sabato 20 luglio 2019

Pedogate Italia: Un approfondimento sul caso “Angeli e Demoni”

AVETE CAPITO? L'ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA PER FAR DIMENTICARE QUESTO FATTO GRAVISSIMO E' LA PRESUNTA CRISI DI GOVERNO....

Negli ultimi giorni l’Italia è stata profondamente sconvolta da un terribile fatto di cronaca: la rete dei servizi sociali della Val d’Enza è coinvolta in operazioni illecite che coinvolgono minori allontanati dalle famiglie di origine.


Come avete potuto leggere nell’articolo La polizia italiana scopre un network elitario dove si faceva il lavaggio del cervello ai bambini ai minori venivano impiantati falsi ricordi attraverso elettrodi in modo da manipolare le loro testimonianze davanti ai giudici.



Scavando nella vicenda e facendo luce sui protagonisti della vicenda si puo` osservare un quadro piu` ampio che sembra coinvolgere trasversalmente gran parte delle istituzioni politico-religiose italiane (e internazionali).



GLI AFFIDAMENTI IN ITALIA – IL PIU` OSCENO BUSINESS ITALIANO



Il magistrato Francesco Moncavallo ha raccontato a Panorama le sue vicende gettando luce su un sistema che deve essere riformato il piu` presto possibile. Giudici onorari che gestiscono istituti e si ritrovano coinvolti come tutori legali degli stessi bambini coinvolti, creando insanabili conflitti di interesse. Giudici, CSM che ignorano tutto questo e un inesistente registro nazionale degli affidati (presente in quasi tutte le nazioni occidentali).


Tra le cause di allontanamento, però, ci sono anche le denunce di abusi sessuali in famiglia. In quei casi non è bene usare ogni possibile cautela?
Dove si trattava di presunte violenze, una quota comunque inferiore al 5 per cento, io a Bologna ho visto che molti casi si aprivano irritualmente a causa di lettere anonime. Era il classico vicino che scriveva: attenzione, in quella casa molestano i figli. Non c’era nessuna prova. Ma i servizi sociali segnalavano e il tribunale allontanava. Un arbitrio e un abuso grave, perché una denuncia anonima dovrebbe essere cestinata. Invece bastava a giustificare l’affido. Del resto, se si pensa che molti giudici onorari erano e sono in conflitto d’interesse, c’è di che capirne il perché.

Che cosa intende dire?
Chi sono i giudici onorari? Sono psicologi, sociologi, medici, assistenti sociali. Che spesso hanno fondato istituti. E a volte addirittura le stesse case d’affido che prendono in carico i bambini sottratti alle famiglie, e proprio per un’ordinanza cui hanno partecipato.

Possibile?
A Bologna mi trovai in udienza un giudice onorario che era lì, contemporaneamente, anche come «tutore» del minore sul cui affidamento dovevamo giudicare.

Ma sono retribuiti, i giudici onorari?
Sì. Un tanto per un’udienza, un tanto per ogni atto. Insisto: certi fanno 20-30 udienze a settimana e incassano le parcelle del tribunale, ma intanto lavorano anche per gli istituti, le cooperative che accolgono i minori. È un business osceno e ricco, perché quasi sempre bambini e ragazzi vengono affidati ai centri per mesi, spesso per anni. E le rette a volte sono elevate: ci sono comuni e aziende sanitarie locali che pagano da 200 a oltre 400 euro al giorno. Diciamo che il business è alimentato da chi ha tutto l’interesse che cresca.


Vi consiglio di leggervi l’intero articolo, il magistrato Moncavallo ha dovuto subire diversi attacchi a causa di questa “intromissione” in fatti che non lo dovevano interssare.

Si puo` concludere che in Italia la situazione degli affidamenti ha delle evidenti falle che possono dare (e hanno dato) vita a scenari orribili in cui bambini vengono traumatizzati ulteriormente da questi “centri” fiore all’occhiello della regione.

LA ONLUS HANSEL E GRETEL

1 – Supporto politico religioso ed economico

La Onlus Hansel e Gretel di Torino, al centro dell’inchiesta che ha sconvolto la rete di servizi sociali della provincia di Reggio Emilia, oltre che ad utilizzare i suoi psicologhi per risolvere le problematiche di bambini vittime di violenze, svolgeva anche un ruolo di modello per la formazione degli operatori. Il fondatore della Onlus Claudio Foti, ora ai domiciliari, era stato giudice onorario del Tribunale dei minori.


La Onlus era cosi rinomata dall’organizzare sotto l’egida della Pontificia facolta` delle scienze dell’educazione Auxilium, dei master che secondo il manifesto dell’organizzazione avrebbero portato il candidato a:


“Comprendere e rispettare a pieno le emozioni arricchendo e rivoluzionando la pratica educativa, la pratica clinica e la pratica sociale, umanizzando la relazione di cura in ambito sanitario, trasformando la dinamiche dei gruppi e i processi organizzativi” Manifesto cshg.it.



Claudio Foti parla all’Auxilium

Sostenitori Politici:


La senatrice del PD Iori Vanna con il sindaco di Bibbiano, entrambi collegati con le attivita` della Onlus


Il Pd e` pesantemente coinvolto in queste attivita`/organizzazioni.

Il Pd non e` la sola istituzione politica ad aver sostenuto la Onlus. Anche l’M5s ha fatto una donazione a questa perversa organizzazione.


L’associazione coinvolta nello scandalo degli affidi illeciti era stata scelta dal Movimento 5stelle (lo stesso che scrive così sul suo blog: https://www.ilblogdellestelle.it/2018/12/sulla-pelle-dei-bambini-non-si-scherza-commissariato-il-forteto.html), come destinataria del fondi ricavati dalle restituzioni che ogni anno i consiglieri regionali sottraggono dal loro stipendio.

C’è infatti anche l’associazione di Moncalieri tra le 11 che lo scorso maggio erano state scelte dal Movimento 5stelle del Piemonte come destinatarie del 195 mila euro ricavati dalle restituzioni che ogni anno i consiglieri regionali sottraggono dal loro stipendio per versarle a realtà del territorio – La Repubblica – M5S rivuole indietro il contributo assegnato un mese fa ad Hansel e Gretel.

Possibile che non sapessero nulla?

Tra i sostenitori troviamo anche una delle famiglie elitarie italiane ovvero gli Agnelli con la loro fondazione Giovanni Agnelli.


Dopo i fatti scoperti, affidereste l’insegnamento dell’educazione sessuale ad organizzazioni come queste?

2 – La favola di Hansel e Gretel

Hansel e Gretel è una famosa fiaba tedesca scritta dai fratelli Grimm e pubblicata nel 1812. Hansel e Gretel sono un giovane fratello e una sorella rapiti da una strega cannibale che vive in una foresta, in una casa costruita con dolci, confetti, caramelle e molti più dolcetti di quanto si possa immaginare.



Hänsel e Gretel sono due bambini, figli di un povero taglialegna rimasto vedovo. Visto che l’uomo non riesce più a sfamare la famiglia, la sua nuova moglie lo persuade a disfarsi dei bambini, sicché egli, con la scusa di farsi aiutare nel lavoro, li conduce nel bosco e li abbandona. I due però, avendo origliato la sera prima la conversazione dei genitori, si sono premuniti e hanno segnato il percorso con dei sassolini bianchi, e così, seguendo la scia, riescono a ritrovare la strada di casa. La matrigna però non demorde e ordina al taglialegna di portare Hänsel e Gretel ancora più in profondità nel bosco. Stavolta ai fratellini i sassolini non bastano e devono usare le briciole di pane, che però vengono mangiate dagli uccelli; così, una volta che il padre li ha lasciati, i bambini si smarriscono. Vagando per la foresta, Hänsel e Gretel raggiungono una radura in cui sorge una piccola casa, che con meraviglia scoprono essere fatta interamente di dolci, in particolare di marzapane. Spinti dalla fame, i due ne staccano dei pezzi per mangiarne, finché non vengono sorpresi da una vecchietta, che fa capolino da una finestra. Molto affabile, questa li invita a entrare e i bambini accettano con gratitudine, venendo sfamati con un’ottima cena e fatti coricare in morbidi letti. Al risveglio però la vecchia svela la sua vera natura: si tratta di una strega, che, sfruttando come esca la sua casa di marzapane, cattura bambini per poi divorarli – Wikipedia.

La fiaba ha degli incredibili punti in comune con le vicende di cronaca avvenute in questi giorni: bambini provenienti da famiglie povere o da situazioni difficili (o presunte tali) vengono allontanati dalle famiglie e spostati in centri di reclusione e tortura per essere poi “divorati” dall’elite.

La storia di Hasel e Gretel richiama il culto di Moloch e i suoi cerimoniali nei quali bambini innocenti vengono sacrificati nel fuoco per propiziare il futuro. Allo stesso modo la vicenda di Bibbiano denota connotazioni sataniche, in cui i bambini vengono privati della loro innocenza e dati in pasto all’elite.

FEDERICA ANGHINOLFI – LA STREGA CATTIVA E LA LOBBY LGBT

Secondo gli inquirenti Federica Anghinolfi sarebbe uno dei vertici del sistema malato in cui venivano gestiti i minori.

La donna omosessuale era una attivista LGBT e secondo le carte delle indagini sono state le sue profonde convinzioni a dare linfa vitale al suo metodo operativo:


No un padre e una madre sani di mente possono formare un ambiente famigliare sano dove il bambino puo` crescere. Amore non e` un passpartout che giustifica e rende inattaccabile qualsiasi azione.


“Sono state la sua stessa condizione personale e le sue profonde convinzioni – si legge nelle carte dell’inchiesta – ad averla portata a sostenere con erinnica perseveranza la “causa” dell’abuso da dimostrarsi ‘ad ogni costo'”. Il Giornale, La paladina dei diritti gay “regista” degli affidi dell’orrore.

Il denaro certo, era molto importante, ma c’era anche una componente ideologica dietro questi crimini. La lobby LGBT attraverso Federica, stava portando avanti la sua agenda di denigrazione ed eliminazione progressiva della famiglia tradizionale. La Anghinolfi era una forte sostenitrice delle adozioni gay come possiamo vedere dal suo profilo facebook.


Dalle carte dell’inchiesta spunta anche una famiglia arcobaleno formata da due donne cui era stata consegnata una bambina. Nell’ordinanza il giudice sottolinea i “collegamenti stretti tra le affidatarie e operatrici e dirigenti del servizio sociale”. In alcuni casi, le donne affidatarie sono ex compagne della Anghinolfi. L’affido dei bambini alle coppie Lgbt, in fondo, è una battaglia che Federica porta avanti da diverso tempo. 

Nel 2014 il Corriere dedica un lungo articolo alla prima famiglia omosessuale affidataria e a curarlo non c’e` altro che Federica Anghinolfi per il suo lavoro nella genitorialita` gay.

Nel 2014 viene invitata al circolo arci colombofili di Parma per discutere del tema delle famiglie arcobaleno.

In un video pubblicato nel 2013 da Rosso Parma, Federica Anghinolfi parla del sistema degli affidi. “Andiamo oltre al tema dell’identità di genere nella relazione genitoriale”, la si sente dire nell’intervento.

A maggio 2018 compare tra le protagoniste di un’iniziativa organizzata dall’Arcigay a Mantova in occasione della “Giornata di contrasto all’omofobia, alla bifobia e alla transfobia”. La Anghinolfi è tra le relatrici dell’evento – guarda caso – sull’affido alle coppie omosessuali, un seminario dal titolo “affidarSI. Uno sguardo accogliente verso l’affido LGBT.

Infine, nell’estate del 2018 Federica è relatrice alla Festa dell’Unitá al Parco Nord a Bologna, anche se in quell’occasione il focus é un altro: “Cura dell’infanzia, maltrattamenti e prostituzione minorile”.

Questa signora è legata a quel mondo, nessuno mi toglie dalla testa che in fondo, dietro a tutto questo, ci sia la teoria gender. Vogliono i bambini senza famiglie, senza identità.

Come corpi eterei

Se diamo un’occhiata al profilo Facebook della Anghinolfi noteremo diverse immagini a sostegno del mondo LGBT oltre che a molte immagini simboliche dove e` spesso presente l’occhio che tutto vede.

Mi ha dato quasi l’impressione che attraverso parte della sua arte voglia esprimere il fatto di essere controllata costantemente…ecco alcuni esempi:






Spirali (un simbolo di riconoscimento tra i pedofili), occhi che tutto vedono e molti altri simbolismi sono presenti nell’album fotografico di Facebook della Anghinolfi.

Guardando le “opere” della Anghinolfi non puo` non venire in mente la storia di Kim Noble la famosa ex schiava del controllo mentale con 13 personalita`.

E` possibile che Federica Anghinolfi fosse a sua volta vittima del controllo mentale?

CONCLUSIONE

La vicenda di Bibbiano e` terribile e inquietante. Scavando la superficie si possono notare i legami con il vaticano e il mondo politico e le falle nel sistema giuridico che regola l’affidamento dei minori.

Ovviamente i media hanno gia` cominciato a “ridimensionare” il caso focalizzandosi sulle “fake news” (elettroshock e sindaco come uomo nero) tralasciando le vere vittime, ovvero i bambini. Questa e ` la risposta che ci si attende da un sistema ormai divorato dal cancro in cui si difendono con forza e molto spesso strafottenza crimini ignobili, al fine di salvare il salvabile.

Ci sono persone tuttavia che non accettano la risposta dei media e delle autorita` e non smetteranno mai di mettere in luce lo sporco lavoro dell’elite.


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