giovedì 10 dicembre 2020

I vaccini sono un'illusione





L’immunologa Tetyana Obukhanych in questo libro espone i motivi per cui i vaccini non possono assicurarci un’immunità duratura dalle malattie infettive e sono pericolosi per la nostra salute.
Basandosi su fonti scientifiche accreditate, quali PubMed (la banca dati medica più autorevole al mondo), l’autrice ci spiega in maniera chiara: perché la vaccinazione antinfluenzale può essere definita come una roulette russa e quindi poco efficace l’inesistenza dell'immunità di gregge i motivi dell’esagerazione forzata dei problemi derivanti dalle malattie infettive naturali quali sono i rimedi naturali per il rafforzamento dell'organismo come vitamina A, vitamina D, omeopatia come i vaccini possono aprire la strada all’invasione di varie malattie: allergie, dermatiti, esofagiti, reazioni ai metalli pesanti che contengono, ecc...e molto altro.

In seguito alla crescente preoccupazione in merito alla sicurezza dei vaccini, la nostra società si è divisa fra chi è a favore del loro impiego e chi invece è contrario.

Nel dibattito in corso, però, abbiamo perso di vista un problema più grande: le campagne di vaccinazione cancellano la nostra immunità naturale e mettono a rischio la vita dei più piccoli.

Questo libro rappresenta un’indagine approfondita di tutte le fonti a disposizione sul tema dei vaccini e dell’immunità naturale.

Dall'introduzione:

"Studi fatti durante lo scorso decennio hanno cominciato a delineare i meccanismi immunologici che permettono di capire come l’esposizione a determinati ingredienti dei vaccini, per esempio l’alluminio e il timerosal*, sia incompatibile con il funzionamento ottimale del sistema immunitario. La maggior parte delle pubblicazioni scientifiche che si dichiarano in disaccordo con le pratiche di vaccinazione comunemente raccomandate è sotto gli occhi di tutti, ma questi studi non vengono divulgati dalla medicina convenzionale.

Credo che sia importante colmare questa lacuna e discutere con i neogenitori, con i professionisti e gli operatori del settore della salute riguardo a quelle scoperte scientifiche che confermano la possibilità di godere di ottima salute senza ricorrere ai vaccini."


LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Giovedi 10 Dicembre 2020
Giovedì della II settimana di Avvento




Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Tu sei vicino, o Signore, e tutte le tue vie sono verità;
fin dal principio, dalle tue testimonianze
ho conosciuto che in eterno tu sei.
(Cf. Sal 118,151-152)

Colletta
Ridesta i nostri cuori, o Padre,
a preparare le vie del tuo Figlio unigenito,
e fa’ che, per la sua venuta,
possiamo servirti con purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, ...

PRIMA LETTURA (Is 41,13-20)
Io sono il tuo redentore, il Santo d’Israele.


Dal libro del profeta Isaìa

Io sono il Signore, tuo Dio,
che ti tengo per la destra
e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto».
Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
larva d’Israele;
io vengo in tuo aiuto – oràcolo del Signore –,
tuo redentore è il Santo d’Israele.
Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,
munita di molte punte;
tu trebbierai i monti e li stritolerai,
ridurrai i colli in pula.
Li vaglierai e il vento li porterà via,
il turbine li disperderà.
Tu, invece, gioirai nel Signore,
ti vanterai del Santo d’Israele.
I miseri e i poveri cercano acqua ma non c’è;
la loro lingua è riarsa per la sete.
Io, il Signore, risponderò loro,
io, Dio d’Israele, non li abbandonerò.
Farò scaturire fiumi su brulle colline,
fontane in mezzo alle valli;
cambierò il deserto in un lago d’acqua,
la terra arida in zona di sorgenti.
Nel deserto pianterò cedri,
acacie, mirti e ulivi;
nella steppa porrò cipressi,
olmi e abeti;
perché vedano e sappiano,
considerino e comprendano a un tempo
che questo ha fatto la mano del Signore,
lo ha creato il Santo d’Israele.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 144)
Rit: Il Signore è misericordioso e grande nell’amore.

O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Facciano conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Canto al Vangelo (Is 45,8)
Alleluia, alleluia.
Stillate, cieli, dall’alto
e le nubi facciano piovere il Giusto;
si apra la terra
e germogli il Salvatore.
Alleluia.

VANGELO (Mt 11,11-15)
Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La Parola di Dio ci ha ricordato le meraviglie che il Signore continuamente compie nella nostra vita. Con cuore grato preghiamo dicendo:
Noi ti ringraziamo, o Padre.

Sei nostro Padre e ci tieni per mano:
Ci rendi forti di fronte al male:
Tieni conto soltanto dei nostri lati positivi:
Ascolti il grido dei poveri:
Rendi feconda la nostra terra e benedici il lavoro delle nostre mani:
Non ti stanchi mai delle nostre debolezze:
Per il battesimo ci fai più grandi degli antichi profeti:
Ci chiami a possedere il tuo regno:
Ci dai diritto di sentirci tuoi figli:
Tu, il Santo, vivi in mezzo a noi:
In Gesù ci rendi partecipi della tua pienezza:
Ci fai ascoltare ogni giorno la tua Parola:
Ci dai la grazia di riconoscere in Gesù il Signore e il Salvatore:

O Padre, tu rinnovi ogni dono e ogni benedizione nel sacrificio del tuo Figlio. Accogli il nostro umile grazie, a nome anche di tutti gli uomini, in unione con il grazie perenne dell'eucaristia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, il pane e il vino,
dono della tua benevolenza,
e concedi che il nostro sacrificio spirituale
compiuto nel tempo
sia per noi pegno della redenzione eterna.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I
La duplice venuta del Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Al suo primo avvento
nell’umiltà della condizione umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria,
ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A
Cristo, Signore e giudice della storia

È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Viviamo in questo mondo con giustizia e pietà,
nell’attesa che si compia la beata speranza
e venga nella gloria il nostro Dio. (Cf. Tt 2,12-13)

Oppure:
Il regno dei cieli subisce violenza
e i violenti se ne impadroniscono. (Mt 11,12)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questo sacramento,
che a noi pellegrini sulla terra
rivela il senso cristiano della vita,
ci sostenga, o Signore, nel nostro cammino
e ci guidi ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Israele si aspettava che il profeta Elia ritornasse prima della venuta del Figlio dell’uomo, per preparargli il cammino.
È Giovanni Battista che ha compiuto questa importante missione per Gesù. Giovanni ha preparato la sua venuta chiamando la gente a convertirsi e promettendo la salvezza nel futuro regno di Dio a quelli che avessero risposto al suo appello. Ecco perché Gesù può dire di Giovanni: “Egli è quell’Elia che deve venire” (v. 14).
È perché Giovanni Battista ha riconosciuto i segni del tempo e vi ha risposto che gli viene accordata un’importanza particolare tra i cittadini del mondo.
Ma il regno di Dio è di tutt’altra qualità.
Mentre Giovanni si limita ad annunciare la salvezza, Gesù la fa vivere a tutti: quando lo incontrano, le persone sono trasformate e liberate dal dolore, dalla solitudine e dalla miseria. Si capisce bene, dunque, perché queste persone siano, da parte loro, talmente entusiaste per il regno di Dio, che si impegnano per lui con tutta la loro energia, come dei “forsennati”.

mercoledì 9 dicembre 2020

MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 5 DICEMBRE 2020




Amatissimo Popolo di Dio:

VI BENEDICO NEL NOME DELLA TRINITÀ SACROSANTA
E DELLA NOSTRA REGINA E MADRE.

Vengo a chiamarvi alla conversione urgente per amore alla Trinità Sacrosanta e alla Nostra e vostra Regina e Madre, desiderando la Salvezza Eterna e non la perdizione dell'anima nel fuoco eterno.

RIMANGO CON LA MIA SPADA ALZATA IN DIFESA DEL POPOLO FEDELE, MA NON IRROMPO NELLA VOLONTÀ UMANA. Provo compassione per chi non vuole essere difeso e non si sforza di cambiare il suo modo di vivere, di comportarsi e di agire.

VENGO A CHIAMARVI ALLA MISSIONE CHE, PER VOLONTÀ DIVINA, È STATA ASSEGNATA A CIASCUNO DI VOI.

Continuate a rimanere fedeli alla Divina Volontà, nel luogo in cui siete stati posti. Ritrovate in voi la Volontà Divina per il bene della vostra anima e per
dare aiuto ai vostri fratelli.

L'orgoglio e la superbia umana fanno parte dell'ego degli esseri umani e per non trovarvi a lottare contro voi stessi, è una parte che dovete cambiare, perché siate aiutati e facilitati sul vostro cammino.

Dovete mantenervi nell'assetata ricerca dell'Amore Divino e contraccambiarlo per quello che vi offre in ogni momento.


Dovete trovare la Pace che solo le anime che sono veramente sul cammino della conversione assaporano; educate il pensiero e dominate la mente cosicché possiate enfatizzare queste qualità e possiate essere a somiglianza della Nostra Regina e Madre.

Quante lamentele si sentono dalle fiamme dell'inferno da parte di coloro che assistettero alla Santa Messa quotidianamente, ma commisero sacrilegi perché si comunicarono in stato di peccato!

Quanti che hanno trascorso il tempo ad essere giudici dei loro fratelli, gemono ora nell'inferno a causa del predominio della superbia e dell'invidia, che li ha avvelenati dentro!

FATE ATTENZIONE POPOLO DI DIO A COME VI COMPORTATE E A COME AGITE…!


GUARDATEVI DAI FARISEI!

Grandi eventi continuano ad accadere in questo momento in cui l'umanità sta vivendo nella Tribolazione. L'uomo si è separato dalla Trinità Sacrosanta e dalla Nostra Regina e Madre: non ama, non perdona.

È DESIDERIO DEL NOSTRO RE E SIGNORE GESÙ CRISTO CHE
VENGA OFFERTO UN TRIDUO MONDIALE ALLA NOSTRA E
VOSTRA MADRE, LA MADONNA DI GUADALUPE E CHE IL
12 DICEMBRE VI CONSACRIATE A LEI, CONSACRANDO
INOLTRE IN MODO SPECIALE IL POPOLO MESSICANO,
CHE È STATO CONSEGNATO A SATANA DA ALCUNI
DEI SUOI CAPI DI STATO.

È di grande importanza che l'umanità si unisca affinché, davanti alla preghiera dei figli di Dio debitamente preparati spiritualmente, questo popolo amato sia liberato dall'oppressione del Demonio.

Popolo amato e protetto da Nostra e da vostra Madre di Guadalupe: (*)

TENETE PRESENTE CHE DOVE APPARE LA NOSTRA REGINA E MADRE, IL DIAVOLO OPPRIME CON FORZA. POPOLO MESSICANO LA NOSTRA REGINA E MADRE VI AMA E VI BENEDICE.

La rappresentazione della Madonna di Guadalupe ha impresse le stelle che illuminano la Volta del Cielo e parla alle persone affinché si preparino all'arrivo di un corpo celeste che manterrà con il fiato sospeso l'umanità intera (2). QUESTO È UN TITOLO CHE PARLA, CANTA E MOSTRA L'ANGELO DI PACE (3) CHE ARRIVERÀ SULLA TERRA AD AUSILIARE IL POPOLO FEDELE NEI MOMENTI DELL’ATROCE PERSECUZIONE.

Pregate Popolo di Dio, pregate. A causa dell’influenza del sole e di corpi celesti che si stanno avvicinando alla terra, gran parte delle faglie tettoniche si sono attivate e con grande frastuono faranno affiorare vulcani sottomarini.

Pregate Popolo di Dio, pregate e offrite. La Spagna si agiterà e patirà, il suo suolo tremerà. La Francia verrà scossa fortemente. L’Olanda piangerà di fronte al terremoto.

Pregate Popolo di Dio, pregate per Porto Rico, piangerà e patirà, tremerà con forza.

Pregate Popolo di Dio, pregate per il Nicaragua, per il Costa Rica, per il Guatemala: la terra tremerà fortemente.

L'uomo ha depositato sulla terra il male che commette e la terra si è già svegliata, aprendo il passo al patire dell'umanità.

Preparatevi, non trascurate la Mia Parola...

Preparatevi spiritualmente e non dimenticate il cibo che la Nostra Regina e Madre vi ha dato per sostenervi nelle carestie, senza dimenticare gli alimenti che potete conservare, pur sapendo che il Cielo assisterà chi è fedele.

NON TEMETE, LA PAURA IMMOBILIZZA LE PERSONE.
MANTENETE LA FEDE IN OGNI MOMENTO.
L’AUSILIO DIVINO SI PALESERÀ.

Come Principe delle Milizie Celesti Io vi difendo e vi benedico.

CHI È COME DIO?
NESSUNO È COME DIO!

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO


COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Leggi qui...



TRIDUO ALLA MADONNA DI GUADALUPE
Festa: 12 dicembre


PRIMO GIORNO (9 dicembre)

Oh, Santissima Signora di Guadalupe! Quella corona con la quale cingi il Tuo Sacro Capo, dichiara che Sei padrona dell'universo. Lo Sei, Signora, perché come Figlia, come Madre e come Sposa dell'Altissimo Hai un assoluto Potere e un giusto diritto su tutte le creature.


Siccome così stanno le cose, anch'io sono tuo: anch'io appartengo a Te con i Tuoi mille Titoli e in questa occasione mi dono a Te, sotto un altro dei Tuoi titoli, quello di Regina d'America, con il Nome di Nostra Signora e Madre di Guadalupe.

Vedi dunque che, prostrato qui davanti al trono della Tua maestà, Ti scelgo per Mia Regina e Mia Signora e per questo motivo voglio raddoppiare il dominio che Hai su di me, voglio dipendere da Te e voglio che i disegni che Ha su di me la Divina Provvidenza passino per le Tue Mani.


Disponi di me come più Ti aggrada; voglio che tutti gli eventi e le vicissitudini della mia vita, avvengano per mezzo Tuo e grazie alla Tua benevolenza, confido che saranno volti al bene della mia anima e a Onore e Gloria di quel Signore che tanto si compiace che tutti Ti riconoscano come Sua Regina.


Che cosa posso pensare nel vederti vicino ai raggi del sole, se non che Sei così intimamente legata al Sole della Divinità? In Te c’è quella Luce, la Luce di Grazia e Santità.

Che cosa posso pensare, se non che Sei immersa nel mare delle Divine perfezioni ed attributi e che Dio ti ha sempre nel Suo Cuore? Signora, che una così eccelsa felicità sia per il bene.


Io, nel frattempo, rapito dalla gioia che hai suscitato in me, mi presento davanti al Trono della Tua Sovranità, supplicandoti di inviare al mio cuore uno dei Tuoi raggi ardenti: illumina con la Tua luce la mia mente, accendi con la Tua luce la mia volontà.


Fai in modo che io sia possa persuadermi che mi sto illudendo miseramente quando amo qualcosa che non sia il mio Dio e quando non amo Te, per Gesù.

Quanto bene sappiamo che sei la nostra Avvocata davanti al tribunale di Dio, perché quelle bellissime Mani che non smettono mai di beneficiarci, le unisci sul petto nell'atteggiamento di chi supplica e prega, facendoci così vedere che dal Trono della Gloria, dove siedi come Regina degli Angeli e degli uomini, svolgi anche il ruolo di avvocata, pregando ed ottenendo in nostro favore.

Con quali sentimenti di riconoscenza e di gratitudine potrò mai ripagare tanta delicatezza?


Siccome nel mio cuore non ho risorse sufficienti per farlo, ricorro a Te perché Tu mi arricchisca con i doni preziosi di una carità ardente e fervente, di un'umiltà profonda e di una pronta obbedienza al Signore.


Moltiplica le Tue suppliche, moltiplica le Tue invocazioni e non smettere di chiedere all'Onnipotente di farmi Suo e che per il felice successo della Tua intercessione, mi conceda di venire a renderti grazie nella Gloria. Amen.

NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE:
PREGA PER NOI (3 volte)


SECONDO GIORNO (10 dicembre)


Oh, Santissima Maria di Guadalupe! Se un angelo del cielo ha il grande onore di stare ai Tuoi piedi e a prova della sua gioia apre le braccia e stende le ali per formare un tetto alla Tua Maestà, che cosa devo fare io per manifestare la mia venerazione per la Tua persona, se non offrirti il mio cuore e la mia anima affinché santificandola con i piani divini, diventi un trono degno della Tua Sovranità?


Degnati, Signora, di accettare questo dono: non disprezzarlo come indegno, perché il merito che gli manca a causa della mia miseria e povertà, lo ricompenserò con la buona volontà e con i buoni propositi.


Vieni a ispezionare il mio cuore e vedrai che non lo muovono altre ali se non quelle del desiderio di essere Tuo e il timore di offendere il Tuo Figlio Divino. Forma il Tuo Trono nel mio cuore e così non si corromperà degradando nella colpa e non diventerà schiavo del demonio. Fa che in esso non vivano che Gesù e Maria.


Benedetta la mano di quel Dio che seppe unire in Te così tanta bellezza con una purezza tanto eccelsa e con lo sfoggio luminoso e ricco di una dolcissima umiltà.


Quale altro vestito spetterebbe a chi È come il Cielo per la Sua bellezza, se non uno tutto fatto di stelle? Con che cosa potrebbe adornarsi una bellezza tutta celeste, se non con il brillio di virtù così elevate e splendenti come le Tue?

Io, Signora, resto assorto in una bellezza tanto amabile e vorrei che i miei occhi fossero sempre puntati su di Te, cosicché il mio cuore non si lasci trascinare in altri affetti, ma solo nel Tuo amore.


Come gli splendenti astri con i quali Sei adornata, infondi in me un'ardente e fervente carità, per amare con tutto il mio cuore e con tutte le mie forze il mio Dio e, dopo Dio, Te quale unico Essere degno di essere amato da tutti.

Come si addice bene alla Tua sovranità la luna che fa da tappeto ai Tuoi Sacri Piedi!


Tu hai infranto le vanità del mondo, mantenendoti superiore a tutto il creato e non Hai mai patito il declino della benché minima imperfezione: prima del Tuo primo istante Tu fosti ripiena di Grazia.


Me miserabile, o Signora, che non so mantenere i propositi che faccio, che non ho stabilità nella virtù e sono costante solo nelle mie cattive abitudini. Commiserami, Madre amorevole e tenera, e siccome nella mia incostanza sono come la Luna, che io sia anche come la Luna che sta sotto ai Tuoi Piedi, vale a dire sempre saldo nella Tua devozione e nel Tuo amore, per non patire la fase calante della colpa.

Fa che io sia sempre con Te per amore e per devozione e allora non temerò più di languire nel peccato, ma cercherò di darmi appieno ai miei doveri, detestando di cuore tutto ciò che reca offesa a Dio.
Amen.

NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE:
PREGA PER NOI (3 volte)


TERZO GIORNO (11 dicembre)


Oh, Santissima Vergine di Guadalupe! Vedo in questo bellissimo ritratto qualcosa che mi porta a conoscere le alte perfezioni con le quali il Signore Ha dotato la Tua Anima Innocentissima.


Questa tela grossolana e spregevole, un povero ma felice ayate* su cui si vede stampata la Tua singolare bellezza, fanno conoscere chiaramente la profonda umiltà che servì da base e fondamento alla Tua stupefacente Santità.


Non hai disdegnato di prendere la tilma* del povero Juan Diego, perché su di essa fosse impresso il Tuo Volto, che È incanto per gli angeli, incantesimo per gli uomini e suscita l'ammirazione di tutto l'universo.

Quindi, perché io non dovrei aspettarmi dalla Tua benignità che la povertà e la miseria della mia anima non siano d'intralcio affinché Tu vi imprima la Tua bellissima immagine?


Io te lo chiedo, Signora, e a questo scopo ti offro la tela del mio cuore.


Prendilo, Signora nelle Tue Mani e non lasciarlo mai, perché il mio desiderio è che non faccia altro che amarti e amare Dio.

Quanto misteriosa e saggia fu la Mano dell'Artefice Supremo quando ha ricamato il Tuo vestito con quel bordo d'oro finissimo, che funge da guarnizione. Egli alludeva senza dubbio a quel finissimo oro della carità e dell'amore di Dio, con i quali tutte le Tue Opere sono state arricchite.


Accogli nel Tuo cuore pietoso chi è tanto miserabile, stringi la mano a chi è caduto e Ti invoca per potersi rialzare; procurati la gloria di aver trovato in me una miseria adatta più di ogni altra, alla Tua compassione e misericordia.

Che cosa sarà mai impossibile al Tuo potere se, moltiplicando i prodigi, né la grossolanità e la semplicità dell'Ayate* sono stati da impedimento nel formare un TUO RITRATTO di squisita fattura, che nemmeno la voracità del tempo è riuscita a cancellare dopo quasi cinque secoli e neanche l'attentato del 1921 è stato capace di distruggere?


Questo è un forte motivo che incoraggia la mia fiducia, che mi spinge a propagarti e a supplicarti, e Tu, aprendo il Tuo cuore e ricordando l'ampio potere che Ti ha dato l'Onnipotenza del Signore per favorire i mortali, degnati di imprimere nella mia anima l'immagine dell'Altissimo che Ha cancellato le mie colpe!


Non prendere in considerazione la mia indegnità, ma degnati solo di guardarmi, perché la mia unica speranza, dopo Gesù, sei Tu Sacra Vergine Maria. Amen.

PREGHIERA DI CONSACRAZIONE
ALLA MADONNA DI GUADALUPE
(12 dicembre)

Oh, Vergine Immacolata, Madre del vero Dio e Madre della Chiesa!


Tu, che da questo luogo manifesti la Tua clemenza e la Tua compassione verso tutti coloro che chiedono la Tua protezione, ascolta la preghiera che con filiale fiducia Ti rivolgiamo e presentala davanti al Tuo Figlio Gesù, unico nostro Redentore.


Madre di Misericordia, Maestra del sacrificio nascosto e silenzioso, a Te, che ci vieni incontro, noi peccatori consacriamo in questo giorno tutto il nostro essere e tutto il nostro amore.


Ti consacriamo anche la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre gioie, le nostre infermità ed i nostri dolori.

Concedi la pace, la giustizia e la prosperità ai nostri popoli, poiché tutto quello che abbiamo e che siamo lo affidiamo alle Tue cure, Signora e Madre nostra.

Vogliamo essere completamente Tuoi e percorrere con Te il cammino di una piena fedeltà a Gesù Cristo nella sua Chiesa: tienici sempre amorevolmente per mano.

Vergine di Guadalupe, Madre delle Americhe, Ti preghiamo per tutti i vescovi, affinché guidino i fedeli per i sentieri di una intensa vita cristiana, di amore e di umile servizio a Dio e alle anime.

Guarda quanto è grande la messe, ed intercedi presso il Signore perché infonda fame di santità in tutto il popolo di Dio e conceda abbondanti vocazioni di sacerdoti e di religiosi, forti nella fede e zelanti dispensatori dei misteri di Dio.

Concedi ai nostri focolari la grazia di amare e di rispettare la vita che comincia, con lo stesso amore con il quale Tu concepisti nel To seno la vita del Figlio di Dio.

Vergine Santa Maria, Madre del Bell'Amore, proteggi le nostre famiglie, affinché restino sempre unite e benedici l'educazione dei nostri figli.

Speranza nostra, guardaci con pietà, insegnaci ad andare continuamente a Gesù e, se cadiamo, aiutaci a risollevarci, a tornare a Lui, per mezzo della confessione delle nostre colpe e dei nostri peccati nel Sacramento della Penitenza, che dà tranquillità all'anima.

Ti supplichiamo di concederci un amore molto grande per tutti i Santi Sacramenti, che sono come i segni che Tuo Figlio ci ha lasciato sulla terra.

*Tilma/ayate = tipo di mantello fatto con un tessuto ricavato dalla pianta di agave, sul quale è stata impressa l’immagine della Madonna di Guadalupe.


LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Mercoledi 9 Dicembre 2020

Mercoledì della II settimana di Avvento


Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Il Signore viene, non tarderà:
metterà in luce i segreti delle tenebre
e si rivelerà a tutte le genti.
(Cf. Ab 2,3; 1Cor 4,5)

Colletta
Dio onnipotente,
che ci comandi di preparare la via a Cristo Signore,
donaci, nella tua benevolenza,
di non lasciarci abbattere dalle nostre debolezze,
mentre attendiamo la consolante presenza del medico celeste.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, ...

PRIMA LETTURA (Is 40,25-31)
Il Signore dà forza a chi è stanco.


Dal libro del profeta Isaìa

«A chi potreste paragonarmi,
quasi che io gli sia pari?» dice il Santo.
Levate in alto i vostri occhi e guardate:
chi ha creato tali cose?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
e le chiama tutte per nome;
per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza
non ne manca alcuna.
Perché dici, Giacobbe,
e tu, Israele, ripeti:
«La mia via è nascosta al Signore
e il mio diritto è trascurato dal mio Dio»?
Non lo sai forse?
Non l’hai udito?
Dio eterno è il Signore,
che ha creato i confini della terra.
Egli non si affatica né si stanca,
la sua intelligenza è inscrutabile.
Egli dà forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 102)
Rit: Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo:
beati coloro che sono preparati all’incontro.
Alleluia.

VANGELO (Mt 11,28-30)
Venite a me, voi tutti che siete stanchi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Veramente il Signore è padre buono e misericordioso, speranza sicura e concreta per ogni uomo affaticato e oppresso. Pieni di confidenza lo preghiamo dicendo:
Signore, dona forza a quanti sperano in te.

Perchè il Signore sostenga la sua Chiesa, la renda forte nella debolezza, libera nella schiavitù, fedele nella tentazione. Preghiamo:
Perchè i governanti del mondo si facciano carico delle istanze evangeliche e operino in favore degli oppressi e degli emarginati. Preghiamo:
Perchè chi soffre raccolga l'invito del vangelo a trovare ristoro e conforto nel Signore. Preghiamo:
Perchè questa comunità parrocchiale cerchi sempre tempi e modi per alleviare le sofferenze dei fratelli. Preghiamo:
Perchè ogni uomo scopra il valore profondo del lavoro come partecipazione all'opera creatrice di Dio, come strumento per la propria realizzazione e come aiuto alle necessità dei fratelli. Preghiamo:
Per le <> (parrocchiale, diocesana, italiana, internazionale).
Per chi pensa di essere dimenticato da Dio.

Salga a te, o Padre, la nostra preghiera e fa’ che in Cristo tuo Figlio, mite ed umile di cuore, il nostro animo possa trovare vero ristoro. Egli è Dio e con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Sempre si rinnovi, o Signore,
l’offerta di questo sacrificio
che attua il santo mistero da te istituito,
e con la sua divina potenza
renda efficace in noi l’opera della salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELL’AVVENTO I
La duplice venuta del Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Al suo primo avvento
nell’umiltà della condizione umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Quando verrà di nuovo nello splendore della gloria,
ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante l’inno della tua lode: Santo...

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A
Cristo, Signore e giudice della storia

È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
Ecco, il Signore nostro viene con potenza,
perché si aprano gli occhi dei suoi servi. (Cf. Is 40,10; 35,5)

Oppure:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro», dice il Signore. (Mt 11,28)


Preghiera dopo la comunione
Imploriamo, o Signore, la tua misericordia:
la forza divina di questo sacramento
ci purifichi dal peccato
e ci prepari alle feste del Natale.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Gesù ci invita: “Venite a me, voi tutti”.
Ma chi sono i suoi invitati?
Sono coloro le cui spalle si piegano sotto il peso delle cose che si pretendono da loro: comandamenti e leggi, obblighi ad essere prestanti e concorrenza asserviscono agli uomini.
Gesù ci invita a liberarci da queste esigenze grazie a lui.
Ma cosa ci offre come alternativa?
Ci promette un giogo nuovo e un nuovo fardello. Come rispondere ad un tale invito?
Eppure vi è una differenza fondamentale tra il giogo che ci impongono gli altri e quello che ci propone Gesù. Gesù non ha altre esigenze, si propone come esempio. Egli stesso non obbedisce a ciò che si esige da lui dall’esterno. Obbedisce al proprio cuore, a ciò che sa che Dio sostiene in lui.
Quando si è trovata questa via, si cessa di essere sballottati qua e là, e si può riposare.
Gesù non vuole schiacciarci: non si aspetta che noi ci trasformiamo dall’oggi al domani, ma che noi siamo pronti a imparare da lui qualche cosa.

martedì 8 dicembre 2020

Viganò: l’Anticristo odia Trump e ama Bergoglio e la Cina



Ormai libero dal mio incarico ufficiale, l’ispirazione confidatami da Papa Benedetto mi permette di rivolgermi al presidente Trump con la massima libertà, evidenziando quale sia il suo ruolo nel contesto nazionale e internazionale, e quanto la sua missione sia decisiva nello scontro epocale che va delineandosi in questi mesi. La Santa Sede appare oggi assalita da forze nemiche. Io parlo come vescovo, come successore degli apostoli. Il silenzio dei pastori è assordante e sconvolgente. Alcuni addirittura preferiscono appoggiare il Nuovo Ordine Mondiale allineandosi alle posizioni di Bergoglio e del cardinale Parolin che, frequentatore del Bilderberg Club, si è servilmente sottomesso ai suoi diktat, alla stregua di tanti esponenti politici e dei media mainstream. Sono persuaso che quanto ho denunciato nella mia lettera aperta al presidente Trump dello scorso giugno sia ancora valido e possa costituire una chiave di lettura per comprendere gli eventi che stiamo vivendo. La spaccatura in seno all’episcopato americano è il risultato di un’azione ideologica condotta sin dagli anni Sessanta specialmente dalle università cattoliche – e dai gesuiti in particolare – nella formazione di intere generazioni di giovani.
L’indottrinamento progressista (sul fronte politico) e modernista (sul fronte religioso) ha creato un supporto ideologico al Sessantotto iniziato con il Concilio Vaticano II, come peraltro ha confermato Benedetto XVI nel suo saggio “Principi di teologia cattolica”: «L’adesione ad un marxismo anarchico ed utopistico (…) è stata sostenuta in prima linea da tanti cappellani universitari e di associazioni giovanili, i quali vi vedevano lo sbocciare delle speranze cristiane. Il fatto dominante si trova negli avvenimenti del Maggio 1968 in Francia. Sulle barricate v’erano dominicani e gesuiti. L’intercomunione realizzata durante una Messa ecumenica in sostegno alle barricate fu ritenuta una specie di pietra miliare nella storia della salvezza, una sorta di rivelazione che inaugurava una nuova era del cristianesimo». Questa spaccatura negli Stati Uniti, divenuta oggi ancor più evidente nell’imminenza delle elezioni presidenziali, è diffusa anche in Europa e in Italia: i vertici della Chiesa hanno voluto compiere una scelta radicale – e a mio parere sciagurata – preferendo accodarsi al pensiero mainstream dell’ambientalismo, dell’immigrazionismo, dell’ideologia Lgbt piuttosto di ergersi coraggiosamente contro di esso e proclamare fedelmente la Verità salvifica annunciata da Nostro Signore.

Una scelta che ha subito un balzo in avanti a partire dal 2013, con l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, ma che rimonta ad almeno sessant’anni fa. È significativo che anche allora i gesuiti – e tutta l’intelligencija cattolica di sinistra – guardassero alla Cina di Mao come ad un interlocutore privilegiato, quasi un propulsore delle istanze di presunto rinnovamento sociale, esattamente come oggi “La Civiltà Cattolica” di Spadaro guarda alla Cina di Xi Jinping. I gesuiti, che hanno appoggiato la guerriglia in America Latina e che nel Maggio francese erano sulle barricate, oggi usano i social con rivendicazioni analoghe, sempre con lo sguardo rivolto a Pechino e con lo stesso livore nei riguardi dell’America. Accusare Trump di non essere cristiano per il solo fatto di voler proteggere i confini della nazione; evocare lo spettro del sovranismo come una sciagura, mentre viene favorita la tratta degli esseri umani; tacere dinanzi alla persecuzione dei cristiani in Cina ed altrove, o alle migliaia di profanazioni di chiese che avvengono da mesi in tutto il mondo: tutto questo non è divisivo?

Padre James Martin è il portabandiera dell’ideologia Lgbt e nonostante questo – anzi, in virtù di questo – è stato nominato da Bergoglio come Consultore della Segreteria per le Comunicazioni della Santa Sede. La sua opera – questa sì, veramente “divisiva” nel senso peggiore del termine – serve a rinsaldare, all’interno del corpo ecclesiale, una quinta colonna dell’agenda progressista, in modo da creare una spaccatura ideologica e dottrinale in seno alla Chiesa e far credere che le istanze del progressismo, ivi compresa la cosiddetta omoeresia, vengano dalla base. Mi si permetta di ricordare le parole dell’arcivescovo americano monsignor Fulton J. Sheen (1895-1979): «Il rifiuto di prendere posizione sui grandi problemi morali è di per sé una decisione. Esso rappresenta un tacito assenso al male. La tragedia del nostro tempo è che coloro che credono nella virtù mancano di fuoco e di convinzione, mentre coloro che credono nel vizio sono pieni di appassionata convinzione». Impariamo a separare chi è con Cristo da chi è contro di Lui, visto che non è possibile servire due padroni.

L’espressione “Deep Church” rende bene l’idea di quello che avviene parallelamente a livello politico e a livello ecclesiale. La strategia è la medesima, come identici sono gli scopi e, in ultima analisi, la mens che vi sta dietro. In questo senso la “Deep Church” è per la Chiesa ciò che il “Deep State” è per lo Stato: un corpo estraneo, illegale, eversivo e privo di qualsiasi legittimazione democratica che usa l’istituzione in cui si è incistato per ottenere scopi diametralmente opposti a quelli dell’istituzione stessa. Ne è un esempio John Podesta, “cattolico” liberale, democratico, già collaboratore di Bill e Hillary Clinton, e collegato al Centre for American Progress di John Halpin. In una mail dell’11 febbraio 2012, Sandy Newman scrive a Podesta chiedendogli indicazioni per «piantare i semi di una rivoluzione» nella Chiesa in materia di contraccezione, aborto e parità di genere. Podesta risponde confermando che per ottenere questa «primavera della Chiesa» (si noti l’assonanza con la“primavera conciliare”) erano stati creati la Catholics in Alliance for the Common Good e Catholics United. Queste associazioni ultra-progressiste sono state finanziate da George Soros, come le fondazioni dei gesuiti e il viaggio apostolico di Bergoglio negli Usa nel 2015.


Va inoltre ricordata la congiura della Mafia di San Gallo, volta a spodestare Benedetto XVI, di concerto con Obama e la Clinton che consideravano Joseph Ratzinger un ostacolo alla diffusione dell’agenda mondialista. Come giudico l’operato di Trump? Mi limito ad osservare quello che ha fatto Trump negli anni del suo mandato presidenziale. Ha difeso la vita del nascituro, tagliando i fondi alla multinazionale dell’aborto Planned Parentood e, proprio in questi giorni, emanando un provvedimento che impone cure immediate ai neonati non uccisi dall’aborto: fino ad oggi erano lasciati morire o usati per espiantare loro organi destinati alla vendita. Trump sta combattendo la pedofilia e il pedosatanismo. Non ha aperto nuovi fronti di guerra e ha ridotto drasticamente quelli esistenti, stipulando accordi di pace. Ha ridato a Dio il diritto di cittadinanza, dopo che Obama aveva addirittura cancellato il Natale e imposto misure che ripugnano all’animo religioso degli americani. E osservo anche la guerra mediatica mossa dalla stampa e dai centri di potere nei riguardi del presidente: è stato demonizzato sin dal 2016, nonostante egli abbia democraticamente ottenuto la maggioranza dei suffragi.

Si comprende bene che l’odio verso Trump – non dissimile da quanto avviene in Italia nei confronti di ben più morbidi esponenti dell’opposizione – trova la propria motivazione nella consapevolezza del suo ruolo fondamentale nella lotta al Deep State e a tutte le sue ramificazioni interne ed estere. La coraggiosa denuncia del comunismo – di cui gli Antifa e i Black Lives Matter sono la versione global e la dittatura cinese l’incubatore – viene in qualche modo a sanare il silenzio della Chiesa, che nonostante gli accorati appelli della Vergine Maria a Fatima e a La Salette ha preferito non rinnovare la condanna di questa ideologia infernale. E se monsignor Sanchez Sorondo può impunemente affermare contro ogni evidenza che «la Cina è lamigliore realizzatrice della dottrina sociale della Chiesa», c’è da rallegrarsi per le parole del presidente degli Stati Uniti e per quelle non meno coraggiose del suo Segretario di Stato, Pompeo.

Bergoglio non ha voluto incontrarlo? Siamo ormai giunti al paradosso, al ridicolo. Certi atteggiamenti sembrano più confacenti ai capricci di uno scolaro indisciplinato che non alla prudenza e al protocollo diplomatico. Pompeo denuncia la violazione dei diritti umani in Cina e da Santa Marta arriva la piccata risposta: “E io non gioco più”. Sono comportamenti indegni, dei quali iniziano a provare malcelata vergogna anche gli stessi membri del cerchio magico di Bergoglio. Il quale non solo non riceve il Segretario di Stato per non sentirsi dire “ore rotundo” che l’America non rimarrà a guardare mentre la Chiesa si consegna nelle mani di una feroce dittatura, ma non risponde nemmeno alla richiesta del cardinal Zen di esser ricevuto in udienza, confermando la precisa volontà del Vaticano di rinnovare la sua sottomissione al Partito Comunista Cinese. Se Trump perde le elezioni presidenziali, verrà meno l’ultimo kathèkon (2Tes 2, 6-7), ossia ciò che impedisce al “mistero dell’iniquità” di manifestarsi, e la dittatura del Nuovo Ordine Mondiale avrà nel nuovo presidente americano un alleato, dopo aver già conquistato alla propria causa Bergoglio.

Joe Biden non ha una consistenza propria: egli è solo l’espressione di un potere che non osa mostrarsi per quello che è, e che si nasconde dietro un personaggio totalmente inadeguato alla carica di presidente degli Stati Uniti, anche per le sue degradate condizioni di salute mentale; ma è proprio nella sua debolezza per le denunce pendenti, nella sua ricattabilità per i conflitti di interessi, che Biden si mostra come una marionetta manovrata dall’élite, un fantoccio nelle mani di persone assetate di potere e disposte a tutto per espanderlo. Ci troveremmo dinanzi a una dittatura orwelliana voluta dal “Deep State” e dalla “Deep Church”, in cui i diritti che oggi consideriamo fondamentali e inalienabili verrebbero conculcati, con la complicità dei media mainstream. Voglio evidenziare che la religione universale auspicata dalle Nazioni Unite e dalla massoneria trova nei vertici della Chiesa Cattolica attivi collaboratori che ne usurpano l’autorità e ne adulterano il magistero. Al Corpo Mistico di Cristo, posto come unica arca di salvezza per l’umanità, si sta opponendo “il corpo mistico dell’Anticristo”, secondo la profezia del venerabile arcivescovo Fulton Sheen.

Ecumenismo, ambientalismo malthusiano, pansessualismo, immigrazionismo sono i nuovi dogmi di questa religione universale, i cui ministri preparano l’avvento dell’Anticristo prima dell’ultima persecuzione e della vittoria definitiva di Nostro Signore. Ma come la resurrezione gloriosa del Salvatore è stata preceduta dalla sua passione e morte, così la Chiesa si avvia verso il proprio Calvario; e come il Sinedrio pensava di aver eliminato il Messia crocifiggendolo, così la setta infame crede che l’eclissi della Chiesa preluda alla sua fine. Rimane un “piccolo resto”, fatto di cattolici ferventi, proprio come ai piedi della croce restavano la madre di Dio, San Giovanni e la Maddalena. Noi sappiamo che i destini del mondo non sono nelle mani dell’uomo, e che il Signore ha promesso di non abbandonare la Sua Chiesa: «Le potenze dell’inferno non prevarranno» (Mt 16, 18). Le parole di Cristo sono la roccia della nostra speranza: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20).

(Carlo Maria Viganò, dichiarazioni rilasciate a Francesco Boezi per l’intervista “Una voce fa tremare la Chiesa: in gioco i destini del mondo”, pubblicata dal “Giornale” il 1° ottobre 2020. Monsignor Viganò, espressione della Chiesa più tradizionalista, è stato nunzio apostolico negli Stati Uniti, nominato da Papa Ratzinger).