il fatto che proprio Papa Francesco abbia recentemente scelto di aderire al nome del Vaticano e quindi di rendersi testimonial di una organizzazione internazionale che si chiama #Councilforinclusivecapitalism. Organizzazione che vede, tra gli altri promotori, i magnati delle dinastie Rockefeller e Rothschild, i grandi potentati bancari e finanziari, le grandi multinazionali.
Ufficialmente insieme per creare quella che sul sito definiscono una collaborazione storica di amministratori delegati e leader globali che lavorano con la guida morale di Papa Francesco per un capitalismo inclusivo.
Ma sentir parlare l’ereditaria della dinastia Rothschild, fotografata sul sito proprio a fianco a Papa Francesco, di inclusione e di equa distribuzione della ricchezza, a loro che come dinastia (da soli) hanno una ricchezza superiore a quella del restante 70% della popolazione globale è abbastanza surreale come cosa.
A PROPOSITO DI VACCINI PFIZER. TUTTI I FARMACI PRODOTTI DA PFIZER SONO SPERIMENTALI A QUANTO PARE....
E' bene sapere che:
Con il termine contenzioso di Kano si fa riferimento ad un insieme di casi giudiziari che vedono coinvolta la multinazionale farmaceutica Pfizer in seguito ad alcuni eventi accaduti nel 1996, quando diversi bambini nigeriani furono oggetto di una sperimentazione umana non autorizzata.
Tale sperimentazione non era stata preventivamente concordata né con le competenti autorità nigeriane, né con i genitori. Ai bambini fu somministrata trovafloxacina – un antibiotico sperimentale – invece della ben più documentata terapia a base di ceftriaxone.
Questo portò conseguenze gravissime sulla loro salute ed effetti collaterali devastanti.
(Fonte Wikipedia)
NOI STIAMO PAGANDO CON SOLDI NOSTRI UN VACCINO SPERIMENTALE DA QUESTA SOCIETA' E IL MINISTRO DELLA SALUTE DICE CHE SARA' GRATIS E CHE "PER ORA NON E' OBBLIGATORIO".
Il Contenzioso di Kano - Pfizer, un crimine contro la Nigeria
Avvenne 22 anni fa, ma siamo sicuri che dalla storia si impara?
Con l'espressione “Contenzioso di Kano” si fa espressamente riferimento a tutti quei casi giudiziari che videro coinvolta la multinazionale Pfizer in seguito ad una sperimentazione umana non autorizzata su dei bambini della città di Kano, in Nigeria.
Nel 1996 in Africa più di 12.000 persone morirono a causa di un’epidemia di meningite. A Kano, nel nord della Nigeria, i medici della Pfizer, una delle case farmaceutiche più grandi del mondo, si offrirono, nell’ambito di un programma d’emergenza lanciato dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) di curare circa duecento bambini, metà con il nuovo farmaco sperimentale Trovan, e metà con il miglior farmaco contro la meningite sul mercato al tempo, il Ceftriaxone.
Morirono 5 bambini sotto cura con il nuovo antibiotico sperimentale Trovan (mentre molti altri rimasero vittima di cecità, malformazioni e paralisi) e comunque secondo i medici della Pfizer il test ebbe un buon risultato.
“L’antibiotico sperimentale Trovan venne successivamente messo in commercio in Europa ma solo per gli adulti e, praticamente subito, nel 1998 ritirato dal mercato per l’alta tossicità.”
L’opinione pubblica di tutto il mondo pose i riflettori sul caso dei bambini di Kano dopo che il 17 dicembre 2000, il giornalista Joe Stephens scrisse un articolo sul Washington Post che ben descrisse la situazione di Kano.
In quella cittadina impolverata della Nigeria stava imperversando un’epidemia che mieteva moltissime vittime e l’arrivo dei medici stranieri che dispensavano gratuitamente costosissime medicine venne visto dalla popolazione come la salvezza assoluta. L’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere aveva già montato un centro di cura volto unicamente a salvare vite umane, mentre i medici e ricercatori della Pfizer avevano istituito un’unità separata. Stavano usando l'epidemia di meningite della Nigeria per condurre esperimenti su bambini con quello che Pfizer riteneva essere un nuovo antibiotico promettente - un farmaco non ancora approvato negli Stati Uniti.
Il farmaco sperimentale è stato un potenziale successo: gli analisti di Wall Street avevano affermato che Pfizer avrebbe potuto raccogliere 1 miliardo di dollari l'anno se il Trovan avesse ottenuto l'approvazione per tutti i suoi potenziali usi. Pfizer voleva anche testare il farmaco per l'uso contro la meningite, incluso un ceppo epidemico. La compagnia non riusciva a trovare abbastanza pazienti negli Stati Uniti, quindi i suoi ricercatori erano venuti a Kano, tra i moribondi.
Il caso più emblematico, o perlomeno quello che arrivò sulla scrivania del Washington Post, fu di una ragazzina di 10 anni dal peso di 41 chilogrammi. Il suo nome non è mai stato noto, fu sostituito dai medici della Pfizer come paziente numero 0069 nel sito di test numero 6587.
6587-0069 viveva in Nigeria, a Kano, e nell’aprile del 1996 contrasse la meningite ma morì 3 giorni dopo aver preso una dose di 56 milligrammi dell’antibiotico sperimentale Trovan. Ovviamente nessuno può sapere se la morte di 6587-0069 avvenne in conseguenza della sperimentazione, soprattutto visto che gli unici dati in possesso provengono dalle cartelle cliniche dei ricercatori Pfizer, ma non è questo il punto. Forse la ragazzina era al di là di ogni speranza. Eppure le circostanze della sua morte, dopo aver assunto un farmaco non approvato in una situazione in cui un’azienda privata stava sperimentando un farmaco, suggeriscono problemi molto più grandi.
Il Washington Post nel corso degl’anni si concentrò molto sugli esperimenti farmaceutici in Africa, Asia, Europa dell'Est e America Latina, rilevando un sistema di test in piena espansione, scarsamente controllati, dominato da interessi privati volti solo al favore economico.
Questi farmaci, come il farmaco di Kano, saltano i confini con una scarsa revisione governativa ed entrano nella totale revisione unicamente privata. Il controllore è colui che produce, testa, vede. Le scarse risorse che FDA destina alla supervisione degli esperimenti all’estero, permettono alle case farmaceutiche di pagare i medici nei paesi del Terzo Mondo e nell'Europa dell'Est, per testare i propri farmaci a migliaia di soggetti umani.
La questione allarmante è che l’FDA, come l’EMA, richiede che i pazienti ti tutti i test, indipendentemente da dove vivono, acconsentano pienamente agli esperimenti se i risultati devono essere utilizzati per ottenere l'approvazione all'immissione in commercio. Ma l'indagine che scaturì dai processi legati al “Contenzioso di Kano” e successivamente dal Washington Post, rilevò che in molti altri casi le regole non venivano applicate, non vi era nessun consenso informato e, pertanto, in che modo l’FDA o l’EMA approvano prodotti farmaceutici se manca la documentazione necessaria all’approvazione stessa?
Ovviamente, essendo la Pfizer americana, il problema e le domande si ampliano. Se l’FDA non avrebbe potuto approvare il farmaco Trovan, le Istituzioni americane erano a conoscenza? Quelle Nigeriane?
Una fonte anonima inviò nel 2006 al Washington Post un rapporto molto lungo e dettagliato del governo nigeriano. Questo rapporto, dai contenuti esplosivi, venne nascosto a tutti nonostante le indagini degli avvocati dei bambini e dei media di mezzo mondo. Il rapporto conclude così:
“Pfizer non ha mai ottenuto l'autorizzazione dal governo nigeriano a dare il farmaco non provato a quasi 100 bambini e neonati. Pfizer ha selezionato i pazienti in un ospedale da campo nella città di Kano, dove i bambini erano stati trattati per un ceppo spesso mortale di meningite. All'epoca, Medici senza Frontiere distribuiva antibiotici approvati all'ospedale… L'esperimento di Pfizer è stato un processo illegale di un farmaco non registrato, un chiaro caso di sfruttamento dell'ignoranza”
Pfizer ha sostenuto da sempre che i suoi ricercatori si sono recati a Kano con un movente puramente filantropico, per aiutare a combattere l'epidemia, che alla fine ha ucciso più di 15.000 africani. La commissione medica nigerina ha respinto totalmente questa ridicola spiegazione, sottolineando che i medici Pfizer hanno completato il loro processo e se ne sono andati mentre "l'epidemia era ancora in corso" e l’esperimento ha violato la legge nigeriana, la Dichiarazione internazionale di Helsinki che disciplina la ricerca medica etica e la Convenzione UN sui diritti dell'infanzia.
Il gruppo di esperti nigeriani che hanno redatto il rapporto sul caso di Kano, hanno raccomandato che Pfizer sia "sanzionato in modo appropriato e diretto, chiedendo ufficialmente che Pfizer rilasciasse delle scuse senza riserve al governo e alla popolazione della Nigeria.
Nel reperire la documentazione legata al caso di Kano, ci siamo accorti come molti aspetti della questione rimangano a distanza di anni molto molto misteriosi. Ad oggi noi abbiamo letto della relazione del Governo nigeriano solo mediante il Washington Post poiché la relazione rimane tutt’oggi riservata. Lo stesso capo del gruppo investigativo governativo, Abdulsalami Nasidi, dichiarò nel 2006 che il rapporto non è mai stato pubblicato. Si presume, leggendo articoli di quotidiani nigeriani, che Nasidi ritrattò essendo stato l’obiettivo di minacce di morte ad oggi non specificate.
Le indagini conclusero con una conferma, la Pfizer non chiese mai il consenso dei genitori dei bambini nè del governo nigeriano per il trattamento sperimentale. Nel 2010 La Corte suprema nordamericana ha autorizzato il processo contro la Pfizer e quattro famiglie nigeriane hanno ricevuto un risarcimento di 175.000 dollari ciascuna da un fondo di 35 milioni di dollari creato da un accordo tra la casa farmaceutica e la città di Kano dove sono avvenute le sperimentazioni. I versamenti sono parte di un accordo extragiudiziale raggiunto nel 2009.
Questa vicenda è una delle cause del fallimento di alcune campagne di vaccinazione contro la poliomielite promosse dall’OMS in Nigeria, che è il paese con la più alta percentuale di abitanti malati di polio di tutto il mondo.
Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.
Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Fratelli e sorelle, con la Chiesa universale, celebriamo oggi la missione che Gesù Cristo ha conferito a Pietro. Fatti voce di ogni creatura, chiediamo al Padre:
Edifica nell'unità la tua Chiesa, o Signore.
Per la santa Chiesa: trovi sempre nel successore di Pietro colui che dà voce alla fede in Cristo, Figlio del Dio vivente. Preghiamo:
Per tutti i pastori: uniti al successore di Pietro, siano modelli di vita per il gregge loro affidato. Preghiamo:
Per la cattedra di Pietro: superata ogni divisione, torni ad essere simbolo e fonte di unità fra tutti i cristiani del mondo. Preghiamo:
Per il Papa: il suo servizio della carità reso all'uomo, spinga tutti ad impegnarsi fattivamente per la giustizia e la pace nel mondo. Preghiamo:
Per i presbiteri e i diaconi della nostra parrocchia: vivano con umiltà e perseveranza il ministero dell'unità della fede e della comunione nella carità. Preghiamo:
Perchè ogni battezzato annunci il regno di Dio.
Per le strutture della Chiesa: non impediscano mai l'annuncio del vangelo.
Padre, che hai voluto che Pietro avesse stabilmente un successore nella missione ricevuta da Cristo, accogli ora la nostra preghiera: guida la tua Chiesa con la santità, la fede e la saggezza di coloro che tu hai scelto come pastori del tuo popolo. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Padre,
le preghiere e le offerte della tua Chiesa,
perché con l’insegnamento del beato apostolo Pietro
manteniamo integra la fede
e sotto la sua guida giungiamo all’eredità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DEGLI APOSTOLI I
Gli apostoli, pastori del popolo di Dio
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Pastore eterno,
tu non abbandoni il tuo gregge,
ma lo custodisci e proteggi sempre
per mezzo dei santi apostoli,
e lo conduci attraverso i tempi
sotto la guida di coloro
che tu stesso hai eletto vicari del tuo Figlio
e hai costituito pastori.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine delle schiere celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...
Antifona di comunione
Simon Pietro disse a Gesù:
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Rispose Gesù: «Tu sei Pietro, e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa». (Cf. Mt 16,16.18)
Preghiera dopo la comunione
O Dio,
che nella festa dell’apostolo Pietro
ci hai rinvigoriti con la comunione
al Corpo e al Sangue di Cristo,
fa’ che questo santo scambio,
nel quale si attua la nostra redenzione,
sia per noi sacramento di unità e di pace.
Per Cristo nostro Signore.
(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)
Dio, che ha fondato la nostra fede
sulla testimonianza apostolica,
per i meriti del santo apostolo Pietro
vi colmi della sua benedizione. R. Amen.
Dio, che ci ha arricchito
con gli insegnamenti e gli esempi degli apostoli,
vi renda dinanzi a tutti
testimoni della verità. R. Amen.
L’intercessione dei santi apostoli,
che ci hanno insegnato a rimanere saldi nella fede,
vi ottenga di giungere all’eredità
della patria eterna. R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.
Commento
La liturgia di oggi è illuminata dal pensiero della paternità di Dio. Gesù stesso afferma che Pietro ha parlato per ispirazione del Padre, riconoscendo in lui il Messia, il Figlio di Dio: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli". È dal Padre che viene ogni cosa buona, e in particolare è dal Padre che viene la vita soprannaturale, il cui inizio e fondamento è la fede in Gesù.
E anche Gesù è docile al Padre. Non sceglie di sua iniziativa il primo fra gli Apostoli, ma aspetta che il Padre manifesti la sua scelta e soltanto dopo, quando il riconoscimento di Pietro indica la scelta del Padre, dice a Simone, a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa". C'è dunque un riconoscimento reciproco, basato sull'iniziativa del Padre. Simone riconosce in Gesù il Figlio di Dio, Gesù riconosce in Simone la pietra fondamentale della sua Chiesa.
Anche nella sua bellissima lettera Pietro rivela la sua docilità all'ispirazione del Padre e la sua riconoscenza verso di lui.
Nei primissimi versetti parla della prescienza del Padre: tutto si compie per iniziativa di Dio, che sceglie i suoi eletti "mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo".
E subito dopo erompe in una acclamazione: "Sia benedetto Dio e Padre", per i benefici che già ci ha elargito e per quelli che ci ha preparati: "Sia benedetto Dio e Padre del Signore Gesù Cristo: nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati". Dio si è di nuovo
manifestato Padre per noi; già ci aveva dato la vita, ora ci ha nuovamente generati, "mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti". Il Padre si è di nuovo rivelato tale donandoci una vita al di là della morte, una vita, dunque, eterna.
Questa generosità che il Padre ci ha dimostrato nel passato è evidentemente promessa di una altrettanto grande generosità per il futuro. Infatti Pietro continua: "Ci ha rigenerati per una speranza viva". Già possediamo la vita eterna, ma in germe, un germe colmo di speranza, teso verso il perfetto compimento. Pietro non ha parole abbastanza belle per descrivere quello che Dio ci darà: "Una eredità che non si corrompe, non si macchia, non marcisce, conservata nei cieli...".
È una prospettiva estremamente positiva. Pietro vede la grande bontà di Dio nel passato, vede la grande bontà di Dio per il futuro.
E fra questi due spazi immensi di gioia c'è un piccolo momento di prova: "Perciò siete ricolmi di gioia anche se ora dovete essere per un po' di tempo afflitti da varie prove".
Realmente tutte le difficoltà, le contrarietà, le tribolazioni della vita, che spesso occupano tutto il nostro orizzonte soffocandoci, Pietro le vede come qualcosa quasi trascurabile, un breve momento di afflizione fra due manifestazioni indescrivibili della bontà e generosità divine.
E anche queste prove sono lette in maniera molto positiva: sono necessarie per purificare la nostra fede, come l'oro si purifica nel fuoco.
E' molto consolante per noi questa visione della vita cristiana, la vita che noi viviamo giorno per giorno e che san Pietro ci presenta con tanto entusiasmo.
Chiediamo a lui che ci aiuti ad essere docili al Padre e pieni di fiducia nel suo amore.
NEL 2017, BEN PRIMA DELLA PANDEMIA, USCì QUESTO INTERESSANTE ARTICOLO DI BLONDET SUL COINVOLGIMENTO DELL'ALTA FINANZA NEL SATANISMO. SE RIFLETTETE BENE TROVERETE ANCHE I REALI MOTIVI DEL PERSISTERE DELLA CRISI PANDEMICA E DELLA CORSA AI VACCINI. A PROPOSITO, LA PFIZER APPARTIENE AI ROTHSCHILD. A BUON INTENDITOR....
Vedo che alcuni blog italiani hanno già postato parziali traduzioni di questo video. Non so chi sia quello che parla, se davvero si chiami Ronald Bernard, sia olandese, e sia come dice un professionista interno all’alta finanza. Non so se quando dice che in quegli ambienti alti si pratica un culto luciferino, sia vero. Non ho prove. Solo che, quando comincia a raccontare “sono stato invitato a partecipare a dei sacrifici…all’estero…”, gli occhi gli si riempiono di lacrime. “…Bambini…”. E’ davvero sconvolto al ricordo.
“Ti è stato chiesto di farlo?”, gli chiede l’intervistatore. “Sì, e io non potevo”. S’interrompe, non riesce quasi più a parlare. Ma si sforza e continua. Non sta mentendo, Ronald Bernard.
Quindi, traduco anch’io una parte (di 8 minuti: l’intero video dura 40 minuti) delle confessioni di quest’uomo in cui la coscienza, come dice, “si è scongelata”.
Quando l’intervistatrice gli chiede di ricordare qual è la cosa peggiore che ha vissuto in quell’ambiente di alti poteri, e cosa ha provocato il suo rigetto, lui dice:
“Questo è solo l’inizio della fine. Deve capire che quando entrate così profondamente in queste cerchie, vi fanno firmare un contratto a vita, di non divulgare i nomi delle imprese, delle organizzazioni o delle persone. Penso sia per questo che sono ancora in vita. Ci si deve attenere”.
“Vi dico quello che ha scongelato la mia coscienza…Andiamo”, dice con un evidente sforzo su se stesso, e comincia a commuoversi. “Sono stato addestrato per essere uno psicopatico; non è riuscito, perché non ho terminato la mia ‘formazione’, la mia coscienza è tornata. E’ stato difficile per me, perché avevo successo, un ottimo status sociale, avevo la fiducia della gente che naviga a quel livello..”.
Si ferma a riflettere.
“Per essere precisi, la maggior parte di quelle persone aderisce ad una religione speciale. Come ci sono i cattolici, i protestanti, ogni tipo di religione, questa gente – la maggior parte – erano luciferiani. Potete dire che sono tutte fantasie, che Dio non esiste, che niente di tutto ciò è reale … per questa gente è verità e realtà. Sono al servizio di un piano superiore, immateriale, che chiamano Lucifero.
“Io ero in contatto con questi circoli, queste reti. Per me non erano che clienti. Quindi ho frequentato dei posti chiamati Chiesa di Satana. Ho visitato questi culti, ma come un visitatore, un invitato, lasciato da parte … facevano le loro ‘sante messe’ , con donne nude, alcolici… allora tutto questo semplicemente mi ha divertito, non credevo a queste cose, ero ben lontano dal convincermi che fossero reali”.
Erano solo spettacolo, per voi?
“Sì, appunto”, annuisce lui, “Pensavo che il male era dentro a queste persone… non avevo collegato…” (indica verso l’alto: credo voglia intendere: credevo che questi fossero malvagi in sé, non che lo traessero dall’immateriale)…”Ero un semplice invitato e mi divertiva vedere tutte quelle donne nude eccetera, la bella vita…”.
“Ma a un certo punto sono stato invitato, ed è per questo che vi racconto questo, a partecipare a dei sacrifici… all’estero…” – e qui Bernard comincia visibilmente a turbarsi, per lunghi momenti non riesce a parlare, ha il groppo in gola- “Questo è stato il punto di rottura….Dei bambini”.
“”Volevano che…non ho potuto farlo”.
E’ chiaro che deve aver assistito a fatti “sacrificali” che ancora lo sconvolgono al ricordo.
Vi hanno chiesto di farlo? Domanda l’intervistatrice. “
“Sì, e non ho potuto farlo”. Ingoia le lacrime, si sforza di non piangere. Vuole fare una pausa?
“No … Dopo questo, ho cominciato lentamente a crollare – Vivevo me stesso come un bambino grande e questo mi ha profondamente scosso. Tutto è cambiato”.
“Ma è il mondo in cui mi sono trovato….Ho cominciato a rifiutare incarichi nella mia professione, non potevo eseguirli …Questo ha fatto di me una minaccia – per loro, ovviamente. Non riuscivo più a funzionare in modo ottimale, vacillavo, rifiutavo alcuni compiti…Non avevo partecipato…”.
E poi, come per spiegare meglio il motivo di “partecipare”:
“Lo scopo è di tenere tutti in pugno. Col ricatto. Devi poter essere soggetto al ricatto…e lo fanno attraverso i bambini. Questo mi ha sconvolto”. Le lacrime adesso gli rigano il volto.
Sono metodi che si ritrovano anche in politica, dice l’interlocutrice.
“Troverete su Internet abbastanza testimonianze per capire che non sono racconti fantastici … Purtroppo, la verità è che ciò avviene nel mondo intero, e da migliaia di anni … se studiate la teologia e la Bibbia, trovate riferimenti a queste pratiche presso gli israeliti…la messa al bando delle dieci tribù è legata a questi rituali coi bambini,compresi sacrifici di sangue con i bambini – Tutto ciò è significativo, e mi ha mostrato che ci sono realtà al di là di ciò che si può vedere. C’è tutto un mondo invisibile. E reale. Parliamo qui di una forza oscura e di una manifestazione della Luce. Ho studiato teologia per dare un senso a tutto questo”.
Anche psicologia, vero?
“Sì – questa era la mia vita di prima: psicologia applicata al business; la psicologia delle masse. Ero capace di manipolare le situazioni a mio vantaggio”.
Bernard annuisce con forza: “Sì, esattamente, ma questo fa parte del mio lavoro. Mi ci sono interessato per mia formazione, perché quando fate transazioni, dovete anche manipolare i media; dovete manipolare molte cose, perché niente può essere lasciato al caso…Tutto è falsato. Ci si abitua a vedere la gente come un gregge di pecore, usate qualche cane da pastore per mandarle dove volete voi. E francamente, vedo che questo continua dappertutto.
La gente non capisce di essere manipolata – dice: “Finché ho la mia birra, eccetera. La gente è completamente assorbita in un meccanismo di sopravvivenza – e questo è programmato. Scoprite com’è facile manipolare le masse in una direzione, quando siete voi a tirare i fili”.
In un’altra parte del lungo video Bernard – come esempio di cinismo da psicopatici dell’ambiente che ha frequentato, evoca la speculazione sulla lira del 1992 da Georges Soros (Vedi nota). Alla fine la lira fu comunque svalutata (del 30%), dovemmo staccarci dall’aggancio al marco, noi contribuenti fummo fatti pagare il conto di 60 miliardi di dollari.
Bernard. “… Uno dei miei colleghi mi ha detto: ti ricordi quel caso con la lira italiana? Quando abbiamo fatto quel massiccio dumping che ha svalutato la lira ed ha portato una società italiana alla bancarotta? E poi: “Sai che il proprietario si è suicidato, e si è lasciato dietro una famiglia”. E noi abbiamo riso: ah ah ah, tutti insieme. Perché [in quei salotti alti] noi le persone le mastichiamo, sono solo un prodotto, spazzatura inutile, da sprecare. La natura, il pianeta, tutto può bruciare, tutto per noi può essere distrutto: sono solo parassiti inutili. Servono solo a farci crescere, a farci raggiungere i nostri obiettivi”.
Attenzione. Non solo le masse ovine, ma anche molti nostri lettori informati restano increduli di fronte ad azioni di personaggi come Soros: a che scopo, poniamo, paga e finanzia per inondare l’Europa di immigrati islamici non-integrabili che producono disordine sociale? E perché politici come la Merkel insistono in questa “soluzione” alla scarsa demografia, palesemente rovinosa? Perché gli stati spendono miliardi per questa “grande sostituzione” dei loro popoli, mentre non spendono per assegni di maternità che consentano alle famiglie di avere tanti figli (che in Russia, per esempio, sta funzionando bene)? Perché, poniamo, di colpo, come fosse dato un ordine globale, in Europa si legalizzano le “Nozze gay”, si promuove l’eutanasia legale, si insegna il gender anche negli asili, si rendono obbligatori corsi pro-LGBT anche nelle scuole cristiane? Perché i grandi banchieri organizzano la miseria e la disoccupazione di massa?
“Cosa ci guadagnano?”. Questa è la domanda da cui nasce, anche in lettori informati sui retroscena del mondo e delle oligarchie, l’impossibilità a credere cose così enormi; gli sembra impossibile che i Soros, i Rotschild, Goldman Sachs, Monsanto, questi “Illuminati”, le direzioni dei media, le eurocrazie facciano questo “in pura perdita”, e persino “contro i loro interessi” fondamentali. Ciò perché ci si ostina ad attribuire a questi gruppi motivazioni ancora razionali, l’interesse materiale, l’avidità, la spinta all’arricchirsi – motivi umani, in fondo comprensibili da noi comuni mortali.
“Odiano l’umanità, la natura…”
Invece qui, Bernard ci dice: lo fanno per odio puro. In purezza ascetica. Odio al genere umano. Odio alla natura (un tempo si diceva: alla creazione). Li vogliono entrambi annichiliti, distrutti, carbonizzati. Costoro fanno sacrifici umani e distruggono vite come offerta gratuita, liturgica, all’Essere cui danno culto: quello che fu chiamato l’Omicida fin dall’Inizio – che vuole distruggere l’uomo perché ne invidia il destino soprannaturale – che si rifiutò di servirlo, che gridò ”Non serviam”; è quello per cui “tutto ciò che esiste merita di morire”. Poiché è Principe di questo mondo, essi ne sono ricompensati con poteri preternaturali, o almeno così intendono i loro successi finanziari, i loro posti di comando mondiale, il loro potere di disporre la vita e la morte di milioni di “bestie da soma”.
Infatti, più oltre Ronald aggiunge: “Sono pochi quelli che non sottovalutano la gravità di tutto questo. Perché questa è una forza annientatrice, che odia l’umanità. Odia la creazione, odia la vita. E farà di tutto per distruggerci completamente. E il loro modo per farlo è dividere l’umanità. Divide et impera è la loro verità”.
E poi: “L’umanità e una manifestazione della luce, cioè la vera creazione. Fintanto che riescono a dividere sui partiti politici, colore della pelle, chi più ne ha più ne metta, allora, da un punto di vista luciferino, si sopprime la piena capacità del nemico, il suo potere integrale. Non possono far niente da soli; senza di noi, sarebbero finiti. Quest’avido mostro scomparirebbe”.
(“Lo stupido è la cavalcatura del diavolo”: l’antico detto medievale è letteralmente verificato).
Poco prima, Bernard evoca i servizi segreti, asserisce che essi partecipano a questo mondo luciferino. “Una delle cose che ho scoperto …riguarda i servizi. Si crede che esistano per servire e proteggere una nazione, uno stato … in realtà risultano organizzazioni criminali – per meglio dire, il sistema è pesantemente così. Parliamo di finanziare guerre, creare guerre, fondamentalmente creare una quantità di sofferenza e miseria in questo mondo. Quindi, una quantità di conflitti. […] I servizi segreti non si fermano davanti a niente. Niente. Hanno anche i loro propri flussi di denaro, perché commerciano in droga, in armi, se è per questo anche in esseri umani. Tutto questo denaro deve andare da qualche parte. Tutto va finanziato”.
Tutti i servizi?, gli vien chiesto. E lui:
“Tutti, sì. L’intero mondo che crediamo di conoscere è una illusione che ci vien fatta credere. E’ qualcosa che scopri in questo tipo di lavoro [il suo]. E qui tutto mi è andato di traverso”.
“Tutto è finanziato”: primavere arabe, rivoluzioni colorate, il Califfato, il terrorismo, le strategie della tensione, i delinquenti marginali che “si radicalizzano” di colpo e fanno strage a Parigi o a Nizza o a Berlino, assassini solitari… ne abbiamo viste di queste scenografie, in questi anni. Eppure la maggior parte dei media continua a diramare i comunicati di Al Qaeda o i video dell’IS emanati dal SITE di Rita Katz; e il gran gregge pecorile crede alle versioni ufficiali. La creazione di assassini solitari e terroristi islamici, di stati d’animo collettivi a Kiev come in Macedonia, o al Cairo, non possono non sembrare al gregge fenomeni “spontanei” – non possono credere che sono atti di magia – magia nera, – capacità speciali che possono persino sorgere dai poteri preternaturali che Lucifero dona ai suoi adepti. Il gregge ormai è progressista, si è liberato degli antichi tabù e delle superate superstizioni, è felicemente e integralmente secolarizzato…
“C’è tutto un mondo invisibile”, dice Bernard. E aggiunge: “Nei miei studi e scoperte ho trovato un documento, che loro dicono che son tutte palle ovviamente. I Protocolli di Sion. Un documento incredibilmente noioso. Raccomando a tutti di leggerlo, perché se lo studi e lo capisci, è come leggere il giornale della vita quotidiana. Come da questa loro posizione di potere estremo – ed estremo è letteralmente divenuto – essi [non finisce il pensiero]… Ma questo è solo perché la gente non si difende, non si oppone. Non capisce cosa è la realtà. E siamo stati tutti programmati; se osi dirlo, sei bollato di antisemita. Quindi sei neutralizzato. Essi si sforzano … Il negativo, chiamalo Male, luciferiani, satanisti, chiamalo come vuoi, è una entità reale. Si legge nella Bibbia. E non solo nella Bibbia, ma in così tanti libri” [30:31]
Montini autorizzò l’abolizione delle “difese” soprannaturali.
Un’ultima parola sulla colpa della gerarchia modernista post-conciliare, che ha abolito tutte le “difese” e “protezioni” contro il Maligno inserite nella Messa tradizionale, segnatamente la preghiera esorcistica all’Arcangelo Michele in fine della Messa feriale – voluta da Leone XII dopo una visione in cui aveva visto il Vaticano invaso da demoni. Fu una eliminazione deliberata, di qualcuno che sapeva bene ciò che faceva. Monsignor Annibale Bugnini, cui Paolo VI affidò la segretarie della riforma liturgica, era un comprovato massone: esistono lettere di questo “mellifluo monsignore” indirizzate al Gran Maestro, che furono pubblicate dalla rivista “30 Giorni” nel 1991 a firma del vaticanista Andrea Tornielli.
Orbene: la “riforma” come stava venendo fuori dalla Commissione (presieduta pro-forma dallo stupidissimo cardinal Lercaro di Bologna) era tale da lasciare sgomenti, in Vaticano, molti prelati importanti, come il cardinal Antonelli. Il quale scoprì poi – lo scrisse nelle sue memorie – che il 19 aprile 1967 Paolo VI si disse amareggiato, perché si facevano esperimenti capricciosi con la liturgia, e più addolorato ancora verso una desacralizzazione della liturgia”.
Bugnini metteva a tacere i membri della Commissione dubbiosi con una frase: “Lo vuole il papa”. Poi un altro testimone (Luis Bouyer, un protestante convertito) scopre che anche il Papa “aveva approvato queste deformazioni della liturgia senza esserne soddisfatto”, anzi gli chiese: “Ma perché vi siete impegolati in questa riforma?”. L’altro rispose: “Ma perché Bugnini ci assicurò che lei la voleva assolutamente”. Al che Paolo VI: “Ma è mai possibile? Lui mi disse che voi eravate unanimi nell’approvarla.
Papa Montini capì di essere stato tradito. Per punizione, mandò Bugnini come nunzio apostolico a Teheran. Ma lasciò la Messa mutilata e priva di invocazioni angeliche, come l’aveva ridotta quello. E così è ancor oggi.
Nota sull’assalto alla Lira
“Soros fece una colossale vendita allo scoperto di lire che non aveva e che avrebbe comprato dopo la svalutazione della nostra moneta. Soros spalleggiato dai Rotschild, che dal 1989 avevano aperto a Milano la Rothschild Italia SpA, il cui direttore, Robert Katz (J), era diventato direttore del Quantum Fund di Soros proprio alla vigilia dell’attacco”, scrissi). Ma se l’attacco ebbe successo e fece lucrare a Soros più di un miliardo di dollari, fu con la complicità dell’allora governatore di Bankitalia – il venerato maestro Carlo Azeglio Ciampi – e di Giuliano Amato, capo del governo. I due regalarono a Soros i 48 miliardi di dollari delle riserve di Bankitalia in quel che i media chiamarono “difesa della lira”, per mantenerne alta la quotazione e l’aggancio al marco (“dovevano entrare nell’euro” quello fu il primo prezzo fatto pagare al gregge di ovini italiani, pecore euro-entusiaste”; difesa inutile, dal momento che la Bundesbank aveva subito detto a Ciampi che non avrebbe speso un solo marco per partecipare alla “difesa” della lira. Ciampi doveva subito smettere di svenarci; invece continuò, in una deliberata complicità con questo mondo luciferino – da cui è stato premiato con le cariche altissime che sappiamo: capo dello stato, amatissimo padre della patria eccetera. “
“Così, quando la lira fu svalutata del 30 % – come i Rothschild e le banche d’affari USA volevano, per poter comprare a prezzi stracciati le imprese dell’IRI – non c’erano più soldi per la difesa della italianità di quelle imprese. Del resto, la svendita era stata accuratamente preparata da Giuliano Amato che, appena diventato capo del governo, aveva trasformato gli enti statali in società per azioni, in vista delle privatizzazioni, in modo che le oligarchie finanziarie estere potessero controllarle diventandone azioniste, e poi rilevarle per il classico boccone di pane. Il piano era stato probabilmente elaborato nella famosa riunione sul Britannia del giugno ‘92, panfilo della regina d’Inghilterra, su cui era salito Mario Draghi, allora funzionario del Tesoro. I magistrati di Mani Pulite diedero una mano, creando il clima di linciaggio contro Craxi (che si opponeva fieramente alle intrusioni straniere) ed arrestando preventivamente una folla di grand commis di Stato, poi risultati del tutto innocenti, in modo da sguarnire il fronte che si opponeva alle svendite. Così il saccheggio avvenne tra gli applausi degli italiani, ben contenti di vedere Craxi in fuga e la vecchia DC smantellata da Di Pietro.
Jacob Rotschild e David Rockefeller
La cosa fu così sporca che Ciampi (come minimo, se non da complice, si comportò da incompetente) una volta prosciugate le riserve, offrì le sue dimissioni. Gli fu detto di star tranquillo; sarebbe stato premiato con la presidenza della repubblica e santificato per sempre dall’aureola di Venerato Maestro, conferitagli dai grandi giornali, Corriere e soprattutto Repubblica. C’è il sospetto infatti che anche De Benedetti avesse guadagnato dalla speculazione.
Ci fu anche un’inchiesta. Nel ‘96 la Guardia di Finanza indagò se «influenti italiani abbiano operato illegalmente dietro banche e speculatori», ricavando un guadagno accodandosi a Soros nella speculazione contro la lira. Il Mondo del dicembre ’96 scrisse che la «lobby a favore di Soros», secondo gli inquirenti, comprendeva Prodi, Enrico Cuccia (capo di Mediobanca per la Lazard) Guido Rossi, Isidoro Albertini, Luciano Benetton, Carlo Caracciolo. Naturalmente, le procure insabbiarono. Gli indagati erano tutti padri della patria, venerati maestri, riserve della repubblica”.