martedì 20 novembre 2018

Tecnologie per il riciclo/recupero sostenibile dei rifiuti

IL GOVERNO DOVREBBE ADOTTARE UNA POLITICA VIRTUOSA DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI CHE PUNTI SU UN MECCANISMO VIRTUOSO DI ECONOMIA CIRCOLARE BASATO SUL RICICLO. QUI POTETE LEGGERE UN ARTICOLO INTERESSANTE SULLE SOCIETA' CHE IMPIEGANO NUOVE TECNOLOGIE DI SMALTIMENTO E RIDUZIONE DEGLI INQUINANTI NELLA LOGICA DELLA GREEN ECONOMY

I rifiuti rappresentano un’enorme opportunità di crescita sostenibile in termini di riduzione del consumo di risorse naturali e di sviluppo ed implementazione di tecnologie per il riciclo di materia ed il recupero di energia. Nell’articolo, alcuni esempi di approcci tecnologici per sfruttare le potenzialità dei rifiuti nell’ottica della green economy
 Claudia Brunori, Lorenzo Cafiero, Danilo Fontana e Fabio Musmeci

L’industria legata ai rifiuti è stata tra le più floride negli ultimi decenni e, indubbiamente, tra quelle con il fatturato più rilevante nel campo dell’industria ambientale. Sebbene possa sembrare una contraddizione, i rifiuti rappresentano attualmente una delle maggiori opportunità di crescita sostenibile per il sistema Europa e per il nostro Paese, carente di risorse primarie, in particolare. I rifiuti costituiscono infatti una enorme riserva di risorse che, se opportunamente gestita e valorizzata, può garantire un approvvigionamento sostenibile e continuo negli anni di materiali ed energia. Secondo un recente rapporto UNEP [1], gli obiettivi di riciclo per il 2050 nell’ottica di una economia verde prevedono percentuali di riciclo del 15% per rifiuti industriale, 34% per rifiuti urbani e addirittura 100% per rifiuti elettronici. Inoltre, è previsto che la frazione organica sia interamente recuperata per la produzione di compost o per il recupero di energia. Inoltre, sempre secondo stime dell’UNEP [1], il riciclaggio dei rifiuti è uno dei settori più importanti in termini di potenzialità di sviluppo di occupazione; è stato stimato infatti che il settore del riciclo crea un numero 10 volte maggiore di posti di lavoro rispetto ai settori dello smaltimento e dell’incenerimento.
L’Unione Europea si è mossa già da tempo in questa direzione con una serie di provvedimenti e normative inerenti la gestione integrata dei rifiuti. Con la recente Direttiva Quadro sui Rifiuti 2008/98/EC [2], viene imposta agli Stati membri una soglia minima di recupero rifiuti al 50% mediante raccolta differenziata, orientando meccanismi di produzione sempre più indirizzati al virtuosismo ed al recupero. La norma stabilisce un quadro giuridico per il trattamento dei rifiuti, inclusa la definizione di materia seconda e sottoprodotto, stabilendo regole più semplici per il loro riutilizzo. Nella Direttiva viene esplicitata a livello europeo una gerarchia nelle azioni che devono essere espletate nella gestione dei rifiuti, che può essere tradotta in maniera semplificata nella regola delle quattro R in ordine di scelta preferenziale (figura 1): Riduzione dei rifiuti prodotti, Riuso dei rifiuti (ad es. apparecchi elettronici ancora funzionanti o che possono essere riparati), Riciclo con la conversione di rifiuti in prodotti utili, Recupero di altro tipo (ad es. termovalorizzazione con produzione di energia). Con DLgs n° 205/2010 in materia di rifiuti [3], l’Italia ha recepito la Direttiva 98/2008 con 6 mesi di anticipo rispetto alle scadenza prefissata a livello UE.
In armonia con un percorso iniziato anni fa, anche nella recente Comunicazione della Commissione Europea in preparazione della conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno 2012 [4], viene ribadito come una corretta gestione dei rifiuti possa minimizzare il loro impatto ambientale nel contempo promuovendo l’uso efficiente delle risorse e aumentando la disponibilità di nuove risorse da materiali riciclati.
Per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti, il panorama attuale può essere suddiviso in filiere già consolidate (vetro, carta, metallo, legno, plastica) e filiere ancora in embrione (rifiuti elettronici, inerti, frazione organica, car fluff, pannelli fotovoltaici, etc.), per le quali si intravedono enormi potenzialità di sviluppo. Un esempio di settore con grandi prospettive è rappresentato dai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), la cui raccolta e gestione sono regolati in Italia dal DLgs n. 151/2005, in recepimento della Direttiva Comunitaria WEEE 2002/96/CE [5], attualmente in fase finale di revisione [6], e della Direttiva Comunitaria sulla restrizione delle sostanze pericolose 2002/95/CE [7], entrambe risalenti al 2003 ed emesse con la finalità di prevenire la produzione di RAEE e promuoverne il riutilizzo ed il riciclaggio.

Figura 1 - Gerarchia nella gestione dei rifiuti
Fig1BrunoriCafieroFontanaMusmeci
Fonte: ENEA

Nei prossimi paragrafi saranno presentati alcuni esempi di tecnologie di riciclo/recupero in differenti settori e campi di applicazione.

Tecnologie di idrometallurgia per il riciclo di metalli ad elevato valore aggiunto

Il termine “idrometallurgia” comprende l'insieme delle tecniche chimiche e chimico-fisiche di trattamento in fase liquida di residui provenienti da lavorazioni industriali o di reflui di varia natura, mirate al recupero dei metalli in essi presenti. Tali tecnologie trovano campo di applicazione con enormi potenzialità di espansione ad esempio nel recupero di materiali critici (terre rare, metalli preziosi ecc.) da RAEE.
A scopo semplificativo può essere distinta in due diversi momenti:
  1. dissoluzione del solido, detta leaching (liscivazione), che consiste nel processo di estrazione solido/liquido che avviene facendo reagire il solido da trattare con un’opportuna soluzione capace di dissolvere alcuni (o tutti) i componenti e renderli stabili nella soluzione stessa.
  2. separazione e purificazione del metallo: dal processo di lisciviazione si ricava una soluzione contenente ioni metallici e molte altre impurezze: può essere necessario trattare in maniera opportuna tale soluzione (ad esempio tramite una filtrazione per rimuovere eventuali solidi sospesi o variando alcuni parametri operativi quali la temperatura o il pH della soluzione stessa) prima di procedere alle fasi successive del recupero del metallo.
Le operazioni di recupero e purificazione possono essere completate tramite operazioni di:
  • precipitazione/cristallizzazione;
  • scambio ionico;
  • estrazione con solvente;
  • elettrodeposizione.
In particolare l'estrazione con solvente, o estrazione liquido-liquido, è un processo mediante il quale una sostanza (nel nostro caso lo ione metallico) è trasferita da una fase liquida ad un'altra con essa immiscibile. Solitamente le due fasi sono rispettivamente  acquosa e  organica. Per realizzare questa operazione viene utilizzato un estraente, cioè una molecola avente proprietà complessanti che, reagendo secondo vari meccanismi con una sostanza disciolta nella fase acquosa, è in grado di estrarla. Di solito, per migliorare le proprietà chimico-fisiche dell'estraente, esso viene disciolto in un diluente che, in genere, non ha proprietà estrattive. Il diluente, insieme all'estraente, costituisce la cosiddetta  fase organica.
La soluzione acquosa sottoposta all'estrazione di uno o più soluti costituisce il raffinato, mentre la fase organica caricata con il soluto dopo l'estrazione si chiama estratto.
Le peculiarità di questa tecnica estrattiva sono:
  • l’alta selettività che permette quindi la separazione di metalli con proprietà molto simili;
  • possibilità di trattare scarti e residui industriali;
  • elevati fattori di separazione che consentono di ottenere prodotti con un grado di purezza estremamente elevato;
  • impiantistica semplice, flessibile e facilmente automatizzabile;
  • impianti con impatto ambientale contenuto (i solventi sono continuamente riciclati e si opera prevalentemente a temperatura ambiente);
  • basso consumo energetico;
  • possibilità di trattare matrici contenenti basse concentrazioni di metalli  per i costi di processo contenuti.

Quale esempio di applicazione di tecniche idrometallurgiche, qui di seguito (figura 2) viene illustrato un caso recentemente studiato da ENEA [8], nell’ambito della problematica riguardante i cosiddetti “materiali critici”: il recupero del cobalto e manganese contenuto nei catalizzatori esausti provenienti dalla sintesi industriale dell’anidride trimellitica (un plastificante).

Figura 2 - Un’applicazione delle tecnologie idrometallurgiche: il processo per il recupero di cobalto e manganese da catalizzatori esausti
Fig2BrunoriCafieroFontanaMusmeci
Fonte: D. Fontana, F. Forte [8]

Attraverso questo processo si valorizza il rifiuto recuperando i metalli di elevato valore aggiunto e di critico approvvigionamento e si riduce contemporaneamente la quantità e la pericolosità dei materiali da conferire in discarica.

Tecnologie per il riciclo frazione organica

Il compostaggio è un processo biologico aerobico, accelerato e controllato, che porta alla produzione di compost a partire da residui organici mediante l'azione di batteri e funghi. Il compost viene poi utilizzato come ammendante in agricoltura e nella florovivaistica.
Il compostaggio sta occupando un posto di rilievo nel trattamento dei rifiuti. Nel 1993 esistevano circa 10 impianti industriali di compostaggio mentre, nel 2008, si contano 290 impianti e per il 2019 se ne dovrebbero aggiungere un altro centinaio [9].
Gli impianti industriali di compostaggio sono suddivisibili in impianti a ciclo continuo (ove il materiale viene quotidianamente caricato) e in sistemi batch, ove il materiale viene caricato in lotti, tipicamente in biocelle, e rimane chiuso per poco più di una settimana prima di terminare il processo in platee. É importante segnalare il ruolo positivo della pratica del compostaggio, nel riciclo dei rifiuti urbani, per il sequestro del carbonio nel terreno che avrebbe invece generato metano, qualora il destino del rifiuto fosse stato la discarica.
Parallelamente agli impianti di compostaggio si stanno sviluppando anche sistemi di digestione anaerobica della frazione organica. In questi impianti viene estratto gas (tipicamente metano) e conseguentemente è possibile accedere ai contributi relativi alle fonti rinnovabili o assimilate. Il materiale digerito dovrebbe comunque essere avviato ad impianti di compostaggio.
I costi della filiera industriale del compostaggio e/o della digestione anaerobica sono piuttosto elevati. L’accettazione sociale di impianti di grandi dimensioni sui territori rimane un problema sempre “caldo”. Il recepimento italiano della Direttiva 2008/98/CE [3] introduce il concetto di “auto compostaggio”, come il compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche, ai fini dell'utilizzo in situ del materiale prodotto.
L’auto compostaggio, noto anche come “compostaggio domestico”, si pone come importante integrazione alla raccolta separata dell’organico in particolare quando si è in presenza di case sparse. In questi contesti la raccolta dell’organico diviene economicamente proibitiva e il compostaggio domestico diventa complementare ai sistemi di raccolta basati sul “porta a porta”. Il compostaggio domestico è attuato normalmente con l’ausilio di compostiere domestiche o con le tecniche del cumulo, del silo o della semplice buca. L’auto compostaggio è importante anche perché viene interpretato come tecnica di riduzione dei rifiuti a monte (non conferendo al sistema di gestione) e quindi come riferimento alla prima delle priorità europee nella gestione rifiuti [2].
Alcuni comuni stanno supportando la diffusione del compostaggio domestico attraverso l’istituzione di un “Albo Comunale Compostatori” finalizzato a fornire, oltre alle compostiere, sconti tariffari e supporto tecnico.
D’altro canto anche molte utenze non domestiche producono rifiuti assimilabili agli urbani come nel caso di strutture turistiche o nel caso di mense scolastiche o aziendali.
Tra il grande impianto e quello domestico si colloca l’attività di auto compostaggio di “comunità” che prevede l’utilizzo di macchine di dimensioni ridotte adatte al trattamento in loco di frazioni organiche prodotte da un condominio, da una mensa, da un hotel, da comunità isolate ecc. Questi impianti servono decine o anche centinaia di famiglie equivalenti. Si noti che questa tipologia di macchine è ancora poco conosciuta in Italia e pone delle problematiche tecniche e normative nuove.
Sul mercato esistono pochi prodotti tipicamente di produzione nord europea. É ipotizzabile che questa soluzione possa trovare in Italia una futura notevole diffusione. Una sperimentazione presso il Centro dell’ENEA Casaccia (http://www.enea.it/it/enea_informa/news/astro-il-progetto-innovativo-per-il-compostaggio-di-comunita), iniziata a dicembre 2011, prevede la predisposizione  di una attività di compostaggio di comunità con l’utilizzo di un impianto pilota che tratta parte dei rifiuti organici (mensa aziendale) e della frazione verde (gestione del verde) prodotti nel Centro; il fine è quello di ottimizzare il processo per la produzione di compost di qualità e supportare l’analoga esperienza dimostrativa di compostaggio di comunità sulle Egadi (vedi articolo Un caso pilota per un approccio integrato alla green economy: il Progetto Eco-innovazione Sicilia).

Tecnologie per il riciclo delle plastiche

Le plastiche dei rifiuti urbani sono costituite da materiali polimerici e classificate come resine termoplastiche e resine termoindurenti; solo le prime sono riciclabili.
Il processo di riciclo può avvenire per via meccanica, per riottenere la macromolecola di partenza, o per via chimica o termica, per ottenere il monomero o altre materie prime (feedstock recycling): nel primo caso, applicabile solamente alle resine termoplastiche, i manufatti vengono selezionati per tipo di polimero (manualmente, con lettori ottici o a raggi X, per via densimetrica), lavati, asciugati mediante centrifugazione, triturati e sottoposti a formatura per estrusione o stampaggio. La buona riuscita del processo dipende dal grado di separazione e purezza del polimero di partenza, che consente alle macromolecole di ricostruire la struttura originale, garantendo le proprietà meccaniche del prodotto finale. Le resine termoplastiche utilizzate invece nella componentistica elettronica non possono essere riciclate mediante i tradizionali processi meccanici a caldo, a causa della difficoltà di rimozione dei metalli presenti come circuiti e dei ritardanti di fiamma (composti organo bromurati) da cui si possono sviluppare emissioni gassose nocive. Il riciclo per via chimica avviene tramite l’azione di un solvente (solvolisi) o per via termica (pirolisi), tramite quella del calore. I limiti del feedstock recycling sono legati ai bassi rendimenti dei prodotti finali, alla conseguente elevata percentuale di frazioni di scarto e al consumo di solventi e di energia. Le resine termoindurenti non sono riciclabili perché si degradano, rendendo impossibile la ricostituzione delle catene polimeriche o dei singoli monomeri. Infine, esistono dei tentativi di utilizzare lo scarto di plastiche miste da raccolta differenziata come agente riducente negli altoforni industriali [10].

Esempi di riciclo meccanico della plastica

In Italia il riciclo meccanico da imballaggi permette il recupero e la vendita dei seguenti polimeri attraverso il Consorzio Recupero Plastiche da imballaggio (COREPLA): Polietilentereftalato (PET, suddiviso nelle qualità azzurro, trasparente, colorato), Polietilene alta densità (HDPE), Polietilene bassa densità (LDPE). Altri polimeri presenti nella raccolta differenziata urbana non sono riciclati per motivi squisitamente economici in quanto associati a piccole quantità (come il caso del polivinilcloruro, le cui percentuali variano tra lo 0,5 e lo 0,7) [11] o all’eccessivo grado di impurezze, come gli scarti alimentari (è il caso del polistirene). Il riciclo dello scarto poliolefinico della raccolta differenziata (plasmix) porta allo stampaggio di prodotti con valore commerciale inferiore.

feedstock recycling

Il feedstock recycling [12] in Italia è meno diffuso di quello meccanico e riguarda per lo più attività di ricerca. Ad esempio [13], il COREPLA ha sostenuto un progetto finalizzato alla depolimerizzazione del PET mediante idrolisi (acida, alcalina, basica) per la produzione di acido tereftalico (2001-2005, Progetto di ricerca finanziato da Co.Re.Pla., M&G, Dow ed Ecosol, depolimerizzazione del PET bottle to bottle). Per quanto riguarda la pirolisi, si possono citare alcuni processi applicati con successo su scala industriale in Germania e Giappone. La tabella 1 illustra alcuni esempi di riciclo applicato alle plastiche, sviluppati su varie scale e in diversi ambiti.

Tabella 1 - Esempi di riciclo di plastiche
Tipologia di riciclo
Società proprietaria
Processo
Prodotti
Riciclo meccanico
Progetto Utilgreen
Società Revet SpA
Riciclo eterogeneo dello scarto poliolefinico della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica (plasmix)
Contenitori rigidi
Corepla
Montello SpA
Granulato per edilizia
Feedstock recycling(Riciclo chimico)
KodaK Co.
Depolimerizzazione del PET mediante solvolisi con metanolo
dimethyl ester of
terephthalic acid eglicol etilenico
BASF, Rhone Poulenc, SNIA
Depolimerizzazione della poliamide 6 per idrolisi acida
Caprolattame
Du Pont
Depolimerizzazione alcalina della poliamide 6-6
Acido adipico e Sali di esametilendiammina
BASF, Rhone Poulenc,
Depolimerizzazione acida della poliamide 6-6
Acido adipico e Sali di esametilendiammina
Feedstock recycling(Pirolisi)
Deutsche Babcock-Anlagen
Tamburo rotante, riscaldamento indiretto 450-500 °C
syngas
Ebara
Letto fluido a due stadi, con il secondo di ossidazione
syngas
Kobe Steel
Tamburo rotante, riscaldamento indiretto 500-700 °C
Olio, syngas
BASF
Fusione, riscaldamento indiretto 300-450 °C
Olio destinato a steam-cracking
Fonte: Brandrup, 1996 [14]

Tecnologie per il recupero di energia da plastiche

Le tecnologie di recupero di energia si classificano in base al rapporto tra comburente e combustibile: nella pirolisi si ha una degradazione termica in assenza di comburente; nella gassificazione il comburente è in quantità sottostechiometrica; nella combustione diretta, o incenerimento, il comburente è in quantità stechiometrica o in eccesso. Le plastiche, in quanto prodotto derivato dal petrolio, hanno un potere calorifico che può andare da un minimo di 18 MJ/kg (poliuretano) fino a superare i 40 MJ/kg (poliolefine), valore quest’ultimo pari a circa 4 volte quello di un rifiuto urbano indifferenziato [15].

Incenerimento

L’incenerimento (850-1100 °C) è associato esclusivamente al recupero di energia (termica, elettrica o cogenerativa). Il processo, condotto con eccesso stechiometrico di comburente, produce volumi di effluenti gassosi molto maggiori della pirolisi e della gassificazione; ciò comporta oneri rilevanti nelle apparecchiature di controllo delle emissioni gassose. D’altra parte, essendo una tecnologia matura nel campo del trattamento di ogni tipologia di rifiuti, è robusta e affidabile nel contenimento dell’inquinamento gassoso e nella resistenza agli aspetti della corrosione del processo. In Italia al 2008 [16] risultavano presenti sul territorio nazionale 51 impianti di incenerimento di rifiuti urbani (incluso il trattamento di plastiche) per una capacità complessiva di circa 6 milioni di t/anno e una potenza elettrica installata di 587 MW; la tecnologia più diffusa è quella del forno a griglia mobile, seguita dal letto fluido bollente circolante.

Gassificazione

La gassificazione agisce mediante la parziale ossidazione dei composti organici ad alta temperatura (800-1300 °C). Le tecnologie impiegate per la gassificazione differiscono per l’agente gassificante (O2, aria, vapore d’acqua), la tipologia di reattore e la pressione di funzionamento. Il reagente gassificante influenza il potere calorifico del gas prodotto, che può variare da un minimo di 4-7 MJ/Nm3 per l’aria a un massimo di 10-18 MJ/Nm3 per l’ossigeno, passando per il 14-17 MJ/Nm3 per il vapore. La gassificazione trova a livello nazionale un esempio di sviluppo in scala industriale nell’impianto di Malagrotta (RM); vengono trattate 8 t/h di Combustibile Solido Secondario (CSS) mediante gassificazione e successiva combustione del gas prodotto. Il syngas prodotto è di 9000 Nm3/h e il suo potere calorifico è di 9,7 MJ/Nm3.

Pirolisi

La pirolisi è un processo endotermico (400–800 °C) in atmosfera di gas inerte, il cui principale vantaggio è nella produzione di volumi di effluenti gassosi fino a 20 volte inferiori rispetto all’incenerimento [14] e nella possibilità di concentrare le specie dannose per l’ambiente nei sottoprodotti solidi e liquidi. L’applicazione del processo al trattamento delle plastiche richiede tuttavia consumi rilevanti a causa della loro bassa conducibilità e dell’elevata energia di degradazione delle macromolecole. Il grado di sviluppo in Italia si limita ad esperienze che non vanno oltre la scala di impianto pilota.

Bibliografia

[1] UNEP, 2011, Towards a Green Economy: Pathways to Sustainable Development and Poverty Eradication, www.unep.org/greeneconomy, ISBN: 978-92-807-3143-9.
[2] Waste Framework Directive, or Directive 2008/98/EC of the European Parliament and of the Council of 19 November 2008 on waste.
[3] DLgs 205/2010 in materia di rifiuti, entrato in vigore il 25 dicembre 2010 (pubblicato nel S.O. n. 269/L della G.U. 10 dicembre 2010).
[4] Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Parliament and social committee of the Regions, Rio+20: verso un’economia verde e una migliore governance, (COM(2011)363 del 20/6/2011.
[5] Direttiva Comunitaria WEEE (Waste from Electrical and Electronic Equipment) 2002/96/CE.
[6] January 2012 on the Council position at first reading with a view to the adoption of a directive of the European Parliament and of the Council on waste electrical and electronic equipment (WEEE) (Recast) (07906/2/2011 – C7-0250/2011 – 2008/0241(COD)).
[7] Direttiva Comunitaria RoHS - Restriction of Hazardous Substances 2002/95/CE.
[8] Cobalt and manganese recovery from spent catalysts. D. Fontana, F. Forte - Proceedings of Ecomondo 2011, pp. 880-885. 9th-12 November 2011, Rimini, Italy, Maggioli Editore.
[9] FISE, Fondazione Sviluppo Sostenibile, L’Italia del riciclo, Roma 2011.
[10] COREPLA. Dati di produzione 2008, su www.corepla.it.
[11] Petriglieri, F. (2011), Il sistema di raccolta, valorizzazione, riciclo e recupero degli imballaggi in plastica – Convegno AIDIC 21 ottobre 2011.
[12] Vijaykumar Sinha Æ Mayank R. Patel Æ, Jigar V. Patel, Pet Waste Management by Chemical Recycling: A Review, J Polym Environ (2010) 18:8-25.
[13] Equipolymers, (2005). Equipolymers obtains initial funding approval from CIPE for the construction of a state-of-art PET production facility in Ottana (Italy). www.equipolymers.com
[14] Brandrup. (1996). Recycling and Recovery of Plastics. Muenchen, Vienna, New York: Hanser Publishers.
[15] ISPRA (a cura di) (2009), Rapporto Rifiuti 2008.
[16] ENEA-Federambiente (2009), Rapporto sulle Tecniche di Trattamento dei Rifiuti in Italia.

BENJAMIN FULFORD: L'Arcicriminale Netanyahu strilla e chiede aiuto ai suoi capi per avere l'immunità




L'assassino di massa Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu,  adoratore di Satana, sta tentando di ottenere un patteggiamento per salvare la propria vita strillando con i suoi padroni Rothschild, sostengono le fonti del Mossad. L'imminente caduta di Netanyahu significa che il collasso finale della mafia Khazariana è in vista e non passerà molto tempo prima che i rami francese e svizzero della famiglia Rothschild e i loro alleati nascosti siano consegnati alla giustizia.

La caduta di Netanyahu è solo una parte del collasso in corso del dominio della mafia khazariana che rimuoverà un'intera serie di leader occidentali, tra cui Emmanuel Macron in Francia e Mohammed bin Salman in Arabia Saudita, come vedremo in seguito.

Per prima cosa diamo un'occhiata più da vicino al caso Netanyahu. Su questo fronte, la polizia israeliana ha  presentato accuse penali contro Netanyahu per tre questioni separate, l'ultima accusa arrivata  la scorsa settimana fa parte di uno scandalo di corruzione dei media




Fino ad ora Netanyahu è stato in grado di usare la sua posizione di Primo Ministro per prevenire la sua messa in stato di accusa. Tuttavia, ora che ha perso la maggioranza parlamentare, la sua capacità di impedire il suo arresto sta per giungere a termine, dicono le fonti del Mossad.

La caduta di Netanyahu è stata accelerata dalla sua rapida offensiva contro la striscia di Gaza, dicono fonti del Pentagono. Questa offensiva mirava a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dall'assassinio del giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi, dicono le fonti. Invece, nonostante ciò, gli si ritorce contro ONU, Russia, Giordania, Francia, Regno Unito, Egitto e Stati Uniti tutti insieme contro le sue attività illegali. Questo sarà "l'ultimo chiodo nella bara di Netanyahu", dicono le fonti.

La caduta di Netanyahu arriva con un cristiano di lingua araba, l'ex capo generale del comando centrale statunitense John Abizaid, è stato nominato ambasciatore in Arabia Saudita, dicono fonti del Pentagono. Ciò significa che "potrà essere il governatore militare a distruggere Israele e dividere l'Arabia Saudita alleandosi con Turchia, Iraq e Iran", dicono le fonti. L'obiettivo è porre fine al piano blasfemo della mafia Khazariana di voler governare il mondo da un grande Israele che va dall'Eufrate al Nilo, dicono le fonti.

Prima di offrirsi di consegnare i suoi padroni Rothschild,Netanyahu "ha fatto una mossa disperata" per convincere il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a estradare l'attivista politico turco Fethullah Gulen come ulteriore tentativo per distrarre l'attenzione dal ruolo diNetanyahu nell'omicidio di Khashoggi.

Gulen è considerato uno degli eredi della mafia Sabbatean ed è accusato, dal presidente turco Recep Erdogan, del fallito colpo di stato del 2016. Erdogan sta ora cercando l'estradizione di 462 attivisti guleniani in 83 paesi. 







Tuttavia, Erdogan ora sa che i suoi veri nemici sono Netanyahu, il suo sovrano burattino Mohammed bin Salman (o più probabilmente il suo corpo doppio) dell'Arabia Saudita, e i loro capi i Rothschild, secondo fonti del Mossad e le fonti di intelligence militari giapponesi. Questo tentativo di distrazione con Gulen " è fallito in modo spettacolare" e Trump ora è costretto a "scaricare i perdenti Bibi (Netanyahu) e MBS a favore di un modus vivendi con la Turchia e l'Iran", affermano le fonti del Pentagono.

La caduta di Netanyahu è arrivata dopo un incontro traTrump e il presidente russo Vladimir Putin in Francia la scorsa settimana, dicono le fonti del Pentagono. Questo incontro ha portato alla selezione del maggiore generale russo Alexander Prokopchuk come nuovo capo dell'Interpol, dicono. Prokopchuk "sarà aiutato dall'intelligence americana a emettere più avvisi di garanzia per abbattere le risorse israeliane e gli agenti della cabala in tutto il mondo", aggiungono.

Negli Stati Uniti anche questo processo sta accelerando, si è "capovolto"  e il senatore Lindsey Graham ora è presidente del Commissione giudiziaria del Senato, dove si prevede che "accelererà le nomine giudiziarie e reprimerà i crimini dello stato profondo (deep state)", dicono. Il precedente Senato, pur apparentemente dominato dai repubblicani, stava bloccando le nomine di nuovi giudici e pubblici ministeri e ritardando così gli arresti tanto attesi negli Stati Uniti.

Inoltre, il nuovo presidente della Commissione Finanze del Senato, Chuck Grassley, è "pronto a reprimere frodi, crimini e corruzione a Wall Street", dicono.

La mafia Khazariana, che perde potere a Washington, sta compiendo inutili tentativi di impedire ulteriori azioni legali attaccando la California con le armi a energia diretta (Directed Energy Weapons o DEW) , o con i razzi. Vedete la definizione qui sotto da un articolo di ricerca globale (che ora sembra essere stato cancellato, ma altri sono disponibili cercando in questo sito Web).




DEW è un sistema che utilizza un raggio di energia elettromagnetica concentrata (inclusi ma non limitati a laser e sistemi a microonde ad alta potenza), o particelle atomiche o subatomiche principalmente come mezzi diretti per uccidere, ferire, disabilitare e rendere temporaneamente incapaci le persone o distruggerle, recando danni permanenti, o per rendere temporaneamente incapaci le proprietà e i beni materiale. 
Le armi acustiche usano il suono attraverso l'intero spettro di frequenze per uccidere, ferire,  o disabilitare temporaneamente le persone. Le armi acustiche, sebbene al di fuori della definizione congiunta di DEW, hanno effetti e pericoli più simili alle DEW che alle armi convenzionali.


Ci sono prove schiaccianti che tali armi vengano usate contro la California dai Khazariani.









Non solo, l'informatore Deborah Tavares fornisce prove che incolpano di questi attacchi  la famiglia Rothschild e la loro società Pacific Gas & Electric. 



Un chiaro segno di come i Rothschild e i loro servi  sono stati presi dal panico lo dimostra il fatto  che il deputato democratico della California, Eric Swalwell, ha minacciato di attaccare i cittadini americani con armi nucleari se si fossero rifiutati di disarmarsi.




Ciò che questi criminali di alto livello non riescono a capire è che non stanno più operando in segreto o impunemente. In particolare, stiamo sentendo che il ramo francese di questa famiglia (Rothschild) è ritenuto responsabile di molti di questi crimini.

Ciò significa che i ruoli sono stati ora invertiti e ora sono quelli minacciati. Questo può essere visto nelle ultime enunciazioni disperate a favore di un esercito europeo del loro presidente lo schiavo francese Emmanuel Macron (come abbiamo detto la scorsa settimana) per proteggere l'UE da "Cina, Russia e Stati Uniti". Quello che intendeva veramente dire è che serve a proteggere iRothschild e i loro regimi schiavi in Germania e Francia dalla rabbia del mondo.

Prima, però, Macron ha bisogno di salvarsi dal popolo francese. La scorsa settimana oltre 280.000 automobilisti hanno bloccato le strade in oltre 2.000 località in Francia per protestare contro il suo regime. Queste proteste sono state sostenute dal 73% della popolazione francese.

David de Rothschild si nasconde dalla polizia francese, Alexandre Guy de Rothschild è ora il capo ufficiale del ramo francese della famiglia Rothschild. La sua foto (sopra a sx) può essere vista qui:

Fonti di destra giapponesi dicono che è sposato con la figlia del Ministro delle Finanze giapponese Taro Aso e che il matrimonio è avvenuto nel castello visto nel link qui:







Il fatto che le risorse idriche del Giappone vengano vendute con grandi sconti alle multinazionali idriche francesi porta alla conclusione che Aso e i suoi parenti francesi ne sono i responsabili, dicono i giapponesi di destra.

Possiamo anche riferire che il ramo francese dei Rothschild mi ha contattato subito dopo aver effettuato l'attacco con l'omicidio di massa di Fukushima l'11 marzo 2011 in Giappone per emettere ulteriori minacce di attaccare la stessa Tokyo. Sono stati sempre i Rothschild francesi ad aver finanziato rivolte anti-giapponesi in Cina qualche anno fa, dicono fonti asiatiche della società segreta.

Il controllo  dei Rothschild francesi sul Giappone finirà presto,  dicono diverse fonti. La famiglia Iwasaki, che controlla il gruppo Mitsubishi che a sua volta controlla il regime di Shinzo Abe, sta facendo causa per la pace, affermano le fonti della White Dragon Society. Gli industriali giapponesi chiedono protezione al WDS per la diffusione della fusione fredda e di altre tecnologie che cambiano il paradigma e che sono state finora soppresse dalla mafia Khazariana, dicono le fonti. La protezione  offerta è una dimostrazione preannunciata di questa tecnologia, dicono.

Il WDS incontrerà anche i rappresentanti delle società segrete asiatiche questa settimana per discutere del futuro del Giappone e del regime Abe, tra le altre cose, dicono le fonti WDS.

Inoltre, le società segrete asiatiche e occidentali stanno continuando i preparativi per la creazione e il finanziamento di un'agenzia di pianificazione futura occidentale. L'agenzia lavorerebbe in armonia con il massiccio progetto di sviluppo della One Belt One Road cinese. Ci si aspetta che un accordo su questo tema aiuti ad alleviare il grande attrito che sta avvenendo in pubblico tra Stati Uniti e Cina, secondo fonti vicine ai negoziati. Come menzionato la settimana scorsa, è già stato raggiunto un accordo di base per salvare il pianeta, quindi ora è tempo di fare piani concreti. Ci si aspetta che ci vorrà molto tempo, quindi per favore siate pazienti. Far rigirare un pianeta è come far girare  una superpetroliera nel mezzo dell'oceano. Significa che anche se è stata presa una decisione per cambiare rotta, è stato accumulato così tanto slancio che le cose devono procedere lentamente per evitare di rovesciare la nave.

LA PERLA DI OGGI


Perle di saggezza, frasi famose


"le forze deboli quando sono unite diventano forti" 


(don Bosco)

LITURGIA DEL GIORNO


LITURGIA DEL GIORNO
- Rito Romano -





 PRIMA LETTURA 

Ap 3,1-6.14-22
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Io Giovanni, udii il Signore che mi diceva:
«All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi:
“Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.
All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi:
“Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”».


  SALMO  

Sal 14
Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono.

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua.

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre


 VANGELO 

Lc 19,1-10
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

lunedì 19 novembre 2018

In Svezia centinaia di bambini figli di rifugiati cadono misteriosamente in coma (Video)



Succede solo in Svezia e nessuno sa esattamente perché: centinaia di bambini cadono in coma dopo essere stati informati dalle loro famiglie che non potevano vivere in quel paese e che se ne sarebbero dovuti andare. Il primo caso è stato registrato nel 1998, ma di recente è stato denunciato pubblicamente. Accade ai bambini figli di rifugiati provenienti dai paesi sovietici o dall’ex Jugoslavia e da gruppi di minoranze come gli yazidi quando vengono informati che il diritto d’asilo nel paese è stato a loro negato.
Sebbene le cifre non siano chiare, alcuni ricercatori parlano addirittura di migliaia di casi e lo descrivono come “isteria epidemica”, sebbene ufficialmente sia stato battezzato come Sindrome da Rassegnazione (SR), nota anche con la parola svedese uppgivenhetssyndrom.
Durante la notte, sono “totalmente passivi, immobili, senza colore, ritirati, muti, incapaci di mangiare e bere, incontinenti e insensibili agli stimoli fisici o al dolore”, ha detto Göran Bodegard (direttore dell’unità Ospedale psichiatrico per bambini presso l’ospedale universitario Karolinska, Stoccolma) in un articolo pubblicato nel 2005 sulla rivista medica ‘Acta Pediátrica’.
I casi non hanno smesso di moltiplicarsi e due decenni dopo la denuncia del primo caso, non esiste ancora una teoria ufficiale che spieghi il grande enigma del perché si verifica solo in Svezia. Gli ultimi dati forniti dallo Swedish Health Board hanno riscontrato 169 casi tra il 2015 e il 2016, i due anni con il maggior afflusso di rifugiati nella storia del paese, con 350.000 in totale.
Per il ricercatore e psichiatra clinico Fermín Mayoral, la “sindrome da rassegnazione” non è una novità. “Nel corso della storia, si sono verificati tragici eventi che sono stati traumaticamente vissuti dai loro protagonisti, che hanno sofferto sintomi simili. Quello che succede è che a seconda dei tempi, si mette un nome o un altro.
A suo avviso, questo quadro clinico corrisponde a ciò che è noto in psicologia come ‘impotenza appresa’, “una reazione dell’ umano o animale che accade quando la loro lotta per sopravvivere è sterile e inefficace”, spiega Mayoral. “Non v’è sufficiente base scientifica per dire che un impotenza emotiva che può portare ad uno stato vegetativo e persino causare la morte nei bambini,” dice.
Ma, la chiave rimane, perché solo in Svezia? Gli specialisti ritengono che risponda a ragioni socioculturali. “A seconda del luogo di origine, gli individui reagiscono in modo diverso alla tristezza, al dolore o al dramma. In questo caso, i migranti dei Balcani possono interiorizzare molto più i problemi, entrare in se stessi e alla fine abbandonarsi, aiutati da un sistema che, come quello svedese (rigido e controllante), non lascia scampo quando nega un permesso di asilo. A quel tempo, l’immigrato non trova alcuna scappatoia e si abbandona completamente”, sostiene Joseba Achotegui, segretario generale della sezione di psichiatria transculturale della World Psychiatric Association.
Il più scettico della “sindrome da rassegnazione” indica il fatto che i bambini possono fingere per ottenere il permesso di asilo, un punto che gli specialisti scartano dato che i sintomi non sono volontari e possono durare per mesi senza variazioni. Cosa ne pensate? Guarda il seguente video e lasciaci il tuo commento qui sotto.

Fonte notizie UFO-Spain