venerdì 18 gennaio 2019

"Non serve uscire dall'euro". Le mosse della Le Pen per cambiare l'Ue dall'interno




Marine Le Pen lancia la 'staffetta delle forze sovraniste'


Di Sergio Rame

La corsa alle elezioni europee è iniziata. E dalla Francia Marine Le Pen lancia la staffetta delle forze sovraniste per provare a contare qualcosa a Bruxelles dopo il voto di maggio.


La leader del Raggruppamento Nazionale francese ha annunciato, dalle pagine del Corriere della Sera, un grande comizio con Matteo Salvini. Si terrà tra qualche settimana (probabilmente a febbraio), in Italia (forse a Milano). L'asse tra i due, dunque, si rafforza. Anche se cambiano le battaglie. "Eravamo per l'uscita dall'euro e dall'Unione europea quando l'unica alternativa era tra la totale sottomissione a Bruxelles e l'abbandono della Ue - spiega - ora, invece, possiamo cambiare l'Europa dall'interno".

"In primavera i popoli potranno esprimersi e chiedere il tipo di Europa che desiderano, e sono certa che chiederanno di recuperare il controllo nazionale delle frontiere e della politica economica". Le elezioni di maggio saranno il vero banco di prova delle forze sovraniste. Ieri tre eurodeputati britannici del partito euroscettico e anti-immigrazione Ukip, fra cui il suo capo Gerard Batten, si sono uniti nell'Europarlamento al gruppo politico guidato dal partito della Le Pen. "Questo passaggio - spiega l'eurodeputato francese Nicolas Bay - conferma la dinamica e l'attrattiva del nostro gruppo e del nostro progetto che mira a modificare profondamente gli orientamenti politici dell'Unione europea per difendere finalmente gli interessi dei nostri popoli e la sovranità delle nostre nazioni". Del gruppo, oltre alla Lega e all'ex Front National, fanno parte l'estrema destra austriaca del Fpoe, il Pvv olandese di Gert Wilders, il Vlaams belang fiammingo e i polacchi del Knp. I loro obiettivi sono cambiati rispetto a quando predicavano l'uscita dall'Unione europea e dalla moneta unica. "All’epoca – spiega la Le Pen – l’unica scelta che era riservata ai francesi era la sottomissione o il tentativo di uscire. Oggi non è più così, c'è una situazione totalmente nuova della quale tenere conto. Non è più necessario uscire perché finalmente i popoli possono influire sulla politica europea. Quando il presidente della Commissione sarà espressione di idee come le mie o di Salvini, le cose cambieranno".

Nella chiacchierata con il Corriere della Sera, la Le Pen spiega chiaramente che "uscire e adottare una nuova moneta non sono più le priorità". "I trattati sono interpretabili a piacere, basti guardare cosa ha fatto la Bce con il quantitative easing - continua - quando il presidente della Commissione non sarà più Juncker ma una personalità espressione delle idee mie e di Salvini, la vita dei cittadini migliorerà".

La base nascosta dei Barracuda, i sottomarini segreti di Macron







Ecco tutti i dettagli


Di Davide Bartoccini

A Cherbourg, in Normandia, la difesa francese nasconde un cantiere altamente tecnologico che è stato a lungo classificato come “top secret” in una caverna; all’interno di questo sito di assemblaggio, a metà tra le basi degli u-boot nazisti di St. Nazaire e le basi segrete degne della penna dell’autore di James Bond, gli ingegneri sviluppano il primo dei “Barracuda“.
Secondo quanto riportato da un reportage di Le Figaro, è in questi bacini di carenaggio segreti ribattezzati la “Nef” (la navata, ndt), che vengono costruiti i sottomarini nucleari di Macron: gli Sna classe Baracuda che entreranno presto a far parte della flotta sottomarina della marina militare di Francia. 
In quella che viene descritta come come una sorta di “cattedrale industriale”, con una “navata” appunto, dal soffitto in cemento di oltre 50 metri, sorvegliatissima, il Naval Group sta costruendo il primo vascello dei sei sottomarini d’attacco nucleari del programma Barracuda. La consegna del capoclasse, al quale verrà dato il nome di “Suffren” – in onore dell’ammiraglio del XVI secolo marchese di Saint-Tropez Pierre de Suffren – è prevista per l’estate 2019. I nuovi Sna – acronimo di sous-marins nucléaires d’attaque e omologo degli Ssn statunitensi – che andranno a sostituire i sottomarini classe Rubis – sono stati descritti come lunghi tubi dalla corazza nera e liscia di una lunghezza di 99 metri, con un diametro di 8,8 metri e un peso di 5mila tonnellate. 
“Fabbricare questo modello di sottomarino è una delle operazioni più complesse mai realizzate dall’uomo: 700mila pezzi da assemblare, 160 chilometri di cavi e saldature che devono resistere alle altissime pressioni degli abissi” scrive Le Figaro, e mentre in Normandia il vascello prende forma, a Tolone i sommergibilisti della Marine Nationale già si starebbero addestrando nei simulatori di ultima generazione per essere pronti a condurre in mare questa potente arma di deterrenza. 
Dalle informazioni divulgate dalla stampa francese, l’Eliseo avrebbe già stanziato per il programma di difesa “Barracuda” circa nove miliardi di euro. Ma la cifra potrebbe essere destinata ad aumentare per portare nelle profondità oceaniche i sei sottomarini ordinati 12 anni fa per sostituire gli odierni Sna: varati tra il 1983 e il 1993 e ritenuti obsoleti nonostante le migliorie apportate dal programma Amethyste –AMElioration Tactique HYdrodynamique, Silence Transmission, Ecoute. 
Il direttore del programma Barracuda,Vincent Martinot-Lagarde, ha dichiarato che questi sottomarini sono “vascelli capaci di navigare due volte più velocemente rispetto alla velocità tattica, che possono essere dispiegati per più tempo e possono trasportare una maggiore potenza di fuoco rispetto ai loro predecessori”. I Barracuda sono stati sviluppati per svolgere le stesse missioni dei loro predecessori: dissuasione nucleare, protezione dei convogli militari e delle coste, acquisizione informazioni, ma potranno anche imbarcare forze speciali e attrezzature per missioni specifiche.  Questo nuovo vettore sottomarino si andrà ad affiancare ai 4 sottomarini nucleari lanciamissili classe Le Triomphant della Forza oceanica strategica.

Nel Texas e nel Nuovo Messico bruciano enormi quantitativi di gas, senza essere venduti




Nel bacino petrolifero del Permiano, tra il Texas e nel Nuovo Messico, ogni giorno viene estratto il corrispettivo di gas pari a 1 milione di dollari ma spesso si brucia o si vende a  zero profitto
Il forte aumento della produzione petrolifera americana nel bacino del Permiano ha contribuito al recente forte calo dei prezzi del petrolio. Ma ora questa regione è il centro della produzione di gas naturale in rapida crescita e la produzione sta aumentando così velocemente che le aziende stanno cercando di vendere gas a qualsiasi prezzo. Quando falliscono, lo bruciano solo nell’atmosfera.

A differenza del giacimento di scisto di Marcellus, dove il gas naturale è l’obiettivo principale, la produzione nel bacino del Permiano è interamente concentrata sul petrolio greggio. Pertanto, il gas naturale diventa un piacevole bonus che viene fornito con il petrolio. Ma il folle ritmo di perforazione nel West Texas e nel New Mexico ha portato a un eccesso di questo gas naturale associato.
Il gas in eccesso ha raggiunto una tale portata che il suo valore presso l’hub del gas Waha nel bacino del Permiano è sceso al minimo storico di $ 0,25 / MMBtu. In alcuni casi, i produttori hanno venduto gas a prezzi praticamente negativi. Ciò significa che l’azienda paga coloro che vengono a prendersi il gas! Martedì scorso, per il secondo giorno consecutivo è stato registrato il prezzo più basso:  0,25 $ / MMBtu.
Alcuni analisti sottolineano che  comunque si tratta di un evento temporaneo, una tantum, i prezzi del gas incredibilmente bassi, non sono la norma. Ma non è vero.
Basta fare una breve ricerca su internet per vedere che  nel 2017  la produzione proseguiva secondo ritmi enormi, e nel Permiano ad agosto 2018 ancora si era ai livelli attuali:
Nel bacino petrolifero del permiano, nel Texas e nel Nuovo Messico, ogni giorno viene bruciata una quantità di gas naturale dal valore di circa 1 milione di dollari. I trivellatori di shale gas nel bacino del Permiano non hanno modo di portare il gas – un sottoprodotto della trivellazione petrolifera – sul mercato perché non ci sono abbastanza oleodotti per il gas naturale. Per questo motivo – scrive il “Wall Street Journal” – si sta praticando il flaring, ovvero viene dato alle fiamme il gas in eccesso. Le compagnie bruciano circa il 3 per cento del gas estratto nel Permiano ma la produzione nel bacino è così alta che il volume di gas bruciato ogni giorno, secondo alcune stime, sarebbe abbastanza grande da soddisfare le esigenze quotidiane di stati come il Montana o il New Hampshire. (agenzia Nova)

IL PADRE NOSTRO NELLA LINGUA DI GESU'. BELLISSIMO E SUGGESTIVO

ASCOLTATE CON FEDE....



LITURGIA DEL GIORNO




 Venerdì: Pia pratica della VIA CRUCIS on-line 



LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -
  





 PRIMA LETTURA 

Eb 4,1-5.11
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, dovremmo avere il timore che, mentre rimane ancora in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. Poiché anche noi, come quelli, abbiamo ricevuto il Vangelo: ma a loro la parola udita non giovò affatto, perché non sono rimasti uniti a quelli che avevano ascoltato con fede. Infatti noi, che abbiamo creduto, entriamo in quel riposo, come egli ha detto:
«Così ho giurato nella mia ira:
non entreranno nel mio riposo!».
Questo, benché le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione del mondo. Si dice infatti in un passo della Scrittura a proposito del settimo giorno: «E nel settimo giorno Dio si riposò da tutte le sue opere». E ancora in questo passo: «Non entreranno nel mio riposo!». Affrettiamoci dunque a entrare in quel riposo, perché nessuno cada nello stesso tipo di disobbedienza.


 SALMO 

Sal 77
Proclameremo le tue opere, Signore.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato
non lo terremo nascosto ai nostri figli,
raccontando alla generazione futura
le azioni gloriose e potenti del Signore.

Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli,
perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma custodiscano i suoi comandi.

Non siano come i loro padri,
generazione ribelle e ostinata,
generazione dal cuore incostante
e dallo spirito infedele a Dio.


 VANGELO 

Mc 2,1-12
Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te –
disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

giovedì 17 gennaio 2019

Serbia Sventato Complotto per Assassinare il Presidente Putin




BELGRADO, Serbia - Sventato attentato terrorista contro Putin - il presunto assassino sostenuto dall'Arabia Saudita.

Catturato sospetto Wahabita con armi da taglio e fucile di precisione da cecchino

Le forze di sicurezza hanno arrestato un uomo nella città serba di Novi Pazar per aver pianificato un attacco terroristico contro il presidente russo durante la visita di Vladimir Putin a Belgrado.

Il ventunenne Armin A. membro del gruppo, Dava Tim Centar,  finanziato dall'Arabia, è stato arrestato domenica nella Serbia sud-occidentale.

È membro di un gruppo Wahabita chiamato Dava Tim Centar, secondo diversi rapporti dei media serbi. Il gruppo Wahabita è di tradizione ultra-conservatrice, nello specifico saudita-islamico dell'Islam sunnita, che è finanziata  massicciamente con fondi sauditi, ha procacciato molti seguaci nei paesi balcanici negli ultimi decenni.


Secondo il quotidiano serbo Alo , Armin A. è sospettato di aver pianificato un attacco terroristico durante la visita del presidente russo Vladimir Putin in Serbia. Putin è giunto a Belgrado giovedì su invito del presidente serbo Aleksandar Vucic.

Il sospetto era sotto sorveglianza e si fermò a Novi Pazar. "Portava uno zaino con un fucile munito di cannocchiale da mira e diversi coltelli", il quotidiano serbo Blic cita una fonte anonima dei circoli polizieschi.



La casa del sospettato piena di materiale di propaganda e ingredienti per fabbricare bombe.

Trovati prodotti chimici per la fabbricazione di ordigni esplosivi
Durante la ricerca della sua famiglia, i funzionari hanno trovato, tra le altre cose, una bandiera dello Stato Islamico e materiale propagandistico dell'organizzazione terroristica. Inoltre, nella soffitta della casa, hanno trovato "prodotti chimici" e oggetti che possono essere utilizzati per la costruzione di ordigni esplosivi.

L'inchiesta ora chiarirà se stava lavorando su una bomba a distanza e cosa aveva pianificato più esattamente. Secondo il report dei media, i servizi di sicurezza serbi hanno individuato a tempo informazioni sull'appartenenza del giovane a un movimento islamico radicale che si dice sia attivo nella regione e intorno alla città di Novi Pazar (circa 70.000 abitanti).

È anche in contatto con altri personaggi  che pare abbiano programmato viaggi in Siria.

Armin A. è già stato interrogato dalla polizia, accusato di produzione illegale possesso e trasporto di armi ed esplosivi.

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