mercoledì 21 agosto 2019

David Icke sulla vicenda Epstein: “il Portale d’entrata nella Fogna Globale”


DUE GIORNI PRIMA DELLA SUA MORTE EPSTEIN FIRMO' UN TESTAMENTO A FAVORE DEL FRATELLO MARK.... 

Di Cristina Bassi

Traduco nel seguito l’ultimo podcast di David Icke su un tema che ha catturato il mondo: l’arresto e poi la morte (strana) in cella di sicurezza, di Epstein e tutta la trama pedofila di alto rango che era intorno alla sua persona.

Una traduzione e trascrizione molto lunga, perché cita molti fatti e nomi di cui ho voluto cercare in rete anche altre conferme a volte dal mainstream a volte dall’alternativo (i link che trovate sulle parole).

David Icke non è un ”teorico delle cospirazione” come molti si affrettano ad etichettarlo, non teorizza a vuoto, perché ha sempre portato fatti, esperienze e fonti alle sue affermazioni. Piuttosto è, come lui stesso dice un “dot connector”, un “connettore di puntini” … dei vari dettagli degli eventi della storia e della società , apparentemente dissociati, ma che invece formano un quadro unitario generale di questa realtà in cui siamo, sempre più diversa da quella che vogliono farci credere.

Dunque… non ci sono cospirazioni, giusto? Ce lo dicono da anni… non è vero niente, non ci sarebbero cospirazioni… Il dizionario alla voce cospirazione dice che cospirazione è quando esistono due o piu’ di due persone cospirano per portare ad un risultato di solito illegale. Ma ora, dopo quello che è successo con Epstein…sembra che tutto il mondo creda alla cospirazione… e dovrebbe.
Sono trent’anni che divulgo e svelo la cospirazione che ha per scopo quello di schiavizzare l’umanità.

Il cerchio pedofilo-satanico della Cospirazione Mondiale

Questa cospirazione ha molte facce, una di queste è quella di un gigante cerchio pedofilo e satanico, che è globale e che opera in OGNI paese.

E’ dagli anni 90 che cito con nomi e cognomi i personaggi coinvolti, personaggi famosi, tra l’altro mentre erano ancora vivi. Ho anche rivelato come funziona questo cerchio e per quale fine. Non sono riuscito a stupirmi, quindi, quando sono uscite le prime accuse su Epstein per la gestione di un cerchio pedofilo. Ancor meno sono stato sorpreso per cio’ che è accaduto nella unità correttiva del carcere di Manhattan, dove Epstein era detenuto in attesa di giudizio.

Il punto tuttavia è che, mentre dobbiamo concentrarci sugli individui…non dobbiamo perdere di vista la foresta, concentrandoci sui ramoscelli. Parlerò oggi a lungo di questi individui che fanno parte di questo cerchio, unitamente a questa storia di Epstein.

Non sarà breve il mio discorso, perché ci sono molti puntini da mettere insieme. In realtà non si tratta di “puntini” in sé ma del fatto di metterli insieme, per potere vedere bene il quadro della faccenda e vedere “la rete”, la ragnatela, che NON si riferisce solo a pedofilia e satanismo, ma alle forze che controllano la vostra vita.

Quando si lavora per questo cerchio [pedofilo], si è protetti dallo stesso. Ecco perché molti sono rimasti intoccabili e impuniti. Per esempio in Inghilterra il caso Jimmy Savile, un pedofilo da record di abusi e procuratore di bambini per “ricchi e famosi” ed anche un satanista, perché le due cose tendono a coincidere.

Chi lavora per questo cerchio, è protetto dallo stesso, almeno fino a quando non si diventa per esso un pericolo, perché ti sei troppo esposto.
In questo caso accadono due cose: a) vieni estromesso, o b) sparisci. E si può sparire anche attraverso una falsa morte e si continua a vivere sotto altra identità. Questo è successo per esempio con Adolf Hitler, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando finì in Sud America.

Successe anche con Joseph Mengele, l’angelo della morte dei campi di concentramento. Anche lui finì in Sud America ma anche in America. Ho parlato con molti negli anni che conoscevano Mengele in America, in luoghi come per esempio il China Lake, centro per le armi navali, in California e deserto Mojave. Qui il soggetto era una figura predominante nell’infausta operazione di controllo mentale (MK ULTRA), condotta dai militari e dalla CIA. Costui operava con pseudonimo e veniva chiamato dr Greene.

E come fermarla
E’ vera la morte di Epstein? Perché è morto?

Quando ci sono delle false morti, le persone ovviamente non sono più perseguite nella pubblica arena. E ci sono molti che dicono che Epstein non è morto, ma che è stata una bufala per consentirgli di uscire, cosi da non comparire in tribunale. Attualmente in questa storia siamo ad un punto in cui è troppo presto trarre conclusioni.

Quando accade qualcosa, apro la mia mente ad ogni possibilità. Tutto è possibile. Quando qualche evidenza viene alla luce, decolleranno le possibilità che non era possibile vedere, prima che l’evidenza venisse alla luce e così si finisce anche spesso dove punta l’evidenza…

Quel che invece non è da farsi è quel che fa il mainstream con gli eventi del mondo, ovvero prendere la storia ufficiale e continuare a ripeterla. Lo stesso mainstream che bolla di cospirazione chi e cosa non si basi su idee preconcette e che quindi deve essere scartato e si deve deridere.

Ma questa storia di Epstein anche per il mainstream ora è plateale…”sembra senza senso”… Quindi riportiamoci al PERCHE’ Epstein è morto.. ed inevitabilmente la questione si sposta su “come questo è successo” . Possiamo partire da un uomo, L. Fletcher Prouty e la sua guida per l’assassinio e su cosa fare attenzione se si cerca di scoprire che e cosa c’era dietro l’atto.

Prouty era un uomo di lunga esperienza che aveva lavorato con la sicurezza USA (con il precursore della CIA) e nel 1950 stabili un commando per la difesa. Era un grande insider, sapeva come funzionava il tutto. Servì il Pentagono per 9 anni, come funzionario nella Difesa. Nel suo libro del 1973, Secret Team, scrive: “ la CIA è uno strumento della Cabala Alta, ovvero di Industriali e Banchieri… “ quella che io chiamo la Mano Nascosta

La sua “guida” sugli assassinii si è dimostrata valida in più occasioni, per esempio con l’assassinio di Kennedy e di M. Luther King. Il servizio di sicurezza “normale, di routine” si ritira, per consentire l’assassinio, che non sarebbe stato possibile se la Sicurezza di prassi, fosse stata al suo posto. Ora se mettiamo in relazione questo a ciò che è accaduto a Epstein… è palesemente ovvio che le precauzioni della Sicurezza sono state tolte nel momento cruciale… ma per carità, coincidenza: nulla di che preoccuparsi.

2006-2017 – Più di 30 ore di contenuti audiovisivi, più di 10 anni di ricerche

Epstein nella sua cella

Il 23 luglio Epstein fu trovato nella sua cella, con dei segni sul collo. Le autorità dissero che erano autoinflitti, ovvero un tentato suicidio. Pare avesse detto di essere stato picchiato… qualcuno aveva cercato di ucciderlo. Fu cosi messo in sorveglianza anti suicidio e venne rimosso tutto cio’ che c’era nella cella, che Epstein avrebbe potuto usare per togliersi la vita.

Poi inspiegabilmente… fu tolto da questa sorveglianza anti suicidio e messo in un’altra cella con un compagno. Poi il giorno prima di essere trovato morto, il compagno di cella venne rimosso e quindi Epstein restò solo nella sua cella. Il progetto era che venisse controllato ogni 30 minuti, ma quando è stato trovato morto, risultò che non era stato controllato per ore.


Cosa diceva Fletcher Prouty? “cercare chi aveva il potere di ritirare le consuete precauzioni di sicurezza”

Ciò che è stato detto dopo la morte, è che non fu controllato causa carenza di personale carcerario… aspetta qual è la parola che mi viene in mente… mmh bullshit! (cazzate). Si trattava di un prigioniero di altissimo profilo, in attesa di processo che avrebbe potuto coinvolgere persone molto potenti e famose. E non è stato controllato a causa di carenza di personale?? Non c’erano telecamere nella cella, ma c’erano nel corridoio della struttura… – e dove sono i filmati?-

Pare avesse affermato di essersi impiccato con il lenzuolo, ma l’ex compagno di cella di questa struttura in Manhattan ha detto che è impossibile, perché le lenzuola non sono forti abbastanza… appunto per evitare tentativi di suicidio. Ed anche il medico della autopsia vuole più informazioni. Il Washington Post, rivela in merito alla autopsia che Epstein aveva fratture al collo ed una di queste in particolare era molto piu’ ascrivibile ad uno strangolamento che ad una impiccagione.

C’è poi il fatto che… 

Chi ha eseguito in via privata l’autopsia, ha notato interessanti relazioni con le indagini su JFKennedy. C’è poi il dr Seagul che ha esperienza in questa struttura e che ha parlato alla FoxNews, dicendo: “insolito che i referti della autopsia vengano ritardati. La struttura dove si trovava Epstein ha avuto un solo caso di suicidio in 40anni”. “Perché non è stato osservato da telecamere?” –

Ma anche: “Non ho mai visto in tutta la mia carriera togliere il controllo anti suicidio dopo 6 giorni. Nessun serio psichiatra avrebbe detto che il soggetto poteva non avere più mire suicide. Poteva venire trasferito in un reparto speciale in ospedale, dove sarebbe stato sorvegliato costantemente. Quasi incredibile che tutto questo non sia accaduto”. 

Similitudini Savile – Epstein

Quel che possiamo vedere in soggetti come Epstein, come anche in Jimmy Savile, sono porte verso la fogna globale di pedofilia e satanismo, che coinvolge alcuni dei più potenti ricchi e famosi del mondo, molti dei quali sono stati da me citati nei miei libri. Entrambi, Savile e Epstein, poiché ormai esposti, erano molto molto pericolosi per questo cerchio pedo-satanico, poiché canali per rivelare la verità.

Con Savile la questione fu diversa perché non venne rivelata pubblicamente la sua persona, se non dopo la sua morte. Ma Epstein era già pubblicamene esposto e quindi era un enorme pericolo. Quindi doveva essere rimosso.

Dai documenti rilasciati dalla corte in cui ci sono soggetti citati per nome ed altri per titoli, soggetti abusati dal cerchio Epstein:
Virginia Roberts Giuffre, ora 35enne, afferma che Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell, che aveva il ruolo di procurare giovani ragazze, l’avevano procurata ad importanti politici, principi e finanzieri e che l’hanno tenuta come schiava sessuale quando aveva solo 16 anni. Dice di essere stata “indotta” ad avere rapporti sessuali con importanti politici, finanzieri e magnati, tra cui il Principe Andrea (UK) e l’avv Dershowitz [difensore di Trump, ndt], già avvocato difensore di Epstein nel 2007 e che riuscì a scagionarlo da accuse che avrebbero dovuto tenerlo in galera per lunghissimo tempo.

La Giuffre riporta anche che era obbligata a prendere del “materiale” per Epstein che potesse essere ricattatorio sui “clienti”. L’agire di Epstein in effetti era una operazione di ricatto, per controllare le azioni di politici ed altri personaggi influenti. La Giuffre (testimonianza da documenti della corte resi pubblici, ndt) dice anche che durante uno dei suoi incontri con il Principe Andrew, a questi fu chiesto quanti anni credesse che lei avesse. Rispose 17 e la Maxwell scherzando disse che stava diventando troppo vecchia per Epstein e che avrebbe dovuto rimpiazzarla.

E nel libro nero che viene alla luce… dei contatti di J. Epstein, troviamo Tony Blair, ex PM britannico, Bill e Hillary Clinton. Ho reso noto tutto questo in un libro che si chiama E la verità vi renderà Liberi, del 1994!! E se poi volete vedere tutta la fogna che riguarda i Clinton, Il più grande segreto… è il libro in cui cercare.


C’è poi questo Principe Saudita Ereditario, Mohammed Bin Salman, colui che è stato dietro l’omicidio in cui fu fatto a pezzi il giornalista Khashoggi, che ha visitato Epstein molte volte. Vedete…che è un cerchio globale, non solo un pedofilo che agisce da solo.

L’avvocato della Giuffre dice anche qualcosa di interessante sul Principe Andrew, ritratto in una foto (documenti rilasciati dalla corte) con la mano intorno alla vita della Giuffre, quando era minorenne e insieme anche alla Maxwell, nella sua casa di Londra. L’avvocato ha detto (nei documenti del tribunale) che la fotografia che la ritrae con loro corrobora il fatto che non ci sia altra spiegazione ragionevole del perché una ragazzina americana fosse in compagnia di adulti molto diversi dalle sue origini, in una casa a Londra appartenente alla fidanzata di un soggetto ora accusato per abusi sessuali.

Dunque abbiamo la situazione in cui sono in tanti che non desiderano certo che venga reso pubblico qualcosa che li riguardi e…Epstein non è piu’ tra noi.

Intelligence e Pedofilia

Ma il quadro è più ampio. Quello che fa questo cerchio, dal suo nucleo di controllo, è usare la pedofilia per compromettere le persone che vuole controllare, siano essi Presidenti o Primi Ministri ed altri di influenza politica, che possano prendere le decisioni che questa Cabala desidera che siano prese.

La pedofilia inoltre è una specialità della Intelligence Israeliana (Mossad) come lo è della CIA e dell’Intelligence Britannica. E quando hanno tutto su film, in questo caso l’isola e le varie proprietà, …il ricatto è più evidente. Questa Cabala controlla eventi politici e decisioni.

Guardiamo ora le connessioni con il Mossad e come già detto… si tratta di una rete, una ragnatela ed entrando più profondamente in questo … scopriamo che il Mossad è la CIA, è l’Intelligence di molti paesi occidentali. Quindi non è solo una operazione del Mossad, ma di una intera rete.

Quale la fonte del denaro di Epstein?

Ci sono per esempio enormi domande sulla fonte del denaro di Epstein: da dove proveniva? Ufficialmente manovrava Hedge Funds… (Fondi Speculativi) ma quel che sappiamo su questo è sostanzialmente…zero.

Data la sua origine, Epstein aveva ottimi collegamenti con i politici e militari israeliani e con la comunità dell’Intelligence, incluso Ehud Barak, ex presidente di Israele ed anche capo delle forze della Difesa, ora opponente di Netanyahu e ci sono elezioni in programma… Barak è stato messo in collegamento con Epstein .

Barak è stato catturato dalla telecamera, mentre entrava nella casa di Epstein a New York e si copriva il volto, nello stesso tempo in cui “giovani donne” vi entravano. Dunque Epstein aveva grandi collegamenti e c’era una ragione per questo:…lavorava per loro.

Il Megagruppo

C’è una ulteriore connessione di Epstein con il “megagruppo”, che a sua volta è collegato a Donald Trump, che è stato almeno una volta amico di Epstein. A questo video ho aggiunto un link ad un articolo di pressnews, scritto da Wittny Webb, 

Un sunto dall’articolo che ha per tema “le origini del megagruppo”:
“Il megagruppo, un gruppo segreto di miliardari, fu formato nel 1991 da Chrarles Bronfman e Leslie Wexner, che era collegato alle operazioni finanziarie di Epstein. Wexner è stato molto sotto i riflettori dei media a seguito dell’arresto di Epstein suo protetto. Il gruppo è composto da 20 dei piu’ ricchi ed influenti uomini d’affari ebrei. Il gruppo sarebbe focalizzato sulla filantropia e sull’essere ebrei. La quota associativa è di 30.000 dollari all’anno. Molti dei suoi preminenti membri hanno legami con il crimine organizzato”.

Questo perché il crimine è parte di questa rete.

I membri sono collegato ad organizzazioni di grande importanza e potere. Per esempio il membro Michael Steinhart, un ateo, ha detto che “le sue motivazioni per aiutare e fondare il gruppo erano per migliorare il suo credo, dicendo che devozione e fede nello stato di Israele avrebbero dovuto servire come sostituti alla teologia di Israele”.

In sostanza queste persone non credono nel Giudaismo, la loro filosofia non ha nulla a che fare con questo. Non con la stragrande maggioranza degli Ebrei. Questa è una entità molto diversa da quella degli Ebrei.

Membri del Megagruppo sono il World Jewish Congress e il B’nai B’rith, con l’ADL (Anti Defamnation Leage, attiva nel mondo – dice Icke- per silenziare chi critica Israele) di cui fratelli Bronfman sono stati i maggiori donatori.

I Membri del Megagruppo sono attivi anche come lobbisti pro Israele in USA. Si puo’ così comprendere il livello di implicazioni che sono connesse a Epstein… che è il portale verso la Fogna, come del resto fu Savile.

Ecco perché ha dovuto essere messo a tacere. Da anni scrivo nei miei libri sull’uso della pedofilia, per ricattare politici ed altri personaggi influenti. L’editorialista del New York Times riferisce che Epstein gli aveva detto di avere porcherie che riguardavano l’elite di Silicon Valley.

Ghislaine Maxwell: chi è?

Ghislaine Maxwell, è la signora e procuratrice di ragazze per Epstein e la cerchia. Beh …posso dirvi chi era il padre: un agente del Mossad (Bob Maxwell), un corrotto businessman e proprietario di media, ed anche parlamentare britannico. Ha lavorato per anni per il Mossad: questo è stato rivelato da vari insider, incluso Victor Ostrovsky, autore del libro The Other Side of Deception, lui stesso un ex agente Mossad.

In questo libro Ostrovsky descrive come Maxwell fosse un agente del Mossad. Quando poi divenne un peso, il Mossad lo assassinò sul suo yacht nel 1991, in un “incidente”. Lo yacht si chiamava Lady Ghislaine … pura sincronicità. Maxwell è un nome falso, quello vero è Ján Ludvík Hyman Binyamin Hoch ed era noto come “Jack che rimbalza”.

Fu sovvenzionato dal Mossad per acquistare il quotidiano britannico Daily Mirror. Poi divenne un peso perché le cose non andarono bene … si, come lo era diventato Epstein. Il Mossad e lo Stato di Israele, dopo averlo ammazzato gli fecero un funerale da eroe. Il capo dei militari di allora era …Barak. Amico di Epstein.

Non dimentichiamo che anche Jimmy Savile aveva legami molto stretti con Israele. Quello che ho messo insieme negli anni, è che nel nucleo interno del network pedofilo, c’è una fusione con i rituali satanici. Ovvero è un network di sacrifici.

Raid sull’isola di Epstein

Qui una storia interessante in un quotidiano (UK) questa settimana (agosto 2019): dopo la morte di Epstein, l’FBI ha perlustrato l’isola di Epstein, alle Virgin Islands. Perché l’hanno perlustrata DOPO la sua morte e non come parte delle indagini su di lui, dal primo giorno?

“C’è una parte dell’isola di Epstein, che resta un totale mistero. Si tratta di un edificio curioso a sud ovest che si sospetta sia il cuore dell’osceno traffico sessuale di Epstein. Un edificio a forma di cubo, con una cupola d’oro. Le pareti sono dipinte in bianco e blu, a strisce. Intorno sembra stagliarsi una sagoma di labirinto. A cosa serve questo curioso edificio?” Si chiede il giornale.

“La struttura assomiglia ad un tempio e quindi non c’è bisogno di essere un cospiratore, per supporre che fosse il luogo dove Epstein portava avanti i suoi abusi sessuali, in una forma molto ritualistica”. Questo network è ossessionato dai rituali e il satanismo questo è: ritualistico.

“Le porte hanno delle sbarre di chiusura ma dall’esterno, come fosse pensato per chiudere dentro le persone dal di fuori. Ovviamente la struttura è insonorizzata ed è difficile non sentire i brividi in questo posto”.

Queste persone non sono come tutto il resto di noi. E fino a che le persone “normali” continuano a riferirsi a costoro come se fossero simili, non capiranno mai l’enormità di cui qui stiamo parlando, né il livello degli psicopatici che sta governando il nostro mondo.

La connessione con Jimmy Savile

Abbiamo visto i collegamenti con il Principe Andrea e Epstein. Ora parliamo di Savile, che divenne famoso negli anni ’60 in Inghilterra, come disk jockey… metteva su i dischi in radio. Era un tipo strano e fece un programma per la BBC: “Jimmy fix it”, dove interagiva coi bambini.

Anche quando la sua “carriera di spettacolo” finì, continuò ad avere un reddito fenomenale. Aveva molte case, grandi auto etc. Morì nel 2011. Venne smascherato come massimo pedofilo, ma ciò che non si disse fu che era anche colui che procurava bambini per i ricchi e i potenti. E quando si fa questo e non si è scoperti, non si è esposti alla opinione pubblica… (come fu per Epstein), si è anche protetti. Il posteriore è protetto mentre si servono i ricchi procurando loro bambini.

Le più complete rivelazioni sull’esistenza umana mai scritte prima d’ora

Nel mio libro Perception Deception (L’Imbroglio della Realtà e l’Inganno della Percezione), chiarisco tutto questo.

Savile ultimamente era anche stato “scoperto” e la polizia fece interrogatori ma tutto fu occultato. E se la polizia sapeva cosa stava facendo, almeno per ciò che riguarda la pedofilia, anche le Agenzie di Intelligence britannica e anche i reparti speciali lo sapevano… tuttavia Savile, lo disse lui stesso, fu invitato nel cerchio piu’ ristretto della casa reale britannica.

Questo negli anni ’60 a mezzo di Lord Mountbatton particolarmente, personaggio che tutti quelli che indagano sulla pedofilia in Gran Bretagna, sanno essere stato un grande pedofilo. Non ultimo Lord Moutbatton fu il mentore del Principe Carlo e in certa misura anche di Filippo (consorte della Regina)

Dunque…Savile, un disk jockey e personaggio molto strano, restò fino alla sua morte un frequentatore del cerchio piu’ intimo della casa reale, nonché amico del Principe Carlo.

Negli anni ’90 un'amica (per 9 anni restata tale) della Principessa Diana, mi disse che Diana le aveva riferito di non poter sopportare il coinvolgimento della Famiglia Reale con questo soggetto, orribile e abbietto. Costui fu persino usato come “intermediario” tra Diana e Carlo, quando avevano problemi con la loro relazione. Un disk jockey in questo ruolo??

Non potete andare da nessuna parte con la Famiglia Reale, senza che le Agenzie Speciali, i Reparti Speciali dell’Intelligence, sappiano tutto di voi. E qui abbiamo un pedofilo accanito nonché procuratore di bambini per i ricchi e famosi, nonché disk jockey, nel cerchio interno della casa reale… e questo per decenni.

E dovremmo credere che Carlo e gli altri NON sapessero?? Domanda retorica: perché l’establishment e i media hanno permesso che la storia con e di Savile proseguisse impunita e occultata?

Pedofilia e governo Thatcher

Ma abbiamo anche un altro amico di Jimmy Savile: Margaret Thatcher, la “Lady di ferro”, il cui padre era un noto pedofilo. E furono un buon numero degli esponenti del gabinetto Thatcher ad essere coinvolti in ciò che divenne noto come il cerchio pedofilo di Westminster, cosa che divenne nota a seguito delle rivelazioni su Savile e che ora è stata di nuovo messa a tacere.

Ed è stato grazie alle pressioni domestiche che l’allora segretario Theresa May, istituì un’inchiesta nella pedofilia della élite e sul cerchio di Westminster. Ora di recente un tipo, Mr Beach, a cui fu attribuito un nick name Nick, appena condannato a 18 anni di galera, per aver nominato persone che hanno abusato di lui…. alcune delle quali ovviamente “io non ho mai nominato”… (ironico)

Ovviamente li ho citati nei miei libri quando erano ancora vivi, per esempio l’ex Primo Ministro Edward Heath, e l’ex ministro Thatcher Leon Brittan . Questo signor Nick è stato messo in luce come uno che andava di fantasia, e questo ha servito perfettamente gli interessi del “cerchio”.

Questo perché i media, nella loro indignazione, hanno creato una situazione in cui altri, che hanno chiamato “sopravvissuti agli abusi”, si sono resi ancor più riluttanti ad esporsi e ancor più, la polizia, demolita dai media, che per un tratto aveva creduto a Mr Beach… divenne anch’essa riluttante a continuare su questa strada.

Sulla scia del caso Savile, c’è un altro personaggio che venne alle cronache e che non fu subito palesemente nominato come pedofilo: Lord Mac Alpine. Nel mio libro “The Biggest Secret” (Il Segreto più nascosto) lo citai come tale e il libro fu pubblicato nel 1998.

E se qualcuno ha bisogno di prove sul governo pedofilo della Thatcher e sul cerchio pedofilo di Westminster, che esisteva ed esiste, … segnalo un libro di Edwina Currie, che fu Ministro nel gabinetto Thatcher: i suoi Diaries 1987–92:

Dal suo diario del 1990: Camera dei Comuni (House of Commons), il 24 luglio, h 23.15:
“Una nomina nel recente rimpasto del governo, ha attratto molto pettegolezzo e potrebbe essere molto pericoloso. Peter Morrison è diventato segretario dei Primi Ministri (o carica similare difficile da trascrivere, ma Icke aggiunge che è carica di alto rango, ndt), ma è “ un noto pedofilo, con predilezione per i ragazzini.
Lo ha ammesso lui stesso con Norman Tebbit, quando divenne Presidente dei Deputati, aggiungendo “tuttavia sono molto discreto”. Anche lei lo sa [la Thatcher] … in ogni caso è una mossa maledetta.
In un taxi di ritorno da un party in BBC, un’altra parlamentare, che ha ereditato l’agente delle donne di Morrison, la quale ha affermato di avere ricevuto una offerta in denaro per stare zitta sulle sue attività. Mi spaventa questo, perché tutta la stampa lo sa. E avvicinandoci alle elezioni, qualcuno creerà dei problemi molto vicini alla Thatcher”

Morale di David Icke…

Questa gente conosce i pedofili. Sanno che c’è un cerchio pedofilo a Westminster. Come sanno che esiste anche un cerchio a Capital Hill, in America. Mentono. Il mainstream è molto più interessato ad usare chi inventa le cose per distruggere ogni idea sul cerchio di Westminster.

Questo mondo non è nulla di ciò che pensiamo che sia. E la gente continua a dire che io sono matto etc etc..., Ma tutto quello che in passato ho detto adesso risulta essere vero, perché lo è!

Abbiamo una cabala psicopatica e satanica, che detta gli eventi mondiali e la vostra vita, sempre più in dettaglio. Dobbiamo aprire le menti a questo e molto velocemente. Perché questa agenda per l’umanità è orripilante. Gente che sacrifica bambini su altari ed abusa i piccolissimi, distrugge le loro vite, persino li uccide.

Gente a cui frega niente della umanità e di cosa è meglio per la razza umana: questa è la mentalità con cui abbiamo a che fare. Ed è tempo di guardarla in faccia e che i media mainstream si straniscano per questo.

E se volete sapere il livello di ciò che avviene nel mondo… leggete questo mio [ultimo] libro The Trigger, che verrà pubblicato l’11 settembre, ma che non riguarda solo l’11 settembre, il libro più controverso ed esplosivo dei tempi moderni, che vi dirà veramente cosa sta succedendo e chi veramente era dietro l’11 settembre… che non erano i 19 dirottatori, a stento capaci di gestire un aereo a motore e improvvisamente si manifestano piloti di grandi jet commerciali, con abilità che persino piloti professionali dissero che avrebbero avuto problemi ad avere.

Il velo si sta alzando… nonostante la censura. Sapete perché? Perché la creduloneria umana si sta aprendo alla vera entità di ciò che sta accadendo in questo mondo, che non è ciò che ci dicono.

Traduzione e sintesi: M.Cristina Bassi per 

LITURGIA DEL GIORNO E PREGHIERE


PREGHIERE DEL GIORNO

Mercoledì 21 Agosto 2019






LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -






 PRIMA LETTURA 

Gdc 9,6-15
Dal libro dei Giudici

In quei giorni, tutti i signori di Sichem e tutta Bet Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem.
Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e, alzando la voce, gridò: «Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi!
Si misero in cammino gli alberi
per ungere un re su di essi.
Dissero all’ulivo:
“Regna su di noi”.
Rispose loro l’ulivo:
“Rinuncerò al mio olio,
grazie al quale
si onorano dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?”.
Dissero gli alberi al fico:
“Vieni tu, regna su di noi”.
Rispose loro il fico:
“Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?”.
Dissero gli alberi alla vite:
“Vieni tu, regna su di noi”.
Rispose loro la vite:
“Rinuncerò al mio mosto,
che allieta dèi e uomini,
e andrò a librarmi sugli alberi?”.
Dissero tutti gli alberi al rovo:
“Vieni tu, regna su di noi”.
Rispose il rovo agli alberi:
“Se davvero mi ungete re su di voi,
venite, rifugiatevi alla mia ombra;
se no, esca un fuoco dal rovo
e divori i cedri del Libano”».


  SALMO  

Sal 20
Signore, il re gioisce della tua potenza!

Signore, il re gioisce della tua potenza!
Quanto esulta per la tua vittoria!
Hai esaudito il desiderio del suo cuore,
non hai respinto la richiesta delle sue labbra.

Gli vieni incontro con larghe benedizioni,
gli poni sul capo una corona di oro puro.
Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa,
lunghi giorni in eterno, per sempre.

Grande è la sua gloria per la tua vittoria,
lo ricopri di maestà e di onore,
poiché gli accordi benedizioni per sempre,
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.


 VANGELO 

Mt 20,1-16
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

martedì 20 agosto 2019

LITURGIA DEL GIORNO E PREGHIERE


PREGHIERE DEL GIORNO

Martedì 20 Agosto 2019


  

LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -




 PRIMA LETTURA 

Gdc 6,11-24
Dal libro dei Giudici

In quei giorni, l’angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita. Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel frantoio per sottrarlo ai Madianiti. L’angelo del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, uomo forte e valoroso!». Gedeone gli rispose: «Perdona, mio signore: se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: “Il Signore non ci ha fatto forse salire dall’Egitto?”. Ma ora il Signore ci ha abbandonato e ci ha consegnato nelle mani di Madian».
Allora il Signore si volse a lui e gli disse: «Va’ con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io?». Gli rispose: «Perdona, mio signore: come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». Il Signore gli disse: «Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo».
Gli disse allora: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti». Rispose: «Resterò fino al tuo ritorno».
Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un’efa di farina fece focacce àzzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. L’angelo di Dio gli disse: «Prendi la carne e le focacce àzzime, posale su questa pietra e vèrsavi il brodo». Egli fece così. Allora l’angelo del Signore stese l’estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce àzzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce àzzime, e l’angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
Gedeone vide che era l’angelo del Signore e disse: «Signore Dio, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a faccia!». Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!». Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò «Il Signore è pace».


  SALMO  

Sal 84
Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.


 VANGELO 

Mt 19,23-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».


lunedì 19 agosto 2019

Angeli in astronave?

IL TEMPO PRESENTE PROFETIZZATO DAGLI "ANGELI IN ASTRONAVE" DI GIORGIO DIBITONTO. QUALUNQUE COSA POSSA ACCADERE D'ORA IN POI MANTENIAMO LA NOSTRA FEDE IN DIO CERTI DEL SUO AIUTO, E NON LASCIAMOCI CONFONDERE DAI DELIRI DEL MONDO E DI CHI GLI APPARTIENE: I SERVITORI DEL MALIGNO....(PER ACQUISTARE IL LIBRO CLICCATE SULLA COPERTINA AL LATO SU "IL GIARDINO DEI LIBRI")  





Gli Angeli della Bibbia che appaiono ai profeti giudei e gli extraterrestri che appaiono ai cosiddetti contattisti e affidano loro messaggi per l’umanità sono una sola ed unica cosa la manifestazione dello stesso fenomeno

di Francesco Lamendola 




Gli Angeli della Bibbia che appaiono ai profeti giudei e gli extraterrestri che appaiono ai cosiddetti “contattisti” e affidano loro messaggi di pace per l’umanità, sono una sola ed unica cosa? Sono la manifestazione dello stesso fenomeno, percepito e raccontato in maniera diversa, in base alle specificità storiche delle culture di appartenenza?

Si tratta di una “vexata quaestio” della quale si discute almeno dai tempi di George Adamski e che, se nei Paesi anglosassoni ha assunto una linea estranea se non ostile alla religione cristiana (Eric Von Däniken, Raymond Drake), in Italia ha dato luogo a un interessante tentativo di conciliazione fra “religione dei dischi volanti” e cristianesimo, soprattutto dopo la pubblicazione del libro di Giorgio Dibitonto «Angeli in astronave». In effetti, la natura degli incontri con le creature aliene e soprattutto il tono dei loro messaggi non è incompatibile con l’insegnamento cristiano: vi si parla di amore e fratellanza universale, di ritorno del nostro pianeta a Dio e di una prossima venuta di Cristo “sulle nubi”, il che, nel loro linguaggio, sembra voler dire “sulle astronavi”.

A sottolineare la compatibilità dell’ufologia, così intesa, e il cristianesimo, ci ha pensato il noto demonologo padre Corrado Balducci, autore di alcuni studi fondamentali sul fenomeno della possessione diabolica. Balducci, che è scomparso nel 2008, aveva partecipato alla presentazione del libro di Dibitonto, il 25 marzo 1983, presso la Libreria Internazionale “Remo Croce” - insieme al giornalista della R.A.I. Augusto Giordano e all’ufologo Eufemio Del Buono -, mentre ricopriva l’incarico di Direttore dell’Ufficio Evangelizzazione e Cultura del vaticano. La sua, dunque, era una voce autorevole che, se da un lato esprimeva le opinioni personali del sacerdote, dall’altro suggeriva una posizione possibilista della Chiesa cattolica circa il messaggio diffuso a nome degli extraterrestri da Dibitonto.

Riportiamo alcuni passaggi particolarmente significativi del discorso tenuto da Balducci in quella occasione (e riportato nel sito Internet «Angeli in astronave» di Giorgio Dibitonto), per svolgere in seguito alcune riflessioni; non senza osservare, in via preliminare, che Giordano Bruno era incorso nei fulmini dell’Inquisizione anche per aver sostenuto la pluralità dei mondi abitati (tesi che però non aveva fatto scandalo nel 1440, quando ad esporla era stato il cardinale e teologo Nicolò Cusano nella sua opera «De docta ignorantia»):


«Non nascondo che ho iniziato la lettura di questo libro con un certo scetticismo e con un animo da inquisitore cercando che cosa ci fosse che potesse portare contro certe verità fondamentali.
L’Ufologia è indubbiamente una materia molto suggestiva e in essa pertanto alcuni disturbi fisiologici e soprattutto psichici quali l’illusione, l’allucinazione, la suggestionabilità, possono giocare un ruolo importante: Ma che tutto si riduca a questo è una cosa insostenibile e pericolosa a motivo delle ormai troppe e troppo varie testimonianze. Quindi non è tutta fantasia. Siamo giunti ad un momento storico nel quale bisogna dire: qualche cosa di vero c’è!”.

Io, anni fa, scrissi qualche cosa nei riguardi di un altro campo scientifico o quasi, lo spiritismo. E ho scritto nel 1959: “Una incredulità esagerata, oltre ad essere contraria al più elementare senso di prudenza, può avere nel campo religioso ripercussioni funeste”. E qui citavo alcune frasi del libro “Spiritismo e Chiesa”: “Da un punto di vista logico, i cristiani che accettano i miracoli ed altri incidenti raccontati dal Vangelo, si trovano in una situazione eccezionale. Non possono coerentemente respingere con ostinazione le reiterate testimonianze di moderni testimoni attendibili che riferiscono ciò che i loro occhi hanno veduto e ciò che le loro orecchie hanno udito in circostanze che apparentemente escludono la possibilità di inganno. […]

Non è più il caso di dubitare. Oramai una porta è aperta agli ufologi, i fenomeni esistono, ne esisteranno dieci anziché cento, ma i fenomeni esistono. Ma come si spiegano questi fenomeni?
Le due attribuzioni possibili sono o eventuali abitanti di altri mondi o Angeli e Anime dei Defunti. Con gli Angeli mettiamo pure la Madonna, mettiamo pure, se si vuole, anche Gesù. Per quanto concerne i cosiddetti marziani, circa la possibilità della abitabilità di altri pianeti, noi non sappiamo nulla di certo e questo spiega anche perché il nostro Eufemio Del Buono espone nel suo fervore le motivazioni per l’atteggiamento attendistico della Chiesa in subordine alla scienza. Però la Chiesa può dire molto. La cosa è possibile. Parlo ovviamente dal punto di vista religioso e non dal punto di vista scientifico. Le possibilità di Dio sono infinite. […]

C’è stato un salesiano, morto alla fine del secolo scorso, Don Beltrami [precisamente, venerabile dal 1966], per il quale è in corso la causa di beatificazione. Questi, nelle sue preghiere, non mancava mai di ricordare i possibili abitanti di altri pianeti e scrisse un volumetto per dimostrare la possibilità di abitabilità di altri pianeti. Un fatto è, come dice San Paolo, che Cristo è centro e capo della creazione dell’universo. Non esistono pertanto mondi che non abbiano un riferimento a Cristo. Dai testi biblici si può affermare che Cristo, come Verbo Incarnato, esercita il suo influsso su tutti i possibili pianeti abitati. […] Il Credo di Epifanio, il Concilio di Costantinopoli, il Credo Costantinopolitano che recitiamo nella Messa in italiano: “Creatore di tutte le cose visibili e invisibili”. […] Nel racconto bellissimo della scena della morte, cioè questa liberazione dell’anima, si capisce che già in questa vita c’è un’esigenza dell’anima di spiritualizzare il corpo. Quindi che dopo la morte esistano questi corpi sempre più spiritualizzati, non urta minimamente con posizioni teologiche. […] Esiste quasi come un corpo mistico naturale, non so se sia mai stata detta una frase del genere, ma mi sentirei di sostenerla. Noi conosciamo il corpo mistico che è il corpo che unisce i viventi cristiani, ma c’è anche il corpo mistico naturale che unisce tutti, non solo i viventi e in questo caso neppure i battezzati, ma anche i non viventi, la natura insomma. Il bene e il male degli uni non si ripercuote solo sugli altri, come nel caso del corpo mistico teologicamente parlando, ma sul mondo, sulla natura. […]

Un altro argomento interessante è il loro aiuto [degli extraterrestri] ai buoni, in questo cataclisma ed anche questo l’ho trovato in alcune profezie. Poi a questo cataclisma succederà un'èra di felicità sulla Terra. E a Giorgio questo è stato detto, gli è stato detto di questo millenarismo. Questo millenarismo è qui nel libro inteso come Nuovo Eden e posso dire che c’è una risposta del Santo Uffizio che dice che ciò è una dottrina che non si può insegnare con tranquillità perché non ci sono le prove, quindi vedete, in fondo la Chiesa è stata molto larga. Non dobbiamo illuderci però che non arrivi una guerra, perché se non ci fosse più una guerra, noi avremmo cambiato natura. L’uomo, finché è l’uomo, darà motivo alla guerra nella famiglia, nel partito, nell’associazione, nella scuola… ci si adatta ai tempi. Le ultime guerre sono mondiali e saranno sempre più mondiali perché il mondo diventa sempre più piccolo, grazie al progresso dei trasporti e delle telecomunicazioni. Non dobbiamo illuderci che queste chiamate piccole guerre come Palestina, Afganistan, Vietnam, impediscano altre guerre più grandi. Come non dobbiamo illuderci col fatto delle bombe atomiche. Chi è così semplicistico fra noi da pensare che se c’è una guerra la combattano con le armi della guerra precedente?

Mi ha fatto molto piacere leggere il libro di Giorgio, perché mi ha dato motivo di vedere come oramai non è più l’uomo che appella il castigo alla bontà che è infinita, è misericordiosa, che però ha un limite pure quella, come è scritto nel libro. Ma non è solo l’uomo, ma è il mondo che farà la guerra anche all’uomo. Alla luce di queste considerazioni, né per gli uni né per gli altri si può escludere la possibilità di quanto è esposto nel libro. Nulla nel libro esiste, che urti con qualche verità rivelata e questo rappresenta un buon argomento a favore della autenticità del fatto.

Se qualcuno, come Giorgio, per motivi che la Provvidenza conosce e che si risolvono al bene dell’umanità, ha avuto il privilegio di penetrare nei segreti dell’aldilà e assaporarne in qualche modo le meraviglie, noi siamo grati anzitutto a Dio e poi a Lui che, attraverso una descrizione molto semplice, toccante e sentita, ce ne ha resi partecipi. Il libro, oltre che rappresentare un viaggio bellissimo, in un mondo paradisiaco, è un poema dell’Amore di Dio per noi e un pressante, ripetuto invito all’Amore, a Dio, al prossimo e alla natura, è un serio monito ad abbandonare l’odio e il male e di particolare conforto per quanto concerne il terribile cataclisma e fonte di grande gioia per ciò che ci attenderà dopo la prova».

In effetti, le esperienze riferite da Dibitonto ricordano più delle estasi di tipo mistico, che degli eventi fisici veri e propri, con un ”dentro” e un “fuori” chiaramente riconoscibili, e con un certo grado di verosimiglianza oggettiva.

Sia chiaro: ogni fatto che ci vede coinvolti, e del quale diveniamo, più o meno volontariamente, protagonisti, è filtrato dalla nostra coscienza e non può mai essere riferito in termini puramente oggettivi: quest’ultima era la pretesa della scienza positivista, ma la scienza contemporanea, specialmente dopo le ultime scoperte nel campo della fisica delle particelle sub-atomiche, l’ha definitivamente relegata fra le aspirazioni impossibili. Tutto ciò che noi esperiamo, lo esperiamo attraverso i NOSTRI organi di senso e la NOSTRA coscienza, dopo di che tentiamo di descriverlo con le NOSTRE parole, espressione del NOSTRO universo concettuale e, naturalmente, del NOSTRO livello di consapevolezza.

Da ciò non deriva, tuttavia, che qualsiasi allucinazione, sogno o fantasticheria abbiano lo stesso valore oggettivo di un evento perfettamente “reale”; significa solo che i confini fra ciò che consideriamo “oggettivo” e ciò che non lo è, fra ciò che consideriamo “reale” e ciò che non lo è, sfumano più di quanto saremmo disposti ad ammettere per amore delle nostre confortanti certezze. Il valore veritativo di un evento intensamente vissuto è sempre lo stesso, anche se i riscontri oggettivi sono scarsi o nulli: in altre parole, per noi è vero ciò che è vero per la nostra coscienza, in quel dato momento e in quelle date circostanze.

Un esempio banale: per un uomo che si trovi, disarmato, faccia a faccia con un leone, a pochi passi di distanza dalla belva che lo fissa minacciosa, il valore del tempo non è certamente quello segnato dalle lancette dell’orologio: per lui, i secondi sono lunghi come delle ore, i minuti come dei secoli. Se dovesse riferire la sua esperienza, non parlerebbe certamente di una esperienza brevissima, anche se tale può essere stata “oggettivamente”, ma di una lunghezza interminabile, addirittura eterna; meglio ancora: di un esperienza FUORI DAL TEMPO, nella quale il tempo sembra sia stato sospeso, oltrepassato, annientato.

Un altro esempio: per un uomo che sta vivendo un incubo, magari dovuto all’assunzione di sostanze allucinogene, il ragno gigantesco che avanza verso di lui per ghermirlo nelle sue zampe pelose dalla lunghezza spropositata, è tanto reale quanto potrebbe esserlo, per lui sveglio, la tazzina del caffè posata sul tavolo o il giornale fresco di stampa, appena acquistato dall’edicolante. L’angoscia che quella visione gli ha provocato era assolutamente reale, in nulla distinguibile dall’angoscia che avrebbe provato per un pericolo “oggettivo”, come potrebbe esserlo accorgersi improvvisamente, durante una gita in macchina lungo una discesa a tornanti d’una strada di montagna, che i freni, chi sa come, sono sul punto di cedere.

Fatta questa precisazione, resta il fatto che noi abbiamo bisogno, per esigenze pratiche derivanti dal nostro senso di identità e anche dalle nostre relazioni sociali, di distinguere, almeno in linea di massima, ciò che accade “dentro” la nostra coscienza, da ciò che accade “fuori” o, per dir meglio, da ciò che accade ANCHE al di fuori di essa. Ebbene, le esperienze di Giorgio Dibitonto con gli alieni sembrano doversi collocare in una “zona grigia” che non rientra con sicurezza in nessuno dei due ambiti, ma che sfuma impercettibilmente dall’uno nell’altro.

Prendiamo il racconto del primo “incontro”, così come egli stesso lo descrive (da: G. Dibitonto, «Angeli in astronave», Roma, Edizioni Mediterranee, 1983, p. 27):

«Ero sul letto per un breve riposo pomeridiano. Stavo prendendo sonno, quando una nitida visione apparve dinanzi ai miei occhi. Vedevo un bosco, i suoi alberi, il sottobosco e l’erba divisa da un sentiero. Mi sentii invadere da una pace profonda.»

Come si vede, per sua stessa ammissione, il protagonista si stava appisolando, dunque la sua coscienza si trovava in quella terra di nessuno che si colloca fra la veglia e il sonno e che, lo sappiamo dai racconti di innumerevoli esperienze mistiche, si presta particolarmente all’apertura spontanea verso piano di consapevolezza esistenziale diversi da quello ordinario.

Difficile, perciò, se non impossibile, voler distinguere se il soggetto, in quel momento, fosse desto o addormentato; se quel bosco, che gli apparve così vividamente e che suscitò in lui un senso così riposante di pace e benessere, fosse una visione “reale” o no (a questa domanda risponderanno gli eventi successivi; qui ci limitiamo a evidenziare come il colore verde, tipico di un bosco nella bella stagione, è particolarmente rilassante per la psiche umana, come è stato mostrato “ad abundantiam” da tutta una serie di ricerche psicologiche).

Il racconto prosegue così:

«Attesi di comprendere il significato di quanto mi stava accadendo, e allora udii la voce di Raffaele che mi disse: “Osserva bene il luogo. Lo riconoscerai. È stato prescelto per un nostro incontro”.

Tutto scomparve, e mi restò una calma serena».

L’entità chiamata “Raffaele” era già apparsa due volte al protagonista, in casa sua, nello stesso luogo e con le identiche modalità. Mentre l’uomo si trovava in uno stato di sereno rilassamento, una figura gli si era materializzata davanti, splendente di luce, con una lunga tunica scintillante, un paio d’ali e i piedi nudi; la seconda volta gli aveva detto il proprio nome e lo aveva invitato a leggere il Libro di Tobia, nella Bibbia, “per conoscerlo meglio”. Evidentemente intendeva presentarsi come la guida verso la dimensione ulteriore; è significativo che la seconda apparizione fosse avvenuta nei giorni intorno alla Pasqua, il che ne sottolinea il carattere religioso.

Si noti l’andamento dolce e riposante, per niente traumatico, di tutto il racconto e come esso richiami alla mente, per il senso di trepidante attesa e di incondizionata fiducia, pagine famose della Bibbia e anche del Nuovo Testamento, ad esempio il sogno di Giuseppe dopo la nascita di Gesù. Già dopo la seconda apparizione, così si esprime Dibitonto (Op. cit., p. 24):

«La sua luce si diffondeva per tutta la stanza ed era come se mi penetrasse profondamente. La radiosa bellezza di quell’essere creava in me un dolce sconvolgimento e il desiderio che non se ne andasse Completamente preso dalla visione, non riuscivo né a muovermi né a pensare ad altro.»

«Cercai di indagare la natura dell’incontro promessomi. Pensai che l’apparizione sarebbe tornata a mostrarsi lassù nella natura anziché tra le pareti di casa. Questa mi parve una risposta; ma sentivo che non era tutto. Ricordai quanto mi aveva detto Raffaele: “Mi rivedrai”. Decisi di restare tranquillo nell’attesa.»

Il racconto prosegue con lo stesso ritmo calmo e fiducioso, con la stessa pacatezza e distensione, ma sempre pervaso da un senso di estatica e progressiva illuminazione.

Una notte, quella del 23 aprile 1980 (non viene detto quanto tempo fosse trascorso dalla prima “visione”), l’Angelo gli comunica che due giorni dopo egli avrebbe dovuto prendere la macchina e recarsi a Finale Ligure, dove avrebbe ricevuto ulteriori istruzioni. Lì giunto, la voce di Raffaele gli dice di proseguire per Calice, indi su per la montagna, fino a un certo punto; poi di proseguire a piedi. È così che Dibitonto riconosce, dopo un tratto di sentiero in salita, il luogo boscoso di cui aveva avuto la visione. Sempre incoraggiato dalla voce angelica, che lo esorta alla serenità e alla fiducia, l’uomo assiste alle evoluzioni di un disco volante dai cui oblò fuoriesce una luce bianchissima.

A questo punto la voce lo informa che il loro è uno dei numerosi incontri decisi dalla fratellanza dell’Amore Universale per portare agli esseri umani aiuto e salvezza. Citando indirettamente un passo del Vangelo di Giovanni, precisa, parlando al plurale, che “loro” vengono da una delle tane dimore del Padre. Poi, dopo averlo assicurato della speciale protezione degli esseri celesti, la voce lo saluta nel nome del Padre universale. Da ultimo, mentre l’Angelo sta con le braccia aperte sotto il disco e altre presenze sono apparse tutto intorno, l’oggetto sospeso si allontana repentinamente, lasciando solo una nube che si dissolve sopra la cima degli alberi.

Questo è stato il primo incontro con una astronave aliena; ne seguiranno altri e Dibitonto verrà anche invitato a salire a bordo e a viaggiare nello spazio. Ogni volta riceve dei messaggi di amore cosmico, peraltro molto generici, i cui contenuti non divergono molto da quelli di alcune celeberrime apparizioni mariane, da Fatima a Lourdes a La Salette. E ogni volta il tutto si svolge in un clima estremamente sereno e gioioso, quasi estatico.

Ben diverso è il tono della stragrande maggioranza dei racconti di “abduction”, ossia di rapimenti di esseri umani da parte di creature aliene, che lasciano un pesante retaggio di paura, angoscia, depressione; così come è diverso, per dire la verità, anche il clima delle apparizioni mariane, che, se da un lato suscitano nei soggetti interessati sentimenti profondi di pace e rapimento mistico, non sono scevri da una vena di inquietudine o perfino di dolore, anche per l’annunzio delle gravi calamità che stanno per abbattersi sul genere umano allontanatosi da Dio.

Sembra che anche le creature “angeliche” apparse a Dibitonto gli abbiano preannunciato gravi catastrofi, ma solo come preambolo alla restaurazione gloriosa del regno di Dio; in ogni caso, nei suoi racconti è del tutto assente quella nota pensosa, malinconica, a volte decisamente mesta o sofferta, che si riscontra nei racconti di Suor Lucia o di Bernadette. Tutto sembra essersi svolto in maniera assolutamente dolce e non traumatica: nessun senso di paura o di angoscia, nessuna sofferenza interiore prodotta dalla straordinarietà dell’esperienza stessa, dalla consapevolezza di non poterla adeguatamente riferire (per non parlare del timore di non essere creduto) o dal contenuto dei messaggi ricevuti.

Che dire di tutto questo?

La storia successiva ci interessa poco; per chi lo desideri, esistono libri, riviste e siti Internet nei quali può apprendere come, poi, Dibitonto abbia cercato di diffondere i messaggi ricevuti dagli extraterrestri, riuscendo anche ad attirare l’interesse, come si è visto, di monsignor Balducci e di altri studiosi. Quello che ci interessa è il grado di attendibilità che possiamo dare non tanto all’esperienza in se stessa, che chiaramente presenta risvolti più mistici e interiori che fisici e tipicamente ufologici, quanto alla plausibilità di una identificazione fra gli extraterrestri e quelli che la tradizione biblica presenta come esseri angelici, intermediari fra Dio e l’uomo.

Non vi è dubbio che, se un Ebreo vissuto qualche secolo prima di Cristo avesse dovuto raccontare una esperienza di tipo extraterrestre, avrebbe adoperato immagini ed espressioni tipiche del suo bagaglio culturale (e che altro avrebbe potuto fare, se no?), più o meno nei termini con i quali troviamo descritto il “carro di fuoco” nella famosa visione di Ezechiele. Questo non significa che tutti i passi della Bibbia in cui si descrive l’apparizione degli Angeli, o anche soltanto alcuni di essi, siano in realtà delle descrizioni di visitatori alieni.

Piuttosto, è evidente che gli alieni descritti da Dibitonto, al netto della possibilità di una truffa pura e semplice o di una forma di esaltazione patologica della facoltà immaginativa, sono e vogliono essere identificati come altrettanti Angeli; del resto, lo dicono esplicitamente: «noi siamo apparsi sovente in passato agli umani, come è narrato nella Bibbia». Di più: essi adoperano un linguaggio molto simile a quello biblico; e le loro fattezze fisiche, se pure possiedono un corpo fisico come lo intendiamo noi, corrispondono alla più classica iconografia cattolica.

La domanda inevitabile che dovremmo farci, arrivati a questo punto, è quale differenza sostanziale possa esservi fra un Angelo e un extraterrestre, pensando a quest’ultimo non come una creatura materiale, ma come una creatura spirituale, fatta di luce ed energia. Se lo è chiesto anche padre Balducci, il quale ha ipotizzati che gli “alieni” visti da Dibitonto possano essere in realtà le anime dei defunti, dal corpo trasfigurato mediante il passaggio liberatorio della morte; ma è stato proprio quest’ultimo a negare decisamente una tale interpretazione.

E allora?

Il minimo che si possa dire, davanti a interrogativi di questo genere, è che gli extraterrestri, se esistono (e tutto lascia pensare che esistano e che da tempo stiano interagendo con gli umani), non possono appartenere ad un’unica specie, ma a molte specie diverse, alcune delle quali, forse, bene intenzionate nei confronti dell’uomo, altre no. Ciò rende ragione delle enormi differenze nei racconti di quanti dicono di averli incontrarti o di essere addirittura saliti a bordo delle loro navi intergalattiche (o interdimensionali, a seconda dei punti di vista), in certi casi volontariamente, in altri come dei puri e semplici rapiti.

Così, se si potessero identificare gli Angeli con gli alieni animati da sentimenti positivi nei nostri confronti, non si vede perché non sarebbe possibile anche l’identificazione opposta, cioè quella dei Diavoli della tradizione cattolica, con gli alieni ostili e malvagi, che non si curano affatto della vita e della serenità degli esseri umani, di cui si servono come cavie da laboratorio e che terrorizzano prima di rilasciarli - posto che alla fine li rilascino sempre.

Ma è possibile, è lecita una tale doppia identificazione, e sia pure solo in via d’ipotesi?

Noi crediamo di sì: ma, appunto, solamente a livello congetturale. Siamo davanti ad una realtà che sfugge alle categorie della nostra mappa concettuale, e per la quale non riusciamo a trovare nemmeno le parole giuste, presupposto indispensabile per riflettere su di un determinato fenomeno e per fare il punto intorno alle questioni che esso eventualmente solleva.

Pertanto, si può dire che stiamo appena incominciando a elaborare le basi minime indispensabili per approfondire la ricerca. Nulla vi sarebbe di più sbagliato, che gettarsi sconsideratamente nei due estremi opposti: della negazione aprioristica e della faciloneria ingenua, credendo di aver risolto una questione che stiamo appena incominciando ad impostare e a valutare, in tutta la sua sconcertante complessità…

Rivoluzioni colorate a Mosca e Hong Kong


LA NOTA DI COLORE, COME AL SOLITO, CE LA METTE SOROS....ALL'IRAN CI PENSANO TRUMP E ISRAELE

“I manifestanti di Hong Kong e Mosca non stanno arretrando”. Questo il titolo di un articolo del Washington Post alquanto significativo, dal momento che accomuna due eventi apparentemente distanti ma in realtà più che vicini.


Le proteste di Hong Kong vanno avanti da mesi, e sono ormai diventate una spina nel fianco del governo cinese. Nate contro l’introduzione di una legge che prevede l’estradizione in Cina, hanno preso un carattere sempre più indipendentista suscitando preoccupazione e ira a Pechino.

L’indipendentismo di Hong Kong e i moti russi

Un guanto di sfida all’annessione dell’ex colonia britannica avvenuta col trattato del 1997. Sfida dura, che sta demolendo l’economia di una regione che rappresenta un vero e proprio polmone finanziario della Cina.

Proteste ben organizzate a livello militare, come ha palesato la manifestazione che ha bloccato l’aeroporto di Hong Kong, costringendo le autorità a cancellare tutti i voli (fosse successo a New York i manifestanti sarebbero tutti nelle patrie galere per attentato alla sicurezza nazionale).

Ma l’interesse dell’articolo del WP sta appunto nel legare tali proteste con quelle di Mosca: secondo il Wp sabato sarebbero scese in piazza 50mila persone, la manifestazione più massiva degli ultimi anni (la richiesta è una maggiore apertura alle liste di opposizione per le municipali di settembre).


Russi e cinesi di Hong Kong, secondo il WP, rappresentano lo scontro delle forze della libertà contro i rispettivi regimi autoritari.


Sia Mosca che Pechino hanno evidenziato la natura eterodiretta dei movimenti di massa. Rivoluzioni colorate, come altre che si sono susseguite nei Paesi dell’Est e nelle primavere arabe contro governi non graditi all’establishement occidentale (nessun anelito di libertà in Arabia Saudita o in Ruanda o altri Paesi più graditi).


Il fatto che le rivoluzioni di Hong Kong coincidano e si sovrappongano al durissimo confronto innescato dagli Stati Uniti con la Cina è coincidenza puramente casuale… altri tempi quelli in cui Pechino, fino a un anno fa, era parte, anzi motore, della globalizzazione made in Usa. Allora non era regime autoritario, ma partner indispensabile. Tant’è.

Strategie militari

Al di là delle boutade, va registrato che la doppia spinta eversiva è possibile grazie al web, che lega, mobilità, indica strategie. Web ovviamente controllato dai Giganti informatici americani, nonostante la disinformazione permanente sul punto (vedi Russiagate).


A rendere l’idea di una strategia militare più che raffinata dietro le proteste anche gli obiettivi prescelti, non certo a caso: se a Hong Kong i manifestanti hanno dato l’assalto al Parlamento, a Mosca si sono adunati davanti agli uffici dell’amministrazione presidenziale. Praticamente nel giardino di casa di Putin.


Così Mosca e Pechino si trovano oggetto di sfide impensabili fino a qualche mese fa, con l’apertura di un fronte interno che immaginavano non potesse più aprirsi. Affannate a parare minacce, più o meno reali, esterne, si trovano spiazzate ad affrontare un fronte così scivoloso.


Non ne saranno travolte, ovvio. Sia Xi Jinping che Putin hanno la forza dalla loro e soprattutto un consenso popolare alieno ai politici delle nostre latitudini, dati i successi riportati, che hanno riguadagnato alla Russia i fasti perduti e al Dragone la nuova proiezione globale.

Organizzare per destabilizzare

Ma l’obiettivo di quanti stanno muovendo le fila delle proteste è quello di costringere Putin e Xi a una repressione durissima, cosa che invererebbe ancor più la narrativa sulla sfida tra libertà e tirannia e allontanerebbe in maniera irreversibile le due potenze dall’Occidente, riconsegnando agli Stati Uniti la primazia sul mondo sviluppato.


Non solo, lederebbe talmente l’immagine dei due leader che ne uscirebbero indeboliti anche sul fronte interno. Potrebbero cadere in disgrazia, aprendo la strada a successori meno ostici all’Occidente (più deboli o meno lungimiranti).


Così quella cui assistiamo non è solo una sfida contro Russia e Cina, ma anche contro quanti, da Trump alla élite tedesche (e altri), stanno tentando di gettare ponti con Putin e XI per per porre un freno alla destabilizzazione globale, che una repressione dura delle proteste di cui sopra alimenterebbe non poco.


Ne consegue che le cosiddette forze della libertà risultano al contrario consegnate alla destabilizzazione globale.


Mosca e Pechino si trovano in difficoltà: non hanno ancora sviluppato metodi soft per far fronte alle proteste di massa e devono guardarsi da un’informazione che, acquiescente quando le repressioni feroci avvengono in Paesi alleati, è più che scrupolosa altrove.


Secondo il Wp le proteste dureranno. Molto dipenderà da quanto accadrà questa estate, nella quale si sta giocando tanto destino del mondo (Iran e non solo). Con cronologia non estranea ai fatti di cui sopra.