sabato 4 aprile 2020

PANDEMIE, VACCINI E STERMINI DI MASSA

I DATI CONTENUTI IN QUESTO ARTICOLO SONO FRUTTO DI UNA RICERCA SERIA E SCRUPOLOSA, DIFFICILE QUINDI NON FARSI SORGERE QUALCHE INQUIETANTE SOSPETTO SUI VACCINI IN CORRELAZIONE ALLE MIGLIAIA DI MORTI DA COVID 19 IN ITALIA, E NEL MONDO....

Riflettiamoci bene. Se dovessimo imporre una soluzione a livello globale come l'unica possibile per ottenere la sottomissione volontaria e non problematica di miliardi di persone in tutto il mondo, a cosa potremmo pensare? Facile. A qualcosa che incuta un terrore tale della morte nelle persone che immediatamente le metterebbe in posizione di sudditanza psicologica verso i presunti "salvatori". E cosa potrebbe essere meglio di una malattia pandemica come un virus ricombinato in laboratori di biosicurezza presenti in tutto il mondo? Per la paura di tirare le cuoia milioni di persone si metterebbero in fila (cosa non nuova in questi giorni), per farsi inoculare un vaccino che i media e altri personaggi dalla dubbia coscienza avrebbero subito suggerito come panacea per tutti i mali (tranne per l'avidità di denaro e potere di chi li consiglia). Ma la cosa veramente inquietante non è tanto la macchinazione diabolica per arrivare a vaccinazioni massive, quanto l'espediente malvagio escogitato per "alleggerire" il mondo da miliardi di persone, o meglio, di "mangiatori inutili" come li definiscono i signori del Nuovo Ordine Mondiale. 

Quando si parla di vaccini viene in mente subito il magnate dell'informatica Bill Gates. Già, l'informatica. Ma cosa c'entra l'informatica con i vaccini? Nulla, se non fosse che sono entrambi settori quotati in borsa che fruttano cifre di diversi zeri a quelli che, in modo lungimirante, hanno capito in anticipo cosa poteva ingannare gran parte dell'ignara umanità. Uno come Bill Gates già divenuto miliardario grazie a Microsoft, perché ha pensato di fondare un impero basato sui vaccini e la medicina preventiva senza aver la minima competenza in materia? Misteri dell'alta finanza o c'è dell'altro? Cosa spinge un miliardario che potrebbe passare il resto dei suoi giorni a sorseggiare cocktails ai Caraibi a investire in vaccini? La risposta potrebbe essere: una propensione naturale all'eugenetica, cioè allo "sterminio controllato" mondiale di tutti gli individui ritenuti un peso per la società: anziani, disabili, poveri, praticamente molti di quelli che stanno già morendo con il COVID 19. Capita spesso che i ricchi sfondati si sentano investiti della responsabilità di "salvare" il pianeta dallo sfacelo, peraltro creato proprio dalle loro stravaganze. Ma reggetevi forte. E' notizia recente che in un futuro non troppo lontano potremmo trovarci a inserire un microchip sottocutaneo con i dati di un archivio sanitario digitale, vaccini inclusi, per poter varcare le frontiere in tutta tranquillità. Lo scenario sembra lontano ma non troppo se Bill Gates sta già pensando di lanciare delle capsule sottocutanee impiantabili che accertino l’avvenuta vaccinazione per il Coronavirus. Certificati digitali biocompatibili su cui sta lavorando il MIT di Boston con la Rice University, da abbinare a ID2020, un ambizioso progetto di identità digitale. E lo Stato in tutto questo? Lo Stato deve far sentire tutta la sua forza in questa fase per progettare garanzie adeguate e norme precise per la fine dell’emergenza. Sarà allora, infatti, nei limiti posti alla sorveglianza di massa oggi possibile più che in qualsiasi altra epoca passata, che si vedrà la differenza tra Paesi democratici e governi autoritari. Bisogna decidere ora che società vogliamo essere: l’Occidente può riscoprire cooperazione e valori comuni o aprire il varco a nuove forme di autoritarismi digitali.

Pandemia o sterminio di massa

Nel 2009 una giornalista austriaca lancia un allarme che oggi suona più che come una profezia, come un avvertimento purtroppo inascoltato, ma ben documentato. Jane Burgermeister, questo il suo nome, nel 2009 sporse denuncia presso l'FBI contro l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite (ONU) e molti dei funzionari di più alto rango di governi e società in merito al bioterrorismo e ai tentativi di provocare massacri. Aveva inoltre inoltre preparato un'ingiunzione contro l'obbligo di vaccinazione, che è stata presentata in America. Queste azioni seguivano le accuse che ha lei stessa presentato contro la Baxter AG e l'austriaca Avir Green Hills Biotechnology per aver prodotto un vaccino contaminato contro l'influenza aviaria, sostenendo che sia stata un'azione intenzionale per causare una pandemia e trarne profitto. Riassunto delle accuse e allegazioni presentate all'FBI in Austria il 10 giugno 2009. Nelle sue accuse la Burgermeister presenta prove di atti di bioterrorismo, ossia in violazione della legge degli USA, da parte di un gruppo operante all'interno degli USA secondo le direttive di banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, come pure l'OMS, l'ONU e la NATO. Tale bioterrorismo sarebbe finalizzato a provocare un genocidio di massa contro la popolazione statunitense mediante l'uso del virus della pandemia influenzale geneticamente ingegnerizzato con l'intento di causare la morte. 

I capi d'accusa sostengono che questi imputati abbiano cospirato tra loro e con altri per ideare e finanziare, nonché partecipare alla fase finale dell'attuazione di un programma internazionale segreto di armi biologiche, che avrebbe coinvolto le società farmaceutiche Baxter e Novartis. Hanno fatto questo bioingegnerizzando e poi distribuendo agenti biologici letali, specificamente il virus dell'influenza "aviaria" e il "virus dell'influenza suina" per avere il pretesto di attuare un programma di vaccinazione obbligatoria di massa che sarebbe stato il mezzo per poter somministrare un agente biologico tossico per provocare la morte e altre lesioni alla popolazione degli Stati Uniti. Quest'azione è in diretta violazione del Biological Weapons Anti-terrorism Act.

Le accuse mosse dalla Burgermeister comprendono le prove che la Baxter AG, la sussidiaria austriaca della Baxter International, ha deliberatamente fatto uscire 72 chili di virus vivo dell'influenza aviaria, fornito dall'OMS durante l'inverno del 2009 a 16 laboratori in quattro paesi. Sostiene che ciò offra una chiara prova che le società farmaceutiche e le stesse agenzie governative internazionali sono attivamente impegnate nella produzione, nello sviluppo, nella fabbricazione e nella distribuzione di agenti biologici classificati come le più letali armi biologiche sulla terra al fine di provocare una pandemia e causare una strage.

Nei capi d'accusa, ha notato che il laboratorio della Baxter in Austria, uno dei presunti laboratori di biosicurezza più sicuri al mondo, non ha rispettato le norme più basilari ed essenziali per la conservazione dei 72 chili della sostanza patogena classificata come arma biologica in modo sicuro separandola da tutte le altre sostanze secondo le rigorose regolamentazioni del livello di biosicurezza, ma ha lasciato che venisse mischiata con il virus dell'influenza comune e l'ha inviata dai suoi stabilimenti di Orth nel Donau.

Quando un membro dello staff al BioTest nella Repubblica Ceca ha testato su dei furetti il materiale destinato ai vaccini candidati, i furetti sono morti. Questo incidente non è stato seguito da alcuna investigazione da parte dell'OMS, né dell'UE o delle autorità sanitarie austriache. Non c'è stata alcuna indagine sul contenuto del materiale virale, e non vi è alcun dato sulla sequenza genetica del virus messo in circolazione. Il dossier della Burgermeister rivela che la messa in circolazione del virus sarebbe stata un passo essenziale per provocare una pandemia che avrebbe permesso all'OMS di dichiarare una pandemia di livello 6. Elenca le leggi e i decreti che avrebbero permesso all'ONU e all'OMS di prendere il controllo degli Stati Uniti nel caso di una pandemia. Sarebbero inoltre entrate in vigore leggi che richiedono di osservare l'obbligo di vaccinazione negli Stati Uniti in condizioni di pandemia dichiarata.

La Burgermeister sostiene che l'intera questione della pandemia di "influenza suina" si poggia su un'enorme menzogna e che non esista virus in natura che rappresenti una minaccia per la popolazione. Porta le prove che inducono a credere che sia l'influenza aviaria che l'influenza suina siano state in effetti bioingegnerizzate in laboratorio usando i finanziamenti forniti dall'OMS e da altre agenzie governative, insieme ad altri. Questa "influenza suina" è un ibrido in parte dell'influenza suina, in parte dell'influenza umana e in parte dell'influenza aviaria, una cosa che può solo venire da un laboratorio secondo molti esperti.

I virus che sono stati messi in circolazione sono stati creati e messi in circolazione con l'aiuto dell'OMS, e l'OMS è enormemente responsabile della pandemia in primis. In aggiunta i sintomi della presunta "influenza suina" sono indistinguibili da quelli della comune influenza e del raffreddore. L'"influenza suina" non provoca la morte più spesso di quanto faccia la comune influenza.

[La Burgermeister] nota che i dati relativi ai decessi registrati per l'"influenza suina" non sono coerenti e che non c'è chiarezza in merito a come è stato documentato il numero dei "decessi". I cittadini statunitensi potrebbero subire danni e lesioni sostanziali ed irreparabili se verranno obbligati a sottoporsi a questa vaccinazione [di efficacia] non provata senza il loro consenso secondo il Model State Emergency Health Powers Act, il Natonal Emergency Act, la National Security Presidential Directive/NSPD 51, la Homeland Security Presidential Directive/HSPD-20, e l'International Partnership on Avian and Pandemic Influenza.
La Burgermeister accusa il complesso di società farmaceutiche di cui fanno parte la Baxter, la Novartis e la Sanofi Aventis di essere coinvolto in un programma di armi biologiche basato all'estero con un duplice scopo, finanziato dal predetto sindacato criminale e progettato per attuare stragi di massa e ridurre la popolazione mondiale di oltre 5 bilioni nei prossimi dieci anni. 
Eliminando la popolazione del Nordamerica, l'elite internazionale avrà accesso alle risorse naturali della regione quali l'acqua e le terre con giacimenti di petrolio non sviluppate. Ed eliminando gli USA e la loro costituzione democratica includendoli in un'unione nordamericana, il gruppo criminale internazionale avrà il controllo totale del Nordamerica. Immaginate cosa potrebbero fare in Italia con le inestimabili bellezze che custodisce il nostro Bel Paese!

I punti salienti del dossier completo

Il dossier completo dell'azione del 10 giugno è un documento di 69 pagine che porta le prove per corroborare tutte le accuse. Queste comprendono:
un insieme di fatti che delineano linee temporali e fatti che stabiliscono la "causa probabile", definizioni e ruoli dell'ONU e dell'OMS, e la storia e gli incidenti dal momento dello scoppio dell' "influenza suina" nell'aprile del 2009.
Le prove che i vaccini per l' "influenza suina" sono definiti come armi biologiche dalle agenzie governative e nelle regolamentazioni che classificano e limitano le vaccinazioni, e la paura dei paesi esteri che i vaccini contro l' "influenza suina" saranno usati per la guerra biologica.
Le prove scientifiche che il virus dell' "influenza suina" è stato bioingegnerizzato in modo da sembrare come il virus influenzale spagnolo del 1918, con citazioni tratte da Swine Flu 2009 is Weaponized 1918 Spanish Flu di A. True Ott, Ph.D., N.D., e da una relazione della rivista Science Magazine di Dr. Jeffrey Taubenberger et. Al.
La sequenza del genoma dell' "influenza suina".
Le prove della deliberata messa in circolazione del virus dell' influenza suina" in Messico. 
Le prove del coinvolgimento del presidente Obama che descrivono il suo viaggio in Messico che ha coinciso con il recente scoppio dell' "influenza suina" e con la morte di molti ufficiali che hanno partecipato al viaggio. Viene avanzata l'ipotesi che il presidente non sia mai stato sottoposto ai controlli per l' "influenza suina" perché era già stato vaccinato.
Le prove in merito al ruolo della Baxter e dell'OMS nella produzione e messa in circolazione di materiale virale pandemico in Austria comprendono una dichiarazione di un funzionario della Baxter che asseriva che l'H5N1 distribuito per errore nella Repubblica Ceca è stato ricevuto da un centro di riferimento dell'OMS. Questo comprende la descrizione di prove e allegazioni dalle accuse della Burgermeister presentate in Austria ancora in corso di indagine (dal 2009).
Prove che la Baxter è un elemento di una rete segreta di armi biologiche.
Prove che la Baxter ha deliberatamente contaminato il materiale vaccinico.
Prove che la Novartis sta usando i vaccini come armi biologiche.
Prove del ruolo dell'OMS nel programma di armi biologiche.
Prove della manipolazione da parte dell'OMS dei dati della malattia per giustificare la dichiarazione della pandemia di livello 6 al fine di prendere il controllo degli USA.
Prove del ruolo della FDA [Food and Drug Administration] nella copertura del programma di armi biologiche.
Prove del ruolo del Canada's National Microbiology Lab nel programma di armi biologiche. Prove del coinvolgimento di scienziati che lavorano per il NIBSC nel Regno Unito [National Institute for Biological Standards and Control]e per il CDC [Center for Disease Control] nella creazione dell' "influenza suina".
Prove che le vaccinazioni hanno provocato l'influenza letale spagnola del 1918, tra cui il parere del Dott. Jerry Tennant che l'uso diffuso dell'aspirina durante l'inverno che è seguito alla fine della prima guerra mondiale potrebbe essere stato un fattore chiave che avrebbe contribuito all'anticipo della pandemia sopprimendo il sistema immunitario ed abbassando la temperatura corporea, consentendo al virus influenzale di moltiplicarsi. Anche il Tamiflu e il Relenza abbassano la temperatura corporea, e ci si può pertanto aspettare che contribuiscano alla trasmissione della pandemia. Prove della manipolazione del contesto legale per consentire il genocidio con impunità.
Questioni costituzionali: la legalità o l'illegalità di mettere a rischio la vita, la salute e il bene collettivo con le vaccinazioni di massa.
La questione dell'immunità e del risarcimento come prova dell'intento di commettere un crimine.
Prove dell'esistenza di un sindacato criminale corporativo internazionale.
Prove dell'esistenza degli "Illuminati".
Prove dell'ordine del giorno di riduzione della popolazione degli Illuminati/Bilderberg e del loro coinvolgimento nell'ingegnerizzazione e messa in circolazione del virus dell' "influenza suina" artificiale.
Prove che l'uso dell'influenza come arma è stato discusso durante l'incontro del gruppo Bilderberg ad Atene dal 14 al 17 maggio 2009, come parte del loro ordine del giorno di genocidio, compreso un elenco dei partecipanti che, secondo una dichiarazione fatta una volta da Pierre Trudeau, si considerano geneticamente superiori al resto dell'umanità.

I media tengono gli Americani allo scuro sulla minaccia che incombe su di loro

A suo parere il controllo dei media da parte dell'elite dominante ha consentito al sindacato criminale mondiale di portare avanti indisturbato il suo ordine del giorno, mentre il resto della gente rimane allo scuro su quello che succede realmente. Le sue denunce sono un tentativo di aggirare il controllo mediatico e di portare alla luce la verità. 
La sua maggiore preoccupazione è che "nonostante il fatto che la Baxter sia stata colta in flagrante vicina al provocare una pandemia, stanno andando anche loro avanti, insieme alle loro società farmaceutiche alleate, con la fornitura del vaccino per le pandemie".
Le accuse di questa giornalista austriaca, oltre che dalle prove incontrovertibili da lei stessa fornite, sono avvalorate e confutate anche dalla scienza secondo la quale è possibile che agenti immunosoppressori possano non soltanto fungere da serbatoio virale longevo ma addirittura bloccare l’attività del sistema immunitario contro i virus. Immaginate un vaccino che  oltre al principio attivo inoculi anche cellule che inibiscano il  normale funzionamento del sistema immunitario (cellule T-regolatorie). I soggetti vaccinati sarebbero "bombe biologiche" costantemente malati e potenziali inconsapevoli untori. Un genocidio silenzioso.


Quanti dei morti in Italia hanno ricevuto l’anti-influenzale?

Dal 24 dicembre fino a gennaio, quasi 34mila persone sono state vaccinate in poche settimane contro il Meningocco C, “con punte del 70% del target previsto”. “Nei Comuni della provincia di Bergamo interessati dal piano straordinario – ha detto l’assessore regionale Gallera – hanno fatto la vaccinazione 21.331 cittadini, di cui 1680 studenti direttamente nelle scuole e 2414 lavoratori nelle loro aziende. Ben 40 medici di base del territorio hanno aderito a questa operazione senza precedenti, attraverso la chiamata proattiva dei propri assistiti. Nel bresciano invece, i vaccinati attraverso gli ambulatori speciali sono stati 9200, a cui si aggiungono 1700 persone a cura dei Medici di base e dei pediatri di libera scelta, 1000 studenti e 300 lavoratori in azienda, per un totale di 12.200 cittadini”.

Prima, da novembre 2019, c’era stata la vaccinazione anti-influenzale, ancor più di massa. Specialmente dedicata agli assistiti oltre i 65 anni, ma applicata largamente anche a bambini e adulti appartenenti a “categoria a rischio” . Se l’anno precedente la ASt di Bergamo aveva acquistato 154 mila dosi e ne aveva somministrate 141 mila, di cui “circa 129 mila a soggetti di età oltre i 65, con una copertura vaccinale oltre il 56%, quest’anno sono state ordinate 185 mila dosi”, disse il dottor Giancarlo Malchiodi, Direttore UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria, ATS di Bergamo.


Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.
(Qui le fonti: https://www.disabledveterans.org/2020/03/11/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk/






Un risultato scientifico sorprendente, che dovrebbe dare lo spunto ad una ricerca italiana: quanti delle centinaia di vecchi “fragili” uccisi dal coronavirus tra Bergamo e Brescia, avevano ricevuto la vaccinazione influenzale? Uno studio che non verrà attuato, perché porterebbe argomenti a favore dei demoniaci “No-Vax”, ossia delle famiglie che resistono a far iniettare ai loro figli piccoli le dozzine di vaccinazioni prescritte da loschi programmi di Stato dettato dalle farmaceutiche, e denunciano i casi di autismo, quando non di morte improvvisa dei lattanti vaccinati. 

TUTTI I CEPPI DELL'ANTINFLUENZALE 2019 CONTENGONO IL COVID 19!


Le sindromi da squilibrio immunitario post-vaccinale 
(da un documento d'archivio del 2010 molto interessante estratto da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06/26/vaccini-quello-che-nessuno-vuole-o-puo-dire/31909/)

Alcuni si chiedono se sia opportuna una politica delle vaccinazioni. Dipende quali ed in qual modo si fanno. Con l’acqua ed i vaccini, abbiamo eradicato nel Terzo Mondo gran parte delle malattie infettive che hanno seminato morti infantili. Vero! Ma se le condizioni locali obbligano alle vaccinazioni di massa, in Italia questo problema non c’è. Piuttosto bisogna verificare se alcune vaccinazioni d’obbligo, quelle per il morbillo e la rosolia, non siano più portatrici di rischio rispetto le loro stesse malattie che noi tutti, della generazioni post-bellica, abbiamo superato perfettamente. 
Il vero problema è che: 
a) le indicazioni al vaccino non le dà il Medico Curante ma il TG con i bombardamenti mediatici di massa. L’altro problema (b) è che il medico curante trascura, quando chiamato, se chiamato e soprattutto se ci va, di chiedere al paziente, alla mamma del piccolo vaccinando o a chi deve eseguire il vaccino, se ha avuto pregresse patologie virali nei 25 giorni antecedenti, se ha avuto febbre di qualsivoglia natura (dall’influenza al granuloma dentario) o se ha preso farmaci immunosoppressori come il cortisone.
Il terzo problema (c) è l’autocura: si va dal farmacista e si chiede il vaccino e quello te lo dà senza prescrizione. 
Il quarto problema (d) è che le pressioni dell’Industria sono così invadenti e virulente ( è il caso) da imporre agli Organi Ministeriali campagne devastanti come quelle della Febbre Suina. Conclusione di questa: abbiamo speso 200 milioni in comunicazione pubblicitaria (web, Tv, Radio e cartacea) del tutto inutile e 400 milioni per 24.000.000 di dosi vaccinali di cui sono state utilizzate solo 700.000 unità. E le restanti 23.700.000? 
Il vaccino è un farmaco e non indenne da effetti indesiderati. Le interferenze che ogni vaccinazione determina al livello immunitario obbliga ad una condotta sanitaria di analisi clinica anziché di inclusione ubiquitaria. Ciò vuol dire che per ogni vaccinazione è d’obbligo la valutazione clinica del soggetto, caso per caso e non la indiscriminata distribuzione longitudinale del prodotto vaccinico, qual’esso sia. 
Il sistema immunitario ha due funzioni separate e in equilibrio tra di loro, T1 e T2. Con T1 è indicata l’immunità cellulare, primaria difesa contro funghi, virus e protozoi; con T2 è indicata l’immunità sierologica (IgE, IgM, IgG), che produce anticorpi specifici. T1 è il processo di eliminazione diretti degli agenti aggressori.T2 rappresenta l’immunità funzionale ed il riconoscimento immunologico. Alla base di ogni problema immunologico c’è uno squilibrio tra le funzioni T1 e T2.
Un vaccino diminuisce l’immunità mediata da linfociti (T1) del 50%, due vaccini insieme del 70%. Ormai sono una norma 3 vaccini nella stessa iniezione, il tutto ripetuto in tre dosi successive a distanza di qualche mese. I vaccini riducono il numero di globuli bianchi, la vitalità dei linfociti, la segmentazione dei neutrofili. Il livello di produzione delle IgE è sotto lo stretto controllo dei linfociti T2. Lo squilibrio verso T2 è un fattore predisponente alle allergie (raffreddori, asma, rash cutanei, etc..). Nella vita odierna il condizionamento ambientale massivo dà luogo all’incremento esponenziale delle forme allergiche tra cui rinite allergica, asma bronchiale allergica, dermatite atopica, che rappresentano il risultato di una risposta T2 nei confronti di antigeni ambientali innocui (allergeni).

1. I vaccini contengono sostanze chimiche (formaldeide) e metalli tossici (mercurio e alluminio) che hanno un forte effetto di depressione immunitaria (T1, ridotto numero di macrofagi). Il mercurio è il più allergizzante dei metalli insieme al nichel (T2, iperattività IgE, IgM).

2. I vaccini contengono tessuti e materiale DNA/RNA di altri animali, che hanno l’effetto di deprimere il sistema immunitario attraverso un meccanismo di rigetto dell’organismo di cellule estranee.

3. I vaccini alterano il rapporto di linfociti T helper/ linfociti soppressori. Tale parametro è un indicatore chiave del grado di funzionalità del sistema immunitario.

4. I vaccini alterano l’attività metabolica di polimorfonucleari (NPM),utili nella difesa dell’organismo contro batteri e virus e riducono la loro capacità fagocitante.

5. I vaccini sopprimono la nostra immunità non solo sovraccaricando l’organismo con mercurio ed altro materiale estraneo, ma anche introducendo virus attenuati e patogeni. Mentre le tossine nei vaccini rallentano il sistema immunitario, i virus si instaurano e mutano predisponendosi ad un nuovo stato infettivo.

6. I vaccini impoveriscono il nostro organismo di elementi essenziali per la vitalità immunitaria, quali vitamina C, A e zinco, attivatori e modulatori di globuli bianchi e macrofagi per funzionare in maniera ideale.

Alterare questi fattori avrà conseguenze anche sulla immunità. Di qui una possibile spiegazione all’incremento fino a 50 mila unità di soggetti colpiti da sclerosi multipla. Una forte polarizzazione verso T2 è caratteristica di patologie autoimmuni e sclerosi sistemiche e produzione di auto-anticorpi. Elevati livelli di anticorpi alle proteine di base della mielina cerebrale sono riscontrati in oltre il 95% dei bambini autistici (Singh et al., 2003).

T1 (linfociti T helper di tipo 1) produce una serie di modulatori immunitari molto importanti: interferone gamma, interleukina (IL)-2 e TNF, tumor necrosis factor. Uno studio pubblicato dal Journal of Infectious Diseases ha documentato una diminuzione di interferone causata dal vaccino del morbillo, declino che persiste per un anno dopo la vaccinazione. L’interferone è una sostanza prodotta da T1 che rende l’organismo resistente alle infezioni. Il risultato finale è che i vaccini portano ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni. Ed in effetti fu osservato (American Journal of Public Health Investigators,1990) che, su un campione di 3437 casi di polio nello stato di New York, le vittime avevano probabilità doppia di comparsa del polio, dopo vaccino DTP (difterite tetano pertosse) nei due mesi precedenti, la rispetto ai bambini di controllo.
In un’epidemia di polio nello stato di Oman, è stato dimostrato che le vaccinazioni DPT avevano causato la comparsa di polio paralitico. Quanto sopra indicato segnala che esistono numerosi elementi scientifici per dimostrare l’assunto in base al quale, contrariamente a quanto ipotizzato in passato, i vaccini non rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel suo complesso. Anzi predispongono ad infezioni ed allergie, rispettivamente perché deprimono T1 e spostano l’equilibrio verso T2.
Quanto sopra si limita a focalizzare alcune condizioni clinico-epidemiologiche che impongono cautela nella vaccinazione indiscriminata. Tuttavia, l'obbligatorietà della prescrizione medica vaccinale, oggi come oggi, non risolve il problema se l'imposizione dell'obbligo vaccinale a causa di una pandemia proviene d'imperio dalla massima autorità quale l'Organizzazione Mondiale della Sanità. La stragrande maggioranza dei medici segue le indicazioni "dall'alto", pena la radiazione dall'albo. Dunque, per preservare la nostra salute non resta che appellarsi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e a Dio (che non guasta mai). 

Cinzia Palmacci  






“Vi spiego perché è inutile (e costoso) imporre le vaccinazioni”

CONSIDERAZIONI DI BUONSENSO SULL'OBBLIGO VACCINALE IN TEMPI NON SOSPETTI. FINCHE' AVREMO UNA CARTA COSTITUZIONALE CHE CI TUTELA SIAMO AL SICURO DAI SOPRUSI. DIFENDIAMOLA A OLTRANZA....  

Ricevo questa mail dettagliata da una giovane mamma toscana e la condivido con voi.

Vi anticipo i punti salienti.

Isa ha una bimba di 4 anni e un maschietto di 10 mesi, entrambi non vaccinati poiché “la legge le ha permesso – e ancora permette a tutti i cittadini italiani – la libera scelta nei confronti dei farmaci di prevenzione, quali sono le vaccinazioni”.

Isa fa notare che l’ipotesi di legge di alcune Regioni (Emilia Romagna e Toscana) di rendere obbligatorie le vaccinazioni per iscrivere i bimbi al nido e forse anche alla materna, entrambe ancora non votate – “oltre a essere lesiva della libertà personale (fino a quando l’avremo) – è inutile e rappresenterà un costo in più per la comunità”.

Inutile perché, a guardare i numeri (elencati sotto), i genitori che rifiutano le vaccinazioni obbligatorie sono molto pochi, il 7%, “e si stanno già organizzando per iscrivere i figli nelle strutture private che rispettano la libertà di scelta, in particolare la libertà di decidere da quali malattie proteggere i propri figli”.

Costosa perché, per lo Stato, i vaccini obbligatori sono solo quattro (antitetanica, antipoliomielite, antidifterica e antiepatite B). Ma in commercio questi vaccini si trovano soltanto abbinati ad altri due, l’anti haemophilus e l’ antipertosse nella formulazione esavalente.

Premesso che le leggi regionali non possono sostituirsi a quelle dello Stato, le amministrazioni locali che insisteranno sull’obbligo hanno davanti due strade: o trovare nuove confezioni di vaccini da quattro (motivando le industrie a produrre abbinati solo i vaccini obbligatori) o, se intendono “costringere” i bimbi alle sei vaccinazioni senza che esista una legge statale, arrendersi a una pioggia di ricorsi. E l’opportunità dell’asilo nido e il diritto all’educazione? Che saranno mai…

Isa ragiona anche sull’immunità del gregge. Fatta salva la premessa che il 7% di bimbi non vaccinati non potrà mettere in pericolo i coetanei supervaccinati (e sottolineo super perché oggi la Sanità ha tanto denaro da garantire 50 dosi di vaccini a tutti i bimbi nei primi tre anni ma senza richiami e senza vaccinare anche gli adulti non si può parlare nè di immunità nè di gregge), è pur vero che il rischio di ammalarsi esiste per gli immunodepressi, ad esempio per quanti stanno facendo la chemioterapia, grandi e piccoli che però spesso scelgono, loro malgrado, di stare a casa ed evitare i luoghi pubblici.

Ma Isa scopre che l’immunità di gregge è un’equazione di base che non dipende dalla copertura delle vaccinazioni ma dalla contagiosità di ciascuna malattia. Fa due conti e toh…constata che l’immunità del nostro gregge è assai alta.

Tutto il can can di questi mesi (marketing televisivo, pubblicità allarmistica a go-go, poster fuori dalle farmacie, nelle sale d’aspetto dei medici, in metropolitana, sedute fiume nei consigli regionali per valutare l’obbligatorietà dei vaccini, fino alle spiacevoli intimidazioni ai medici critici verso i vaccini facoltativi) a cosa porterà? A innalzare la già alta soglia del 93% di adesioni delle vaccinazioni obbligatorie e a non modificare di una virgola il rischio dei bimbi immunodepressi, i quali purtroppo sono vulnerabili a tutte le infezioni e non solo alle malattie per le quali esistono i vaccini.

Un applauso a mamma Isa. Leggetela. E ricordate che, al momento, anche in Toscana o in Emilia, non esiste alcun obbligo di vaccinazione per iscrivere i figli al nido.

Buongiorno signora Locati,
mi chiamo Isa, vengo dalla Toscana, e sono una delle cosiddette “Mamme Informate”. Ho due figlioli, una di quasi 4 anni e uno di 10 mesi, i quali dopo una profonda riflessione ho deciso di NON vaccinare, neanche con gli obbligatori, dato che la legge mi consente una Libera Scelta di Cura e di poter fare un’obiezione alle vaccinazioni. Non sto qui a spiegarle le mie motivazioni perché sono personali e poco contano con il discorso che voglio affrontare. Facciamo conto che le vaccinazioni siano efficaci al 100%, che non diano “reazioni avverse”, che siano “pulite” e che facciano anche bene al sistema immunitario. Io non voglio entrare nei discorsi che stanno intasando i social con la “guerra provax VS antivax”, ma le vaccinazioni rimangono comunque un farmaco e la Legge non impone la loro somministrazione. Io le scrivo soprattutto per farle notare le criticità dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per le iscrizioni agli asili nido e che questa presa di posizione non è solo lesiva per persone che hanno deciso di non vaccinare, ma inutile e che sarà un ulteriore costo per la comunità.

Andiamo per ordine ed elenchiamo i punti principali che hanno portato alla discussione delle Legge Regionale (in Emilia Romagna, Toscana e ora Lombardia) per l’introduzione dell’obbligo vaccinale all’iscrizione degli asili nido (e forse anche alle scuole materne). Il Ministro Lorenzin e i Presidenti di Regione Boccaccini e Rossi hanno dichiarato un preoccupante calo della copertura vaccinale e, quindi, anche dell’immunità di gregge, la preoccupazione che i bambini non vaccinati siano un pericolo per i bambini vaccinati o per chi non può fare le vaccinazioni, i bambini immunodepressi, immunosoppressi e i no-responder alle vaccinazioni stesse e il ritorno di epidemie che potrebbero mettere in pericolo l’intera comunità.

Bisogna ricordare che i vaccini richiesti per l’iscrizione agli asili nido sono esclusivamente quelli obbligatori che vengono inoculati a 61 giorni di nascita del neonato. I vaccini obbligatori sono 4: antidifterica (Legge del 6 giugno 1939 n. 891 – Legge del 27 aprile 1981 n. 166); antitetanica (Legge del 20 marzo 1968 n. 419); antipoliomielitica (Legge del 4 febbraio 1966 n. 51); antiepatite virale B (Legge del 27 maggio 1991 n. 165). Tutti gli altri sono facoltativi anche se, assieme ai 4 obbligatori, vengono somministrati, in forma di esavalente, anche il vaccino contro l’Haemophilus Influenzae tipo B e contro la pertosse. In più, in alcune regioni, da pochi anni è “raccomandato” anche l’anti-pneumococcico e l’anti-meningococco B. La popolazione ha risposto bene a questa offerta vaccinale “regalata” tanto che nessuno si è mai lamentato da quando si è passati dal trivalente all’esavalente. La copertura vaccinale è molto buona e si può vedere cliccando qui dove l’Italia è al 93% con tre dosi.

Quindi la copertura, cioè il numero di persone che hanno fatto le vaccinazioni, è al 93% ma l’immunità di gregge? L’immunità di gregge è un’equazione di base che non dipende dalla copertura, ma dalla contagiosità (R0) di ogni malattia (Fonte: wikipedia).

Quindi riprendiamo i 4 vaccini obbligatori e analizziamo l’immunità di gregge. Poliomielite ha un R0 di 5-7, Difterite ha un R0 di 6-7, Epatite B un R0 di 1,53 e il Tetano non è calcolato l’R0 ma possiamo dargli 1. L’equazione per calcolare l’Immunità di gregge è:1 − 1/R0. Prendiamo l’R0 massimo per poliomielite e difterite che è 7. 1:7=0,1428 – 1-0,1428=O,8572 cioè richiede un’immunizzazione dell’86% della comunità, cioè l’effetto gregge richiesto per evitare la trasmissione delle epidemie. Per quanto riguarda Epatite B e Tetano possono tranquillamente essere esclusi da questo discorso visto che sono ampiamente coperti dall’immunità. Quindi che succede? La copertura è al 93% e viene richiesta un’immunità dell’86%. Già qui notiamo che, se i vaccini sono efficaci come dicono, non esistono i presupposti per parlare di ritorno di epidemie o di pericolo per la società, oltretutto l’Europa è dal 2002 che è polio-free. Visto che in alcune Paesi la poliomielite è ancora presente, la possibilità che ritorni è veramente irrisoria e, in più, se dovesse tornare si potrebbe dare “colpa” anche alla pratica vaccinale e non solo ai bambini non vaccinati perché circa il 40% degli infettati è dato da poliovirus vaccino-derivato (Fonte: ECDC).

Ultimo rapporto del 2016. Leggete qui.

Si sta cercando di fare leva anche sulle paure di malattie “importate” tramite l’incredibile flusso di immigrati che sta raggiungendo l’Europa ma, devo notare con piacere, che la situazione è monitorata e sotto controllo dato che sono arrivate parecchie malattie, anche pericolose, e non c’è stata l’ombra di epidemie sul nostro territorio. (Fonte: ECDC).

Adesso che è ben chiaro che l’immunità di gregge è ben sopra la richiesta, che non ci sono pericoli imminenti per salute pubblica e la popolazione, motivo per cui non può essere messa in discussione la libera scelta individuale tutelata dalla legge, passiamo alla forma pratica di questa imposizione che ha l’aria di una legge coercitiva a tutti gli effetti.

Se la copertura delle vaccinazioni obbligatorie è al 93% vuol dire che il rimanente un 7% che ha fatto la scelta di non effettuare nessun tipo di vaccinazione pediatrica, tutelato dalla legge, e che permette loro il libero accesso alle strutture pubbliche senza la presentazione del libretto vaccinale. Queste però sono le persone coinvolte nella Legge Regionale che imporrà la vaccinazione obbligatoria per l’iscrizione agli asili nido, pubblici e privati. Cosa potrebbe succedere? Io sto seguendo tutta la questione sulle varie pagine che raggruppano questa categoria (Comilva è quella con le maggiori adesioni) e lo scenario sarà che ci si organizzerà o per l’home schooling o per cercare asili nido che non richiedano il libretto vaccinale. Saranno poche le persone che si piegheranno a questo ricatto, se una persona ha maturato la scelta di non vaccinare i propri figli difficilmente cambierà idea, soprattutto senza una reale motivazione. Comunque chi sarà costretto a piegarsi, per legge accetterà solamente i 4 vaccini obbligatori, costringendo lo Stato ad acquistare la vaccinazione trivalente che era stata sostituita dall’esavalente, per un costo sull’SSN, non tenendo poi conto dei ricorsi che fioccheranno e che ingolferanno un già tanto in agonia sistema giuridico nazionale, quindi un altro costo per la comunità.

Quindi aumenterà di pochissimo la percentuale di copertura, già alta, di polio-difterite-tetano-epatiteB. E il rischio per la salute dei bambini, anche immunodepressi? Purtroppo rimarrà invariato. Ricordiamoci che un bimbo immunodepresso è in pericolo non solo con le malattie vaccinabili ma con tutte le malattie che circolano sul nostro territorio, comuni sindromi influenzali comprese e che il sistema degli asili nido e delle scuole materne non è proprio indicato per questa categoria sensibile. Si gioca per terra, ci si scambia i giochi ciucciati, si ha un approccio fisico incontrollato e a volte violento, mentre alle scuole elementari, avendo il proprio posto al banco i rischi diminuiscono. Se fossi mamma di un bimbo immunodepresso valuterei attentamente i rischi ed eviterei pericoli non facendogli frequentare, con molto dispiacere, quegli ambienti. Con questa Legge tutte le malattie infettive pediatriche continueranno indisturbate come se niente fosse. Prima di tutto perché la vaccinazione MPR+V (Morbillo, Parotite, Rosolia + Varicella) si effettua a 13 mesi e l’iscrizione agli asili nido parte da 0 mesi e secondo perché questa Legge Regionale non colpirà questa vaccinazione, né le altre raccomandate. Davvero costringere le persone a vaccinare con gli obbligatori avrebbe portato ad aumentare le coperture dei raccomandati? Io capisco che, dopo la campagna del Ferility Day, è abbastanza chiara l’incompetenza e la mancanza di realtà nell’applicare questi metodi ma era proprio necessario ledere la libertà individuale senza nessuna motivazione e con una palese e costosa inutilità? Invece cha attuare una campagna mirata sul beneficio delle vaccinazioni e sui pericoli di malattie presenti sul nostro territorio si è preferito scegliere una strada tortuosa e scivolosa che non porterà a niente.

Allora a cosa serve tutto ciò? Io ho varie ipotesi. La prima è che è una bizzarra mossa mediatica per far leva sull’ignoranza delle persone e farle correre alla vaccinazione (già diverse strutture, con ancora la Legge da decidere, hanno diramato avvisi che sarà obbligatorio per l’anno a venire delle vaccinazioni) nella speranza che serva anche a far aumentare la copertura, in genere, delle vaccinazioni. La seconda che è una dimostrazione di potere sui dissidenti delle vaccinazioni e un regalo all’industria farmaceutica, ma per quest’ultima bisognerebbe aprire una discussione a parte. Rimane indiscussa la leggerezza con la quale viene affrontato un argomento del genere e come, i vari Presidenti delle Regioni, non siano consapevoli dell’errata ed inutile applicazione di questa Legge. Credo che la questione debba essere approfondita seriamente e, avvocati e dottori, si mettano a tavolino per decidere al meglio. Perché sopra la Medicina non c’è Dio, ma bisogna passare dalla Legge prima di arrivarci. E la Legge è dalla parte dei cittadini che hanno deciso di applicare l’obiezione alle vaccinazioni.
Riferimenti:
Dal punto di vista legale il diritto allo studio è inalienabile e non prevaricabile, e fa riferimento anche a quelle strutture che non rientrano nel campo delle scuole dell’obbligo, questo poiché gli asili nido rientrano nella categoria delle modalità di sviluppo della personalità del bambino e gli permettono di avviare il loro percorso verso la socializzazione.
In merito alla legislazione nazionale, ricordo che la Costituzione Italiana afferma quanto segue:
Art. 2 – La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 10 – L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
Art. 32. – La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
L’unico modo in cui gli interessi del collettivo possano prevalere sul singolo individuo viene previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale, sentenza 307 del 1990, di cui vi cito un estratto:
“Da ciò si desume che la legge impositiva di un trattamento sanitario non è incompatibile con l’art. 32 della Costituzione se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri, giacché è proprio tale ulteriore scopo, attinente alla salute come interesse della collettività, a giustificare la compressione di quella autodeterminazione dell’uomo che inerisce al diritto di ciascuno alla salute in quanto diritto fondamentale. Ma si desume soprattutto che un trattamento sanitario può essere imposto solo nella previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario, e pertanto tollerabili.”
Per quanto riguarda il Diritto Internazionale, ricordo:
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, art. 26 concernente il diritto all’istruzione e il diritto dei genitori di decidere in merito al tipo di formazione da dare ai propri figli (10.12.1948);
Il Patto internazionale sui diritti economici del 19.12.1966 concernente il diritto di ciascuno all’istruzione;
Convenzione internazionale dell’UNESCO contro la discriminazione nel campo dell’educazione, artt. 4 e 5 (14.12.1960);
Per quanto concerne le Convenzioni ed i Diritti garantiti dagli organi dell’Unione Europea, ricordiamo che è stata utilizzata la Convenzione per i diritti dei bambini delle Nazioni Unite (UNCRC), grazie alla quale troviamo l’articolo 24, in cui al comma 2 si afferma che qualsiasi decisione venga intrapresa da autorità pubbliche o istituzioni private, si deve prendere come considerazione primaria il bene del bambino, e da tutto quello che finora è stato riferito, non avviene certo per il bene dei bambini o della collettività.

Coronavirus: “Vi spiego perché l’isolamento è inutile”

ATTENZIONE A DARE RETTA A CHI CONTINUA A SPARGERE PANICO SUI MEDIA. IL PIANO E' PORTARE LE PERSONE AD EVITARSI E AD ESSERE AGGRESSIVE. SE NON CI ANNIENTA IL VIRUS DI CERTO PUO' FARLO QUALCHE GESTO SCONSIDERATO. SI STA DIFFONDENDO LA NOTIZIA FALSA CHE IL VIRUS E' NELL'ARIA ANCHE ALL'APERTO. QUINDI CALMA E GESSO E INFORMATEVI BENE LEGGENDO QUESTO ARTICOLO. UNA NOTA DI CARATTERE POLITICO: LE EPIDEMIE DIMOSTRANO EFFICACEMENTE CHE CHIUDERE LE PROPRIE FRONTIERE, ANZICHE' APRIRLE IN MODO SCONSIDERATO, AIUTA A DIFENDERSI DAI PATOGENI. LA GLOBALIZZAZIONE ESPONE A NUMEROSI PERICOLI, INVECE IL PATRIOTTISMO SOVRANISTA SI RIVELA UN OTTIMO ANTIDOTO. PERMETTERE A PAESI STRANIERI E SOSPETTI DI ESSERE PADRONI A CASA NOSTRA E' UN ATTEGGIAMENTO DA RIVEDERE....  


L’isolamento non potrà fermare il coronavirus. Vi è prova di contagi avvenuti in Cina, in Usa (cliccate qui) e in Germania nel periodo dell’incubazione. (Fonte: The New England Journal of Medicine, Transmission of 2019-nCoV Infection from an Asymptomatic Contact in Germany).

Non solo: è tipico delle infezioni respiratorie diffondersi soprattutto in pazienti a-sintomatici che non manifestano l’infezione. A spiegarcelo è Stefano Petti, professore al dipartimento di Malattie infettive e Salute Pubblica della Sapienza di Roma.

Professore, questa informazione aumenterà l’allarmismo.

“Trattandosi di un virus nuovo, è normale che vi sia tanta attenzione, soprattutto da parte degli addetti ai lavori. Ma non è proprio il caso di preoccupare. I virus a trasmissione aerea sono trasmessi anche dai ‘portatori precoci’ (ossia da chi si trova nel periodo dell’incubazione), è un fatto risaputo, perciò i cordoni sanitari sono una misura primitiva, di quando si ignorava il comportamento dei virus”.

Se l’isolamento non serve, cosa si può fare?

“Adottare le Precauzioni Universali, misure igieniche che si dovrebbero mettere in atto sempre. Perché sono centinaia di migliaia i microorganismi che ci possono colpire durante un’esistenza”.

Esempi?

“Lavarsi le mani e arieggiare le stanze spesso. Buone abitudini da non trascurare, anche se fa freddo. Poi, è importante abbattere l’eccessiva umidità – almeno al di sotto del 65% – tipica delle palestre e delle piscine. Cercare di evitare le distanze ravvicinate, l’ideale è mantenersi ad almeno un metro dal proprio vicino o, comunque, limitare il contatto più ravvicinato al minimo indispensabile”.

Vi sono ospedali, alberghi e uffici con le finestre sigillate.

“Le stanze devono avere un ricambio d’aria naturale. Studi hanno rilevato una percentuale di infezioni respiratorie da virus, funghi e batteri aerei notevolmente più alta negli edifici bassi e sigillati rispetto a quelli con soffitti alti e spifferi alle finestre”.

Le mascherine servono?

“Sì. Perché i virus viaggiano solo nei droplet (le goccioline emesse quanto si parla, si starnutisce o si tossisce), perciò non è importante che la mascherina non riesca a trattenere il virus perché deve fermare i droplet e questo lo fa. Poi, il ricambio d’aria aiuta a diluire i droplet…”.

Il coronavirus n-CoV è aggressivo?

“E’ un patogeno prevalentemente opportunista. Significa che deriva dagli animali e che, da poco, si è adattato all’uomo; che ha una letalità elevata che però riguarda solo le persone immunodepresse (la letalità è il rapporto tra numero di decessi e numero di malati, al momento è del 2% ma è destinata a diminuire nel prossimo futuro)”.

Quindi non è rischioso per le persone sane?

“No”.

Gli immunodepressi rischiano di più di morire di morbillo o di un patogeno opportunista?

“I dati e l’esperienza ci confermano che le morti da patogeni opportunisti sono assai più frequenti negli immunodepressi”.

Ma allora: tutto questo allarmismo?

“È allarmismo, infatti. E di questo è anche colpa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha decretato il massimo livello di allerta per questo virus. Cliccate qui. L’infezione non si trasmette con un singolo microrganismo ma con un numero minimo, la cosiddetta carica minima infettante. Che, nel caso del coronavirus, patogeno semi-opportunista, deve essere alta. Cioè per ammalarsi è necessario inalare molti microorganismi in un tempo relativamente breve. Se il nostro stato di salute è buono occorre un contatto assai prolungato per infettarsi”.

Però si è lo stesso contagiosi?

“Sì. I microrganismi patogeni per l’uomo tendono a mascherare i sintomi per potersi propagare meglio all’interno della popolazione. E’ un concetto noto come immune escape e si verifica in seguito all’adattamento del microrganismo alla specie che gli fa da serbatoio. Per tutti i virus, non solo quelli a trasmissione aerea, succede sempre, ma accade anche con i batteri, i miceti, i protozoi, ecc.”.

Questa situazione vale anche per gli altri virus a trasmissione aerea?

“Esattamente. Nello studio di Sarna e colleghi del 2018, cliccate qui, si osservi nella Tabella 4 che i virus respiratori (TUTTI i tipi, compresi molti coronavirus e rhinovirus), sono molto più frequenti nei bambini asintomatici che in quelli con infezioni profonde dell’apparato respiratorio. Teniamo presente che nella popolazione i bambini “apparentemente” sani sono molti di più rispetto a quelli malati, la Tabella 3 mostra simili risultati”.

Se ci si ammala senza accorgersene e se questa è la situazione più frequente possiamo dire che le persone sane non dovrebbero preoccuparsi?

“È così. Ricordiamoci sempre di migliorare il sonno, limitare lo stress e assumere tutti i nutrienti necessari quotidianamente perché questi elementi rinforzano la nostra immunità. Pensiamo agli atleti. Nel lavoro di Valtonen e colleghi del 2019, cliccate qui, si parla proprio di raffreddore e di atleti di alto livello. In figura 2 troviamo molti dei soggetti campionati risultati positivi al virus per un certo tempo ma mai ammalatisi. In Tabella 1 si vede la proporzione di soggetti asintomatici ma positivi a rhino e coronavirus nel Finland team”.

Ma se vi sono regole generali di prevenzione e se i microorganismi che ci possono infettare sono milioni, che senso ha concentrarsi su un solo virus?

“Non ha proprio senso. Vi sono norme di precauzione per i virus aerei, altre per quelli a trasmissione sanguigna, altre per quelli trasmessi dagli alimenti e dall’acqua, altre per quelli con vettore (insetti). Osserviamo per esempio i casi di sospetta influenza in Europa (le cosiddette ILI influence-like illness e ARI acute respiratory infections): secondo l’osservatorio europeo ECDC sono molto meno della metà i casi in cui è coinvolto il virus influenzale (in questa stagione sono solo 1/4, cioè 200.000 su 850.000 campioni delle presunte influenze, secondo la Tabella 1 del report mensile dell’ECDC) e in una buona parte di questi i virus isolati non sono quelli del vaccino (128.000 su 200.000). Ecco anche perché la vaccinazione, che si basa sul controllo di un singolo o a massimo tre o quattro microrganismi è un metodo primitivo di prevenzione delle malattie infettive”.

Studio sul coronavirus n-CoV.

A riprova di quanto dettoci dal professor Stefano Petti, ecco lo studio apparso sul New England Journal of Medicine, qui. A partire dal 1 gennaio a Wuhuan, meno del 10% dei casi identificati è stato al mercato. Oltre il 90% si è infettato per via interumana. Ma attenzione: più del 70% dei casi non ha avuto contatti con persone che presentavano sintomi respiratori, è perciò assai probabile che in più del 70% dei casi la sorgente è stata un soggetto asintomatico. Ecco perché la quarantena non può funzionare.

«TU L’HAI DETTO» – Arcivescovo Carlo Maria Viganò



«In verità vi dico: Uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono a dirgli uno dopo l’altro: «Sono forse io, Signore?» Ma egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Certo, il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito! Meglio sarebbe per quell’uomo se non fosse mai nato». E Giuda, il traditore, prese a dire: «Sono forse io, Maestro?» E Gesù a lui: «Lo hai detto». Mt 26, 20-25

Il 25 Marzo è stato pubblicato l’Annuario Pontificio 2020, con una vera e propria novità. Può apparire un’inezia tipografica, nella parte dedicata al regnante Pontefice, ma così non è. Fino allo scorso anno, infatti, i titoli di Francesco erano elencati in capo alla pagina, ad iniziare da «Vicario di Cristo», «Successore del Principe degli Apostoli» ecc., per finire con il nome al secolo ed una brevissima biografia.

Nella nuova edizione invece, campeggia in caratteri cubitali il nome secolare JORGE MARIO BERGOGLIO, seguito dalla biografia, dalla data di elezione e di inizio del «ministero di Pastore universale della Chiesa». Separati da un tratto e dalla dicitura «Titoli storici» sono poi elencati tutti i titoli del Romano Pontefice, quasi non facessero più parte integrante del munus petrinum che legittima l’autorità riconosciuta dalla Chiesa al Papa.

Questa modifica nell’impaginazione e nel contenuto di un testo ufficiale della Chiesa Cattolica non può esser ignorata, né è possibile attribuirvi un gesto di umiltà da parte di Francesco, che peraltro mal si concilia con il suo nome ben in evidenza. Pare invece potervi scorgere l’ammissione – passata sotto silenzio – di una sorta di usurpazione, laddove a regnare non è il «Servus servorum Dei», ma la persona di Jorge Mario Bergoglio, che ha ufficialmente disconosciuto di essere il Vicario di Cristo, il Successore del Principe degli Apostoli e il Sommo Pontefice, quasi si trattasse di fastidiosi orpelli del passato: solo «titoli storici», appunto.

Un gesto quasi di sfida – verrebbe da dire – in cui Francesco trascende ogni titolo; o peggio: un atto di ufficiale modifica del Papato, con il quale egli non si riconosce più custode, ma diventa padrone della Chiesa, libero di demolirla dall’interno senza dover rispondere ad alcuno. Un tiranno, insomma.

Non sfugga ai Pastori e ai fedeli la portata di questo gravissimo gesto, con il quale il dolce Cristo in terra – come Santa Caterina chiamava il Papa – si svincola dal proprio ruolo di Vicario per proclamarsi, in un delirio di orgoglio, monarca assoluto anche rispetto a Cristo.

Ci avviciniamo ai giorni sacri della Passione del Salvatore, che inizia nel Cenacolo con il tradimento di uno dei Dodici; non è illegittimo chiedersi se le parole di comprensione con cui il 16 Giugno 2016 Bergoglio ha cercato di riabilitare Giuda non fossero un goffo tentativo di discolpa anche per se stesso.

Questo agghiacciante pensiero trova ulteriore conferma nella terribile decisione di interdire alla Cattolicità di celebrare la Pasqua, per la prima volta dopo due mila anni dalla Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

«Il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito!» (Mt 26, 24)


Venerdì della I Settimana di Passione 2020

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Sabato 4 Aprile 2020
Sabato della V settimana di Quaresima

Vangelo (24 marzo 2018) Per riunire insieme i figli di Dio che ...

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Antifona d'ingresso
Signore, non stare lontano,
affrettati, mia forza, ad aiutarmi,
perché io sono un verme e non un uomo,
un obbrobrio per tutti, lo scherno della gente. (Sal 22,20.7)

Colletta
O Dio, che operi sempre per la nostra salvezza
e in questi giorni ci allieti con un dono speciale
della tua grazia,
guarda con bontà alla tua famiglia,
custodisci nel tuo amore chi attende il Battesimo
e assisti chi è già rinato alla vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ez 37,21-28)
Farò di loro un solo popolo.


Dal libro del profeta Ezechièle

Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d’Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni.
Non si contamineranno più con i loro ìdoli, con i loro abomìni e con tutte le loro iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato, li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Il mio servo Davide regnerà su di loro e vi sarà un unico pastore per tutti; seguiranno le mie norme, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. Abiteranno nella terra che ho dato al mio servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli, per sempre; il mio servo Davide sarà loro re per sempre.
Farò con loro un’alleanza di pace; sarà un’alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre.

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-13)
Rit: Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.

Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciàtela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».

Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore.

La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni».

Canto al Vangelo (Ez 18,31)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Gv 11,45-56)
Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Consapevoli, nel profondo del cuore, che Dio ci ama teneramente e in lui è il potere di cambiare il lutto in gioia e di trasfigurare in pienezza la nostra vita, chiediamo fiduciosi:
Fà che veniamo a te, Signore!

Perchè il popolo dei credenti si raduni in unità alla mensa di Cristo, agnello redentore. Preghiamo:
Perchè la solidarietà tra le nazioni si rinsaldi sempre più, fino alle dimensioni della fraternità universale. Preghiamo:
Perchè la famiglia cristiana, alimentando in sé la vita e la concordia dei cuori, sia anticipo del Regno e garanzia che Dio dimora in mezzo agli uomini. Preghiamo:
Perchè, eliminando le sacche di miseria, di sfruttamento e di emarginazione, le nostre città diventino preannuncio del Regno. Preghiamo:
Perchè il nostro frequentare la Chiesa e ricevere i sacramenti produca frutti visibili di conversione a Dio e di comunione con i fratelli. Preghiamo:
Perchè non ci siano più vittime in nome del progresso.
Perchè nessun uomo si arroghi il diritto di vita e di morte.

Padre, ascolta le nostre suppliche e fà che, cibandoci dell'unico corpo e sangue del tuo Figlio Gesù, ci incamminiamo fiduciosi verso l'incontro definitivo per celebrare con te la Pasqua Eterna nel tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Dio onnipotente ed eterno,
che nel sacramento del Battesimo
fai rinascere coloro che confessano il tuo nome,
accogli i doni e le preghiere di questa tua famiglia,
distruggi le nostre colpe
ed esaudisci le speranze di chi crede in te.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DELLA PASSIONE DEL SIGNORE I
La potenza misteriosa della Croce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nella passione redentrice del tuo Figlio
tu rinnovi l’universo
e doni all’uomo il vero senso della tua gloria;
nella potenza misteriosa della croce tu giudichi il mondo
e fai risplendere il potere regale di Cristo crocifisso.
Per questo mistero di salvezza,
uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te un inno di lode
ed esultanti cantiamo: Santo...


Antifona di comunione
Cristo è stato consegnato alla morte
per riunire insieme i figli di Dio
che erano dispersi. (cf. Gv 11,52)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai nutriti
con il corpo e sangue del tuo Figlio,
per questo sacramento di salvezza
fa’ che entriamo in comunione con la tua vita divina.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
I sommi sacerdoti e i farisei diedero l’ordine di arrestare Gesù. Erano molto invidiosi, in seguito a tutto quello che era successo a partire dalla risurrezione di Lazzaro. Troppe persone avevano creduto e avevano seguito Gesù.
Il sommo sacerdote “profetizzò” che la morte di un solo uomo era preferibile alla schiavitù dell’intero popolo, deportato a Roma.
In realtà non era ancora giunto il tempo in cui i Romani avrebbero temuto qualcosa da parte degli Ebrei, come testimonia il processo di Gesù: il procuratore della Giudea diede poca importanza al fatto che Gesù si proclamasse re dei Giudei. Ordinò anche di preparare un cartello con questa iscrizione: “Re dei Giudei”.
Ma, trent’anni dopo, la “profezia” di Caifa avrebbe avuto un senso molto reale, quando i Romani sarebbero giunti a disperdere l’intero popolo e a distruggere il tempio.
Ma Gesù non era un pericolo! Egli muore per il suo popolo, per riunire in un solo corpo i figli di Dio che erano dispersi. Prima della morte, Gesù prega il Padre suo, perché tutti possano essere “uno” come lui con il Padre.
Molte persone cercarono Gesù nel momento dei preparativi della Pasqua. Molti chiesero: “Non verrà egli alla festa?”. Certamente Gesù verrà per la festa pasquale, perché, senza di lui, essa non avrebbe un senso molto profondo.
Allo stesso modo, nella nostra vita, una Pasqua senza Cristo non ha senso. Oggi dobbiamo porci la stessa domanda dei sommi sacerdoti e dei farisei: “Che facciamo? Quest’uomo compie molti segni”.
E noi che cosa vogliamo fare di Cristo nella nostra vita?

venerdì 3 aprile 2020

CEROTTI VACCINALI E "NANO INSIDIE"

NON CI FACCIAMO PRENDERE DA FACILI ENTUSIASMI E NEMMENO PER IL NASO....IL CEROTTO VACCINALE CONTIENE NANOTECNOLOGIE MINUSCOLE E IMPERCETTIBILI PER TRASFORMARE LE PERSONE IN CYBORG CONTROLLABILI....  

Il nome del ricercatore italiano è Andrea Gambotto e lavora nel team dell'Università di Pittsburgh. Si tratta dello stesso gruppo che ha messo a punto il vaccino per la Sars. Il test effettuato sui topi funziona

VOGLIONO CONTROLLARCI APPROFITTANDO DELLA SITUAZIONE CON IL MICROCHIP CUTANEO?

IL VACCINO CEROTTO - Si tratta di una piccola puntura - per la precisione, 400 micropunture erogate da sottilissimi aghetti disposti su un cerotto largo 1,5 centimetri - sul braccio o sulla spalla, e l'immunità al virus SARS-CoV-2 può svilupparsi entro due settimane, per raggiungere entro altre 3-4 settimane un livello di anticorpi sufficiente a contrastare in modo decisivo il virus. È questo il principio del vaccino sperimentale "PittCoVacc", sperimentato a Pittsburgh. Secondo quanto scoperto dal team di ricercatori, il "vaccino-cerotto", ha consentito sui topi analizzati e vaccinati, di produrre degli anticorpi specifici contro il Covid 19 che sta martoriando il mondo in questo momento storico. Secondo Gambotto, se la Fda autorizzasse il passaggio del test direttamente sull'uomo, in 5 mesi si potrebbe cominciare la produzione del vaccino su larga scala.
Dall'altra parte del mondo, in Australia, è stato realizzato qualcosa di molto simile. Si tratta di un cerotto costituito da nanoparticelle che richiede soltanto due minuti per l'applicazione. È stato messo a punto da un'équipe dell'Istituto di Bioingegneria e Nanotecnologia dell'Università del Queensland, in Australia, guidata dal dott. Mark Kendle.

MICROCHIP E NANOCHIP NEI FARMACI


FDA approva il primo medicinale con un sistema di tracciamento digitale
Pillole dal Mondo n. 1324


23/11/2017
La statunitense Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Abilify MyCite, il primo medicinale con un sistema di tracciamento digitale di ingestione autorizzato negli Stati Uniti. Si tratta di aripiprazolo - approvato dall’FDA nel 2002 per il trattamento della schizofrenia, di episodi maniacali acuti e misti associati a disturbo bipolare e come trattamento aggiuntivo per la depressione negli adulti - con un sensore ingeribile incorporato nelle pillole che registra se il medicinale è stato assunto.

fonte:


Il sistema funziona inviando un messaggio dal sensore nel medicinale ad un wereable patch, un cerotto che trasmette le informazioni ad un’applicazione mobile in modo che i pazienti possano monitorare sul proprio smartphone l’ingestione. I pazienti possono consentire anche ai medici e a quanti li assistono di accedere alle informazioni attraverso un portale web.

“Essere in grado di tracciare l’assunzione dei medicinali prescritti per le malattie mentali può essere utile per alcuni pazienti”, ha dichiarato Mitchell Mathis, Direttore della Divisione di Prodotti di Psichiatria del Centro per la ricerca e la valutazione dei farmaci dell’FDA. “L’FDA supporta lo sviluppo e l’uso di nuove tecnologie nei medicinali e si impegna a collaborare con le aziende per comprendere come pazienti e prescrittori possano beneficiare della tecnologia”.
Gli effetti collaterali più comuni di Abilify sono nausea, vomito, costipazione, mal di testa, vertigini, acatisia, ansia, insonnia e irrequietezza. In alcuni pazienti possono verificarsi irritazioni cutanee nel sito del posizionamento del patch di Abilify MyCite.

Abilify MyCite è stato approvato con un “Boxed Warning” che avvisa i professionisti sanitari che nei pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza trattati con antipsicotici il rischio di morte è maggiore. Il “Boxed Warning” avverte inoltre dell’aumento del rischio di pensieri e comportamenti suicidari nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti che assumono antidepressivi. Il medicinale deve essere dispensato con una “Medication Guide” che contiene importanti informazioni sugli usi e sui rischi. Nell’etichettatura si precisa che la capacità del prodotto di migliorare l’aderenza terapeutica da parte del paziente non è stata dimostrata.

La sicurezza e l’efficacia di Abilify MyCite, che non è indicato per il trattamento di pazienti con psicosi associata alla demenza, non sono state dimostrate nei pazienti pediatrici.


La storia segreta di Fort Detrick, la base della CIA per gli esperimenti di controllo mentale

Nel 1954, un medico della prigione nel Kentucky isolò sette detenuti neri e diede loro dosi “doppie, triple e quadruple” di LSD per 77 giorni consecutivi. Nessuno sa che fine abbiano fatto le vittime. Potrebbero essere morti senza sapere che di essere stati arruolati nel programma altamente segreto della CIA per sviluppare modi per controllare le menti - un programma appoggiato in una base dell'esercito poco conosciuta e con un passato oscuro, Fort Detrick.



L’espansione suburbana ha ormai inghiottito Fort Detrick, una base dell’esercito a 50 miglia da Washington, nella città di Frederick, nel Maryland. Settantasei anni fa, tuttavia, quando l’esercito scelse Detrick come luogo per sviluppare i suoi piani super segreti per combattere la guerra biologica, l’area intorno alla base appariva molto diversa.In effetti, fu scelto per il suo isolamento. Questo perché Fort Detrick, ancora oggi fiorente come principale base dell’esercito per la ricerca biologica e che ora comprende quasi 600 edifici su 13.000 acri, è stato per anni il centro nevralgico segreto dell’impero chimico e della mente della CIA.Fort Detrick è oggi uno dei laboratori all’avanguardia nel mondo per la ricerca di tossine e antitossine, il luogo in cui si sviluppano le difese contro ogni peste, dai funghi delle colture all’Ebola.Il suo ruolo di leader nel settore è ampiamente riconosciuto. Per decenni, tuttavia, gran parte di ciò che accadeva in quella base era un segreto strettamente custodito. I direttori del programma di controllo mentale della CIA MK-ULTRA, che utilizzava Fort Detrick come base chiave, distrussero la maggior parte dei loro archivi nel 1973.Alcuni dei suoi segreti sono stati rivelati in documenti declassificati, attraverso interviste e come risultato di indagini del Congresso. Insieme, queste fonti rivelano il ruolo centrale di Detrick in MK-ULTRA e nella produzione di veleni destinati a uccidere leader stranieri.Nel 1942, allarmato dai rapporti secondo cui le forze giapponesi stavano conducendo una guerra batteriologica in Cina, l’esercito decise di lanciare un programma segreto per sviluppare armi biologiche. Assunse una biochimica dell’Università del Wisconsin, Ira Baldwin, per eseguire il programma chiedendogli di trovare un sito per un nuovo complesso di bio-ricerca.Baldwin scelse una base della Guardia Nazionale per lo più abbandonata sotto la montagna di Catoctin chiamata Detrick Field. Il 9 marzo 1943, l’esercito annunciò di aver ribattezzato la base Camp Detrick, lo designò come quartier generale dei laboratori di guerra biologica dell’esercito e acquistò diverse fattorie adiacenti per ottenere spazio e privacy extra.Dopo la seconda guerra mondiale, Detrick scemò di importanza. Il motivo era semplice: gli Stati Uniti avevano armi nucleari, quindi lo sviluppo di quelle biologiche non sembrava più urgente. All’inizio della Guerra Fredda, tuttavia, due sviluppi apparentemente non collegati da parti opposte del mondo sbalordirono l’appena fondata Central Intelligence Agency e dato a Detrick una nuova missione.Il primo fu, nel 1949, il processo per tradimento del primate cattolico romano d’Ungheria Cardinale Joseph Mindszenty. Al processo, il cardinale sembrò disorientato, parlò in tono monotono e confessò crimini che evidentemente non aveva commesso. Poi, dopo la fine della guerra di Corea, si scoprì che molti prigionieri americani avevano firmato dichiarazioni che criticavano gli Stati Uniti e, in alcuni casi, confessavano crimini di guerra.La CIA spiegò entrambi i fatti nello stesso modo: il lavaggio del cervello. I comunisti, concluse la CIA, dovevano aver sviluppato una droga o una tecnica che permetteva loro di controllare le menti umane. Nessuna prova di ciò è mai emersa, ma la CIA si innamorò della sua fantasia.Nella primavera del 1949 l’esercito formò una piccola squadra super segreta di chimici a Camp Detrick chiamata divisione delle operazioni speciali. Il suo compito era trovare usi militari per batteri tossici. L’uso coatto delle tossine era un nuovo campo e i chimici della divisione Operazioni speciali dovevano decidere come iniziare la loro ricerca.Allo stesso tempo, la CIA aveva appena creato il proprio corpo di maghi chimici. Gli ufficiali della CIA in Europa e in Asia stavano regolarmente catturando sospetti agenti nemici e volevano sviluppare nuovi modi per allontanare i prigionieri dalle loro identità, indurli a rivelare segreti e forse persino programmarli per commettere atti contro la loro volontà.Allen Dulles, che gestiva la direzione delle operazioni segrete della CIA e che presto sarebbe stato promosso a dirigere l’agenzia, considerava il suo progetto di controllo mentale – prima chiamato Bluebird, poi Artichoke, poi MK-ULTRA – di suprema importanza, la differenza tra la sopravvivenza ed l’estinzione degli Stati Uniti.

Nel 1951, Dulles assunse un chimico per progettare e supervisionare una ricerca sistematica della chiave per il controllo mentale.

L’uomo che scelse, Sidney Gottlieb, non faceva parte dell’aristocrazia del cucchiaio d’argento da cui venivano reclutati la maggior parte degli ufficiali della prima CIA, ma un ebreo di 33 anni, proveniente da una famiglia immigrata, che zoppicava e balbettava. Ha anche meditato, vissuto in una cabina isolata senza acqua corrente e si è alzato prima dell’alba per mungere le sue capre.

Gottlieb voleva usare le risorse di Detrick per spingere il suo progetto di controllo mentale a nuovi livelli. Chiese a Dulles di negoziare un accordo che formalizzasse la connessione tra i militari e la CIA in questa ricerca. Secondo le disposizioni dell’accordo, secondo un rapporto successivo, “la CIA ha acquisito le conoscenze, le abilità e le strutture dell’esercito per sviluppare armi biologiche adatte all’uso della CIA“.




Approfittando di questo accordo, Gottlieb creò un’enclave segreta della CIA all’interno di Camp Detrick. La sua manciata di chimici lavorò così a stretto contatto con i loro colleghi della divisione Operazioni speciali che divennero una singola unità.


Alcuni scienziati al di fuori del gruppo sospettavano cosa stesse succedendo. “Sai cosa significa un’operazione autonoma e pronta all’uso“? Uno di loro chiese anni dopo. “La CIA ne gestiva una nel mio laboratorio. Stavano testando sostanze psicochimiche e facendo esperimenti nei miei laboratori e non me lo dicevano“.

Gottlieb cercava incessantemente un modo per spazzare via le menti umane in modo da poter impiantare nuove menti al loro posto. Testò una sorprendente varietà di combinazioni di farmaci, spesso in combinazione con altri tormenti come l’elettroshock o la deprivazione sensoriale. Negli Stati Uniti, le sue vittime erano soggetti inconsapevoli nelle carceri e negli ospedali, tra cui una prigione federale ad Atlanta e un centro di ricerca sulla dipendenza a Lexington, Kentucky.

In Europa e in Asia orientale, le vittime di Gottlieb erano prigioniere in centri di detenzione segreti. Uno di quei centri, costruito nel seminterrato di un’antica villa nella città tedesca di Kronberg, potrebbe essere stata la prima prigione segreta della CIA.


Mentre gli scienziati della CIA e i loro ex compagni nazisti sedevano davanti a un camino in pietra per discutere delle tecniche di controllo mentale, i prigionieri nelle celle del seminterrato venivano preparati come soggetti in esperimenti brutali e talvolta fatali.


Questi furono gli esperimenti più raccapriccianti che il governo degli Stati Uniti abbia mai condotto sugli esseri umani. In uno di essi, a sette prigionieri di Lexington, nel Kentucky, furono somministrate dosi multiple di LSD per 77 giorni di fila. In un altro, ai nordcoreani catturati venivano somministrati farmaci depressivi, quindi dosati con potenti stimolanti ed esposti a calore intenso ed elettroshock mentre si trovavano in uno stato di transizione indebolito. Questi esperimenti hanno distrutto molte menti e causato un numero sconosciuto di morti. Molte delle pozioni, pillole e aerosol somministrati alle vittime furono create a Detrick.

Una delle vittime più note degli esperimenti MK-ULTRA fu Frank Olson.

Olson era un ufficiale della CIA che aveva trascorso tutta la sua carriera a Fort Detrick e conosceva i suoi segreti più profondi. Quando iniziò a meditare sull’abbandono della CIA, i suoi compagni temettero una minaccia alla sicurezza. Gottlieb convocò la squadra in un ritiro e fece in modo che Olson venisse drogato con l’LSD. Una settimana dopo, Olson morì volando dalla finestra di un hotel a New York. La CIA lo definì suicidio. La famiglia di Olson crede che sia stato gettato dalla finestra per impedirgli di rivelare cosa stava succedendo all’interno di Camp Detrick.


Un decennio di intensi esperimenti aveva insegnato a Gottlieb che ci sono davvero modi per distruggere una mente umana. Tuttavia, non trovò mai il modo di impiantare una nuova mente nel vuoto risultante. Il graal che cercava gli sfuggiva. MK-ULTRA si concluse con un fallimento all’inizio degli anni ’60. “La conclusione di tutte queste attività“, ha ammesso in seguito, “fu che è molto difficile manipolare il comportamento umano in questo modo“.


Tuttavia, Fort Detrick, come fu ribattezzato nel 1956, rimase la base chimica di Gottlieb. Dopo la fine di MK-ULTRA, lo usò per sviluppare e conservare l’arsenale di veleni della CIA. Nei suoi congelatori, manteneva agenti biologici che potevano causare malattie tra cui il vaiolo, la tubercolosi e l’antrace, nonché una serie di tossine organiche, tra cui veleno di serpente e veleno paralizzante di crostacei. Sviluppò veleni destinati a uccidere il leader cubano Fidel Castro e il leader congolese Patrice Lumumba.

Durante questo periodo, il profilo pubblico di Fort Detrick divenne sempre più sinistro. Nessuno sapeva che la CIA vi stava producendo veleni, ma il suo ruolo di principale centro del paese per la ricerca sulla guerra biologica e contro le colture divenne chiaro. Dalla metà del 1959 alla metà del 1960, gruppi di manifestanti si riunivano una volta alla settimana al cancello. “Nessuna razionalizzazione della difesa può giustificare il male della distruzione di massa e delle malattie“, sostenevano.

Nel 1970, il presidente Richard Nixon ordinò a tutte le agenzie governative di distruggere le loro scorte di tossine biologiche. Gli scienziati dell’esercito rispettavano l’ordine. Gottlieb esitò. Aveva trascorso anni a radunare questa mortale farmacopea e non voleva distruggerla. Dopo l’incontro con il direttore della CIA Richard Helms, accettò con riluttanza di non avere scelta.

Tuttavia, un lotto, un veleno ricavato da molluschi estremamente potente noto come sassitossina, sfuggì alla distruzione. Due contenitori contenenti quasi 11 grammi di sassitossina – abbastanza per uccidere 55.000 persone – rimasero nel deposito di Gottlieb a Fort Detrick. Prima che i tecnici dell’Esercito potessero rimuoverli, due ufficiali della Divisione Operazioni Speciali li misero nel bagagliaio di un’auto e li portarono al Navy Bureau of Medicine and Surgery di Washington, dove la CIA manteneva un piccolo deposito chimico. Uno degli aiutanti di Gottlieb in seguito testimoniò di aver ordinato questa operazione senza informare il suo capo. Quando la sassitossina fu scoperta e distrutta nel 1975, Gottlieb si era ritirato.
Gottlieb fu il più potente e controverso cittadino americano sconosciuto del 20° secolo, a meno che non ci sia stato qualcun altro con il potere di condurre esperimenti brutali in tre continenti provvisto di una licenza per uccidere rilasciata dal governo degli Stati Uniti.

Fort Detrick, la sua base operativa, contiene ancora storie non raccontate sulla crudeltà che vi si svolsero o che da lì vennero ordinate, a sole 50 miglia dal centro del governo che ha tenuto sigillati i suoi segreti per decenni.

COVID 19 / DENTRO I MISTERI DEL LABORATORIO SEGRETO USA, FORT DETRICK

Cosa sta succedendo nel laboratorio super segreto degli americani di Fort Detrick, nel Maryland?

Improvvisamente chiuso dopo 60 anni di attività ad agosto 2019, vale dire pochi mesi prima dello scoppio della pandemia da coronavirus, a quanto pare ora ha ripreso la sua operatività.


Ma a cosa stanno lavorando i suoi oltre 750 addetti civili e militari? Un mistero.

Partiamo dalle news.

I CINESI ACCUSANO

22 marzo. Il quotidiano cinese People’s Daily denuncia: “C’è una grande incertezza sulle attività dell’US Microbial Laboratory di Fort Detrick, riguardo la diffusione del coronavirus, che ha spinto le persone a chiedere chiarimenti”.

Un modo come un altro per allontanare i sospetti dal famigerato super laboratorio di Wuhan dal quale – secondo non pochi – sarebbe “uscito” il maledetto virus?


ll quotidiano cinese sottolinea che il 10 marzo è stata lanciata una petizione, sullo stesso sito web della Casa Bianca, chiedendo al governo degli Stati Uniti di rivelare “il vero motivo dietro la chiusura di Fort Detrick e di chiarire se il laboratorio in questione era l’unità di indagine sul nuovo coronavirus”.

Il laboratorio – precisa il People’s Daily – è stato fino a poco tempo fa il principale centro del “programma di armi biologiche del comando medico dell’esercito americano. Materiale infettivo mortale, come il virus Ebola e la malattia del vaiolo, veniva studiato presso la struttura, ma è stato bruscamente chiuso nell’agosto del 2019”.

Gli stessi media a stelle e strisce, del resto, hanno indicato che la sua chiusura ha risposto a problemi di sicurezza dopo che i Centers for Desease and Prevention (CDC) hanno scoperto che l’organizzazione non aveva istituito sistemi in grado di decontaminare le acque reflue per la sicurezza dei lavoratori del mega laboratorio.

Un po’ quanto viene descritto dal recente film – “Dirty Waters” – sulla tragedia del Teflon e le pesantissime colpe (solo nel 2018 venute a galla sotto il profilo giudiziario) del colosso americano DuPont-Dow Chemical.

LA MISTERIOSA CHIUSURA

Lo stesso New York Times ha riferito che il CDC non era in grado di fornire ulteriori dettagli sulla sospensione delle attività di Fort Detrick per “motivi di sicurezza nazionale”; oltre ad indicare che numerosi siti e portali web in inglese, che facevano eco alla notizia, erano stati rimossi.

Una serie di misteri, dunque, che più fitti non si può, sulle ragioni che hanno portato alla improvvisa chiusura, ad agosto scorso, del maxi centro di Fort Detrick.

Solo per via delle acque reflue?

O di cosa altro?

Qui e in apertura i laboratori di Fort Detrick

Un altro dato. A luglio 2019, cioè poco prima della misteriosa chiusura di Fort Detrick, la Camera degli Stati Uniti aveva chiesto formalmente al Pentagono se avesse testato e usato armi chimiche tra gli anni ’50 e ’70. Una richiesta insolita – secondo gli esperti – e non motivata da problematiche d’attualità. La cui spiegazione potrebbe essere proprio la contaminazione causata dall’attività di quel super laboratorio, notizia che presumibilmente circolava in alcuni ambienti. Un modo per far pressione, in maniera indiretta, perché si chiudesse la vicenda, senza sollevare polveroni sulle attività svolte dalla US Army.

Ma passiamo ad un altro fresco reportage, di appena qualche giorno fa, 20 marzo, firmato da due cronisti statunitensi di ABC News, Luis Martinez e Rachel Scott.

Tutto rose e fiori sulle attività di Fort Detrick, evidentemente appena ricominciate; forse mandato in onda proprio per festeggiare la ripresa delle attività dopo il misterioso stop.

Un vero inno alle capacità, tutte americane, di lottare contro i mali del secolo e in questo caso nella crociata anti coronavirus.

IL REPORTAGE DI ABC NEWS TUTTO ROSE & FIORI

Così esordiscono i due cronisti del colosso televisivo Usa: “Alcuni dei migliori scienziati dell’esercito americano sono in prima linea nella battaglia contro la nuova pandemia di coronavirus. Mentre il resto del mondo segue le linee guida ufficiali sulla salute, i ricercatori dell’US Army Medical Institute of Infectious Diseases (USAMRIID) di Fort Detrick sono letteralmente alle prese con il coronavirus, su base giornaliera”.

Come in un film epico planetario descrivono: “Vestiti con strati di equipaggiamento protettivo, lavorano con campioni vivi del virus SARS-COV2 per produrre versioni purificate che possono essere utilizzate dai ricercatori per sviluppare un vaccino e calibrare anche i milioni di test diagnostici ora disponibili che determinano se qualcuno è stato infettato con Covid-19 o no”.

Continua il reportage: “ABC News ha avuto un raro accesso al laboratorio di Fort Detrick, per vedere il ruolo chiave che gli scienziati dell’esercito stanno giocando nella battaglia contro il virus. Conosciuti come leader mondiali nella ricerca di malattie infettive, questi scienziati – che in passato hanno lavorato sui virus mortali di Ebola, SARS e Zika – si stanno ora concentrando esclusivamente sul coronavirus”.

LE MERAVIGLIE DEL SUPER COMANDANTE

Rayan McCarthy

Raccolgono il parere del “segretario dell’esercito”, Rayan McCarthy, che conduce i reporter ad una accurata visita delle varie sezioni militari e strutture del mega centro: “Non abbiamo molto tempo, perché siamo in questa lotta, la gente sta morendo. Queste persone lavorano ogni giorno e lo batteranno. Lo so nel mio cuore perché l’hanno già fatto. Basta passeggiare per questo edificio. Vedi i piccoli segni sui muri: Zika, Sars. Hanno battuto quello. Hanno battuto l’Ebola. E stanno lavorando – gonfia il petto McCarthy – con tutto il governo. Con tutta l’industria. Qui”.

Sottolineano gli inviati di ABC News: “Cinque diversi vaccini sono attualmente in fase di elaborazione da parte dei ricercatori a livello nazionale e richiederanno l’approvazione della Food and Drug Administration per dimostrare che sono sicuri. Come nello sviluppo di altri vaccini, i ricercatori di USAMRIID svolgeranno un ruolo chiave nella prossima fase di test quando i vaccini vengono provati su animali”.

Quindi, abbiamo la prova che i lavori sono ripresi col turbo nel mega centro di Fort Detrick.

Tutti finiti i problemi precedenti?

Come mai i così solerti reporter di ABC News non forniscono alcun ragguaglio sotto quell’aspetto?

E, soprattutto, come mai non fanno un minimo di chiarezza sul quel fosco passato, da incubo, che ha sempre caratterizzato la story di Fort Detrick?

Un altro mistero.

Quello dell’USAMRIID nel Maryland è il principale centro statunitense per la “ricerca delle misure da adottare in caso di guerra biologica”. Fa direttamente capo all’U.S. Army Medical Command ed è sotto il controllo della U.S. Army. E’ l’unico laboratorio del Dipartimento della Difesa a stelle e strisce attrezzato per un livello di biosicurezza 4, il top.


SPORCA STORY DI ARMI PSICOLOGICHE & CHIMICHE

La sua storia ha inizio negli anni ’50, quando il tenente colonnello Abram Benenson fu nominato ufficiale di collegamento medico presso l’US Army Biological Warfare Laboratories a Fort Detrick per supervisionare i problemi difensivi biomedici.

Venne poi firmato un accordo per istituire gli “Studi sulla Difesa Medica Contro le Armi Biologiche”, inizialmente condotti con il Corpo chimico dell’esercito degli USA e con il Dipartimento medico dell’esercito. Così nacque il precursore di USAMRIID, vale a dire “l’Unità Medica dell’esercito” sotto il comando del colonnello William Tigertt.


Una storia lunga fino ai giorni nostri, quella di Fort Detrick. Popolata di episodi ai confini della realtà e che fanno correre brividi lungo la schiena.

Tra l’altro si è scoperto, solo dopo anni, che le famose missive all’antrace che terrorizzarono all’epoca mezzo mondo erano state preparate proprio a Fort Detrick.

Per rendersi conto di tutta la sporca story vi invitiamo a scorrere un altro reportage, stavolta di vera (contro) informazione.

Lo ha scritto Stephen Kinzer il 15 settembre 2019 e si intitola, in modo significativo: “La storia segreta di Fort Detrick, la base della CIA per gli esperimenti di controllo mentale”.

Leggere per credere.

LA CINA SCARICA SULL'ITALIA LE COLPE DEL DISASTRO CORONAVIRUS



LA CINA NON GUARDA IN FACCIA A NESSUNO, PROPRIO COME IL CORONAVIRUS. CARI POLITICI ITALIANI AVETE ANCORA VOGLIA DI ABBRACCIARE UN CINESE?

La Cina nasconde i nuovi casi di coronavirus (che ci sono: altro che zero nuovi contagi!) e incolpa l'Italia (eppure ci si ostina a considerare amico il regime comunista cinese)

di Leone Grotti

Ora che il governo italiano, fustigato anche dal New York Times, ha mostrato non poche falle nella gestione dell'epidemia di coronavirus, si rinnovano gli appelli al modello cinese e gli elogi per l'efficienza del governo comunista. Ma come spesso accade, e come già spiegato, Pechino mostra al mondo solo una parte della verità.

QUELLO CHE PECHINO NON DICE
Dopo una settimana in cui si è registrato appena un contagio a Wuhan, epicentro mondiale dell'epidemia, le autorità hanno dichiarato che a partire da oggi saranno tolte alcune restrizioni ai viaggi nella provincia dell'Hubei. Allo stesso modo Wuhan, la capitale provinciale, comincerà a uscire dalla quarantena l'8 aprile dopo oltre due mesi.
I numeri ufficiali, però, non raccontano tutta la verità. A partire da febbraio, infatti, la Commissione nazionale della sanità cinese ha dichiarato che i casi di individui contagiati, ma asintomatici, non sarebbero stati inclusi nelle statistiche ufficiali. Secondo un documento governativo interno consultato dal South China Morning Post, gli asintomatici accertati a fine febbraio erano 43 mila, mentre quelli comunicati ufficialmente al mondo in uno studio pubblicato su Jama il 24 febbraio dal Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie erano appena 889.

OGNI GIORNO REGISTRIAMO DECINE DI CASI
Poiché gli asintomatici - secondo uno studio cinese, americano e inglese - potrebbero avere infettato oltre il 70 per cento dei contagiati a Wuhan, la loro presenza non è certo trascurabile. Mentre però il governo cinese continua a sostenere che l'infezione a Wuhan è stata bloccata e che ora la Cina soffre per i contagi di importazione da parte di stranieri arrivati nel Dragone dall'estero, un membro del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie di Wuhan ha dichiarato a Caixin che «ogni giorno la città continua a registrare decine di casi, anche se si tratta di persone asintomatiche». Ecco perché «non è possibile affermare al momento che la trasmissione del contagio si è fermata».
La presenza accertata di centinaia di asintomatici è anche il motivo per cui la task force provinciale contro il Covid-19 ha chiesto alla squadra di medici incaricata di monitorare il contagio di restare a Wuhan. Eppure questo non è quello che che il governo cinese comunica al mondo, impegnato com'è a diffondere attraverso la propaganda una nuova immagine della Cina.

IL VIRUS È ITALIANO, NON CINESE
Parte di questa propaganda, e gli italiani che inneggiano alla Cina dovrebbero segnarselo, consiste nel far credere a tutto il mondo che il nuovo coronavirus non sia in realtà cinese, bensì italiano. Cornuti e mazziati dal governo cinese nostro "amico", dunque. Attraverso i suoi giornali e i suoi ambasciatori, Pechino ha infatti trasformato una dichiarazione ai media americani del direttore dell'Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, in una ammissione di colpevolezza.
Remuzzi ha dichiarato alla National Public Radio americana che alcuni medici di Bergamo notarono «strane polmoniti, molto gravi, a dicembre e persino a novembre. Significa che il virus circolava almeno in Lombardia prima che venissimo a conoscenza» del focolaio di Wuhan, reso noto a gennaio, nonostante le autorità cinesi sapessero del virus già a dicembre.
I media di regime in Cina hanno avuto buon gioco a stravolgere queste parole, tanto che al Foglio Remuzzi ha dovuto rettificare: «Non c'è alcun dubbio che il virus sia cinese in base alla genetica. Le prime infezioni sono avvenute in Cina a novembre, forse anche prima, e se la Cina l'avesse detto prima... Questo è un esempio da manuale, da insegnare nelle Università, su come si possa manipolare l'informazione scientifica per ragioni di propaganda».

REPRESSIONE TRAMITE APP
Il Partito comunista purtroppo non è cambiato e non ha imparato niente dalle vicende di Li Wenliang e Ai Fen, i medici che per primi hanno avvisato la comunità del virus e che per questo sono stati redarguiti e minacciati dal regime. Se li avessero ascoltati, avrebbero forse potuto evitare la pandemia. Invece li hanno messi a tacere, così come oggi nascondono i nuovi contagi, dimostrando efficienza solo nell'applicare la tecnologia alla sorveglianza di massa della popolazione.
Se nei prossimi giorni le restrizioni ai viaggi in tutta la provincia dell'Hubei saranno gradualmente tolte, non tutti potranno muoversi liberamente. A ogni cittadino, infatti, attraverso le app di Alibaba e WeChat è stato o verrà assegnato un Qr code che ne certifica la condizione sanitaria, riporta Bloomberg. Solo chi ha il disco verde può entrare in ristoranti, bar, supermercati o comprare biglietti del treno.

È L'APP A DECIDERE CHI VA A SCUOLA
Il sistema è già in uso in oltre 200 città, spiega Reuters. Nell'app bisogna inserire i propri dati personali, la carta di identità, la propria posizione, i viaggi effettuati negli ultimi mesi, la propria storia clinica e dichiarare se si è stati in contatto con chiunque abbia avuto problemi di Covid-19 negli ultimi 14 giorni. Nessuno sa in base a quali criteri l'app fornisca alla fine un codice verde (libertà di movimento), arancione o rosso (obbligo di quarantena). Diversi utenti hanno lamentato su Weibo errori clamorosi del sistema: ma fino a quando non verranno risolti, non potranno uscire di casa.
Allo stesso modo, potranno rientrare a scuola e avranno accesso all'educazione in ben 300 città solo quegli studenti che l'app di Tencent giudicherà come «sani» e liberi dal rischio di contagio, informa Caixin. Dei lettori di codici a barre saranno posti all'ingresso degli istituti, anche delle scuole elementari: chi avrà luce verde potrà studiare, gli altri no. È il modello cinese.