IL MES, OVVERO UN ALTRO CAPPIO DEI ROTHSCHILD AL COLLO DEGLI STATI E DEI POPOLI....
MES: MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA’ OBBLIGHERA’ GLI STATI EUROPEI A FORNIRE GARANZIE AL PROPRIO DEBITO ATTRAVERSO
IL PATRIMONIO DELLO STATO E L’ADESIONE IN SOLIDO DELLE BANCHE CHE GARANTIRANNO ATTRAVERSO IL RISPARMIO DEI CITTADINI. LA FINLANDIA HA CHIESTO ALL’ITALIA IL COLOSSEO E LA SAGRADA FAMILIA ALLA SPAGNA. I MEMBRI DEL MES GODRANNO DI IMMUNITA’ E SEGRETEZZA.
Durante gli ultimi giorni di luglio, avevamo tutti la sensazione, che l’Europa fosse ormai un progetto in via di smantellamento; i sintomi del gravissimo malessere che sembrava pronto a uccidere l’Europa potevano essere riconosciuti nella grave crisi delle banche spagnole, nella devastante incertezza dei greci, e nell’impossibilità di trovare una soluzione all’Italia ormai in recessione da mesi e con i prezzi e disoccupazione in continua ascesa.
Certi che l’Europa avesse i giorni contati eravamo in pochi a dispiacercene. invece, Mario Monti, tenace, si è recato a Bruxelles ed è rientrato quasi trionfante, dando tutti l’impressione che era salva l’Europa e salva anche l'Italia.
Ma quali sono gli impegni che l’Italia ha assunto rispetto all’Europa? Qual è il nuovo strumento che permetterà all’Europa di preservare le nazioni difficoltà?
La risposta è stata trovata nel cosiddetto MES, ovvero, Meccanismo Europeo di Stabilità cioè il fondo di salvataggio europeo nato in seguito alle modifiche del trattato europeo del marzo del 2011 ratificato dal Consiglio Europeo nel luglio 2011.
Durante la lunga notte tra il 28 e 29 giugno 2012 il Consiglio Europeo ha cercato di trovare una soluzione alla crisi sempre più difficile dei paesi dell’area mediterranea; a questo scopo, si è deciso di incrementare il MES attribuendogli la funzione di copertura dei rischi di rifinanziamento degli Stati; ma non solo, al MES è attribuita anche la facoltà di intervenire a copertura del rifinanziamento degli stati e può controllare l’aumento dei rendimenti dei titoli di stati in difficoltà attraverso l’acquisto dei titoli stessi a patto che la nazione in difficoltà sottoscriva un documento chiamato d’intesa. Il MES ha tra le sue attribuzioni anche la possibilità di ricapitalizzare private senza la necessità di consultare i governi nazionali.
Il MES nella sua applicazione pratica sostituirà il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria e il cosiddetto Fondo di Stabilità Finanziaria creato nel maggio del 2010 nell’ambito del Consiglio Ecofin e sarà già attivo partire dal luglio del 2012.
Le regole che disciplineranno il MES saranno quelle della legislazione internazionale e la sua sede sarà in Lussemburgo.
In particolare l’azione del MES sarà quella di concedere prestiti a tassi fissi o variabili ma a condizioni molto severe, infatti saranno previsti interventi sanzionatori per gli Stati che non rispetteranno le scadenze di restituzione.
I titoli emessi saranno simili a quelli emessi dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria previsto per l’Irlanda Portogallo e Grecia e i paesi dovranno dare garanzie in proporzione alle quote di capitale posseduta nella BCE.
Il MES potrà acquistare direttamente titoli di Stato dei paesi europei. Inoltre le banche della nazione oggetto degli aiuti, avranno l’obbligo di fornire garanzie a copertura del proprio debito nazionale; così in caso di insolvenza anche i creditori privati potranno essere chiamati a rispondere del debito contratto dal proprio stato.
In oltre, da non sottovalutare che la nazione che verserà in condizione di difficoltà, al fine di evitare situazioni di contagio sarà obbligata ad accedere agli aiuti del MES; l’unica soluzione possibile per chi si rifiutasse è quella di accedere alla Suprema Corte di Giustizia Europea e confidare in una sentenza positiva.
MES e i suoi membri godranno dell’ immunità da ogni processo giudiziario; tutti i membri del personale dovranno essere ritenuti immuni da procedimenti legali per le azioni compiute in virtù del loro incarico, godranno inoltre dell’inviolabilità rispetto agli atti e documenti ufficiali che produrranno; i membri del MES potranno essere allontanati in qualsia momento, senza alcuna spiegazione e senza possibilità di appello.
Meccanismi questi che sono completamente sconosciuti a qualsiasi organizzazione internazionale conosciuta finora.
Quello che emerge con chiarezza è che i paesi costretti a richiedere l’intervento del MES, rischiano innanzitutto di essere coinvolti in una spirale speculativa senza precedenti. Ma la cosa più grave è che le nazioni perderanno la loro reale sovranità del momento in cui saranno sottoposte alle garanzie richieste della nuova dittatura finanziaria. Monti ha partecipato e aderito con convinzione MES, ora spetta all’Italia rettificare il mostruoso
progetto elaborato Bruxelles. La cosa spaventosa è che i partiti politici non fanno trapelare nulla all’esterno, anzi ignorano completamente l’argomento, senza mettere il paese in condizioni di comprendere cosa sta accadendo,
quali sono i veri rischi legati all’adesione al MES. Tutti tacciono, sia i partiti che hanno dato il proprio appoggio e contributo al governo che quanti finora si sono dichiarati all’aooposizione.
Quindi si sta realizzando quella che un tempo sembrava essere la solita “ridicola” teoria “complottistica”; senza avere neppure la possibilità di renderci conto stiamo cedendo alla dittatura finanziaria europea.
L’operazione di adesione al MES tra l’altro non è esattamente priva di costi. Il fondo prevede come capitale iniziale l’accantonamento di 700 miliardi di euro e l’impegno italiano consiste nel versamento iniziale di 125 miliardi di cui 15 subito e 6 entro la fine del 2012. Come ben sappiamo l’Italia non è in condizione di sopportare questo ulteriore aggravio, e nei piani del governo dunque recuperare questo denaro attraverso l’emissione di nuovi titoli di debito e pertanto attraverso l’ulteriore indebitamento.
Tutti avevamo sospetto che l’Italia fosse mal governata; avevano capito che Mario Monti, con la benedizione di Giorgio Napolitano, sarebbe stato pronto a sacrificare l’Italia sull’altare dell’Europa.
Ciascuno di noi può immaginare cosa significa per l’Italia assume un simile onere; sottostare a un organismo intergovernativo capace di chiedere garanzie reali sui beni del paese, ma non solo chiedere e pretendere che le
banche garantiscano per lo Stato nazionale di riferimento anche per mezzo dei risparmi depositati cittadini.
Qualche giorno fa all’indomani della famosa riunione nella notte tra il 28 e 29 giugno, ancora inebriati dalla possibilità di vincere agli europei di calcio contro la Spagna, era balzata notizia, inizialmente smentita che, la Finlandia proponesse di emettere i cosiddetti come covered bond cioè titoli ad alta garanzia e basso rischio.
A copertura di questi, secondo fonti finlandesi a Bruxelles, proprio la Finlandia ha chiesto a Italia e Spagna di mettere la garanzia del debito il proprio patrimonio; all’Italia sarebbe stato richiesto nientemeno il Colosseo mentre alla Spagna la Sagrada Familia ovvero il Tempio Espiatorio di Barcellona.
Di fatto quello che la Finlandia ha chiesto a Italia e Spagna lo aveva già fatto con la Grecia quando chiese a garanzia del proprio debito nientemeno che il Partenone.
Siamo di difronte a un nuovo Patto D’Acciaio e le conseguenze anche questa volta possono essere inimmaginabili; ancora la politica ha scelto la strada dell’Aventino, mentre il grigio Mario Monti consegna il destino dell’Italia
nelle mani della nuova Dittatura Europea: il MES.
Abbiamo fatto un giro per le strade per verificare quanto i cittadini ne sapessero di MES e Fiscal Compact. Il risultato è quello che potete vedere nel video.
Di seguito, un breve compendio di facile comprensione. Imparatelo almeno voi: