Le tradizioni ermetiche ed alchemiche (foto 1, Sol Niger foto 2 ) parlano della esistenza di due soli: uno nascosto, formato da oro alchemico e l'altro, quello materiale, di oro normale. Secondo il Libro della Santa Trinità, l'uomo sarebbe stato formato tramite il fuoco del Sole Nero.
Le teorie di Eraclito al riguardo furono essenziali per lo sviluppo della teoria di Filolao sul Sole o Fuoco Centrale.
E' incredibile come già nel V secolo a.C. Filolao fosse arrivato ad una elaborazione non geocentrica dell'Universo, avendo intuito l'importanza marginale della Terra e del Sistema Solare che, secondo la sua ispirata visione, ruotavano attorno all'Hestia, il Sole Centrale Universale.
C'è un altro spunto astronomico interessante, il collegamento tra Sole Nero e la compagna oscura di Sirio (Sirio A è la stella più luminosa del firmamento ed uno degli astri più vicini al sistema solare, alla distanza di 8,6 anni luce). Sirio B, la compagna oscura, venne scoperta solo nel 1862, ma i Dogon, una popolazione africana del Mali, ne conoscevano l'esistenza da secoli addietro.
"Secondo gli studi dei due antropologi Marcel Griaule e Germaine Dieterlen svolti nel 1931, poi rielaborati ed in parte manipolati dal libro The Sirius Mystery di Robert Temple, la stella Sirio, secondo la tradizione Dogon, ha una compagna chiamata Po-tolo (che significa qualcosa come granellino) identificabile con Sirio B, che è effettivamente una piccola stella (una nana bianca) compagna di Sirio, orbitante attorno alla primaria con un periodo di circa 60 anni.
Il mistero legato a Sirio B è dovuto al fatto che essa risulta invisibile ad occhio nudo, ed è strano pensare che essa fosse già conosciuta dai Dogon, non avendo essi alcun mezzo per poterla osservare. Così Temple risolve la contraddizione sostenendo che i Dogon in passato siano entrati in contatto con una civiltà extraterrestre che avrebbe dato loro queste informazioni. A rafforzare questa tesi contribuisce la tradizione Dogon ove si parla della venuta di dèi anfibi sulle loro arche." (Wikipedia, voce Dogon).
Il Sole Nero (Schwarze Sonne) esoterico ha notevole importanza nel Misticismo Nazista. Parrebbe che questo simbolo fosse già conosciuto nell'era delle Grandi Migrazioni, essendo stati rinvenuti alcuni fermagli femminili con tali caratteristiche. Goodrick-Clarke afferma, invece, che esso avrebbe origine medioevale e sarebbe la rappresentazione del movimento solare, con la ruota solare a dodici raggi che, a sua volta deriverebbe dai dischi dei Merovingi (foto Disco di Limons), visualizzazione simbolica delle dodici stagioni e dei dodici segni zodiacali.
Questo simbolo è presente nel mosaico posto al pianterreno della Torre Nord del Castello di Wewelsburg, la cui costruzione fu iniziata nel 1603 in Nord Reno-Westfalia dal vescovo-principe di Paderborn Dietrich von Fürstenberg ed il cui nome deriva dal Cavaliere brigante Wewel von Büren.
Nel 1934, sotto la spinta dell'SS-Brigadeführer Karl Maria Wiligut, il Rasputin di Himmler, che sentiva presente in quel luogo un'enorme forza spirituale, Heinrich Himmler firmò un contratto di affitto del castello per 100 anni per la cifra simbolica di 100 marchi con il distretto di Paderborn. Entrambi erano convinti che si trattasse del mitico castello della Westfalia che secondo una leggenda sarebbe stato l'unico a resistere allo assalto degli Slavi dell'Est e che da lì i Tedeschi sarebbero partiti per la vittoriosa riscossa finale.
Wewelsburg è un nodo energetico particolarmente potente anche a causa della vicinanza al complesso megalitico di Externsteine nella Foresta di Teutoburgo. Ad Externsteine sorgeva l'Irminsul, pilastro sacro che regge l'Universo e collega il Cielo con la Terra, simbolo pagano identico all'albero cosmico della mitologia norrena: l'Yggdrasil, poiché entrambi sono la raffigurazione della realtà che sta dietro l'apparente ed effimero mondo materiale.
Externsteine venne profanata con la distruzione dell'Irminsul da Carlo Magno, quando, nel 772 sconfisse i Sassoni e li costrinse a convertirsi al Cristianesimo.
"Non bisognerà mai dimenticare ciò che successe a Verden nell'anno 782. (...) Là si era svolto il massacro. Quattromilacinquecento prigionieri sassoni furono passati a fil di spada dai soldatacci cristiani di Carlo Magno."
Negli anni Venti del secolo scorso lo storico tedesco Wilhelm Teudt ipotizzò credibilmente che l'Irminsul sorgesse proprio ad Externsteine. Aderendo al Partito Nazista nel 1933 propose di rendere sacro il luogo per la commemorazione degli antenati.
Wiligut affermava che l'Irminismo era la vera religione rivelata da Cristo, addirittura nel 12.500 A.C. e che la Bibbia sarebbe stata scritta in lingua germanica.
VARO E ARMINIO
("Varo rendimi le mie legioni!", Augusto)
Il termine Irmin in Alto Germanico Antico indica Forza e Grandezza, elementi connaturati nel Pilastro Cosmico. Sempre nella Foresta di Teutoburgo si svolse la battaglia omonima tra i Romani condotti da Publio Quintilio Varo e un gruppo di tribù germaniche guidate da Arminius(nella foto, la statua a Detmold) il capo dei Cherusci, il cui nome era la romanizzazione di Irmin.
Varo condusse tre intere legioni romane alla distruzione, essendosi fidato ciecamente dei consigli di Arminius o Arminio, che egli considerava un fido alleato.
Nel fitto della Foresta di Teutoburgo, che i Romani non conoscevano affatto, si cacciò nella trappola dei germanici, portando i suoi 20.000 legionari allo annientamento al termine di tre giorni di accaniti combattimenti, resi vulnerabili da un campo di battaglia, tra fitta foresta e paludi, del tutto inadatto alle tattiche di guerra che avevano reso i Romani invincibili. Varo, l'ultimo giorno, si suicidò pur di non cadere vivo nelle mani dei barbari. La crisi aperta dalla disfatta obbligò Augusto a mandare tutte le truppe disponibili al comando di Tiberio Cesare per tamponare la falla apertasi ai confini settentrionali dell'Impero. Solo sei anni dopo Gaio Giulio Cesare Claudiano, detto Germanico, il figlio adottivo di Tiberio, riuscì a recuperare due dei tre labari della legioni massacrate e a raggiungere il campo di battaglia.
"Nel mezzo del campo biancheggiavano le ossa ammucchiate e disperse... sparsi intorno... sui tronchi degli alberi erano conficcati teschi umani. Nei vicini boschi sacri si vedevano altari su cui i Germani avevano sacrificato i tribuni ed i principali centurioni..."
Cornelio Tacito, Annales
In ogni caso la vittoria di Arminio aveva dato i suoi frutti: l'esercito romano non varcò più il Reno, nel timore di una nuova disfatta ed anche questa vittoria germanica era ben presente nella mente di Himmler e Wiligut quando scelsero Wewelsburg come il luogo adatto per "... innalzare il livello spirituale dell'elite del Reich, i futuri arconti che dal castello di Wewelsburg avrebbero dispensato la saggezza germanica risvegliata." (Miguel Serrano, cfr. articolo Vitriolum).
Himmler e Wiligut
Il luogo era simbolico per un altro motivo storico. L'Ordine dei Cavalieri Teutonici,all'inizio del XIII secolo, aveva iniziato una lenta ma costante espansione verso i territori "pagani" ed i Cristiani ortodossi dell'Est.
Fino al 1242, quando lo Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici subì una paurosa disfatta ad opera di Aleksandr Nevskij. Gli invincibili cavalieri corazzati germanici vennero battuti da una compagine di pescatori e contadini comandati dal Principe Nevskij, e costretti alla ritirata sul lago dei Ciudi. La superficie sottile di ghiaccio cedette sotto il peso della cavalleria corazzata, trascinando nei suoi freddi gorghi i sogni dell'espansione germanica verso Est, il Lebensraum, concetto che sarebbe stato ripreso nel Mein Kampf di Hitler e che avrebbe portato alla Operazione Barbarossa, l'attacco all'Unione Sovietica destinato a vendicare, nelle intenzioni del Führer, l'umiliante sconfitta patita dai Cavalieri Teutonici.
IL CASTELLO DI WEWELSBURG
E' ignoto se il mosaico dello Schwarze Sonne, situato nella sala a pianterreno della Torre Nord denominata Sala degli Obergruppenführer, fosse già presente quando Himmler acquisì il Castello o se sia stato semplicemente restaurato.
La Torre Nord era posta al centro della “freccia” o "lancia", forma in cui è costruito il corpo principale del castello, ed è espressione simbolica della Lancia di Longino, uno dei tanti reperti mistico-esoterici su cui mise le mani Himmler.
La freccia punta l'Est, il Lebensraum, fin dai tempi dei Cavalieri Teutonici. Rappresentava, in ultima istanza, l'onphalos, l'ombelico del Nuovo Mondo e della Weltanschauung propugnati da Adolf Hitler.
Taluno attribuisce la creazione del simbolo ad Himmler stesso, che sarebbe partito da un vecchio simbolo. Due sarebbero stati i riferimenti che avrebbe avuto in mente: la Tavola Rotonda, simbolo anch'esso esoterico e la Svastica, i cui bracci (che rappresentano la runa Sieg -Vittoria- mentre la doppia Sieg è l'emblema delle SS le SchutzStaffel, i Corpi di Protezione) vengono moltiplicati per 3, numero magico ed esoterico par excellence, dando luogo al 12, il numero della Rinascita Iniziatica. Comunque dubitiamo fondatamente che Himmler con la sue ridotte conoscenze storiche ed esoteriche abbia generato il disegno dello Schwarze Sonne a Wewelsburg (che sarebbe, se così fosse, attribuibile sicuramente a Wiligut).
Il mosaico era quasi sicuramente preesistente. Oltre alla fibbia ut supra, tante sono le fibule di fattura alemanna o franca, dal III al VII secolo d.C. raffiguranti ruote solari. D'altro canto la cosa non riveste grande importanza, in considerazione dell'identico significato mistico ed esoterico rivestito dal simbolo del Sole Nero.
Circa 13.000 anni fa, epoca in cui furono costruite le Piramidi di Giza secondo la datazione reale di Bauval ed Hancock, terminò la Età dell'Oro, quando la Luce Vera del Sole Nero, Schwarze Sonne, Sole Centrale, Sole Galattico, cessò di illuminare le coscienze superiori.
La nostalgia per l'Epoca dell'Oro è sopravvissuta per migliaia di anni. I nazisti ne rimasero conquistati.
Peter Moon, nel suo libro "Schwarze Sonne" afferma l'unicità tra il simbolo della svastica ed il simbolo del sole Nero, espressioni della mitica Thule e di un’arcaica conoscenza.
Nel castello di Wewelsburg acquistato da Himmler, nella sala degli Obergruppenführer è raffigurato il sole centrale, lo Schwarze Sonne. Le pratiche iniziatiche andavano dall'uso di acqua distillata, opportunamente "potentizzata" da gocce di sangue di Adolf Hitler (secondo una tecnica di Rudolf Steiner), al fine di raggiungere una "mistica unione con la natura", alla "cerimonia dell'aria soffocante", dove gli iniziati venivano avvolti dalle spire del fumo provocato dal fuoco di una bandiera di quelle battezzate da Hitler stesso (cioè toccate dalla bandiera intrisa di sangue dei martiri del fallito putsch di Monaco del 1923).
IL SIMBOLISMO LEGATO AL NUMERO 12
L'Appeso, la lama XII dei Tarocchi, raffigura l'iniziazione tramite il sacrificio e simboleggia chi, con il sacrificio ha redento se e gli altri, come Cristo, Odino, Attys, Mitra.
E questo ulteriore significato non poteva sfuggire ad Himmler che aveva nel suo entourage Oswald Wirth, esoterista e cartomante che scrisse un manuale ove riassumeva la chiave interpretativa di ciascuna lama dai membri dell'ordine occulto a cui apparteneva: i RosaCroce.
Il riferimento all'Odinismo - branca dell'Etenismo - e al Wotanismo e Irminismo cui abbiamo accennato, è ancora più chiaro considerando che il Paganesimo Germanico era tornato a nuova vita grazie al movimento romantico Sturm und Drang.
Tanto fermento mistico-religioso non poteva non attirare l'animo di Himmler, galvanizzato dal Misticismo Neo Pagano, dal revival dei Cavalieri Teutonici e dalla forti personalità Sassoni del Medio Evo tedesco, tanto da credersi la reincarnazione di Enrico I l'Uccellatore, di cui riempì il castello di statue e raffigurazioni.
E' da notare l'immagine della Crocifissione di Odino, simile alla lama dell'Appeso dei Tarocchi, ennesima dimostrazione della potente simbologia legata, nel mondo esoterico, al numero 12.
Himmler era letteralmente ossessionato dal numero 12, dalla sua importanza esoterica, mistica e numerologica, come è dimostrato dal fatto che impose la formazione di 12 divisioni Waffen SS, le SS combattenti, e che 12 fossero gli Obergruppenführer, gli Apostoli neri di un Profeta nero, lui stesso, ai diretti ordini del Messia del Male: Adolf Hitler. 12 sono le costellazioni, 12 i segni zodiacali, 12 i capitoli dell'epopea di Gilgamesh, 12 i mesi dell'anno, 12 gli Dei dell'Olimpo, 12 i Cavalieri della Tavola Rotonda... è infinita la simbologia legata al numero 12.
In un libro di Walther Blachetta, "Das Buch der deutschen Sinnzeichen", ripubblicato nel 1941, si evidenziava come il numero 12 rappresentasse il raggiungimento della perfezione, la completezza.
Come la Terra ruota attorno al Sole, così il Sole ruota attorno al Centro della Galassia ove risiede il Sole Nero. L'anno cosmico, il periodo di tempo per una completa rotazione del Sole attorno al Sole Nero, si compie in 25.860 anni, il mese cosmico dura 2.155 anni (un dodicesimo dell'anno cosmico) e, per la precessione degli equinozi, varia la costellazione in cui sorge il Sole nell'equinozio di primavera. Oggi sorge in corrispondenza dell'Acquario (Era dell'Acquario).
Germanico (cfr. supra) identifica la costellazione dell'Acquario con Deucalione, uno dei pochi uomini salvatisi dal Diluvio Universale e figlio di Prometeo, il Titano che rubò il fuoco a Zeus e che, per il furto, venne incatenato da Zeus sulla cime del massiccio dell'Elbrus (cfr. infra) e condannato a vedersi divorato ogni giorno il fegato dall'aquila di Zeus, fegato che ricresceva di notte.
E' da considerare il legame tra il pianeta Mallona o Marduk, Prometeo per i Romani, il pianeta da cui proverrebbero gli Ariani ed il Caucaso, ove è posto l'Elbrus e sito ove si sarebbe arenata l'Arca di Noè (Monte Ararat).
Tra le tante ossessioni mistiche del Reichsführer va ricordato, altresì, il mito arturiano, al punto che fece porre, proprio nella famosa Sala degli Oberguppenführer, un'enorme Tavola Rotonda con 12 sedie ove riuniva i suoi Nuovi Cavalieri Teutonici.
All'interno del complesso di Wewelsburg furono allestite 12 stanze sempre a disposizione per i dodici cavalieri di Himmler.
L'idea della nuova ricerca del Sacro Graal venne ripresa in questi luoghi, facendo però riferimento alle ricerche di Jörg Lanz von Liebenfels che, sulla rivista Ostara, tanto amata dal Führer, riavvicinò il significato del Sacro Calice a quello di sang real.
IL SOLE NERO E GIORDANO BRUNO
"E un sole nero, nello spazio, inghiottirà il sole, la luna e tutti i pianeti che girano intorno al sole. Ricordatevi che, quando prossima sarà la fine, l'uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo apprenderà il giorno della fine.
Fonte:http://www.aiutoscuola.it/il-sole-nero-di-giordano-bruno.html
"La dea-Nera, in realtà, non è altro che il Sole Nero, quel sole di cui Akhenaton, tentò di riportare nel culto e nella consapevolezza degli Iniziati. Il sole nero è l'ipostasi dell' immanifesto, dell' impermanente, del vuoto generatore da cui tutto può discendere, in quella dimensione dalla quale i nostri pensieri evocano
e manifestano la realtà che, solo in seguito, i sensi sperimentano. Il Grande Vuoto dei Nativi Americani e delle culture asiatiche, il Campo di Energia teorizzato da Max Planck, il mare della potenzialità di Deepak Chopra dal quale nasce ogni forma esistente".
La vera conoscenza farebbe riferimento alla "dottrina occulta" dell'Età dell'Oro, quando imperava il femminino sacro...
Anche secondo moderne teorie scientifiche, i buchi Neri, non sono masse omogenee di Oscurità indifferenziata, ma immensi contenitori di Informazioni. Ogni cosa che finisce in un Buco Nero, viene codificata come Informazione, e impressa nel formato di superstringhe di fattori spiroidali, che secondo il prof. Samir Mathur dell’Ohio University e altri suoi esimi colleghi, sono densamente immagazzinate nel Buco Nero, nel medesimo modo in cui il DNA viene contenuto nel Nucleo di una Cellula.
Dette spirali sarebbero in grado di generare onde di torsione, che viaggiando più veloci della Luce, non possono essere fermate dal campo gravitazionale del Buco Nero.
Dette spirali sarebbero in grado di generare onde di torsione, che viaggiando più veloci della Luce, non possono essere fermate dal campo gravitazionale del Buco Nero.
Secondo il dott. J. Milewsky, di Albuquerque nell’Universo esisterebbe una Rete di questi campi torsi onici, che dirige e controlla l’Intero processo evolutivo della Vita Cosmica, avendo egli, scoperto, per mezzo di rilevatori a fibre ultrafini, che tali campi, interagiscono direttamente con i ritmi del DNA.
Quindi oltre ad essere l’Alpha e l’Omega della Creazione, tale "Memoria Akashica", dalla quale tutto è generato e alla quale Tutto fa inevitabilmente ritorno, possiede in sé una Fonte inestimabile di Valore sapienziale, ed inaudita Forza, perciò da Tempi Immemori, differenti civiltà, ed Iniziati a tali Misteri, hanno cercato in tutti i modi, di avere il Controllo di Tale Intelligenza, paventando egoistiche manie di Controllo sulla Galassia o sull’Universo Intero.