QUESTA DI PAPA BENEDETTO XVI CHE LASCIA ROMA PER ANDARE AL CAPEZZALE DEL FRATELLO ANZIANO POTREBBE SEMBRARE UNA NOTIZIA COME LE ALTRE, MA CONSIDERATA ALLA LUCE DELLE PROFEZIE, POTREBBE AVERE UNA PORTATA INASPETTATA QUANTO INQUIETANTE....
Cosa ci dice il fatto che il Papa emerito, ultranovantenne, è andato in Germania dal fratello Georg, in tempi in cui tutti ci consigliano di “stare lontani per il nostro bene”
La notizia della visita di Benedetto XVI a Regensburg al fratello Georg ha molto da dirci a partire dai suoi elementi di cronaca. Benedetto ha 93 anni, il fratello 96. Sono entrambi malati: il secondo, si capisce, in maniera più grave. Per la prima volta, dal 2013, quando fece la sua famosa rinuncia, il Papa emerito uscirà dai confini italiani. Come ci informa il comunicato vaticano, il pontefice «ha lasciato la sua residenza ed è giunto nel suo Paese, accompagnato da monsignor Georg Gaenswein, dal medico, da un infermiere, da una delle memores domini e dal vicecomandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano».
Sappiamo anche che Benedetto XVI si tratterrà in Germania «il tempo necessario» e che è stato chiesto ai media di mantenere un certo riserbo affinché questo «incontro profondamente personale rimanga privato».
L'ALLONTANAMENTO DA ROMA DI PAPA BENEDETTO XVI IN CHIAVE PROFETICA
“Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente. Il Santo Padre e la Chiesa sono veramente in una così grande afflizione che bisognerebbe implorare Dio giorno e notte.”
(10 agosto 1820)
“La scorsa notte sono stata condotta a Roma dove il Santo Padre, immerso nel suo dolore, è ancora nascosto per evitare le incombenze pericolose. Egli è molto debole ed esausto per i dolori, le preoccupazioni e le preghiere. Ora può fidarsi solo di poche persone; è principalmente per questa ragione che deve nascondersi. Ma ha ancora con sé un anziano sacerdote di grande semplicità e devozione. Egli è suo amico, e per la sua semplicità non pensavano valesse la pena toglierlo di mezzo. Ma quest’uomo riceve molte grazie da Dio. Vede e si rende conto di molte cose che riferisce fedelmente al Santo Padre. Mi veniva chiesto di informarlo, mentre stava pregando, sui traditori e gli operatori di iniquità che facevano parte delle alte gerarchie dei servi che vivevano accanto a lui, così che egli potesse avvedersene.” (Agosto 1820)
“La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse…”.
“Mentre attraversavo Roma con San Francesco e altri santi, vedemmo un grande palazzo avvolto dalle fiamme, da cima a fondo. Avevo tanta paura che gli occupanti potessero morire bruciati perché nessuno si faceva avanti per spegnere il fuoco. Tuttavia, mentre ci avvicinavamo il fuoco diminuì e noi vedemmo un edificio annerito. Attraversammo un gran numero di magnifiche stanze, e finalmente raggiungemmo il Papa. Era seduto al buio e addormentato su una grande poltrona. Era molto ammalato e debole; non riusciva più a camminare.
Gli ecclesiastici nella cerchia interna sembravano insinceri e privi di zelo; non mi piacevano. Parlai al Papa dei vescovi che presto dovevano essere nominati. Gli dissi anche che non doveva lasciare Roma. Se l’avesse fatto sarebbe stato il caos. Egli pensava che il male fosse inevitabile e che doveva partire per salvare molte cose… Era molto propenso a lasciare Roma, e veniva esortato insistentemente a farlo…”.
(7 ottobre 1820)
1820, profezie della Beata Anna Caterina Emmerich