mercoledì 25 marzo 2020

LITURGIA DEL GIORNO

La Liturgia di Mercoledi 25 Marzo 2020

ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE

Risultato immagini per annunciazione del signore

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco

Antifona d'ingresso
Disse il Signore, quando entrò nel mondo;
“Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”. (Eb 10,5.7)

Colletta
O Padre, tu hai voluto che il tuo Verbo
si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria:
concedi a noi, che adoriamo il mistero
del nostro Redentore, vero Dio e vero uomo,
di essere partecipi della sua vita immortale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 7,10-14; 8,10)
Ecco, la vergine concepirà.


Dal libro del profeta Isaìa

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».

Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE (Sal 39)
Rit: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato.

SECONDA LETTURA (Eb 10,4-10)
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.


Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 1,14)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
oppure (nel tempo pasquale):
Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria.

Lode e onore a te, Signore Gesù.
oppure (nel tempo pasquale):
Alleluia, alleluia, alleluia.

VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, abbiamo ricevuto con gioia l'annuncio della nostra redenzione. Domandiamo a Dio che esaudisca le preghiere di tutti quelli che celebrano le meraviglie dell'incarnazione di Cristo, dicendogli:
Ascoltaci, o Signore.

- Per la santa Chiesa di Dio, perchè sia santa e immacolata e raggiunga nella sua gloria Maria, la Madre della Chiesa. Preghiamo.
- Per tutti quelli a cui non è ancora stato annunziato il Vangelo, perchè Dio invii ad essi i messaggeri della sua Parola. Preghiamo.
- Per tutti i malati e i sofferenti, perchè trovino nella Vergine Maria il conforto della loro fede, la certezza per la loro speranza. Preghiamo.
- Per la nostra assemblea, perchè ognuno di noi sia sempre attento alla parola del Signore. Preghiamo.

Signore, ricordati della tua Chiesa e degnati di esaudire le nostre preghiere: oggi le affidiamo a Colei che fu annunziata come Madre del tuo Figlio, Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Padre, i doni che ti offriamo
celebrando l’incarnazione del tuo unico Figlio,
e fa’ che la tua Chiesa riviva nella fede
il mistero in cui riconosce le proprie origini.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
L’incarnazione del Verbo nel grembo della Vergine.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
All’annunzio dell’angelo
la Vergine accolse nella fede la tua parola,
e per l’azione misteriosa dello Spirito Santo
concepì e con ineffabile amore portò in grembo
il primogenito dell’umanità nuova,
che doveva compiere le promesse di Israele
e rivelarsi al mondo come il Salvatore atteso dalle genti.
Per questo mistero esultano gli angeli
e adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo...


Antifona di comunione
Ecco, la Vergine concepirà
è darà alla luce un Figlio:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Is 7,14)

Oppure:
Rallegrati, Maria, colui che
nascerà da te sarà santo
e chiamato Figlio di Dio. (cf. Lc 1,31-32)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai accolti alla tua mensa,
conferma in noi il dono della vera fede,
che ci fa riconoscere nel Figlio della Vergine
il tuo Verbo fatto uomo,
e per la potenza della sua risurrezione
guidaci al possesso della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.



Commento
Ciò che colpisce, nell’Annunciazione, è che una “religione pura” esige un dialogo vivente e costante fra Dio e ogni uomo. Qui Dio ha pronunciato la sua ultima Parola a Maria, perché si compissero le parole che, nella storia di Israele, erano state dette ad Abramo, a Mosé e ai profeti. Essi avevano ascoltato e obbedito; lasciarono entrare nella loro vita la Parola di Dio, la fecero parlare nelle loro azioni e la resero feconda nel loro destino.
I profeti sostituirono alle loro proprie idee la Parola di Dio; anche Maria lasciò che la Parola di Dio si sostituisse a quelle che erano le sue convinzioni religiose. Di fronte alla profondità e all’estensione di questa nuova Parola, Maria “rimase turbata”. L’avvicinarsi del Dio infinito deve sempre turbare profondamente la creatura, anche se, come Maria, è “piena di grazia”.
Assolutamente straordinario è poi che questo Dio non solo si avvicina a Maria, ma le offre il proprio Figlio eterno perché divenga il suo Figlio. Come è possibile che il “Figlio dell’Altissimo” diventi suo Figlio? “Lo Spirito Santo scenderà su di te”. Come scese sul caos, in occasione della creazione, lo Spirito Santo scenderà su Maria e il risultato sarà una nuova creazione. L’albero appassito della storia fiorirà di nuovo. “Maria disse: Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Nell’Annunciazione si ha il tipo di dialogo che il Padre del nostro Signore Gesù Cristo vorrebbe avere con ciascuno di noi. L’esperienza di Maria a Nazaret sottolinea questa verità per tutto il popolo di Dio. Il suo “sì” in risposta all’offerta divina e il cambiamento drammatico di vita che ne sarebbe seguito, mostrano che la venuta di Dio in mezzo a noi esige un cambiamento radicale.
Ma, cosa più importante, l’Annunciazione a Maria ci pone di fronte ad una grande verità: ognuno di noi ha avuto un’“annunciazione” personale. Sto esagerando? No di certo. Se esaminate la vostra vita passata, troverete un’esperienza che è stata decisiva; forse non ebbe allora conseguenze immediate, o almeno non vi sembrò, ma, ripensandoci adesso, vi accorgete che è stata fondamentale, sia essa la scuola che avete frequentato, un libro che avete letto, un discorso che avete ascoltato, una frase delle Scritture che vi ha colpito, gli amici a cui vi siete sentiti uniti o un ritiro che avete fatto. Era il Dio di Maria di Nazaret che si annunciava a voi. Voi avete dunque avuto una “vostra” annunciazione. E se non avete risposto “sì”, o se avete pronunciato soltanto un “sì” timido? Basta riconoscere l’annunciazione ora e cercare di recuperare il tempo perduto, vivendo per Dio e per gli altri.
“Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.

martedì 24 marzo 2020

Enorme UFO avvistato in prossimità del nostro sole (Video)



Il 7 marzo, abbiamo fatto una scoperta senza precedenti nel sistema solare, un gigantesco UFO è stato ripreso dalla sonda SOHO della NASA all’interno del nostro sistema solare.

Il video che vi abbiamo mostrato in quella data è stato davvero interessante e mostra un enorme oggetto circolare non identificato, con un centro a forma di diamante che si muove attraverso il sistema solare.

È noto a tutti che esiste un’inesorabile osservazione del cielo fatta da astronomi e dilettanti, telescopi e satelliti spaziali che registrano tutto ciò che accade nello spazio e trasmettono immagini sulla Terra in tempo quasi reale.

Sono arrivate nuove immagini dalla nostra stella dove sembra esserci un oggetto non identificato che si trova nelle sue vicinanze

Le immaginoi arrivano dal sito Web helioviewer.org della NASA, dove è possibile vedere l’enorme UFO, che è stato registrato il 13 marzo 2020. Le immagini sono state catturate dalla sonda spaziale STEREO.

Le immagini sono state analizzate dal ricercatore Scott Waring, che ha affermato di aver guardato alcune foto del Sole ed ha deciso di dare un’occhiata più da vicino all’enorme oggetto, “un triangolo nero che ha scoperto molti mesi fa”.

Come può questo UFO essere così vicino al Sole e non essere distrutto o attratto dalla stella?

Scott Waring è convinto che questa sia una nave aliena di qualche tipo. Forse è una specie di stazione spaziale, forse in attesa del momento di seguire il suo percorso … o al contrario, in attesa dell’apertura di un portale.

“Questo è chiaramente qualcosa che la NASA e il governo degli Stati Uniti non vogliono segnalarci, ma lo tengono sotto stretto controllo.”

La clip viene rivista attraverso un filtro NASA verde, dove si vede chiaramente che non si adatta alla struttura del sole e presumibilmente ci troviamo di fronte a un UFO chiaramente visibile.

“Questa è la prova assoluta che il triangolo nero non è un tipo di anomalia nello spazio. Se questo UFO fosse davvero un punto solare scuro, ruoterebbe con il Sole, ma ciò non accade. “

Cosa sarà?

Scoperto l’insensato piano per distruggere Internet



Una guerra di pochi contro molti per il dominio sulla grande rete e sull’opinione pubblica. Un piano per minare e distruggere Internet, insieme alla libertà d’espressione e di comunicazione che essa offre ad ognuno di noi. Un disperato tentativo che potrebbe spingere il genere umano ad evolversi ed abbandonare la rete in favore di una nuova forma di comunicazione e condivisione, a prova di falsità e manipolazioni.

Internet è emersa da tempo come il più potente strumento di libertà individuale fin dall’avvento della stampa di Johann Gutenberg. Libertà in tutti i sensi: di espressione, di opinione, di comunicazione, di condivisione, di mobilità, di stampa e di fruizione. Internet non è solo un mezzo di comunicazione istantaneo che collega miliardi di persone in tutto il mondo, poiché consente il libero accesso ad un’immensa ricchezza di informazioni dirette e illuminanti, come strumento di liberazione dalle catene dell’informazione mainstream unidirezionale, filtrata, controllata e manipolata contro gli interessi della popolazione.

L’ho detto e scritto più volte, Internet è forse la più grande invenzione dell’uomo nell’epoca moderna, una moderna forma di comunicazione pervasiva, persistente, onnipresente, rapida ed efficace, che ha molto a che vedere con il concetto della comunicazione telepatica. Purtroppo l’essere umano, accecato dal proprio ego e dalla costante bramosia di voler essere attraverso l’avere, non si dimostra in grado di valorizzare ed utilizzare per il bene comune gli strumenti meravigliosi che poche menti illuminate sono state in grado di concepire, realizzare e consegnare all’umanità.

Agli occhi degli uomini che privilegiano il proprio bene a scapito di quello altrui, che prediligono il sotterfugio e il compromesso, che bramano di ergersi a superiori attraverso il controllo impositivo e la vessazione, che rifuggono l’onestà e hanno estrema paura della verità, Internet non può che rappresentare un’enorme pericolo da neutralizzare in tutti i modi possibili. Internet, infatti, è attualmente l’unico e ultimo strumento che la popolazione mondiale ha a disposizione per scardinare lo status quo di angherie, differenze, falsità e criminalità che è alla fonte di tutti i problemi dell’umanità.

La distruzione di Internet è stata appunto intrapresa da tempo su più fronti, ad esempio con la manipolazione della libera informazione, della controinformazione e del pubblico dissenso, o con l’introduzione di regolamentazioni sempre più restrittive e vessatorie, oppure ancora con il blocco dell’accesso. Qualsiasi cosa è valida e giustificata pur di impedire la libera fruizione della grande rete e del Web in questa particolare epoca di crescente dissenso.

La manipolazione di Internet avviene minandone la neutralità attraverso l’introduzione di nuove politiche di accesso, velocità e fruizione che avvantaggino in termini di visibilità, raggiungibilità e comunicazione i soggetti economicamente più facoltosi (tipicamente governi, politici, enti religiosi e grandi corporation) a scapito del normale utente. In pratica una sorta di ritorno al monopolio unidirezionale televisivo e giornalistico calato sulla grande rete, grazie al quale i media mainstream potrebbero imperversare sull’inconscio e sull’opinione di ciascun utente senza alcuna perturbazione mediatica.

Inoltre è ormai di pubblico dominio la grande e vasta opera di manipolazione del Web per mezzo della deliberata disinformazione di agenzie e organi governativi. Lo testimoniano le esternazioni di Wikileaks o quelle del whistleblower Edward Snowden sulle operazioni occulte dell’NSA nell’ambito del cosiddetto Datagate, che si svolgono tuttora in compagnia delle altrettanto occulte operazioni delle autorità federali, dell’amministrazione Obama, dell’Unione Europea, per mezzo di aziende private farcite di troll e specializzate nell’aggredire chat room, forum, social media e aree di commento su particolari argomenti chiave. Tutto ciò che è dissenso verso la strada tracciata per noi da governi, eserciti e multinazionali deve essere combattuto ed annientato.

Questa infiltrazione cognitiva è mirata ad annacquare qualsiasi fonte di verità scomode, di informazioni dirette, di whistleblowing, di disclosure sui tanti scheletri che ciascun governo ha accatastato nei propri armadi. Annacquare, smontare, mettere in dubbio, deviare, manipolare, aumentare a dismisura il rumore di fondo, affinché l’opinione pubblica percepisca chiaramente solo ciò che è allineato con lo status quo, nient’altro.

L’introduzione di nuove regolamentazioni restrittive e vessatorie, sia per gli utenti che per i produttori di contenuti (che non siano ufficiali, ovviamente), è un altro efficace modo di indebolire le voci non allineate attraverso sanzioni, provvedimenti restrittivi, maggiori tasse e la spada di Damocle della possibile denuncia penale con annesso risarcimento danni, ad esempio per presunte violazioni di copyright. Un problema attualissimo anche in Italia, dato che il 31 marzo scorso è entrata in vigore la nuova regolamentazione Agcom a tutela del copyright (ma sarebbe più giusto dire a tutela degli interessi di pochi) che invito il lettore a consultare per capire quanto la propaganda occidentale (soprattutto statunitense) venga sempre più profondamente infiltrata nella nostra legislazione. Basta confrontare il testo Agcom con quello degli atti statunitensi SOPA e PIPA, tanto per fare un esempio.

Come viene promossa questa crescente imposizione normativa? Semplice, con la cara vecchia propaganda sui terribili e devastanti effetti economici del crimine informatico e delle violazioni di copyright (sugli interessi dei soliti pochi). Oppure con il sempre attuale metodo del false flag, validissimo non solo nel mondo reale (vedi 9/11, Boston, Sandy Hook, Palazzo Chigi, ecc.) ma anche in quello virtuale: basta allestire un terrificante attacco informatico, ovviamente auto indotto, per poi urlare ai quattro venti che è ora di imporre norme più restrittive ed efficaci per regolamentare Internet una volta per tutte.

Norme indirizzate al solo utente normale, al semplice cittadino, ignorante e pecorone, che deve per forza essere controllato e indirizzato per evitare che faccia danni, di certo non indirizzate a governi, politici, militari, forze dell’ordine e grandi compagnie multinazionali che, in virtù del consenso divino acquisito a suon di dollari o euro, hanno il diritto sacrosanto di imporre un solo pensiero, una sola opinione, un solo tipo di scelte, un unico consenso. Sarà questa una delle facce del Nuovo Ordine Mondiale dato ormai per imminente? Staremo a vedere.

Infine, un altro efficace modo di combattere il dissenso online è negare l’accesso ad Internet. Un metodo semplice, rapido e maledettamente efficace, già in parte attuato nel contrasto al crimine informatico e alla violazione del copyright, ora supportato da nuove idee come il Kill Switch promosso dalla Homeland Security USA per spegnere l’intera rete in un sol colpo o come l’introduzione dell’Universal Internet ID System (guarda caso sempre promosso dagli Stati Uniti), una sorta di patente di accesso alla grande rete che potrà però essere revocata ad insindacabile giudizio delle autorità governative, senza possibilità di appello, a fronte di presunte violazioni del privilegio di usare Internet.

Ormai non c’è più alcun dubbio sull’esistenza di un piano piuttosto articolato di minare e distruggere Internet così come la conosciamo oggi, privandola delle libertà che essa ha così brillantemente introdotto e reso accessibili ai più.

Per tranquillizzare il lettore più ansioso, condivido quello che è il mio pensiero personale: qualsiasi sforzo intrapreso per occultare la verità, a beneficio proprio e contro l’interesse del prossimo, è destinato a fallire miseramente. Numerose prove vengono sottoposte all’opinione pubblica ogni giorno: inchieste, collusioni, arresti, condanne, scandali, accordi occulti, frodi, inganni. Lentamente, molto lentamente, l’opinione pubblica, pur fra mille manipolazioni e condizionamenti, imparerà a riconoscere i segni che consentono di distinguere fra verità e falsità, fra intenzioni sincere e false promesse, fra altruismo ed ego. Se non altro perché spinta dagli irresistibili impulsi evolutivi della razza umana.

C’è chi ritiene che gli utenti debbano contrastare con tutte le loro forze queste minacce alla libertà di espressione su Internet. Io sono convinto che il contrasto non faccia che generare altri contrasti. In fondo è tutto un gioco, in cui pochi psicopatici e molti loro pusillanimi seguaci trovano terreno fertile per poter vessare e opprimere il prossimo a beneficio del proprio ego, nel loro disperato e patetico tentativo di essere attraverso l’avere. Il paradigma in base al quale più si ha e più importanti si è non funziona più, ed è il concetto stesso di importanza che non è più calzante. Piuttosto meglio uscire dal gioco, disconnettersi e lasciarli sguazzare nelle loro malefatte virtuali, magari per dedicarsi di più ai problemi del mondo reale.

L’essere umano deve capire, una volta per tutte, che l’essere felici, appagati e sereni passa inevitabilmente attraverso la felicità, l’appagamento e la serenità del prossimo, di chi ci sta intorno, di chi condivide con noi l’esistenza su questa pianeta che è fatto per garantire abbondanza a ciascun singolo essere vivente, senza distinzioni né favoritismi. Essere significa dare, condividere, regalare. Solo così ognuno di noi potrà essere veramente qualcuno per il prossimo.

E poi, in fondo, vivevamo, condividevamo e comunicavamo fra noi anche quando Internet non esisteva. Sono passati solo vent’anni dal suo avvento, eppure ci comportiamo come se non potessimo più farne a meno. Abbiamo un chiaro esempio nella morte cerebrale dei giornali cartacei e nella malattia terminale della televisione. Lo spirito di adattamento e di evoluzione che da sempre contraddistingue l’essere umano ci garantisce sempre una via d’uscita in qualunque situazione: che chiudano pure Internet, che continuino pure la loro affannosa opera di coercizione, manipolazione e deviazione. Riempirla di tanti mirabolanti servizi e stupefacenti applicazioni non basterà.

Tutti i loro sforzi non faranno altro che spingere l’umanità intera alla ricerca di un modo alternativo di comunicare e condividere col prossimo, più nuovo, meraviglioso, tremendamente efficiente e a prova di manipolazioni e falsità. Magari proprio la telepatia.

Ettore Guarnaccia


https://www.ettoreguarnaccia.com/archives/3008

Una rete internet decentralizzata per contrastare i grandi monopoli dell’informazione e il controllo globale

DIFENDERE LA RETE PER DIFENDERE LIBERTA' E DEMOCRAZIA



CONTE PUÒ SPEGNERE INTERNET PER LEGGE QUANDO VUOLE - Arturo Di Corinto, Ugo Mattei


Una rete internet decentralizzata è il sogno di molti in questo preciso momento storico; io stesso quando ho scoperto per la prima volta l’esistenza della tecnologia blockchain ho intuito immediatamente che lo sviluppo più interessante era proprio questo. Negli ultimi anni, infatti, un po’ tutti abbiamo iniziato a renderci conto che internet, o almeno come la conosciamo oggi, non è quel posto libero e incensurabile che pensavamo; le nostre informazioni personali sono in possesso delle grandi aziende che le usano a loro piacimento e, spesso, a nostra insaputa, grazie a Snowden abbiamo scoperto che i governi hanno accesso alle nostre informazioni direttamente alla fonte, che controllano le reti e che possono prendere visione di tutto il nostro traffico arrivando a intercettare addirittura le nostre telefonate (per non parlare di mail e chat) senza nemmeno chiedere un’autorizzazione a un giudice. Più recentemente le tensioni tra Usa e Cina (con l’arresto di qualche giorno fa di Meng Wanzhou, anche detta lady huawei) ci ha dimostrato come gli stati si stiano contendendo la possibilità di controllarci esercitando la loro influenza direttamente sulle aziende che producono l’hardware. Insomma, gli scandali che si susseguono ci stanno mostrando sempre più come lentamente stiamo scivolando in un incubo dispotico e che non si tratta affatto dei deliri di un gruppo di complottisti maniaci della fantascienza ma di una realtà che sta diventando al contempo sempre più triste e sempre più tangibile. Ma tutto questo, come vedremo nel corso di questo post, non è inevitabile ed anzi esiste già chi sta lavorando a un’alternativa per garantirci non solo la possibilità di difendere concretamente la nostra privacy sul web ma anche un’accessibilità alla rete internet più capillare, di migliore qualità e resiliente al tentativo di controllo da parte dei governi.



L’importanza di una rete internet decentralizzata a difesa delle democrazie

Negli ultimi dieci anni abbiamo scoperto l’importanza che internet ha per la difesa della democrazia; l’abbiamo visto con le primavere arabe, in cui la protesta veniva gestita e coordinata attraverso i social, e lo stiamo vedendo in questi giorni col movimento dei gilet gialli, nato proprio su internet e poi esploso nella realtà “non virtuale” con l’intento dichiarato di ottenere le dimissioni del presidente Macron. Il problema è che (così come avvenuto in molti paesi durante le primavere arabe) i governi possono sostanzialmente spegnere internet con enorme facilità, sostanzialmente come si fa con un interruttore della luce; senza la possibilità di coordinarsi in maniera istantanea attraverso le piattaforme accessibili via internet, quindi, i vari movimenti di protesta si trovano privati di uno strumento irrinunciabile per portare avanti le loro rivendicazioni. Bloccando la possibilità di comunicare, in pratica, i governi staccano letteralmente la spina alla protesta e le tolgono l’ossigeno; in ballo, quindi, c’è molto di più del nostro diritto alla privacy ma il controllo di uno strumento senza il quale (al giorno d’oggi) pensare di organizzare una protesta incisiva ed efficace contro un governo diventa sostanzialmente impossibile.

Il primo passo verso una rete internet decentralizzata è già stato fatto

Ce ne siamo occupati spesso in passato in numerosi altri articoli in cui abbiamo diffusamente parlato di cosa siano le dapps (app decentralizzate) e della possibilità offerta da piattaforme come EOS di costruire siti internet decentralizzati (come ad esempio everipedia, la wikipedia decentralizzata); tutto questo però rappresenta più che altro quello che io chiamo web decentralizzato, una rete internet decentralizzata invece è tutt’altra cosa. Ovviamente è comunque importante costruire un web non centralizzato, fatto di siti web incensurabili dagli stati perché archiviati fisicamente sulla rete di computer che permette il funzionamento di una blockchain, in cui (ad esempio) non sia più possibile rimuovere un contenuto semplicemente rivolgendosi alla società di hosting i cui server ospitano quel determinato sito. Ma tutto questo non è sufficiente perché i dati degli utenti continuano comunque a transitare su una rete che è sostanzialmente centralizzata, in mano a compagnie private che però soffrono le pressioni esercitate dai governi e che troppo spesso sono ben disposte a piegarsi a questo tipo di pressioni per tutelare i propri interessi in un paese. Con il web decentralizzato non è più possibile cancellare un contenuto da internet ma rimane possibile spegnere l’accessibilità; in pratica un governo può bloccare l’accesso alla rete internet spegnendola letteralmente come si fa con un interruttore della luce. Il web decentralizzato è una realtà già ora esistente, che nei prossimi anni di certo avrà modo di espandersi ancora di più ma che non rappresenta la soluzione finale a tutti i nostri problemi; quello di cui abbiamo bisogno, quindi, è una vera e propria rete decentralizzata.

Il futuro di internet: una rete decentralizzata P2P

Costruire una rete internet decentralizzata è un obiettivo estremamente ambizioso e, allo stato attuale, pare quasi fantascienza; questo perché una rete pienamente decentralizzata significa fare in modo che l’accesso a internet non avvenga più sfruttando l’infrastruttura dei grandi provider e implica quindi sostanzialmente la creazione di una rete autonoma e parallela. La cosa, come chiunque può immaginare, è abbastanza complicata da realizzare; non si deve però credere che questo articolo si fondi sulla filosofia, di concreto c’è già molto ed è abbastanza probabile che nel prossimo decennio quello che oggi pare quasi un’utopia diventi una realtà alla portata di tutti. Gli sviluppatori e le aziende sono già al lavoro per cercare di costruire soluzioni che consentano di decentralizzare internet; ho passato diverse settimane negli ultimi tempi a cercare progetti e idee in stato avanzato di cui discutere in questo articolo, ne ho trovati molti che sembrano essere quanto meno pretenziosi, tanti altri ancora in fase embrionale, alla fine ho deciso di parlare di un progetto in fase già discretamente avanzata, abbastanza solido e che credo avrà modo di far parlare molto di se nei prossimi anni. Tutte le informazioni in merito a questo progetto le trovate sul sito magic.co; già nell’home page potete leggere che “Magic è una rete unica, open source che si estende in tutto il mondo, accessibile ovunque […] che si adatta magicamente per soddisfare la domanda e mantiene la connessione sicura. Tutto supportato da nodi decentralizzati alimentati da tutti”. Il progetto è guidato da Benjamin Forgan (fondatore di hologram e magic) il quale, forte dell’esperienza ricavata dal lavoro con l’internet of things (come potete leggere in questo articolo a sua firma apparso su medium qualche mese fa https://medium.com/helloitsmagic/introducing-magic-decentralized-internet-service-from-the-future-80250cd037fa), ha intuito le potenzialità di un’internet nuova, in cui l’accessibilità viene garantita in maniera decentralizzata mettendo in rete i vari dispositivi (wi-fi, computer, smartphone, etc) che ognuno di noi possiede. Grazie a magic non abbiamo bisogno di hardware specializzato, qualsiasi dispositivo cellulare o WiFi può connettersi facilmente alla rete, magic infatti è pensato per essere compatibile con il 100% dei moderni router, computer, smartphone e infrastrutture esistenti. Il sistema si basa su un protocollo denominato “proof of transport” (nel merito del quale non entro), chiunque può installare un Magic Gateway e diventare parte integrante della rete e guadagnando dei token per la sua partecipazione mentre la rete gestisce dinamicamente le richieste di traffico, scaricando i dispositivi su stazioni meno congestionate. Il software (open source) che consente di fare tutto questo si chiama Magic Agent e dovrebbe essere rilasciato a breve (ci si può iscrivere dal sito per provarlo in anteprima non appena sarà disponibile) e consentirà agli utenti di trasmettere una rete compatibile con Magic da qualsiasi router WiFi moderno e di venire ricompensati con i token MGC sia per trasmettere la rete, sia (in misura maggiore) nel momento in cui i Client si connetteranno a internet attraverso il loro punto di accesso.

Conclusioni

Il concetto di IOT è fortemente correlato alla creazione di una nuova rete internet decentralizzata, libera ed accessibile a tutti, capace di funzionare senza sfruttare l’infrastruttura fisica attualmente esistente che è invece centralizzata e di proprietà dei grandi colossi delle telecomunicazioni; siamo ancora lontani dal giorno in cui tutto questo diventerà realtà anche perché, come chiunque può facilmente comprendere, una rete di questo tipo presuppone una grande adesione da parte degli utenti. E’ quindi necessario, in altre parole, che un numero enorme di persone aderisca a questo tipo di progetti per costruire una rete solida, capillare e realmente decentralizzata che consenta di accedere a internet senza connettersi alle reti attualmente di proprietà dei grandi provider. Tuttavia, come abbiamo visto in questo articolo, la tecnologia che potrebbe consentire tutto questo esiste già, quello che ci serve adesso è affinarla, renderla più semplice e diffonderne la conoscenza nel grande pubblico per fare in modo che sempre più persone aderiscano a queste reti rendendole sempre più solide, funzionali ed efficienti. Ciò che manca, in questo momento, è sostanzialmente la forza dei numeri, ma è abbastanza facile intuire come questa situazione sia destinata a cambiare nel giro di pochi anni, man mano che questo tipo di tecnologia diverrà nota al grande pubblico e all’aumentare della consapevolezza nell’opinione pubblica dell’importanza che una rete internet decentralizzata ha per la tutela non solo della nostra privacy ma delle nostre stesse democrazie.

LA WHISTLEBLOWER AMERICANA KAREN HUDES SULLA CORROTTA RETE DI CONTROLLO AZIENDALE GLOBALE E DEI CARTELLI BANCARI





Dalle parole di Karen Hudes nel video: 

Oggi una coalizione che include le potenze militari del mondo sta parlando dell'inevitabile fine della corruzione del denaro nel mondo. Una massa critica di persone accetta la prova dell'esistenza di questa corruzione. Le élite contano sulla strategia di divisione e conquista (divide et impera) che li ha serviti così bene da riuscire a mantenere questa corruzione dalla precedente era glaciale. La Nobiltà Nera non sembra capire cosa succede quando pubblico queste informazioni su Internet. La comunicazione scorre anche nell'esercito degli Stati Uniti, che si rifiuta di seguire una resa unilaterale attraverso il crollo di incostituzionali Note della Federal Reserve. I media mainstream e l'80% dei media alternativi "captive" sono semplicemente screditati e messi da parte. Il Global Currency Reset è il modo in cui passiamo pacificamente alla nostra nuova realtà, usando l'oro del mondo che José Rizal ha depositato presso la Banca mondiale. L'avvocato di Donald Trump, Michael Cohen, mise la mia lettera di fronte a Donald Trump durante le primarie. Le elezioni sono state fasulle. È un dato di fatto che il governo federale degli Stati Uniti sia stato sciolto dall'Emergency Banking Act il 9 marzo 1933. In effetti tutti i governi sono illegittimi, essendo stati sostituiti da società. Sappiamo che le università sono afflitte dalla stessa corruzione delle nostre altre istituzioni. Non discuteremo di concetti metafisici fino a quando non verrà rimossa la corruzione dei soldi nel mondo. Durante questo video ho parlato della corruzione nel Distretto di Columbia. Il distretto di Columbia è stato creato per essere una trappola esplosiva per tutti gli Stati Uniti. Il sindaco del Distretto di Columbia dovrebbe essere il comandante militare per il popolo del Distretto di Columbia, perché gli Stati Uniti erano veramente sotto la legge marziale. La coalizione per lo stato di diritto nel Consiglio dei governatori della Banca mondiale ha posto fine alla legge marziale negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sono ora in interregno, vale a dire che il sindaco Muriel Bowser non è responsabile del distretto di Columbia sotto un governo militare negli Stati Uniti. Il "Manifesto dei banchieri del 1892" mostra come la Rete di controllo aziendale globale ritenesse che fossimo troppo stupidi per catturarli nel loro gioco. Il fatto è che la nostra realtà è molto diversa da come molti pensano. Alcuni di noi sono consapevoli della corruzione responsabile del modo in cui siamo stati ingannati. Alla fine tutti capiremo. Il motivo per cui sappiamo che questo è vero è perché siamo tutti interconnessi e abbastanza persone tra noi sanno qual è la realtà.




Prove di regime in corso

DAL TAMPONE OBBLIGATORIO PER GLI ASINTOMATICI AL VACCINO OBBLIGATORIO IL PASSO E' BREVE. IN CASO DI RIFIUTO, I CAMPI FEMA ALL'AMERICANA SONO GIA' IN ALLESTIMENTO IN TUTTA ITALIA (COME "OSPEDALI DA CAMPO").... 

Dedicato a quelli che non ne hanno mai abbastanza, che vorrebbero l’esercito per le strade, anzi in salotto o a presidiare l’ingresso del bagno. E magari il bando con “fine pena mai” per i reprobi colpevoli di anelare a una boccata d’aria oltre il filo spinato del proprio balcone. Insomma, eccovi una consulenza legale gratuita per instaurare un regime “efficiente” e “responsabile”. Avete presente? Quella “cosa” dove le autorità passano a rastrellare casa per casa e a segregare gli infetti oppure a rieducare i riottosi (differenza, invero, sottile). Recapitandoli, poi, ad apposite “strutture” deputate alla sanificazione ovvero alla “rieducazione” degli “infetti”. Ora segnatevi queste dritte giuridiche, grazie alle quali potrete ottenere misure ancora più “restrittive”; quelle che, a voi, non bastano mai. Ma non siete i soli, sapete. Oggi, il Governatore del Veneto ha imposto, con ordinanza, ai suoi concittadini di non allontanarsi, pedibus scarpantibus, più di duecento metro dalle petunie dei rispettivi giardini.

E, sempre oggi, nella conferenza stampa quotidiana dei Commissari Straordinari (o come diavolo si chiamano), ho sentito ventilare una ipotesi agghiacciante, se non ho capito male; del che, nel caso, anticipatamente mi scuso. Che, cioè, gli asintomatici positivi possano essere allontanati coattivamente dalle loro famiglie per evitare ai parenti stretti l’onta (e i rischi mortali, va da sé) dell’immondo contagio. Vi spiego, allora, come si fa. Così magari fate giungere la strategia alle orecchie aguzze di chi di dovere. Per esempio, di chi ci sta consegnando, approfittando dell’immenso casino che c’è, al MES. Allora, ecco la ricetta.

Prendete l’articolo 32 della nostra Costituzione. Quel rottame democratico dove si legge: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario”. Non preoccupatevi dell’apparente eccesso di garanzia (per la libertà vostra e altrui). Proseguite nella lettura della norma, piuttosto: “se non per disposizione di legge”. Ecco, adesso cominciamo a ragionare come si deve. Con una “legge”, si può autorizzare la coercizione (in gergo giuridico si parla, appunto, di “riserva di legge”). Bisognerebbe, però, bypassare pure l’altro vetusto privilegio sancito dall’articolo 16 della Suprema Carta, così declinato: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”. Di nuovo: non datevi pena. Letta la norma, trovato l’inganno: “Salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”.


Ora, riflettete. I motivi di sicurezza e sanità li avete: l’emergenza Covid, che cavolo! E avete pure la legge. È l’articolo 1 del D.L. nr. 6/2020; quello, per intenderci, in forza del quale l’Italia è stata trasformata in un ghetto del Quattrocento e il Governatore del Veneto può irreggimentare le nostre ore d’aria entro il perimetro del fottuto cortile. Orbene, l’articolo 2 dello stesso Decreto consente ai Pubblici Poteri di adottare provvedimenti ulteriori “anche fuori dai casi di cui all’articolo 1”. A questo punto, vi basta un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (cioè una fonte di rango secondario) per imporre il tampone obbligatorio a chicchessia. Se il cittadino è “positivo”, lo internate in una “struttura protetta” sradicandolo dal suo domicilio. Se rifiuta il tampone, lo considerate “positivo presunto” e gli fate fare la medesima fine.

Dopotutto, ogni bene è immolabile al “bene supremo” della salute collettiva, giusto? Robespierre sarebbe d’accordo con voi. Ma anche diversi Regimi del Novecento, credetemi. E tutto ciò in nome della “salvezza nazionale” o della “salute pubblica”, e con il consenso plaudente di sterminate masse di coglioni. Ora, è vero che – come diceva Marx – la storia si ripete sempre due volte, la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. A volte, però, fa un’eccezione. E concede il bis.

Francesco Carraro