Le anomalie climatiche potrebbero avere la loro spiegazione in un’anomalia della corrente a getto. Recenti studi hanno osservato che questa traiettoria è notevolmente cambiata. Un aspetto inquietante accompagna questi cambiamenti.
Anomalie nelle correnti a getto e mutamenti meto-climatici
E’ noto ed è documentato lo sforzo di scienziati e militari per impadronirsi del meteo e del clima. La corrente a getto (“Jet Stream”) circola nella troposfera e sposta le masse d’aria calda o fredda da una parte all’altra del globo terrestre. E’ questo flusso, con le sue variazioni di direzione e intensità, che condiziona fortemente i mutamenti meteoclimatici in ogni angolo del pianeta.
Mutamenti indotti
Bernand Eastlund deposita i suoi brevetti nel 1987 e apre la strada alla creazione di HAARP, un’enorme impianto di antenne situate in Alaska, secondo lo scienziato in grado di inviare massicce onde elettromagnetiche sulla ionosfera, facendola innalzare e provocando su un’area scelta, alterazioni della corrente a getto tramite microonde.
Obiettivo degli Usa dichiarato è il Controllo del Clima del mondo entro il 2025. Facile pensare che i frequenti eventi meteo estremi degli ultimi 15 anni non siano del tutto naturali; dal 1994, anno in cui HAARP è entrato in funzione, si sono riscontrate molte anomalie meteorologiche e termiche su vaste zone del globo. Rimanendo solo in Europa, basta pensare al caldo e alla siccità del 1997/1998, alle piogge torrenziali del 2000 e del 2002, alla spaventosa siccità e al caldo estremo del 2003, al caldo siccitoso 2006/2007, il bimestre eccezionalmente piovoso 2009/2010 con caldo estremo prolungato nella stagione estiva sull’est Europa, due inverni piovosi e nevosi su gran parte dell’Europa…Strani Eventi si sono verificati nel 2016, ma il 2017 non è stato meno. Infatti proprio il 2017 è stato secondo i climatologi uno degli anni più caldi dal 2003 ad oggi, con punte di 47 gradi registrati nel sud dell’Italia e picchi di calore di 40-42 gradi nel resto d’Europa.
Bernard Eastlund lo aveva detto: HAARP , una volta completato nel 2004, sarà in grado di alterare il clima di interi emisferi, innalzando o abbassando di latitudine la corrente a getto. Farsi domande è lecito. Il Parlamento Russo e l’Unione Europea (TESTO) si sono interrogati sugli sconvolgimenti climatici chiamando in causa HAARP e invitando gli Usa e l’Air Force a dare risposte su cosa stiano facendo. La risposta non è mai arrivata.
“Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza.”
Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati: “Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”. Alcuni scienziati temono che la ionosfera possa collassare per squilibrio elettrico, concludendo: “Possiamo davvero rischiare di manomettere qualcosa che ancora non comprendiamo del tutto, e che appartiene ad ogni forma di vita (non solo umana) su questo pianeta?”
Sono molte le voci di protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell che anni fa denunciava come “gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l’accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell’atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate”. Richard Williams, fisico e consulente dell’Università di Princeton, dice che “i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di vandalismo globale. HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l’atmosfera terrestre e già stanno cambiando i sistemi climatici. Con esperimenti di questo tipo che sono già in corso, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo”. Ricercatori sospettano dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani, maremoti in Asia e Sud America, oltre alle diffuse siccità in Europa.
A cura della Redazione Segnidalcielo