giovedì 14 novembre 2019

Nadia Toffa, il murale a Taranto: il suo sorriso nella città che l’aveva adottata

ANCHE NADIA TOFFA VITTIMA DELL'ILVA DI TARANTO? MA PER RIMETTERCI LA PELLE BASTA RESPIRARE L'ARIA DELL'ILVA O FARE TROPPE DOMANDE SUL COLOSSO ROTHSCHILD?.....  




Intanto resta aperta la petizione per chiedere l’intitolazione del reparto oncoematologico pediatrico dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto a Nadia Toffa



Un murale tutto per lei, per Nadia Toffa, inviata e conduttrice de Le Iene deceduta il 13 agosto scorso  dopo aver combattuto, con tutte le sue forze e fino all’ultimo, contro un tumore che non le ha lasciato scampo.


Un grande murale che è stato realizzato tra i palazzi del rione Salinella di Taranto e che poi è stato condiviso su FB dalla pagina ufficiale del programma tv di Italia 1 con la scritta «Grazie Taranto».




Si vede l’immagine sorridente di Nadia Toffa, rigorosamente vestita di nero, con la sua cravatta nera, insomma con il vestito da iena.



Perché era così legata a Taranto

Determinata, professionale e curiosa, è sempre stata al fianco degli abitanti di Taranto – al punto che le è stata assegnata la cittadinanza onoraria – attraverso i suoi servizi tv sull’inquinamento in città.

Lei che aveva incontrato i cittadini, le famiglie e i bambini e che aveva raccontato le loro storie; lei che aveva legato il suo nome al quartiere Tamburi, il più esposto alle emissioni dell’ex Ilva.

La petizione per Nadia Toffa

Intanto resta aperta la petizione online, attiva sulla piattaforma Change.org e rivolta al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nella quale si chiede di intitolare il reparto oncoematologico pediatrico dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto a Nadia Toffa.

Un riconoscimento «per le sue battaglie in difesa della salute dei tarantini, e dei bambini in particolare modo, salute costantemente minacciata dall’inquinamento del polo siderurgico». Hanno già firmato in 90mila ma l’obiettivo resta quello di 150mila firme.

Nadia Toffa era stata testimonial della campagna di vendita solidale delle magliette con la scritta «Ie jesche pacce pe te (Io esco pazzo per te)» attraverso la quale era stata raccolta la somma di oltre 500mila euro, servita anche per l’assunzione di una pediatra nel reparto oncoematologico. 

Grazie Taranto? Noi diciamo grazie Nadia....




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