domenica 12 luglio 2020

LITURGIA DELLA DOMENICA

La Liturgia di Domenica 12 Luglio 2020
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d'ingresso
Nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. (Sal 17,15)

Colletta
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità,
perché possano tornare sulla retta via,
concedi a tutti coloro che si professano cristiani
di respingere ciò che è contrario a questo nome
e di seguire ciò che gli è conforme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
Accresci in noi, o Padre, con la potenza del tuo Spirito
la disponibilità ad accogliere il germe della tua parola,
che continui a seminare nei solchi dell’umanità,
perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace
e riveli al mondo la beata speranza del tuo regno.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 55,10-11)
La pioggia fa germogliare la terra.


Dal libro del profeta Isaìa

Così dice il Signore:
«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 64)
Rit: Tu visiti la terra, Signore, e benedici i suoi germogli.

Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra:
ne irrìghi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.

I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia!

SECONDA LETTURA (Rm 8,18-23)
L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mt 13,19.23)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.

VANGELO (Mt 13,1-23)
Il seminatore uscì a seminare.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Parola del Signore.

Forma breve (Mt 13,1-9):

Dal Vangelo secondo Matteo

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Dio Padre ci ha inviato il suo Figlio, il buon seminatore, che diffonde anche oggi la sua Parola. Chiediamogli che ci renda capaci di accoglierla con animo lieto e di viverla ogni giorno.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Per la Chiesa, perché non si stanchi di annunciare al mondo la Parola del Signore, nella convinzione che essa farà germogliare nei cuori il desiderio della salvezza. Preghiamo.
2. Perché i cristiani non si lascino catturare dalla logica del mondo, ma promuovano la pace e la concordia tra le nazioni, promuovendo la comunione fraterna. Preghiamo.
3. Per i missionari, perché l’annuncio del Vangelo sia testimoniato da una vita coerente con gli ideali del Vangelo e dall’amore sincero a Cristo. Preghiamo.
4. Perché i giovani sappiano trovare momenti di silenzio e di ascolto della Parola, purificando il cuore e ispirando al Vangelo le loro scelte di vita. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché la pratica religiosa non si riduca a stanca abitudine, ma sia occasione per l’accoglienza della Parola che si traduce nella comunione fraterna. Preghiamo.

Fa’, o Padre, che i semi del Vangelo ricevuti in questa liturgia mettano radici profonde nei nostri cuori, perché solo così possiamo essere testimoni della verità che ora accogliamo nella fede. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera,
e trasformali in cibo spirituale
per la santificazione di tutti i credenti.
Per Cristo nostro Signore.




Antifona di comunione
Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi. (Sal 84,4-5)

Oppure:
Dice il Signore: “Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui”. (Gv 6,56)

Oppure:
“Il seme seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola
e la comprende”. (Mt 13,23)


Preghiera dopo la comunione
Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa,
fa’ che per la comunione a questi santi misteri
si affermi sempre più nella nostra vita
l’opera della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Il Vangelo ci racconta - se si eccettua l’ultima frase - la storia di una catastrofe. Tutto comincia nella speranza e, nonostante questo, non tarda ad essere ridotto ad un nulla: gli uccelli mangiano il seme; il terreno pietroso gli impedisce di mettere le radici; le piante spinose lo soffocano... tutto segue il suo corso disperante.
Tuttavia, in mezzo a questa catastrofe, Dio annuncia il suo “ma”: in mezzo al campo di concentramento di Auschwitz, padre Kolbe - morendo nel "bunker della fame" - loda ancora Dio onnipotente.
Nella parabola del seminatore si incontra il “ma” di Dio: ci sono poche speranze, ma vi è almeno una terra buona per portare cento frutti.
È con gli occhi di Gesù che bisogna leggerle questo genere di storie catastrofiche. E bisogna leggerle con Gesù fino in fondo.
La prima parte mostra che tutto è vano. Eppure la storia di questa sconfitta porta ad una conclusione inattesa. Dio, nella sua infinita misericordia, non lascia che il seminatore soccomba come un personaggio tragico.
Forse abbiamo qui, davanti a noi, una legge che vale per tutte le azioni di Dio nel mondo. Poiché la causa di Dio nel mondo è spesso povera e poco appariscente. Quando la si prende a cuore, si può soccombere alla tentazione della disperazione. Ma le storie di Dio hanno un lieto fine. Anche se all’inizio nulla lascia presagirlo.
Forse Gesù non racconta solo questa storia alle persone che sono sulle rive del lago. Forse la racconta a se stesso per consolarsi. Si chiede: cosa sarà di ciò che intraprendo? Si scontra con la cecità, il rifiuto, la pedanteria e la violenza. Non è ignaro delle sconfitte. “Ma” la sua parola porta i suoi frutti nel cuore degli uomini.

sabato 11 luglio 2020

LA COMODA EMERGENZA PER IL CORONAVIRUS PROROGATA DA CONTE FINO AL 31 DICEMBRE

PIU' CHE A CROMWELL CONTE SEMBRA SOMIGLIARE SEMPRE PIU' AL RE SOLE: L'ETAT C'EST MOI!.... 




Si era capito che il governo Conte nell’emergenza ci sguazza perchè questa gli consente di gestire il governo della cosa pubblica secondo il proprio criterio a mezzo di decreti e di proclami, non risparmiando apparizioni televisive che gli procurano una forte visibilità. Sarebbe stato quindi un peccato rinunciare a questo stato di grazia ricevuta e il furbo avvocato ha ritenuto bene di prorogare tale emergenza, sempre con suo decreto, fino al 31 Dicembre.
Ci sarebbe solo un piccolo particolare : l’emergenza del coronavirus non c’è più. Non è chiaro quindi a quale emergenza sanitaria si riferisca Conte. In Italia al momento non risulta una emergenza sanitaria, visto che i reparti di terapia intensiva sono vuoti da malati Covid19, così come gli ospedali. Girano solo bengalesi contagiati ed altri extra comunitari, lasciati entrare come nulla fosse dalle autorità sanitarie incompetenti di questo paese.

Felici per l’emergenza prorogata anche gli “scappati di casa” dei 5 Stelle che temono qualsiasi scossone che possa far cadere il governo, far sciogliere le camere e obbligare tutti a presentarsi alle elezioni, con il rischio sicuro di far cessare la pacchia delle poltrone e dei super stipendi.
L’ubriacatura del potere tiene in vita questa classe politica che definire meno che mediocre è come fargli un complimento.
Nessuna vergogna neppure per le ultime vicende del Ponte Morandi di Genova, ridato alla gestione dei Benetton, salvo pronunciare distinguo e all’ultimo momento, richiedere “garanzie” agli stessi Benetton perchè in futuro si comportino bene con le manutenzioni. I parenti delle vittime sono furibondi.
I 5 stelle di questo governo sono gli stessi che dicevano mai più le Autostrade ai Benetton, mai al governo con il PD, niente TAV di alta velocità, referendum sull’Euro, ecc. ecc..
Con le loro giravolte di convenienza si sono coperti di ridicolo e sanno bene che gli italiani, se avranno la possibilità di incontrarli di persona, li riempiranno di “pesci in faccia”, se gli andrà bene.

Proteste contro le politiche di austerità


Adesso si aspetta la prossima giravolta sul MES, vista la incessante campagna di convincimento di tutti i media e le pressioni dall’Europa a utilizzare il MES e far commissariare l’Italia quanto prima.
Questo del rinnovo dell’emergenza è sintomatico di come la classe politica voglia approfittare di questa emergenza per tirare avanti e farsi gli affari propri, prendere le misure che interessano le lobby economiche, dietro il paravento dell’emergenza che, sappiamo bene, non è una decisione “motu proprio” di Conte ma è una direttiva che arriva dall’OMS, da Bill Gates e dal comitato scientifico, ovvero da quella corte dei miracoli di centinaia di consulenti super pagati che, grazie alla proroga dell’emergenza, potranno vedersi rinnovati gli incarichi.
Non esiste un controllo del Parlamento e tanto meno un controllo dei cittadini.


Proteste contro la Raggi


La “democrazia” in Italia e la democrazia in Europa sono un sordida finzione che viene fatta credere al popolo per illuderlo che il voto conti ancora qualche cosa. In realtà tutto viene deciso da ristrette oligarchie economiche che dispongono del sostegno di tutto l’apparato dei media e delle Istituzioni nazionali ed europee.
I meccanismi di controllo si stanno stringendo e l’emergenza torna utile per completare quell’esperimento di controllo sociale che viene portato avanti fino in fondo con tracciamenti obbligatori, verifiche sanitarie, limitazione ai movimenti e, dulcis in fundo, vaccinazioni obbligatorie.
Le vere emergenze sono altre, dalla prossima svendita del patrimonio italiano ai potentati finanziari transnazionali, all’ingresso illegale di masse di migranti per sostituire gli italiani ed abbassare i costi di manodopera, un disegno che parte da lontano e che, grazie a questa classe politica, viene attuato in forma semi occulta.
Si aspetta l’autunno perchè i nodi vengano al pettine e si spera che la massa di cittadini arrabbiati che ancora aspettano i sussidi del governo i finanziamenti fasulli mai arrivati, potranno scendere in piazza e far sentire la propria voce, prima di essere imbavagliati e sedati obbligatoriamente per mezzo di qualche nuovo decreto di Conte e soci.

VOGLIONO VINCERE "LA RUSSIA AFFERMA CHE LO SCONTRO NUCLEARE DIVENTA PIÙ PROBABILE QUANDO GLI STATI UNITI COMPETONO PER IL DOMINIO GLOBALE"


SE ANCHE TRUMP COMINCIA A GIOCARE A RISIKO....



VOGLIONO VINCERE "LA RUSSIA AFFERMA CHE LO SCONTRO NUCLEARE DIVENTA PIÙ PROBABILE QUANDO GLI STATI UNITI COMPETONO PER IL DOMINIO GLOBALE"....

Washington sta aumentando il rischio di uno scontro nucleare tra le maggiori potenze mondiali nel tentativo di riconquistare il dominio globale, e mettendo da parte gli ultimi patti di controllo degli armamenti rimasti, ha avvertito il capo diplomatico russo, Lavrov.

“Concordo sul fatto che i rischi nucleari sono aumentati in modo sostanziale nel recente passato”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov al pubblico al forum di alto profilo delle letture di Primakov venerdì.

Le ragioni sono “ovvie”, ha detto il ministro. “Gli Stati Uniti vogliono riconquistare il dominio globale e ottenere la vittoria in quella che chiamano una grande competizione per il potere”.

Lavrov ha detto che Washington rifiuta il concetto di “stabilità strategica” e la chiama “rivalità strategica”. “Loro vogliono vincere”, ha aggiunto.

Siamo particolarmente preoccupati per il rifiuto biennale degli Stati Uniti di riaffermare un principio fondamentale: la premessa che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare, e quindi questa non debba mai essere scatenata.

Continuando, l’FM russo ha suggerito che Washington vuole smantellare l’intero meccanismo di controllo degli armamenti. L’amministrazione Trump si è ritirata lo scorso anno dal Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio del 1987, quello che proibiva ad entrambe le parti di stazionare missili terrestri a corto e medio raggio in Europa.

Quel ritiro ha anche messo a repentaglio il trattato New START, firmato con la Russia nel 2010. L’accordo storico aveva stabilito che gli Stati Uniti e la Russia dovevano ridurre le loro testate nucleari a 1.550 ciascuna e i loro lanciatori a 800. Si prevede che questo scadrà il prossimo anno, ma Lavrov Venerdì ha detto che non era ottimista sul fatto che si sarebbe confermato.


Secondo il cancelliere, la decisione degli Stati Uniti di non rinnovare il nuovo START è già stata presa e il destino del patto “è segnato”.

Washington insiste affinché il rinnovo dei colloqui avvenga trilateralmente, con la Cina che si unisca alle discussioni. Pechino ha affermato che sarebbe “felice” di partecipare ai negoziati, ma solo se gli Stati Uniti fossero disposti a ridurre il proprio arsenale nucleare a livello della Cina, che è circa 20 volte più piccolo.

Fonte: RT.com

Traduzione: Luciano Lago

Cina. «Volete riaprire le chiese? Vietate l’ingresso ai minori di 18 anni»

LE ULTIME DALLA CINA COMUNISTA: IMPEDIRE L'INGRESSO NELLE CHIESE CATTOLICHE AI MINORI DI 18 ANNI....




Le chiese hanno riaperto al culto praticamente in ogni angolo della Cina, ma non nella città di Jinzhou (Liaoning) nel nord-est del paese. Le autorità comuniste locali, infatti, hanno posto al vescovo come condizione per la riapertura di vietare ai minori di 18 anni di partecipare alle funzioni.
SOTTOMETTERE LA CHIESA AL PARTITO

I nuovi regolamenti sulle attività religiose in Cina, entrati in vigore nel febbraio 2018, proibiscono ai minori di 18 anni di partecipare alla vita della Chiesa, assistere alla Messa o prendere parte a lezioni di catechismo. I regolamenti, che vietano anche raduni non autorizzati o pellegrinaggi, non vengono applicati in modo omogeneo in tutta la Cina. In alcune province, dove c’è un buon rapporto tra vescovi e autorità, i funzionari chiudono un occhio. In altre, come nell’Henan, vengono demolite chiese e rimosse croci, i corsi di catechismo sono fermati, le scuole religiose chiuse, gli studenti cristiani nelle scuole schedati, i genitori minacciati di non educarli alla fede se non vogliono vedersi licenziare dal lavoro o togliere i sussidi.


Nel febbraio 2020, inoltre, sono entrati in vigore nuovi regolamenti, ancora più stringenti, che di fatto sottomettono ogni aspetto della vita delle comunità religiose (insegnamenti, raduni, progetti annuali e quotidiani) all’approvazione del dipartimento Affari religiosi del governo. L’articolo 17, ad esempio, impone alle religioni di «diffondere i principi e le politiche del Partito comunista cinese» ed «educare il personale religioso e i cittadini religiosi a sostenere la leadership del Partito».

LE MINACCE AL VESCOVO

Il vescovo della diocesi di Zhengding, Jia Zhiguo, si è rifiutato di firmare il documento propostogli dalle autorità di Jinzhou. Secondo un cattolico della diocesi intervistato da Ucanews, Paul, «le autorità hanno chiesto a tutta la diocesi di firmare il documento. Tutte le parrocchie devono promettere che non ammetteranno minori in chiesa».

I funzionari hanno anche minacciato monsignor Jia che se non firmerà, un orfanotrofio dove vengono accolti molti bimbi disabili gestito dalla Chiesa verrà requisito, insieme all’abitazione del vescovo. Lui però ha risposto che non può cedere perché «le porte della chiesa sono aperte a tutti».

ACCORDO COL VATICANO VIOLATO

Le suore che attualmente si prendono cura dei bambini nell’orfanotrofio sono ugualmente state minacciate: o accettano la registrazione civile del Partito comunista, che prevede di approvare una Chiesa cattolica guidata dal Partito e non da papa Francesco, oppure saranno cacciate e interdette dalla vita comunitaria in convento.


I nuovi regolamenti che le autorità di Jinzhou stanno cercando di imporre alla diocesi di Zhengding sono in netto contrasto con l’accordo provvisorio tra Cina e Vaticano firmato nel settembre 2018. Per quanto il testo sia segreto, la Santa Sede ha più volte ribadito che il governo comunista ha riconosciuto il ruolo di papa Francesco come capo della Chiesa cattolica in Cina. A settembre, la Santa Sede dovrà decidere se rinnovare l’accordo provvisorio, renderlo permanente oppure abbandonare il tavolo con Pechino.


OGGI SAN BENEDETTO DA NORCIA ABATE

San Benedetto moriva il 21 Marzo del 547. Ecco un suo grande miracolo!

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Farò di te un grande popolo e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome e sarai per tutti una benedizione. (cf. Gen 12,2)

Colletta
O Dio, che hai scelto san Benedetto abate
e lo hai costituito maestro
di coloro che dedicano la vita al tuo servizio,
concedi anche a noi
di non anteporre nulla all’amore del Cristo
e di correre con cuore libero e ardente
nella via dei tuoi precetti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Pr 2,1-9)
Inclina il tuo cuore alla prudenza.


Dal libro dei Proverbi

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza,
inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l’intelligenza
e rivolgerai la tua voce alla prudenza,
se la ricercherai come l’argento
e per averla scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore
e troverai la conoscenza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza,
dalla sua bocca escono scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti il successo,
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia
e proteggendo le vie dei suoi fedeli.
Allora comprenderai l’equità e la giustizia,
la rettitudine e tutte le vie del bene.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 33)
Rit: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Canto al Vangelo (Mt 5,3)
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.

VANGELO (Mt 19,27-29)
Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Vivere uniti a Cristo è il segreto di una vita feconda e felice. Benedetto da Norcia, innestato nella vera vite del vangelo, ha dato frutti che ancor oggi fanno sentire la loro fragranza in tutto l'Occidente. Per questo preghiamo:
Salva il tuo popolo, Signore.

Dalla tua Chiesa salga a te la lode perenne, fatta di preghiera e di servizio, di liturgia e di vita. Ti preghiamo:
Gli Ordini monastici e religiosi siano sempre ricchi di vocazioni, come piante vigorose e feconde. Ti preghiamo:
I popoli d'Europa sappiano armonizzare tra loro, diffondendo pace e progresso tra le genti. Ti preghiamo:
I tuoi figli ti offrano la primizia del loro tempo, saggiamente dosando preghiera e lavoro. Ti preghiamo:
Rendi noi, qui riuniti, docili tralci nelle tue mani anche quando viene il momento della potatura, che tu saggiamente decidi. Ti preghiamo:
Perchè l'Europa riscopra le sue matrici cristiane.
Per i superiori degli ordini religiosi.

O Dio, che per la potenza del tuo amore ci hai inseriti nel mistero salvifico di Cristo, non permettere che ci separiamo mai da te, ma fà che diamo frutti di vita eterna. Te lo chiediamo in nome di Gesù, vita nostra, che con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Guarda, Signore, le offerte che ti presentiamo
nella festa di san Benedetto abate,
e fa’ che sul suo esempio cerchiamo te solo,
per meritare i doni dell’unità e della pace.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio dei santi I,
oppure Prefazio dei santi II,
oppure Prefazio dei santi religiosi.


Antifona di comunione
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio. (Mt 5,9)

Oppure:
La pace di Cristo regni nei vostri cuori,
perché ad essa siete chiamati in un solo corpo. (Col 3,15)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che in questo sacramento
ci hai dato il pegno della vita eterna,
fa’ che, secondo lo spirito di san Benedetto,
celebriamo fedelmente la tua lode
e amiamo i fratelli con carità sincera.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Noi potremmo facilmente tenere il Vangelo a distanza pensando: “Sono i discepoli ad essere coinvolti, o, tutt’al più, i santi come Benedetto, che Dio ha chiamato a realizzare una grande opera”. Ma il Vangelo non è solo un libro di storia. Non si accontenta di raccontare gli avvenimenti. Gli apostoli, i santi e i missionari rimandano a me. Guardate Pietro che ha accompagnato Gesù e gli altri discepoli che hanno abbandonato tutto; o guardate Benedetto che, giovane studente, rifiuta la vita brillante di Roma per ritirarsi nella solitudine! Tutti sono implicati nella storia. Noi saremmo semplici spettatori? Il Vangelo non ci riguarderebbe?
Eppure il Vangelo parla dell’avvento di un nuovo regno, del segreto inaudito che fa sì che Dio permetta che nasca un regno senza fine. Ciò significa dunque che Dio ha delle aspettative su di noi. È il dramma dell’amore. E la mia storia con Dio. La storia del regno dei cieli è già cominciata. Bisogna continuare a raccontare la storia come storia di Dio e del suo mondo. In questo Vangelo, è la sua storia che Gesù racconta quando dice: “Nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria...” (Mt 19,28).
Per Gesù, ciò vuol dire amore fino alla croce.
Egli sa: “Mio padre mi manda nel mondo per amore e dice: Tu genererai un popolo nuovo. La tua missione è di diffondere l’amore nel mondo intero”. Dio vuole che il suo amore si riversi nel mondo. Si tratta del dramma dell’amore. Noi possiamo parteciparvi lasciando che Dio ci mostri il nostro posto. Poiché egli si indirizza a noi, personalmente. Quante volte abbiamo rifiutato questo invito: eppure la redenzione ha luogo qui e ora, oggi. Non è in teoria, ma nell’istante stesso che Gesù ama, agisce e parla. Ciò che importa è che io alzi gli occhi per vedere cosa accade. A cosa serve, se qualcuno mi perdona in teoria ma non nel suo cuore, né ora? La pratica di Gesù ci mostra una cosa: egli è andato incontro a tutti. Il suo invito valeva per tutti. Non debbo, dunque avere paura. Non sono tenuto a diventare prima un uomo a posto, posso venire quale sono. E, per una comunità, ciò significa semplicemente poter esistere anche con le proprie debolezze.

venerdì 10 luglio 2020

Paola Pisano e la «password di Stato»: che cosa ha detto, come funziona oggi e cosa si rischia

DALLO SPID (SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITA' DIGITALE) ALLO STATO DITTATORIALE ALLA CINESE IL PASSO E' BREVE...



Un intervento radio di Paola Pisano ha riacceso la discussione sul tema dell’identità digitale

La ministra dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione, Paola Pisano, ha rilasciato delle dichiarazioni – andate in onda durante l’odierna puntata di Eta Beta su Radio1 – dove si è lasciata sfuggire una proposta che avvicinerebbe lo Stato a quella presentata dal renziano Luigi Marattin. Ecco quanto dichiarato in merito all’identità digitale:


Con l’identità digitale noi avremo un’unica e sola user e password per accedere a tutti i servizi digitali, ma questa user e password potrebbe anche essere utilizzata per accedere non solo ai servizi digitali della pubblica amministrazione ma ai servizi digitali anche del privato. Per esempio il nostro conto in banca, per esempio prenotare un’auto in sharing, andare al cinema, per esempio comprare su Amazon. Ogni volta che noi abbiamo una user e una password questa user e password dovrebbe essere data dallo Stato perché lo Stato è l’unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino, e lei lo sa quante truffe ci sono sull’identità su Internet?

Di fronte alle diverse critiche per la sua proposta, Paola Pisano pubblica un tweet dove cerca di chiarire la sua posizione solo su uno dei punti riportati a Radio1, anche se va contro a quanto detto nella frase «questa user e password dovrebbe essere data dallo Stato»:



Vediamo di sgombrare il campo da ogni equivoco: l’identità digitale sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, POTREBBE essere ulteriore sistema di autenticazione

Non è la prima volta che parla di questo sistema di identità digitale. Quel «potrebbe», inoltre, non era presente nel suo video del 2 dicembre 2019:


Parte delle polemiche punta sulla questione «password», ossia il fatto che nel mondo della sicurezza informatica c’è una «regola di base» molto importante: «mai usare le stesse user e password per accedere ai tuoi servizi». Se usi le stesse credenziali ovunque una volta che qualcuno ne entra in possesso può tentare di penetrare in qualunque sistema in tuo possesso. Ciò che non dice nei suoi recenti interventi è la questione dello SPID, garantendole molte critiche a riguardo.
SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale

Negli interventi di Paola Pisano dove viene criticata non ne fa cenno, ma esiste già un sistema di identità digitale sul quale voleva già operare: «dovrà essere unica ed erogata gratuitamente dallo Stato, e non più dagli Identity provider, a chi ottiene la carta d’identità elettronica». Si chiama SPID e in molti lo state utilizzando per accedere a diversi servizi della Pubblica Amministrazione.

Come funziona? Attraverso lo SPID potete accedere alle diverse amministrazioni pubbliche ricevendo una password temporanea via SMS o attraverso l’apposita applicazione sul vostro smartphone. Quindi, per poter accedere un malintenzionato dovrebbe rubarvi il cellulare o clonarvelo, impresa non facile ma – purtroppo – non impossibile.
Con SPID siete tracciati?

Secondo quanto riporta il manuale operativo SPID di Infocert, al punto 6 a pagina 27, gli accessi al servizio sono registrati sotto forma di log certificato e il tutto viene conservato nel sistema di conservazione InfoCert, dati che possono essere richiesti dal titolare dell’identità.

La gestione è dei privati

È bene sapere che il sistema è già in mano ai privati. Infatti, i gestori di questo servizio sono aziende accreditate dall’AgID, l’Agenzia per l’Italia digitale. Nel sito Spid.gov.it c’è l’elenco dei 9 identity provider riconosciuti con i rispettivi livelli di sicurezza e servizi:

Accesso SPID per i privati

L’utilizzo dell’autenticazione SPID, inoltre, è già possibile da parte di aziende private. Lo possiamo leggere dal sito di AdID in data 26 giugno 2019:


Grazie alla determina recentemente firmata da Agid, è stato possibile definire nuovi modelli di convenzione con le imprese e rendere il sistema pubblico d’identità digitale la chiave d’accesso anche ai servizi offerti dai privati e non solo dalle pubbliche amministrazioni.

Quello che Paola Pisano auspica è di poter centralizzare tutto a livello statale.
Truffe sull’identità e il «pericolo statale»

Quando Paola Pisano chiede «lei lo sa quante truffe ci sono sull’identità su Internet?» non si comprende come un sistema proposto riesca a risolvere un problema così vasto. Di fatto chiunque potrebbe registrare un dominio web, ad esempio, rubando l’identità di qualcuno, lo fanno i truffatori online entrando in possesso dei dati rubati tramite attività di Phishing, ad esempio. Per arginare questo fenomeno la soluzione non è lo SPID o l’identità digitale, c’è bisogno di un’alfabetizzazione digitale e un insegnamento della sicurezza informatica di base.

In merito all’affermazione «lo Stato è l’unico soggetto che ha davvero certezza che quello è quel cittadino», anche per acquistare anche un biglietto al cinema, potrebbe portare a un sistema che con la scusa della «garanzia» e della «sicurezza» si realizzino certe proposte che in mano a uno Stato dittatoriale – al momento non è il nostro caso – potrebbero risultare molto pericolose, come abbiamo già spiegato in un precedente articolo.




Gli USA fuori dall’OMS. Così si spiana la strada al potere di Bill Gates. Trump deve prendere una posizione chiara


...ma il vostro parlare sia: Sì, sì, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno.

Matteo 5:37

MA TRUMP STA FACILITANDO IL COMPITO DI BILL GATES? LA BESTIA E IL FALSO PROFETA DELL'APOCALISSE SI STANNO RIVELANDO AL MONDO?....

A metà maggio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero posto fine al loro sostegno finanziario all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e agli aiuti COVID-19. La mossa fu presa di mira dalla stampa mainstream come quella di un politico fuori dal mondo che rifiuta di finanziare un’organizzazione vitale nel mezzo di una pandemia globale. Per i sostenitori di Trump la decisione è stata accolta con il tipico tifo e celebrata come un’altra vittoria di Trump contro i “globalisti”. Per capire cosa sta realmente succedendo, dobbiamo esaminare le azioni di Donald Trump.

Cominciamo esaminando i finanziamenti forniti dal governo degli Stati Uniti all’OMS negli anni precedenti. Gli ultimi numeri dell’anno fiscale 2018 (i numeri non sono disponibili per il 2019-2020) mostrano versamenti all’OMS per circa 281,6 milioni di dollari dagli Stati Uniti. I registri indicano che dopo il governo degli Stati Uniti, la Bill and Melinda Gates Foundation e GAVI, la Vaccine Alliance, sono il 2 ° e il 3 ° miglior finanziatore dell’OMS.

Ciò significa che quando Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti non avrebbero più finanziato l’OMS, la Gates Foundation e la GAVI sono entrate nel ruolo finanziario principale. Inoltre, GAVI è stata fondata e ampiamente finanziata dalla Bill and Melinda Gates Foundation nel 2000. In entrambi i casi, Bill Gates è il principale donatore e continuerà ad espandere la sua influenza e il dominio sulla politica sanitaria globale. Bill Gates, nel 2010 con la Bill and Melinda Gates Foundation ha lanciato il “Decennio dei vaccini” e ha richiesto un “Piano d’azione globale per la vaccinazione”. Da quel momento Gates e signora hanno solo aumentato la loro rete e influenza su OMS, GAVI e altre organizzazioni al fine di modellare le politica sulla salute pubblica in modo tale da ricavarne il massimo dei profitti.

Mentre i sostenitori di Trump hanno visto il ritiro degli Stati Uniti dal finanziamento dell’OMS come una vittoria per il nazionalismo o un occhio nero per i globalisti, la verità è un po ‘più sfumata.

Il supporto di Trump per GAVI è arrivato attraverso il primo vertice globale sui vaccini virtuali. A questo vertice GAVI ha superato l’obiettivo di $ 7,4 miliardi, raccogliendo invece $ 8,8 miliardi di dollari e assicurando impegni dalla maggior parte delle principali nazioni del mondo. GAVI ha persino ricevuto una donazione di $ 5 milioni di dollari dalla Fondazione Rockefeller. GAVI ha dichiarato che il finanziamento andrà a “programmi di immunizzazione di routine” e aiuterà anche il partenariato pubblico-privato “a svolgere un ruolo importante nel lancio di un futuro vaccino Covid-19”.

Più di 25 capi di stato e 50 leader di agenzie internazionali, ONG e industria privata hanno partecipato all’evento di raccolta fondi. Tra i partecipanti c’erano il cancelliere tedesco Angela Merkel, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus.


Il segretario delle Nazioni Unite Guterres ha dichiarato che il vaccino non sarebbe bastato e ha invece chiesto “solidarietà globale … per garantire che ogni persona in tutto il mondo possa avere accesso al vaccino”. Guterres ha anche osservato che “la nostra salute individuale dipende dalla nostra salute collettiva”.

Durante questo Vertice sui vaccini globali è stato riprodotto un messaggio preregistrato di Donald Trump. Nella sua dichiarazione video Trump ha dichiarato che il primo ministro britannico Boris Johnson gli aveva chiesto di registrare un messaggio.

Durante il suo breve discorso, Donald Trump ha dichiarato: “È bello collaborare con te. Lavoreremo sodo, lavoreremo forte. ”

Il supporto di Trump per GAVI è stato ripreso nell’account Twitter dell’Agenzia per lo sviluppo internazionale (USAID) degli Stati Uniti. “L’USAID fa eco alle parole di @Realdonaldtrump ed è orgogliosa di collaborare con @Gavi impegnando $ 1,16 miliardi per proteggere le persone attraverso i vaccini, perché #VaccinesWork”, si legge nel tweet. (Va notato che USAID è stata anche accusata di creare false reti di social media nel tentativo di fomentare disordini in nazioni straniere.)

In realtà è stata USAID a annunciare per la prima volta l’impegno di 1,16 miliardi di dollari a febbraio. L’amministrazione Trump aveva incluso l’impegno di $ 1,16 come parte del budget per gli anni fiscali 2020-2023. Il budget per l’anno fiscale 2021 includeva solo $ 290 milioni per GAVI. Nel corso dei prossimi tre anni gli Stati Uniti dovrebbero a GAVI più di $ 800 milioni per i loro programmi di vaccinazione. Ma a questo punto la questione si fa controversa.

Il canale Telegram “We Are Q” fa notare una coincidenza, sarebbe stata la stessa Bill and Melissa Gates Foundation a finanziare Gavi per 1.6 miliardi di dollari grazie ad una raccolta fondi a cui hanno partecipato diverse società, tra cui: Sony, Comcast, Mastercard, Nike, Google, Amazon, Facebook, Verizon, Starbucks, American Express e di nuovo Rockefeller Foundation. Gates avrebbe utilizzato USAID come scatola governativa per coinvogliare i diversi finanziamenti facendoli apparire come provenienti dall’amminisrazione Statunitense. Sarebbe stata proprio l’ambasciata americana in Georgia la prima ad annunciare che gli Stati Uniti stavano finanziando Gavi con 1.16 Miliardi di dollari. Secondo il canale Telegram il motivo sarebbe quello di mettere in cattiva luce Trump davanti ai suoi elettori.

Ancora una volta, questo pone Bill Gates e le sue organizzazioni ai vertici della piramide della salute globale. Ma Cosa ha detto il signor Gates di questo successo dal vertice sulle vaccinazioni globali?

“Fin dal suo inizio, GAVI ha aiutato a vaccinare quasi un miliardo di bambini … E ora sta intensificando la sua azione dicendo che è disposto a consegnare un vaccino per il Covid-19 non appena sarà disponibile per porre fine alla pandemia il più presto possibile, “Ha detto al vertice. “Dobbiamo anche rinnovare il nostro impegno a consegnare ogni vaccino salvavita che ci sia per ogni bambino sulla terra.”

Tuttavia Il supporto dell’amministrazione Trump allo sviluppo di vaccini per combattere il COVID-19 è visibile anche in un evento virtuale più recente organizzato da Global Citizen e dalla Commissione europea. Il 27 giugno Global Citizen ha ospitato il “Global Goal: Unite for Our Future – The Concert” che è stato supportato da Bloomberg Philanthropies, Bill & Melinda Gates Foundation, Wellcome Trust e Corporate Partners Citi, Procter & Gamble, SAP, Verizon e Vodafone . Ancora una volta, i fondi raccolti durante l’evento sono andati alla GAVI fondata da Gates.


Durante questo evento, Kelly Craft, ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha annunciato l’impegno degli Stati Uniti per $ 545 milioni per GAVI destinati alla ricerca sul COVID-19. “Insieme, dobbiamo lavorare in modo aperto, trasparente e solidale per costruire un mondo più sicuro, più resistente. Dobbiamo essere veri multilateralisti nel senso migliore della parola, lavorando per il bene comune “, ha detto Craft.

In occasione di un vertice virtuale del maggio 2020, organizzato anche dalla Commissione europea, l’amministrazione Trump si è impegnata a fornire altri 775 milioni di dollari in aiuti sanitari, umanitari, economici e di sviluppo di emergenza a governi, organizzazioni internazionali e enti di beneficenza che combattono la pandemia. In questo stesso evento la Bill and Melinda Gates Foundation ha contribuito con 125 milioni di dollari.

Ad ogni modo, vince Gates
Presi insieme – il pagamento di maggio di $ 775 milioni; l’annuncio di inizio giugno di $ 1,16 miliardi; e il dono di fine giugno di $ 545 milioni: questi investimenti finanziati dai contribuenti forniranno abbondanti risorse per GAVI e, successivamente, la Bill and Melinda Gates Foundation. Questi fondi superano facilmente i miseri 281,6 milioni di dollari che gli Stati Uniti stavano donando all’OMS.

È importante capire che l’OMS fa parte delle Nazioni Unite, che è essa stessa una “organizzazione intergovernativa” che sta tentando di sostituire gli stati nazionali come li conosciamo oggi a favore di schemi di governance globale. GAVI è un “partenariato pubblico-privato” in cui enti governativi e organizzazioni private collaborano per fornire una sorta di servizio pubblico. Nessuna di queste organizzazioni è stata eletta dalle persone libere delle nazioni in cui operano.

Nonostante ciò, l’amministrazione Trump sta continuando a dare miliardi a GAVI e, nel farlo, promuovendo l’obiettivo di Bill Gates di vaccinare 7 miliardi di persone. Trump potrebbe aver tolto i fondi dall’OMS, ma quella decisione consente a Gates di assumere il pieno controllo della politica dell’OMS e continuare a utilizzare i dollari dei contribuenti statunitensi per finanziare progetti di vaccini, incluso un vaccino accelerato per COVID-19. Questo era probabilmente il piano per tutto il tempo.


Come abbiamo chiaramente dimostrato nei precedenti rapporti, Gates ha un’influenza fuori misura sull’azione contro il COVID-19 e sulla salute globale in generale. Un rapporto del 2015 intitolato, Potere e sviluppo filantropico: chi modella l’agenda? Esamina l’influenza della filantropia globale e fornisce esempi dell’influenza indebita che Gates e che altri possono esercitare. Il rapporto ha osservato che i ricercatori hanno criticato GAVI nel seguire un “approccio Gates” sulle sfide sanitarie globali, “concentrandosi su interventi di salute verticale specifici per malattia (attraverso i vaccini), anziché su approcci orizzontali e olistici (ad esempio, il rafforzamento del sistema sanitario) “.

Inoltre, a maggio 2019, il CEO di Gavi Seth Berkley ha definito il “sentimento anti-vaccino” come una malattia che deve essere censurata da Internet. Le dichiarazioni di Berkley sono perfettamente in linea con la visione di Bill Gates e l’agenda più ampia dell’eugenetica. Al pubblico non è consentito mettere in discussione la sicurezza dei vaccini, indipendentemente da quanto siano prodotti in modo affrettato.

Questo potrebbe essere il motivo per cui l’amministrazione Trump ha nominato un lacchè di Big Pharma a capo dell ‘”Operazione Warp Speed”, il piano di Trump per accelerare lo sviluppo di vaccini per COVID-19. A maggio, Trump ha nominato Moncef Slaoui, ex dirigente del produttore di vaccini GlaxoSmithKline, per prestare servizio volontario, assistito dal generale dell’esercito Gustave Perna, comandante dell’esercito degli Stati Uniti.

Secondo l’amministrazione Trump, il programma Operation Warp Speed si sta concentrando su quattro vaccini, con la speranza di testare e produrre 100 milioni di dosi entro ottobre 2020, 200 milioni entro dicembre e 300 milioni dosi entro gennaio. Slaoui ha affermato di ritenere che l’obiettivo dei vaccini entro gennaio 2021 sia un “obiettivo credibile”.

Ancora una volta, le impronte digitali di Gates sono in tutta la situazione. Lo stesso Slaoui ha una lunga storia con la Bill e la Melinda Gates Foundation, che fanno parte dei consigli di amministrazione delle società collegate all’organizzazione.


Sembra che, nonostante le dichiarazioni pubbliche di disinvestimento dall’OMS o i tweet su come opporsi ai globalisti, l’amministrazione Trump in fin dei conti stia facilitando l’ascesa al potere di Gates. Attendiamo gli sviluppi sperando di doverci ricredere.

Fonti:
Philantropy.com
naturalblaze.com
Breitbart.com
https://www.gavi.org/


COVID 19: CHI GUADAGNA ALL’OMBRA DELLA CRISI?




I COLOSSI DEL WEB CHE ESCONO MULTIMILIARDARI DALLA PANDEMIA. IL DECRETO RILANCIO DEL GOVERNO PREVEDE UNA PROROGA DELL'EMERGENZA SINO AL 2022. BILL GATES, ZUCKERBERG & CO. RINGRAZIANO....  

In Italia, l'avvocato Polacco, che si è letto tutto il decreto Rilancio di 464 pagine, ha trovato che alla pagina 19 si prevede che lo stato di emergenza duri sino a gennaio 2021, ma poi viene prorogato per gli altri 12 mesi successivi, vale a dire sino a gennaio 2022 ....


L’indice S&P 500 è il più importante al mondo poiché costituito dalle performance delle cinquecento aziende più rilevanti per capitalizzazione nel mercato. Oggi fa registrare una concentrazione che non ha precedenti nella storia: solo 5 aziende valgono un quinto di tutto l’indice e, al contempo, il 21% dell’intero free cash flow.

Quali sono? Ce lo dice l’ultimo studio della Fred Alger Management (www.alger.com): Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet (la holding alla quale fa riferimento Google) e Facebook. Tutti titoli tecnologici, insomma, che hanno registrato le variazioni più alte dall’inizio dell’anno giovandosi – e non poco – della crisi pandemica.
Vent’anni fa le stesse aziende pesavano il 14% dell’indice. Ora, in tre mesi di Covid-19, hanno fatto registrare vertiginosi valori di borsa in miliardi di dollari: 1.524 Apple, 1.473 Microsoft, 1.317 Amazon, 999 Apple, 671 Facebook. Tiene il passo solo la Tencent (551), l’azienda cinese di WeChat e Pubg che nel 2018 era “crollata” e che ora, grazie ai download da lockdown, ha trovato l’airdrop.

Bene anche altri tre colossi del virtuale: Nvidia (schede grafiche), Paypal e Netflix. Staccata nella classifica – e di molto – Zoom, la società fondata da Eric Yuan ideatore della più gettonata piattaforma di teleconferenze che ha “spopolato” nel trimestre di coronavirus (creandosi il più grande database di face detection) che si ferma, diciamo così, a “solo” 66 miliardi di valore di borsa, ma registra la variazione positiva più corposa (+ 255%): “il ragazzo si farà”, per dirla con De Gregori.
La fotografia fornita dall’indice S&P 500 fa il paio con quella più generale dell’andamento globale borsistico: dai minimi di marzo il Dax tedesco ha recuperato il 43%, Piazza Affari il 28%, il Nasdaq è tornato ai livelli del 1999. Complessivamente, era dal 1975 che non si registrava uno scatto in avanti del genere: il recupero è stato talmente forte che le statistiche del passato non reggono il confronto.

Il pessimismo dell’incredulità di cui ha scritto l’analista finanziario Ken Fisher ha lasciato il passo allo stock picking, ossia la selezione dei cavalli vincenti. Che sono sempre gli stessi a ben vedere, con buona pace del vecchio e mitico Varenne.

Globalizzazione delle multinazionali

Chi investe, in questi tempi? Ma i soliti cinque: gli unici in grado di vantare invidiabili riserve di liquidità da indirizzare verso prodotti che la seconda ondata pandemica renderà indispensabili per le persone le quali torneranno a spendere il loro tempo a casa usando il web.

Non a caso Facebook ha comprato sia Gojek – un’app indonesiana che offre una serie di servizi come trasporti e consegne – sia Giphy che sviluppa gif animate e, nel frattempo, per conto suo ha investito milioni di dollari per realizzare un cavo in fibra ottica sottomarino circumnavigando il continente africano: “web life matter”, insomma. Non da meno la Apple che ha comprato: DarkSky che sviluppa app meteo; NextVR operativa nella realtà virtuale; Voysis sviluppatrice di software di riconoscimento vocale; Xnor.ai una start-up che si occupa di intelligenza artificiale.

Completano il quadro oligopolistico del supermercato aziendale globale il paniere della Microsoft che si è assicurata Softomotive, Affirmed Networks e Metaswitch tutte operanti nel settore del cloud e Amazon che sta comprando Zoox una start-up che si occupa di veicoli autonomi e ha già assunto 175.000 persone, guarda caso, nell’ultimo trimestre. Google sta a guardare? Nient’affatto: Google Meet sarà gratuitamente disponibile nelle nostre Gmail.

Google ci spia

Se c’è qualcuno che sta a guardare, piuttosto è l’antitrust mentre è in atto un vero e proprio circolo vizioso: i colossi spendono i dollari che hanno fatto durante la pandemia per essere più pronti per la prossima.

Nel mentre il Covid-19 ha devastato il commercio e il lavoro reale di interi Paesi e – in attesa che a settembre il coma finanziario lasci il passo al requiem economico per i piccoli e i medi operatori –, i grandi gozzovigliano spartendosi la torta solamente con qualche eroe per caso: la tedesca HelloFresh, ad esempio, attiva nella consegna di cibi freschi a domicilio, è diventata in un trimestre la prima società dell’indice azionario Stoxx Europe 600.

Il che fa pensare che l’airdrop – tanto per citare il “momento topico” per chi gioca a Pubg – stavolta potrebbe cadere proprio su titoli simili. Su questi potrebbe valer la pena investire prima che il ritorno del Covid-19 farà precipitare inevitabilmente i mercati ai minimi di marzo scorso. Di certo stavolta la safe zone non si chiuderà verso qualche negozio della piccola distribuzione: quelle chiuse, da quelle parti se continua così, saranno le saracinesche.

OLTRE 595 MILA CITTADINI VOGLIONO CHE BILL GATES SIA ACCUSATO DI “CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ”


DITTATURA SANITARIA


Una petizione per indagare su Bill Gates per “cattiva condotta medica” e “crimini contro l’umanità” ha accumulato, in modo sorprendente, oltre 595.392 firme da cittadini interessati, quasi sei volte il numero totale richiesto per ottenere una risposta dalla Casa Bianca.
La petizione “dell’associazione “We the People” invita il governo federale a chiedere al Congresso di indagare sulla Bill and Melinda Gates Foundation. Il Congresso e tutti gli altri organi di governo sono in servizio fino a quando un’indagine approfondita e pubblica non sarà completata.

La petizione creata il 10 aprile ha raggiunto i 100.000 marchi in pochi giorni ed è attualmente una delle petizioni più popolari sul sito Web.

La Petizione „We the People“ rappresenta la richiesta di centinaia di migliaia di cittadini di indagare e mettere sotto processo le attività criminali di Bill Gates (We the People).
Questa è una petizione ufficiale e non – come spesso accade – una pseudo-piattaforma per i diritti civili sponsorizzata da miliardari che serve solo a rubare dati.

Un deputato italiano al Parlamento di Roma, Sara Cunial, si è unita a tale petizione ed ha anche accusato Bill Gates di essere un “maniaco criminale” che è stato accusato dalla Corte penale internazionale di “crimini contro l’umanità”.
Durante un discorso di 7 minuti al parlamento nazionale, la deputata Sara Cunial ha accusato il presidente italiano Giuseppe Conte per aver collaborato con Bill Gates in un “colpo di stato globale”.

Ecco una citazione dallo straordinario discorso:

“Noi, il popolo, espanderemo i fuochi della resistenza a tal punto che non è possibile sopprimere tutti noi. Ti chiedo, Presidente del Parlamento, di essere il nostro portavoce che consiglierà il Presidente Conte: la prossima volta che riceverai una chiamata dal “filantropo” Bill Gates, lo inoltrerai direttamente al Tribunale penale internazionale per i crimini contro l’umanità.
“Se non lo fai per noi, dicci come dovremmo definirti, l' ”avvocato amichevole“ che prende ordini da un criminale”, ha detto Cunial.


Una foto che mostra Bill Gates (S) e Giuseppe Conte

Robert F. Kennedy Jr., nipote dell’ex presidente John F. Kennedy, ha anche fortemente criticato Gates per ciò che chiama “la convinzione messianica di essere destinato a salvare il mondo con la tecnologia dei vaccini”.
“I vaccini sono una filantropia strategica per Bill Gates, alimentando le sue numerose attività di vaccinazione (inclusa l’ambizione di Microsoft di controllare un’azienda globale di Vac-ID) e dandogli il controllo dittatoriale sulla politica sanitaria globale – la punta di diamante del neoimperialismo aziendale ha scritto Kennedy Jr. 



“L’ossessione di Gates per i vaccini sembra essere guidata dalla convinzione messianica di essere destinato a salvare il mondo con la tecnologia e la volontà divina di sperimentare la vita delle persone più povere e indifese”.

Fonte: News Front

Traduzione: Gerad Trousson


Contro il Covid-19 la Cina ha un vaccino pronto, ma solo per i militari


La Cina ha pronto un vaccino contro il SARS coronavirus 2 (SARS-CoV-2), l’agente patogeno responsabile della malattia Covid-19, e saranno le forze armate dell’Esercito Popolare di Liberazione a riceverne – in esclusiva, almeno per ora – le prime dosi.

Il suo nome è Ad5-nCoV (Adenovirus type 5 – novel Coronavirus) ed è stato sviluppato dall’azienda CanSino Biologics (CSB) di Tianjin in collaborazione con il Beijing Institute of Biotechnology afferente all’Accademia delle Scienze mediche Militari (ASM).


A darne notizia è stata la stessa CSB, attraverso un comunicato stampa inoltrato il 29 giugno alla borsa di Hong Kong presso cui l’azienda è quotata, subito dopo che il dipartimento per il supporto logistico della Commissione Militare Centrale (CMC) aveva rilasciato la speciale autorizzazione di military needed drug, per un impiego del farmaco in ambito militare e limitato alla durata di un anno.

Dei 20 vaccini finora sviluppati in territorio cinese, sette candidati hanno superato la fase preclinica e iniziato quella clinica dei test sull’uomo.

Dall’inizio di giugno, due di questi erano già nella disponibilità del personale governativo impegnato in viaggi all’estero, ma è Ad5-nCoV il primo vaccino che, avendo quasi ultimato la sperimentazione clinica, verrà prodotto su larga scala e somministrato ad un ampio campione di soggetti.

La tecnologia su cui si basa Ad5-nCoV non è inedita ed è stata utilizzata con successo anche per la produzione di un analogo terapeutico contro Ebola: un virus che causa il comune raffreddore (un adenovirus, appunto) viene utilizzato come vettore, ovvero modificato mediante bioingegneria in modo da renderlo incapace di replicarsi e da esporre sulla sua superficie una proteina – in questo caso la S (spike) del SARS-CoV-2 – in grado di indurre una risposta immunitaria nell’organismo a cui viene somministrato.


In un lavoro preliminare pubblicato il 22 maggio dalla rivista scientifica The Lancet, veniva riportato come durante la fase 1 del trial clinico Ad5-nCoV si fosse mostrato sicuro, ben tollerato e capace di stimolare la produzione di anticorpi specifici contro il virus dopo due settimane dalla somministrazione.

Risultati, questi, che hanno verosimilmente contribuito ad alimentare gli entusiasmi della CSB e accelerato l’iter per l’approvazione di Ad5-nCoV da parte della CMC. I risultati della fase 2 di sperimentazione clinica non sono stati ancora pubblicati, e non è chiaro se e quando inizierà la fase 3, quella più importante ai fini della valutazione della sicurezza e dell’efficacia del vaccino, o se ad essa verrà fatta corrispondere la vaccinazione sulle forze armate cinesi. Inoltre, nessun dettaglio è stato reso noto dalla CSB in merito alle modalità della campagna vaccinale, che ha invocato la necessità di mantenere il segreto per la tutela dei diritti commerciali e brevettuali.

E, forse, anche per la sensibilità delle informazioni. Non si conoscono, ad esempio, l’entità numerica del campione di individui su cui Ad5-nCoV verrà inoculato, i corpi di appartenenza dei militari coinvolti, né se la loro partecipazione avvenga su base volontaria oppure obbligatoria.

Inoltre, non è stata data alcuna garanzia che in una fase successiva la somministrazione del vaccino verrà estesa ad altre categorie della popolazione civile, quali operatori sanitari e soggetti a rischio.

Né, infine, se il prosieguo della sperimentazione clinica già programmata per essere condotta in collaborazione con il governo canadese avrà luogo o meno. Quel che è chiaro, invece, è che con l’approvazione per uso militare Ad5-nCoV ha intrapreso una fuga in solitario nella corsa al vaccino anti-Covid-19, staccandosi dal gruppo di testa dei 17 vaccini attualmente in sperimentazione clinica (7 dei quali cinesi) e ancor più quello dei restanti 132 in fase preclinica sviluppati nel resto del mondo.


Per il paese dove la pandemia ha avuto origine, essere i primi a disporre di una contromisura terapeutica per porre fine alla Covid-19 ha indubbiamente un alto valore simbolico, sia sul fronte nazionale che su quello internazionale. Un simile primato scientifico e tecnologico potrebbe assolvere all’esigenza di produrre l’immagine di un governo efficiente, che non solo ha saputo controllare in tempi rapidi il primo focolaio di Wuhan e che ora sta tenendo a bada quello di Pechino, ma che è anche pronto a fornire una soluzione globale per un’emergenza sanitaria che dai suoi confini si è estesa a tutto il pianeta.

Che poi sia davvero Ad5-nCoV il vaccino che verrà somministrato alla popolazione cinese o addirittura messo a disposizione della comunità scientifica internazionale, è un fatto per nulla scontato e al momento persino secondario.

I prossimi mesi, infatti, saranno decisivi sulle chance di diversi altri candidati in corsa per l’immissione sul mercato. In Cina, quattro diversi vaccini basati sul SARS-CoV-2 inattivato e sviluppati indipendentemente dall’Accademia nazionale delle Scienze (Chinese Academy of Sciences, CAS), dall’azienda privata SinoVac Biotech e dalla statale SinoPharm, prevedono di ultimare la sperimentazione per settembre.


Nello stesso periodo, si attende la luce verde alla somministrazione di una versione basata su frammenti di proteine del virus e sviluppata dalla Anhui Zhifei Longcom Biopharmaceutical, e di un’altra basata su una porzione dell’RNA di SARS-CoV-2, messa a punto dagli scienziati militari della ASM in collaborazione con la partecipata Walwax Biotechnology.

Sul fronte estero, entro il mese di luglio si prevede ultimata la fase 3 di sperimentazione clinica sia per il vettore virale ChAdOx1-S prodotto dall’Università di Oxford insieme al colosso farmaceutico AstraZeneca, sia per il vaccino a RNA mRNA1273, frutto della collaborazione fra la statunitense Moderna Therapeutics e il National Institute of Allergy and Infectious Disease del National Institute of Health (NIAID/NIH).

A seguire, solo per citare i primi di una lunga lista di candidati in corsa per essere disponibili entro i primi mesi del prossimo anno, i vaccini dell’Imperial College di Londra, delle aziende americane Inovio Pharmaceuticals e Novavax, della sudcoreana Genexine, della tedesca CureVac, del Gamaleya Research Institute di Mosca, e delle collaborazioni sino-tedesco-americane fra Clover Pharmaceuticals, Dynavax e GlaxoSmithKline, e fra Fosun Pharma, BioNTech e Pfizer.

Quanto alla decisione di Pechino di destinare Ad5-nCov ad un uso militare, non può sfuggire il contrasto con l’annuncio fatto il 18 maggio dal Presidente Xi Jinping, quando in teleconferenza con i vertici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva rassicurato che, allorquando disponibile, il vaccino cinese sarebbe stato messo a disposizione della comunità internazionale come un “bene pubblico globale”.

Tuttavia, è ipotizzabile che, fra le tensioni con Washington, gli scontri con l’India nel Ladakh e la volatile situazione in Hong Kong, l’urgenza di rendere immune la componente umana della propria forza armata sottenda a importanti ragioni di valenza strategica.


Non solo, infatti, il personale di truppa vaccinato sarebbe dispiegabile in patria, prontamente e senza rischi, in supporto alle autorità sanitarie qualora si presentasse una nuova ondata di casi, ma il disporre di una forza militare immune al SARS-CoV-2 eliminerebbe i rischi dell’effetto incapacitante che un focolaio avrebbe sull’operatività e risposta rapida dei reparti, oltre che sul potere di deterrenza dell’arsenale militare di Pechino.

Peraltro, il timore che un effetto paralizzante dovuto alla Covid-19 apra finestre di vulnerabilità sfruttabili da un paese avversario è percepito e ampiamente condiviso anche dalle forze armate delle altre potenze, che non a caso negli ultimi mesi hanno fortemente ridotto, quando non addirittura cancellato, i loro impegni in esercitazioni congiunte.

Del resto, la capacità del virus di rendere inerti in breve tempo settori della catena di comando e controllo, di reparti operativi o delle infrastrutture e della logistica, si è già manifestata in alcune, emblematiche circostanze: in marzo, un focolaio a bordo della portaerei USS Theodore Roosevelt ha imposto il blocco dell’unità navale a Guam, l’evacuazione dell’equipaggio e la sua quarantena, registrando 1156 casi infetti e un decesso.

In aprile, diffusosi a bordo della portaerei francese Charles De Gaulle in missione nel Mediterraneo, il SARS-CoV-2 ha infettato il 60% dell’equipaggio. Simili esempi mostrano chiaramente le ragioni per cui un governo debba considerare il personale militare – al pari di quello sanitario e dei soggetti a rischio – un target primario di ogni campagna di vaccinazione.


Meno scontato è invece il fatto che interi settori della difesa stiano partecipando direttamente al processo di ricerca e sviluppo del vaccino anti-Covid-19 e alla sua produzione su vasta scala, e non solo in Cina. Se, infatti, nella sua visione strategica Pechino contemplava da tempo la militarizzazione del settore biomedico individuandola come uno dei punti cardine per l’esercizio della propria egemonia tecnologica, negli Stati Uniti questo fenomeno era finora limitato alle biotecnologie dual-use, potenzialmente suscettibili d’impiego in chiave offensiva da parte di un paese nemico o in scenari di conflittualità non convenzionale da parte di attori non statali.

Che la pandemia Covid-19 stia segnando un punto di svolta in questa direzione è testimoniato dall’inaugurazione della Operation Warp Speed (OWS), programma nazionale statunitense da dieci miliardi di dollari volto ad accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di contromisure terapeutiche anti Covid-19.

Con OWS, la cui direzione è stata interamente affidata al Pentagono, Washington si è prefissato l’ambizioso obiettivo di produrre 300 mila dosi di vaccino entro il gennaio 2021. Sotto la guida del Dipartimento della Difesa, a OWS partecipano gli enti governativi NIH, Food and Drug Administration, Centers for Disease Control and Prevention, Health and Human Services e Biomedical Advanced Research and Development Authority, oltre a un numero crescente di partner privati e accademici detentori dei vaccini più promettenti (tra i quali, nel momento in cui si scrive, figurano i succitati Oxford/AstraZeneca, Moderna, Pfizer e BioNTech).


Il 15 maggio, il Presidente Donald Trump ha annunciato le nomine del Generale dell’Esercito Gustave F. Perna e dello scienziato Moncef Slaoui a capo del programma, definendo OWS come il più immane sforzo scientifico, industriale e logistico che il paese abbia intrapreso dai tempi del Manhattan Project.

Un accostamento, questo, che per quanto altisonante, rende molto bene l’idea di come nel mezzo di una pandemia che ha già superato i dieci milioni di casi infetti e i cinquecentomila morti in tutto il mondo, la frenetica ricerca di una cura somigli sempre di più ad una corsa agli armamenti.

Il 29 giugno, con riferimento al drammatico bollettino, il direttore dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha voluto avvertire che “il peggio deve ancora avvenire”, e ha invocato la necessità di azioni coordinate e una maggior solidarietà tra i paesi coinvolti, nell’attesa che un vaccino contro il SARS-CoV-2 venga approvato. Ora che la Cina ne ha uno e gli Stati Uniti sono molto vicini ad averlo, più che il nobile quanto utopistico ideale di salute globale sembrano volersi affermare i pragmatici concetti di sicurezza sanitaria e nazionale, ormai sempre più interconnesse, sempre più inscindibili.

Foto: PLA, AP. Xinhua e South China Morning Post