martedì 27 novembre 2018

UNA PROPOSTA PER IL GOVERNO: Donne vittime di violenza, una proposta di collocamento mirato per nuove opportunità di lavoro, in qualità di "categoria protetta".

Il 25 novembre giornata contro la violenza delle donnne, rispetto ed onore delle donne nel mondo...


Le donne vittime di violenza come “categoria protetta” nel lavoro è la petizione pubblicata su change.com.
La petizione racconta la storia di una donna sopravvissuta al femminicidio, una donna che ha avuto la forza di dire basta, una donna che è lasciata sola dalle istituzione, una donna che vive la vita di tante, ma che lotta per lei e per tutte. Ad oggi la petizione ha 27.583 sostenitori, mancano ancora 7.417 firme per raggiungere 35.000.

Diritti delle donne: la nuova proposta

La petizione è una proposta rivolta a creare delle liste di collocamento per garantire un lavoro alle vittime di violenza, alle donne come “categoria protetta”. Non solo un posto in cui andare a rifugiarsi nel momento della fuga, ma una vera a propria garanzia del ritorno all’indipendenza.

Le donne vittime di violenza come “categoria protetta” nel lavoro
Mi chiamo Lidia e ho 45 anni. Sono sopravvissuta a un tentativo di femminicidio e ho deciso di raccontarvi la mia storia perché oggi vorrei poter fare qualcosa per tutte le donne che subiscono violenza e hanno la forza di rialzarsi. Perché una donna che ha il coraggio di lasciare un uomo violento non può essere lasciata sola e ha bisogno di sostegno da parte delle istituzioni.
Ho conosciuto Isidoro nel 2011, dopo il mio divorzio. All’inizio tutto era bellissimo. Sembrava una favola, pensavo di aver trovato di nuovo l’uomo giusto; ma dopo 5 mesi iniziano i primi litigi, dove vengo accusata di cose che non avevo mai fatto, dove la folle gelosia di lui veniva fuori in modo incontenibile. Nel gennaio del 2012 per la prima volta lui mi picchiò, mi chiese perdono, mi disse che non mi avrebbe fatto mai più del male, che era stato solo un momento. In modo ingenuo, da donna innamorata, quella volta l’ho perdonato.
Ma queste aggressioni non si sono fermate e a quel punto decisi di chiudere la storia. Mi ero resa conto che quest’uomo non mi amava, perché un uomo che ti ama non ti picchia, non ti dà uno schiaffo talmente forte da spaccarti il timpano.
E poi, il fatto.
Il 24 giugno del 2012 Isidoro mi chiede di passare una giornata assieme, al santuario di Tindari, ma avevo paura ad andare da sola e decido di far venire con me mia sorella per sentirmi tranquilla. Al termine della giornata Isidoro mi chiede di fermarsi a dormire da me per non tornare verso casa sua, che era troppo distante. Sembrava tutto tranquillo, lui aveva accettato la decisione di allontanarsi.
Tutto cambia verso l’1.45 di notte. Isidoro si alza per andare in bagno, ma al suo ritorno aveva con sé una padella di ghisa, con la quale iniziò a colpirmi sulla testa! Non riuscivo a capire cosa stava succedendo. Intanto lui aveva trovato delle forbici e le stava usando come pugnale, colpendomi alla schiena. Ho cercato in tutti i modi di difendermi, sono quasi stata soffocata con il filo della lampada sul comodino. È successo di tutto quella notte, ho ancora paura a raccontarlo. Con la forbice mi ha provocato ferite in volto, sulle gambe, sangue ovunque.
Non so come ho fatto, ma dopo tutte quelle ore di sequestro l’ho convinto di stare bene e che non l’avrei denunciato. Solo così l’ho convinto ad andare via e ho potuto chiamare i soccorsi.
Io sono ancora viva e posso raccontare tutto questo. Isidoro è stato condannato a soli 4 anni (per il tentato omicidio) e 6 mesi (per il sequestro), e ho appena saputo che grazie ai “premi” e “privilegi” che la legge italiana prevede per gli assassini, sconterà solo 2 anni e 6 mesi!
Tra qualche mese quest’uomo uscirà dal carcere e io che fine farò? Mi sono rifatta una vita ma sono stata lasciata sola dalla istituzioni: mi hanno detto che se lui non mi aggredisce nuovamente, loro non posso intervenire.
Io credo che sia alle donne che hanno il coraggio di allontanarsi dagli uomini violenti che bisogna dare “premi e privilegi”. Allontanarsi da casa vuol dire spesso perdere la propria indipendenza economica.  Bisogna avere il coraggio di denunciare tutto ciò, ma lo Stato DEVE  tutelarci!
Ecco quindi la mia proposta: creare delle liste di collocamento per garantire un lavoro alle vittime di violenza, alle donne come “categoria protetta”. Non solo un posto in cui andare a rifugiarsi nel momento della fuga, ma una vera a propria garanzia del nostro ritorno all’indipendenza, lontano da quegli uomini che ci vogliono morte.
Nessuna donna deve vivere nella paura di morire da un giorno all’altro, siamo delle donne non siamo dei trofei.

Fonte: change.org

UNA PROPOSTA PER IL GOVERNO: Donne vittime di violenza, una proposta di collocamento mirato per nuove opportunità di lavoro, in qualità di "categoria protetta".

Il 25 novembre giornata contro la violenza delle donnne, rispetto ed onore delle donne nel mondo...


Le donne vittime di violenza come “categoria protetta” nel lavoro è la petizione pubblicata su change.com.
La petizione racconta la storia di una donna sopravvissuta al femminicidio, una donna che ha avuto la forza di dire basta, una donna che è lasciata sola dalle istituzione, una donna che vive la vita di tante, ma che lotta per lei e per tutte. Ad oggi la petizione ha 27.583 sostenitori, mancano ancora 7.417 firme per raggiungere 35.000.

Diritti delle donne: la nuova proposta

La petizione è una proposta rivolta a creare delle liste di collocamento per garantire un lavoro alle vittime di violenza, alle donne come “categoria protetta”. Non solo un posto in cui andare a rifugiarsi nel momento della fuga, ma una vera a propria garanzia del ritorno all’indipendenza.

Le donne vittime di violenza come “categoria protetta” nel lavoro
Mi chiamo Lidia e ho 45 anni. Sono sopravvissuta a un tentativo di femminicidio e ho deciso di raccontarvi la mia storia perché oggi vorrei poter fare qualcosa per tutte le donne che subiscono violenza e hanno la forza di rialzarsi. Perché una donna che ha il coraggio di lasciare un uomo violento non può essere lasciata sola e ha bisogno di sostegno da parte delle istituzioni.
Ho conosciuto Isidoro nel 2011, dopo il mio divorzio. All’inizio tutto era bellissimo. Sembrava una favola, pensavo di aver trovato di nuovo l’uomo giusto; ma dopo 5 mesi iniziano i primi litigi, dove vengo accusata di cose che non avevo mai fatto, dove la folle gelosia di lui veniva fuori in modo incontenibile. Nel gennaio del 2012 per la prima volta lui mi picchiò, mi chiese perdono, mi disse che non mi avrebbe fatto mai più del male, che era stato solo un momento. In modo ingenuo, da donna innamorata, quella volta l’ho perdonato.
Ma queste aggressioni non si sono fermate e a quel punto decisi di chiudere la storia. Mi ero resa conto che quest’uomo non mi amava, perché un uomo che ti ama non ti picchia, non ti dà uno schiaffo talmente forte da spaccarti il timpano.
E poi, il fatto.
Il 24 giugno del 2012 Isidoro mi chiede di passare una giornata assieme, al santuario di Tindari, ma avevo paura ad andare da sola e decido di far venire con me mia sorella per sentirmi tranquilla. Al termine della giornata Isidoro mi chiede di fermarsi a dormire da me per non tornare verso casa sua, che era troppo distante. Sembrava tutto tranquillo, lui aveva accettato la decisione di allontanarsi.
Tutto cambia verso l’1.45 di notte. Isidoro si alza per andare in bagno, ma al suo ritorno aveva con sé una padella di ghisa, con la quale iniziò a colpirmi sulla testa! Non riuscivo a capire cosa stava succedendo. Intanto lui aveva trovato delle forbici e le stava usando come pugnale, colpendomi alla schiena. Ho cercato in tutti i modi di difendermi, sono quasi stata soffocata con il filo della lampada sul comodino. È successo di tutto quella notte, ho ancora paura a raccontarlo. Con la forbice mi ha provocato ferite in volto, sulle gambe, sangue ovunque.
Non so come ho fatto, ma dopo tutte quelle ore di sequestro l’ho convinto di stare bene e che non l’avrei denunciato. Solo così l’ho convinto ad andare via e ho potuto chiamare i soccorsi.
Io sono ancora viva e posso raccontare tutto questo. Isidoro è stato condannato a soli 4 anni (per il tentato omicidio) e 6 mesi (per il sequestro), e ho appena saputo che grazie ai “premi” e “privilegi” che la legge italiana prevede per gli assassini, sconterà solo 2 anni e 6 mesi!
Tra qualche mese quest’uomo uscirà dal carcere e io che fine farò? Mi sono rifatta una vita ma sono stata lasciata sola dalla istituzioni: mi hanno detto che se lui non mi aggredisce nuovamente, loro non posso intervenire.
Io credo che sia alle donne che hanno il coraggio di allontanarsi dagli uomini violenti che bisogna dare “premi e privilegi”. Allontanarsi da casa vuol dire spesso perdere la propria indipendenza economica.  Bisogna avere il coraggio di denunciare tutto ciò, ma lo Stato DEVE  tutelarci!
Ecco quindi la mia proposta: creare delle liste di collocamento per garantire un lavoro alle vittime di violenza, alle donne come “categoria protetta”. Non solo un posto in cui andare a rifugiarsi nel momento della fuga, ma una vera a propria garanzia del nostro ritorno all’indipendenza, lontano da quegli uomini che ci vogliono morte.
Nessuna donna deve vivere nella paura di morire da un giorno all’altro, siamo delle donne non siamo dei trofei.

Fonte: change.org

IL MIO BUON PROPOSITO



Mi impegno a conoscere le situazioni di non-speranza vicine e lontane per essere testimone di consolazione

Bullismo e cyberbullismo una piaga sociale: lettera aperta di una lettrice



La testimonianza di una lettrice che ci racconta com'è provare sulla pelle il fenomeno del cyberbullismo e stalking.

Bullismo e cyberbullismo sono piaghe sociali dei nostri tempi. Non colpiscono soltanto bambini e adolescenti ma anche adulti. Entrambi denotano atti violenti, offensivi, ripetuti nel tempo che spesso possono sfociare in una vera e propria persecuzione ai danni del malcapitato. Nel caso del cyberbullismo gli atti offensivi vengono perpetrati attraverso i social, WhatsApp o comunque il mondo virtuale, diffondendo foto imbarazzanti, informazioni private o rivelando dati personali, un fenomeno che per forza di cose coinvolge anche terzi, che si trovano a commentare o osservare la divulgazione di immagini o informazioni e rendersi così, in qualche modo, partecipi. In ogni caso con l’accrescere di questo fenomeno sono aumentati anche i capi di imputazione a cui si fa riferimento: stalking, diffamazione online, ingiurie, molestie, furto di identità digitale.

Un caso di stalking e cyberbullismo

Riportiamo la lettera di una nostra lettrice che ci ha scritto raccontandoci la sua personale esperienza con il cyberbullismo. Ovviamente non metteremo il suo vero nome ma la ringraziamo per la sua testimonianza che può essere da esempio per tutti quelli che si sono trovati nella stessa situazione. Mi chiamo Roberta e sì, posso dirlo, sono stata vittima di cyberbullismo. Sono passati tre anni ma ancora non c’è giorno in cui non pensi a quel periodo buio in cui mi sono sentita perseguitata senza apparente motivo. Tutto è iniziato circa 4 anni fa, stavo ancora studiando all’Università e frequentavo un ragazzo da poco. Non sapevo che sarebbe stato l’inizio di un piccolo calvario. Il ragazzo in questione era da poco uscito da un’altra relazione con una coetanea e fu proprio lei a voler chiudere i rapporti. Un giorno, uscendo da lezione e recandomi verso la mia auto, ho notato che la stessa presentava un graffio molto vistoso. In un primo momento non ho dato importanza alla cosa seppur arrabbiandomi per il gesto. I giorni e le settimane seguenti altri episodi hanno iniziato a farmi insospettire. Sono iniziate ad arrivarmi richieste di amicizia da profili strani, una mia amica mi riferì che le era arrivata una richiesta di amicizia da un profilo che riportava il mio nome con una foto imbarazzante/ironica che avevo io stessa postato nel mio profilo visibile solo agli amici però, usata come immagine profilo e con uno slogan abbastanza offensivo. Capì che c’era qualcosa di strano, che qualcuno ce l’aveva con me e associai anche il graffio alla macchina di tre settimane prima.
A quel punto iniziai ad indagare su quei profili facendomi aiutare da un amico “nerd” ma non riuscimmo a far nulla, ad arrivare a nessuna conclusione. Intanto, una sera, tornando da una cena con il mio allora ragazzo, notai nel cruscotto un biglietto abbastanza eloquente con offese pesanti e minacce. A quel punto, anche grazie al mio ragazzo, mi resi conto che il motivo di quel piccolo calvario era lui. Era la sua ex fidanzata ad avercela con me e me lo confermò lui stesso, accennando al fatto che era sempre stata una tipa vulnerabile e a suo dire vendicativa. Ma mentre lui minimizzò, sdrammatizzando tutto con un “starà rosicando” io iniziai ad avere paura. Avevo paura a postare cose su Facebook, bloccai le richieste di amicizia, avevo paura ad uscire da sola dopo le 9 di sera, mi sentivo paranoica, come se qualcuno mi spiasse. I fatti precipitarono qualche settimana dopo, quando tramite amici seppi che qualcuno utilizzava quel mio finto profilo per insultare altre persone sui social e nel contempo venivano postate pubblicamente frasi offensive ai miei danni. Chiesi subito la segnalazione del profilo a Facebook e mi feci coraggio sfidando la ex ragazza del mio (ormai ex) ragazzo dicendole che sapevo che dietro a tutto ciò ci fosse lei e di fare attenzione altrimenti l’avrei denunciata. Momentaneamente le persecuzioni finirono, quel profilo Facebook fu cancellato e pensavo finalmente che fosse tutto finito. Mi sbagliavo. Dopo 2 mesi circa trovai il tergicristallo dell’auto spaccato e a terra un biglietto con una frase offensiva. A quel punto chiamai il mio ragazzo e gli dissi che avrei denunciato la sua ex per stalking ma lui cercò di fermarmi, dicendo che aveva molti problemi in famiglia, economici e personali e di lasciarla stare, che prima o poi avrebbe finito, anche perché  a suo dire, si stava frequentando con un altro. Cedetti alle sue richieste e feci finta di nulla ma qualche settimana dopo, tornando a casa da sola verso l’una di notte dopo una festa, notai un’ombra che mi seguiva appena uscita dal garage del mio condominio. Affrettai il passo e arrivai al portone, finchè da lontano non sentì quell’ombra pronunciare un epiteto sgradevole e sparire. Era troppo, andai dai carabinieri e denunciai il tutto, chiedendo la collaborazione del ragazzo che frequentavo, che però disse che non se la sentiva di denunciare la sua ex per i problemi che sapeva di avere, anche perché non c’erano prove nei suoi confronti a suo dire. Decisi di lasciarlo senza ripensamenti. Credevo che con la fine di questa storia sarebbero terminate anche le persecuzioni ma mi sbagliavo. Per altre settimane subì ancora post umilianti su Facebook, addirittura trovai un profilo a mio nome su Instagram con immagini orrende pubbliche. La fine di questa storia è arrivata dopo che ho denunciato il tutto alla polizia postale. Ho tirato un sospiro di sollievo, ma ancora a distanza di tre anni ci penso spesso. Oggi quella persona sta subendo le conseguenze dei suoi gesti mentre io sto bene ma purtroppo ho abbandonato i social, era più forte di me e il ricordo di ciò che è stato mi ha portato ad odiarli e cancellarmi da tutti. Spero che questa testimonianza possa dare forza a tutti coloro che hanno subito persecuzioni come è accaduto a me. La fine del tunnel c’è sempre.
Ringraziamo Roberta per la sua lettera e vi invitiamo a raccontare le vostre testimonianze su episodi di bullismo, mobbing, cyberbullismo ecc...per aiutare chi lo sta subendo o semplicemente per avere un consiglio o raccontare la propria storia.
Scrivete a chiara.lanari@investireoggi.it

LITURGIA DEL GIORNO


PREGHIERE DEL GIORNO
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Martedì 27 Novembre 2018

  



DEVOZIONI DEL GIORNO





 Mese di Novembre dedicato alle ANIME dei DEFUNTI

  SANTO ROSARIO  da recitare on-line 


  VANGELI 





LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -






 PRIMA LETTURA 

Ap 14,14-19
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.


  SALMO  

Sal 95
Vieni, Signore, a giudicare la terra.

Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.


 VANGELO 

Lc 21,5-11
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.


lunedì 26 novembre 2018

NATALE SI AVVICINA. ANGELO DELLA PREGHIERA

Foto animata

BENJAMIN FULFORD. Inizia la nuova era; dopo 250 anni termina la regola dei Rothschild

OTTIME NOTIZIE!














L'annuncio del 24 ottobre 2018 da parte dei Rothschild & Co firmano un accordo per la vendita delle  attività fiduciarie (ad esempio, la gestione del denaro altrui) è un importante punto di svolta storico che è quasi passato inosservato. 





Fu nel 1769 che Mayer Rothschild, il fondatore della dinastia, iniziò a gestire i soldi delle famiglie reali. Ora, sette generazioni dopo, il suo discendente Alexandre de Rothschild è stato costretto ad abbandonare l'attività da molteplici indagini penali internazionali che si stanno concentrando su questa famiglia di criminali, sostengono fonti del Pentagono. Significa che per la prima volta in 249 anni, il sistema finanziario occidentale si sta liberando dal controllo finanziario dei Rothschild.


In particolare, l'arresto dei banchieri Goldman Sachs nello scandalo 1Malaysian Development significa che il coinvolgimento dei Rothschild sta per essere svelato, dicono gli investigatori francesi e altre fonti. 




Questo complicato scandalo coinvolge Hillary Clinton, Barack Obama, la famiglia dei reali sauditi e molti altri, ma alla fine la pista conduce sempre ai Rothschild, dicono gli investigatori. Condurrà inevitabilmente al massacro del volo Malaysian 370/17 e al ricatto nucleare G20, secondo fonti della CIA. Questo è il motivo per cui i Rothschild sono costretti a lasciare il business della attività fiduciarie, secondo gli investigatori.



Tuttavia, una fonte CIA con connessioni Rothschild minimizza questo sviluppo, e dice "La mano sinistra va incontro alla mano destra" e indica questa parte del comunicato stampa:



"Questa acquisizione è guidata da Richard Martin, senior executive di Rothschild & Co, con il sostegno finanziario di un investitore esperto".


In altre parole, il ramo francese della famiglia, sottoposto a un severo attacco, ha ceduto l'azienda al ramo svizzero o britannico della stessa famiglia, dice.

Ciononostante, l'ex ufficiale delle operazioni della CIA, Robert David Steele, afferma che i Rothschild sono stati costretti ad abbandonare del tutto fondamentali attività del settore bancario, anche se hanno chiesto di poter mantenere un gettone del 5%. 




In effetti, un segno molto visibile della caduta della grazia dei Rothschild francesi è arrivato con l'arresto della scorsa settimana del presidente della Nissan Carlos GhosnGhosn è stato arrestato ufficialmente per motivi fiscali, ma  il suo arresto è stato per motivi militari, secondo fonti del Pentagono e della società segreta asiatica. Fonti del Pentagono dicono che l'arresto di Ghosn è "una mossa per fermare la fusione Renault-Nissan, indebolire [il presidente francese Emmanuel] Macron per ridurre l'influenza dei Rothschild in Giappone".

Fonti della società segreta asiatica, da parte loro, sostengono più specificamente che i francesi stavano cercando di assumere il controllo completo dell'Alleanza Renault / Nissan / Mitsubishi per rubare i segreti militari giapponesi e statunitensi. Mitsubishi Motors, è parte dell'alleanza automobilistica Nissan / Renault, faceva parte in passato della Mitsubishi Heavy Industries (MHI)




L'MHI è il principale produttore militare del Giappone, e i comandanti della settima flotta statunitense hanno organizzato l'arresto di Ghosn e la successiva caduta al fine di impedire ai francesi di accedere alla sua tecnologia tramite Mitsubishi Motors, affermano le fonti asiatiche.

Ricordatevi che l'ex banchiere dei Rothschild, il presidente schiavo francese Emmanuel Macron, ha recentemente chiesto un esercito europeo per difendere l'Europa da "Russia, Stati Uniti e Cina". Ricordatevi anche che all'inizio dell'anno il presidente degli Stati Uniti Donald Trump definiva "l'UE il principale nemico degli Stati Uniti. " 




Questa lotta pubblica tra l'UE e il governo degli Stati Uniti è un segno visibile della battaglia in corso per il controllo mondiale, mettendo in ginocchio le 13 stirpi reali e il loro stato totalitario dell'UEcontro gli Gnostici Illuminati  anti-lignaggio che controllano il complesso militare-industriale statunitense, dicono fonte degli Illuminati.

Un altro segno visibile di questo conflitto è l'enorme e violenta rivolta anti-Macron in Francia
Poiché i tre quarti della popolazione francese sostengono le attività anti-Macron, puoi essere sicuro che la pressione contro questo presidente eletto fraudolentemente aumenterà, specialmente ora che i suoi capi Rothschild stanno perdendo potere.


In ogni caso, il tentativo da parte dei francesi di rubare i segreti militari giapponesi ha anche trasformato il Mitsubishi Group,  principale sostenitore del primo ministro giapponese Shinzo Abe, nei confronti del ministro delle finanze Taro Aso, secondo i membri del clan Iwasaki proprietario di Mitsubishi.

La figlia di Aso è sposata con Alexandre de Rothschild e Aso ha venduto i diritti sull'acqua giapponesi a Veolia, una società legata al genero Rothschild, dicono i giapponesi di destra. Ora, sia Mitsubishi che ci nazionalisti sono schierati contro lui, Aso è un uomo condannato, dicono le fonti.

Rothschild francesi erano anche intimamente coinvolti nell'incidente dell'omicidio di massa e dello tsunami di Fukushima dell'11 marzo 2011, secondo fonti della famiglia Rothschild britannica e fonti di destra giapponesi.

Un altro uomo condannato è il CEO di Softbank, Masayoshi Son, dicono fonti asiatiche della società segreta. Non è ancora chiaro quale scusa verrà usata per abbatterlo, ma il suo coinvolgimento con le elezioni giapponesi e il micidiale Principe ereditario saudita (o, più esattamente, i suoi maestri burattinai) significa che il suo tempo si è esaurito.

Le fonti  della società segreta asiatica, da parte loro,  dicono che i grandi cambiamenti in Giappone avverranno dopo maggio del prossimo anno, quando il nuovo Imperatore ascenderà formalmente il trono. Le fonti spiegano che è necessario il sigillo speciale o il taglio dell'Imperatore per mettere in pratica queste modifiche. Mentre le fonti erano vaghe su che cosa esattamente sarebbe successo, hanno messo in chiaro che l'Asia non si lascerebbe più dividere artificialmente dagli intrighi occidentali. Quindi è una buona ipotesi che, dopo l'unificazione coreana, sia in corso anche il rientro pacifico e amichevole alla Cina di Taiwan. Fiorirà sicuramente l'amicizia tra giapponesi e cinesi, dicono le fonti.

Anche le fonti della società segreta asiatica sostengono  pienamente l'idea che la civiltà occidentale è come una bella donna infetta dalla sifilide. Per sifilide si intende, ovviamente,  la mafia Khazariana. Questo è il motivo per cui sostengono la campagna in corso per rimuovere questa infezione dalla politica del corpo occidentale.

Il rapporto di 28 pagine al link qui sotto, che espone il Consigliere speciale Robert Mueller e altri, sono un esempio dettagliato dei crimini orribili che la mafia del Khazariana ha fatto con altri. 




Quest'ultima esposizione è solo una piccola parte della battaglia che ancora infuria negli Stati Uniti e in tutto il mondo occidentale. La battaglia rimane la più feroce negli Stati Uniti con l'epurazione in corso dell'FBI, il Dipartimento di Giustizia (DOJ), la CIA, il complesso militare-industriale, il sistema politico, ecc.

A proposito, l' "accarezzzare" l'ex generale della CIA e della NSA, Mike Hayden, potrebbe servire a mettere a tacere gli anti-Trump nella comunità dei servizi segreti militari e "indurre gli altri a rassegnare le dimissioni o a ribaltare ", affermano fonti del Pentagono. Hayden era uno degli agenti operativi dietro l'omicidio di massa di Fukushima, dicono fonti di intelligence militari giapponesi.

La rimozione di satanisti come Hayden renderà più facile la pulizia del sistema giudiziario americano mentre si preparano a gestire gli arresti di massa in corso, dicono fonti della CIA. Se non credi che gli arresti siano già iniziati, non stai collegando i punti. Dai un'occhiata a questo link, ad esempio, per vedere come viene ripulito lo stato della famiglia criminale di Clinton in Arkansas. 



Mentre il sistema politico e giudiziario viene ripulito, i bravi ragazzi si preparano a una massiccia guerra contro l'industria "farmaceutica", dicono fonti del Pentagono. Su questo fronte, "Big Pharma ha richiamato nella prima fatale battaglia mortale, il consigliere per i prezzi dei farmaci del Department of Health and Human Service, Daniel Best, seguito da Pfizer che annuncia in modo provocatorio un aumento dei prezzi nel gennaio 2019", dicono le fonti. "Quindi", continuano, "si aspettano che Trump e il Congresso inizino un approccio del tutto pubblico nel reprimere il cartello delle aziende farmaceutiche." Raccomandiamo che inizino con i raid nell'American Medical Association prima che distruggano  più prove di quante già ne abbiano.

Inoltre, al di fuori degli Stati Uniti, l'Interpol sarà ancora usato per abbattere i Khazariani in tutto il mondo, nonostante il fatto che il maggiore generale russo Alexander Prokopchuk non sia stato eletto, come abbiamo erroneamente segnalato la scorsa settimana,  come nuovo capo dell'Interpol, dicono le fonti del Pentagono . "Le elezioni dell'Interpol potrebbero essere state truccate per favorire un coreano che abbassasse il profilo della Russia e tenesse a bada la cabala", spiegano. Ma aggiungono: "Il neo-eletto capo Kim Jong-yang prenderà ordini dall'intelligence americana e collaborerà con il vicepresidente Prokopchuk".

I russi stanno finalmente facendo le mosse, sebbene, in ritardo contro il fallito stato nazista in Ucraina catturando tre navi da guerra ucraine durante il fine settimana. Ciò ha spinto il presidente ucraino Petro "Porky" Poroshenko a dichiarare la legge marziale. Questo è ciò che una fonte della CIA ha detto di Porky: "Ha finito il suo tempo, proprio come Bibi [il primo ministro Benjamin] Netanyahu di Israele ha finito il suo tempo; entrambi sono criminali di guerra che saranno assicurati alla giustizia, in un modo o nell'altro ".

Mentre la rimozione, della mafia Khazariana, dal potere mondiale continua, possiamo aspettarci un domino con Netanyahu, Macron, Porky e Aso per rovesciare e finalmente consegnare i loro burattinai  Rothschild alla giustizia. Vendere le proprie  attività di affari fiduciarie è troppo poco, troppo tardi per questa famiglia criminale.

Alla fine della giornata, il mondo scoprirà il loro intimo coinvolgimento con la Seconda Guerra Mondiale, l'Olocausto e molti altri orribili crimini contro l'umanità.


ANGELO DEL NATALE

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ANGELO DELL'INVERNO

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