giovedì 3 gennaio 2019

Dove nasce la persecuzione della Chiesa

SCONCERTANTE... Il gesuita padre Malachi Martin, don Amorth e il Terzo Segreto: "Satana è in Vaticano!!!"


UN LIBRO SCONCERTANTE...


Si tratta del volume di padre Malachi Martin dal titolo “Hostage to the Devil”, pubblicato originariamente nel 1976 e poi di nuovo nel 1992.

Perché questo libro è sconcertante? Molto semplicemente perché la prefazione alla sua seconda edizione sembra scritta oggi, proprio a ridosso di questi ultimi mesi di scandali pedofili nel clero cattolico, d’annata o più recenti.

Padre Martinun gesuita già stretto collaboratore del cardinal Augustin Bea sotto il papato di Giovanni XXIIIaffronta nel suo libro cinque casi esemplari di possessione diabolica, chiarendo la reale esistenza del Maligno e consigliando come evitarne la penetrazione nelle nostre vite. Nella prefazione alla seconda edizione del volume metteva in evidenza la crescita del fenomeno del satanismo, la sua capillare diffusione, la sua penetrazione nella società e l’esposizione sempre più indifesa dei bambini al fenomeno satanista in tutte le sue espressioni. In particolare mi ha colpito questa frase: “In almeno tre grandi città degli USA membri del clero hanno a loro disposizione almeno un coven (luogo di ritrovo per il rituale satanico) pedofiliaco, popolato e mantenuto esclusivamente da membri del clero”.

L’attenzione posta da Martin sul fenomeno della pedofilia nel clero cattolico è evidentemente inusuale per quegli anni (1992), dunque non può che meravigliare. Ed è estremamente interessante scoprire che padre Martin riteneva che i bambini di sesso maschile fossero preferiti dai satanisti in quanto sostituti di Gesù bambino, nel tipico rovesciamento diabolico.

E', a questo punto, importante far riferimento anche ad un altro libro di padre Martin. Si tratta del romanzo del 1996 dal titolo “Windswept house” (La casa spazzata dal vento). Inutile cercarlo in italiano, non lo troverete! Il libro non è mai stato tradotto, infatti, e probabilmente non è un caso.

Il romanzo è ambientato in Vaticano durante gli anni novanta e parla in maniera piuttosto esplicita di vicende legate al pontificato di Giovanni Paolo II. Ciò che è però più interessante è una delle sue tre brevi premesse storiche indicata dall’anno 1963.

Cosa accadde in quell’anno? Secondo il romanzo il 29 giugno del 1963 in Vaticano e per la precisione nella Cappella Paolina fu officiato un rito satanico cui parteciparono alti prelati, vescovi, clero semplice e laici.Stando a Martin si trattava di adempiere ad una profezia del satanismo moderno che annunciava l’avvio dell’era di Satana nel momento in cui un papa avesse assunto il nome di PaoloL’ultimo papa Paolo fu Camillo Borghese, morto nel 1621. Il 21 giugno 1963 fu eletto papa il cardinal Montini che assunse il nome di Paolo VI. Martin quindi racconta che la notte fra il 28 e il 29 giugno del ’63, ad una settimana dall’elezione di Paolo VI, fu organizzato questo rituale satanico in Vaticano, con lo scopo di intronizzare Satana nel cuore della cristianità.

I satanisti non potevano però organizzare un rituale completo: come avrebbero potuto portare la vittima e l’animale sacrificale nel Palazzo Apostolico? Decisero pertanto di combinare due riti da officiare contemporaneamente. Uno incruento in Vaticano, nella Cappella Paolina ed un altro, cruento, da officiare negli USA. I riti sarebbero avvenuti contemporaneamente e li si sarebbe sincronizzati attraverso un telefono. Chi officiò in Vaticano? Martin non lo dice. Parla solo di Prelati, sacerdoti e laici. Quanto al rito parallelo è più chiaro e racconta che avvenne in una chiesa parrocchiale del South Carolina e ad officiarlo fu un tal “Bishop Leo”.

Un nome così non dev’essere casuale. Ed infatti nell’unica diocesi del South Carolina troviamo nel 1964 il vescovo Ernst Leo Unterkoefler. Questi nel 1963 era già vescovo titolare di Latopolis e partecipava attivamente al Concilio Vaticano II. Ecco dunque perché un vescovo di uno stato periferico degli USA poteva avere così stretti legami in Vaticano, sì da offrirsi per l’organizzazione di un simile abominevole rituale. Ma proseguiamo con la narrazione del romanzo. Il rituale verrà compiuto in South Carolina attraverso la violenza sessuale ai danni di una bambina, prima narcotizzata e poi abusata. In Cappella Paolina verrà invece officiato il rituale principale incruento, concluso dalla lettura di una sorta di “consacrazione” a Satana del Vaticano.

Fin qui si potrebbe dire che sono tutte fandonie, fantasie, orripilanti creazioni di un sacerdote amante della narrativa estrema. E invece ci si dovrebbe chiedere perché Benedetto XVI nel giugno scorso ha riconsacrato la Cappella Paolina e perché l’ha voluta restaurare cancellando il vecchio altare posticcio fatto collocare da Paolo VI nel 1975 e ripristinando quello antico, anche se leggermente staccato dalla parete. E ci si potrebbe anche domandare perché padre Amorth abbia ancora recentemente ribadito che in Vaticano ci sono dei satanisti [1]. Ancora, questa storia potrebbe spiegare benissimo il famoso “fumo di Satana” di cui parlò Paolo VI, probabilmente allorquando venne a sapere, anni dopo, della vicenda.

Ad ogni modo ci terrei ad aggiungere che padre Martin fu tra i pochi che ebbero il privilegio di conoscere il terzo segreto di Fatima, precisamente da uno di coloro che lo lessero nel 1959, il cardinal Bea di cui era segretario. E sempre Martin più avanti nel suo romanzo “Windspwept house” raccontava, certo, nella finzione del romanzo, quanto segue: “Improvvisamente divenne indiscutibile che ora durante questo papato, l’organizzazione della Chiesa Cattolica Romana portava dentro di sè una permanente presenza di chierici che praticavano il culto di Satana e lo apprezzavano; di vescovi e preti che si sodomizzavano a vicenda e sodomizzavano bambini; di suore che praticavano i “riti neri” della wicca e che vivevano in relazioni lesbiche … Ogni giorno, inclusa la domenica e i giorni santi, atti di eresia e blasfemia erano commessi e permessi ai sacri altari da uomini che un tempo erano chiamati preti. Atti e riti sacrileghi non solo erano effettuati dinanzi i sacri altari, ma avevano la connivenza o almeno il tacito permesso di alcuni cardinali, arcivescovi e vescovi … Il loro numero totale era minoritario – qualcosa come dall’uno al dieci percento dei consacrati. Ma di questa minoranza, molti occupavano sorprendentemente alte posizioni o ranghi … I fatti che conducevano il papa ad un nuovo livello di sofferenza erano principalmente due: i sistematici legami organizzativi – la rete, in altre parole – che era stata stabilita fra alcuni gruppi di chierici omosessuali e covens satanisti. E la disordinata potenza ed influenza di questa rete” (pp.492-493).

Sappiamo tutti che spesso si sceglie la strada della narrativa per raccontare vicende che sarebbe meglio non rivelare e alle quali difficilmente si riuscirebbe a credere. Pure, qualcuno mi deve spiegare come fosse possibile che padre Martin avesse dinanzi a sè un chiarissimo quadro della situazione della Chiesa Cattolica e di una parte della sua gerarchia in un’epoca nella quale non si gridava ancora allo scandalo pedofilo, quando nessuno ne parlava e nessuno prendeva provvedimenti. Ma soprattutto perché padre Martin collegava a Satana e al suo culto la devianza morale di una parte della Chiesa?

Molto probabilmente Martin avrebbe condiviso le parole del Santo Padre riguardo alla vera natura del terzo segreto: “oggi lo vediamo in modo realmente terrificante che la più grande persecuzione alla chiesa non viene dai nemici di fuori, ma nasce dal peccato nella chiesa. E che la chiesa ha quindi un profondo bisogno di rimparare la penitenza, accettare la purificazione, imparare il perdono ma anche la necessità della giustizia.”

Sebbene siano molte le resistenze che il Santo Padre ha subito e molte le omertà anche del mondo dell’informazione che sembra preferire – e forse a ragione – la vulgata del Cardinal Bertone all’evidenza sia dei fatti che delle parole del papa, credo sia ormai difficilmente discutibile che il terzo segreto parli proprio di questa connessione fra satanismo ed una parte minoritaria del clero cattolico dedito ad atti abominevoli. Chi lo conosceva, come padre Martinha cercato per tutta la sua vita di lanciare segnali, di indicare l’elemento sconvolgente e raccapricciante dal quale nasce la persecuzione della Chiesa. E’ rimasto inascoltato ed è morto nel 1999, prima che scoppiasse negli Stati Uniti lo scandalo pedofilo in tutto il suo orrore. Padre Martin celebrò per tutta la sua vita la messa secondo il rito antico. Oggi non possiamo non considerarlo una sorta di profeta, uno scrittore ed un sacerdote, un esorcista infine, che già da tempo proclamava la necessità di una purificazione della Chiesa senza demonizzare il Vaticano II e senza esaltarlo per trasformare la Chiesa Cattolica in una succursale del protestantesimo.

L’equilibrio e la lungimiranza di padre Martin stavano forse nella sua capacità di osservare e raccontare fatti. E quei fatti oggi ci riconducono alla domanda ancora senza risposta: perché non è stato rivelato per intero il terzo segreto di Fatima?

Di Francesco Colafemmina

NOTE

[1] Anche padre Gabriele Amorthesorcista ufficiale della Diocesi di Roma, è al corrente dell’esistenza di sette sataniche, tra il clero, a Roma. In un estratto delle sue “Memorie” si legge: “Satanisti in Vaticano? Sì,anche in Vaticano ci sono membri di sette sataniche. E chi vi è coinvolto? Si tratta di preti o di semplici laici? Ci sono preti, monsignori e anche cardinali! Mi perdoni, don Gabriele, ma lei come lo sa? Lo so dalle persone che me l’hanno potuto riferire perché hanno avuto modo di saperlo direttamente. Ed è una cosa “confessata” più volte dal Demonio stesso sotto obbedienza, durante gli esorcismi. Il papa ne è informato? Certo che ne è stato informato! Ma fa quello che può. È una cosa agghiacciante. Tenga presente poi che Benedetto XVI è un papa tedesco, viene da una nazione decisamente avversa a queste cose. In Germania, infatti, praticamente non ci sono esorcisti, eppure il papa ci crede: ho avuto occasione di parlare con lui tre volte, quando ancora era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Altroché se ci crede! Allora è vero quello che diceva Paolo VI: che il “fumo di Satana” è entrato nella Chiesa? È vero, purtroppo, perché anche nella Chiesa ci sono adepti alle sette sataniche. Questo particolare del “fumo di Satana” lo riferì Paolo VI il 29 giugno 1972. Certo, ha rotto il ghiaccio, sollevando un velo di silenzio e censura che durava da troppo tempo, però non ha avuto conseguenze pratiche. Ci voleva uno come me, che non valeva niente, per spargere l’allarme, per ottenere conseguenze pratiche.

Fonte:


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Segnalo anche questo articolo molto interessante in cui si parla più nello specifico della relazione che intercorre tra il prelato gesuita e il Terzo Segreto di Fatima:


Traggo da qui alcune lapidarie affermazioni di padre Martin sull'importantissimo Documento:

« Il castigo che sta per sopraggiungere, di potenza "esponenziale", sarà il peggiore dei vostri incubi »

« L'Apostasia nella Chiesa costituisce il substrato su cui poggia il Terzo Segreto ed è già cominciata! I castighi preannunciati in esso sono di natura fisica, perciò ben reali e terribili! »

[Circa scambio che aveva avuto con il cardinal Bea, dopo che quest'ultimo si era incontrato con papa Giovanni XXIII per discutere sui contenuti del Terzo Segreto]: « Il Cardinale Bea uscì da quell'incontro pallido in volto. “Che cosa c'è, Eminenza”, gli chiesi. E lui mi rispose: “Abbiamo appena ucciso un miliardo di persone... Guarda qui”. Mi dette un foglio di carta contenente uno scritto su 26 righe, che lessi in pochi istanti. Sin da quel momento, ogni singola parola di quel testo rimase scolpita nella mia mente per sempre, e non potrò mai più dimenticarla. Il Cardinale Bea aveva parlato della morte di un miliardo di persone, e questo perché papa Giovanni aveva appena deciso di non pubblicare il Terzo Segreto e di non consacrare la Russia ».

« Se il Vaticano rendesse pubblico il Terzo Segreto, sarebbe un tale shock per le genti che le chiese si riempirebbero immediatamente di fedeli in ginocchio e i confessionali di tutti i santuari, cattedrali e basiliche collasserebbero per l'eccessiva affluenza sino al sabato sera! ».

Tempi di Maria 



Segreto di Fatima



Le precise domande cui Roma non risponde

28 dicembre 2018, Santi Innocenti martiri


Pubblichiamo il testo della lettera inviata il 26 settembre 2018 (ed inoltrato nuovamente l’8 dicembre scorso) con la quale abbiamo rivolto alcune domande di chiarimenti specifici alla Rev.ma Congregazione per la Dottrina della Fede senza ricevere alcuna…smentita. 

Invitiamo ciascun lettore ad inviare anch’egli, cooperando ad avere risposta esplicita, il presente testo al seguente indirizzo:


Rev.ma Congregazione per la Dottrina della Fede
Palazzo del Sant’Uffizio
00120 - Città del Vaticano



Chiediamo a codesta Rev.ma Suprema Congregazione:

    • Se Suor Lucia Dos Santos, veggente di Fatima, abbia mai redatto uno scritto collegato al Terzo Segreto ed esplicativo della visione, uno scritto che ne abbia ad oggetto il significato ovvero l’interpretazione. 
      • Se il testo del Terzo Segreto di Fatima è stato scritto soltanto una volta oppure, in qualche modo, più volte.
        • Quali siano le «alcune aggiunte fatte nel 1951» - secondo l’asserto del Cardinale Angelo Amato, già Segretario di codesta Congregazione, a un Convegno e su l’Osservatore Romano del 7 maggio 2015 - da Suor Lucia alle «prime due parti» del Segreto.



          In filiale fiducia che non si opponga il muro del silenzio a quesiti posti all’Autorità ecclesiastica, ringraziamo per la cortese attenzione assicurando fervide preghiere.


          Don Stefano Carusi
              Abbé Louis-Numa Julien
              Abbé Jean-Pierre Gaillard
              kl. Lukasz Zaruski



          Pubblicato da Disputationes Theologicae 



          Ma non lo vedete, come vi siete ridotti? NON PIU' CATTOLICI MA IDOLATRI

          A QUESTO OTTIMO ARTICOLO DEL PROF. LAMENDOLA DEDICO UNA FRASE DELLA SACRA SCRITTURA CHE MI PARE APPROPRIATA, E DELLA QUALE TUTTI CERCHIAMO DI FARE TESORO:  

          Non abbandonate dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa (Ebrei 10,35). 



          Cristo addio, non più cattolici, ma idolatri. La dittatura e papolatria bergogliana? è come al tempo del nazionalsocialismo o in Unione Sovietica durante il regime staliniano, con una smaccata celebrazione del proprio dittatore 

          di Francesco Lamendola   

          Quando il catechista domandava ai bambini della prima Comunione, fino a pochi anni fa: Chi è il modello perfetto che noi dobbiamo imitare nella nostra vita? A chi dobbiamo sforzarci di assomigliare costantemente, nei nostri pensieri, nelle nostre parole e nelle nostre azioni?, la risposta, senza alcuna esitazione, era una e una sola: Il modello perfetto è Gesù; dobbiamo sforzarci di assomigliare a Gesù. Né potrebbe essere diversamente; almeno se vogliamo continuare a dirci cattolici. Che poi si tratti di un modello irraggiungibile, è un altro paio di maniche; ma il modello è quello, e soltanto quello. 

          Non ce ne sono altri. Con l’aiuto della Grazia, che è fondamentale, il cristiano cerca di assomigliare a Gesù, di vivere come Gesù, di uniformarsi a tutto ciò che Lui ha insegnato, sia con le parole, sia con la sua vita. Il che, fra l’altro, ha una importante conseguenza: che il vero cristiano sa benissimo di dover mettere nel conto delle possibilità l’ostilità del mondo, la calunnia, la persecuzione e anche la morte. Proprio perché Gesù ha subito tutte queste cose: ha conosciuto l’ostilità, specie quella dei potenti; è stato calunniato – lo hanno chiamato persino figlio del demonio -, perseguitato, messo in croce. Questo lo sapevano anche i bambini di otto o nove anni; non parliamo poi dei ragazzini della Cresima. E lo sapevano perché veniva insegnato loro; perché lo dicevano il catechista, il sacerdote e il vescovo; perché c’era scritto sul libro di religione; perché lo ripetevano la stampa cattolica e le radiotelevisioni cattoliche. Vuoi essere un degno cristiano? Devi cercare di assomigliare a Gesù. Vuoi essere perfetto, sempre entro i limiti umani, che sono limiti ben precisi e invalicabili, dunque relativamente perfetto e non assolutamente perfetto? Cerca di fare come faceva Lui; di parlare come parlava Lui; di pensare come pensava Lui; e anche di prendere e sopportare la Croce come ha fa saputo fare Lui.  

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          Gesù è uno, ma di suoi vicari in terra ne abbiamo, oggi, due? la confusione nasce proprio da qui: se Gesù è il solo Maestro, come è possibile che non ci sia un solo vicario di Gesù in terra? Eppure, anche a questo stiamo assistendo; che ce ne sono due, e sia pure uno dei due col titolo di “emerito”, ma vivo e vegeto.

          Questo dicevano e insegnavano tutti, dalle suore dell’asilo fino ai professori di teologia nei seminari, e ai predicatori, in chiesa, nei Quaresimali di Pasqua. Vi era assoluta, totale concordia su questo punto: uno e uno solo è il modello da imitare, il modello perfetto: Gesù Cristo, e nessun altri che lui. Era impossibile che un cattolico si confondesse, se interrogato su questo punto; era impossibile che, davanti a una simile domanda, dovesse prendersi del tempo per pensare; ed era impossibile che la risposta non gli sgorgasse dalle labbra, naturale, immediata, fino dalla più tenera età. Del resto, anche senza bisogno che qualcuno gli ponesse una tale domanda, qualsiasi cattolico aveva sempre ben chiaro, al centro della sua mente e della sua anima, questo pensiero, questo sentimento: Io voglio essere come Gesù. Gesù, aiutami ad assomigliare a Te. Gesù, fammi la grazia di essere, almeno in parte, come Te; di essere come Tu ci vuoi, cioè perfettamente docili e obbedienti alla volontà del Padre nostro. Non c’era bisogno di essere come San Domenico Savio, il Santo bambino, che a quindici anni aveva per motto: La morte, ma non i peccati; non c’era bisogno di possedere una virtù talmente eroica: qualsiasi cattolico, dai sette anni in su, aveva perfettamente chiaro il concetto che, per essere degni di dirsi cattolici, non esiste altro mezzo che quello di prendere Gesù a modello della propria vita.

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          Senza la centralità e l’unicità di Gesù, non c’è più cattolicesimo e non c’è più chiesa: se Gesù non è il solo modello perfetto, allora siamo in presenza di una religione post-cristiana, sincretista ed eretica.

          Abbiamo detto: fino a pochi anni fa. Perché abbiamo usato il tempo imperfetto? Perché oggi pare che non sia più così; pare che sia cambiato tutto. Ma come, dirà qualcuno: questo non è possibile, non è materialmente possibile. Si può cambiare tutto, o quasi tutto, ma non questo: non il fatto che Gesù è il solo modello perfetto della vita cristiana; se si mette in discussione questo, non si è più cristiani, né tantomeno cattolici. Evidentemente. Nondimeno, è accaduto e sta continuando ad accadere: sotto i nostri occhi; e, cosa più grave ancora, senza che la maggior parte dei cosiddetti cattolici se ne renda conto. Naturalmente, nessuno è tanto audace, tanto sfrontato, tanto blasfemo, da dire apertamente: Volete sapere l’ultima? Gesù Cristo non è più il solo modello perfetto che il cristiano deve seguire nella sua vita; se lo facesse, verrebbe riconosciuto per quello che è: non solo un non cattolico, ma qualcosa di peggio, un individuo perverso che si spaccia per cattolico, ma cattolico non lo è; che indossa i panni del cattolico, ma vuole distruggere il cattolicesimo. È più che evidente, infatti, perfino in questi tempi di estrema, babelica confusione morale e dottrinale, che Gesù è il fondamento di tutto: che senza Gesù, senza la centralità e l’unicità di Gesù, non c’è più cattolicesimo e non c’è più chiesa; che se Gesù non è il solo modello perfetto, allora siamo in presenza di una religione post-cristiana, sincretista, che pone Gesù come uno dei modelli da imitare, uno dei maestri da seguire; uno accanto ad altri, e non necessariamente il più importante. (Fra parentesi: la confusione nasce proprio da qui: se Gesù è il solo Maestro, come è possibile che non ci sia un solo vicario di Gesù in terra? Eppure, anche a questo stiamo assistendo; che ce ne sono due, e sia pure uno dei due col titolo di “emerito”, ma vivo e vegeto, e sempre vestito di bianco; ammesso e non concesso, inoltre, che da vicario di Cristo ci si possa dimettere, così come si dimette l’amministratore delegato di un’azienda, con una semplice letterina, e senza dare affatto spiegazioni convincenti: dunque Gesù è uno, ma di suoi vicari in terra ne abbiamo, oggi, due). Facciamo anche notare che parlare di modello perfetto implica di necessità, logica e linguistica, il fatto che il modello sia assolutamente unico: perfetto viene dal latino perfectus, che è il participio passato di perficĕre, ossia “compiere”, formato da per efacĕre. Una cosa è perfetta, dunque, quando è compiuta, portata a compimento, conclusa; per estensione, si dice perfetto ciò che è fatto nel migliore dei modi possibili, tale che nel suo genere non si possa immaginare niente di meglio (Treccani). E infatti: un cristiano potrebbe immaginare un modello migliore di Gesù Cristo? Assolutamente no. Dunque, Gesù uno è un modello perfetto, ma è il modello perfetto; non ce ne sono altri, non diciamo migliori di Lui, il che sarebbe palesemente contraddittorio e impossibile, ma neppure altrettanto buoni di Lui. Anche soltanto immaginare una cosa come questa, anche soltanto essere sfiorati da un dubbio in proposito, significa non aver capito nulla di ciò che è essenziale al cristianesimo. Si possono aver dubbi sulle cose secondarie, ma non su ciò che è essenziale. Se si hanno dei dubbi su ciò che è essenziale alla fede cristiana, non ci si può dire cristiani, perché non lo si è; si è qualche cosa d’altro.

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          Un caso psichiatrico: il signore argentino si vorrebbe sostituire a Gesu' Cristo, a Dio? a quei “cattolici” che stravedono per lui, e bacerebbero la terra dove cammina, vorremmo chiedere: Ma non lo vedete, come vi siete ridotti?

          Ebbene, ora i cattolici, o molti di essi, sono arrivati a questo punto: credono ancora di esser cristiani e di essere cattolici, ma non lo sono; sono qualcos’altro. Il loro solo modello perfetto non è più Gesù Cristo, ma è diventato papa Francesco. Papa Francesco non è santo, e tanto meno somiglia al Santo di cui ha voluto prendre il nome; ma se anche fosse il più santo dei Santi, anche se fosse il santo più grande che si possa umanamente concepire, non sarebbe, perciò, il modello perfetto della vita cristiana; e, se pretendesse di porsi come tale, compirebbe una deliberata falsificazione del Vangelo. Io sono la via, la verità e la vita, ha detto Gesù Cristo di se stesso; e nessun altro, mai, neppure i Santi, neppure i papi, hanno preteso di dire altrettanto di se stessi, o hanno incoraggiato il fatto che la gente pensasse una cosa simile di loro.

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           Gesu' è stato chiarissimo ! Come lo è il primo comandamento: Io sono il Signore, tuo Dio; non avrai altro Dio all’infuori di meNon ti farai idolo, né immagine. Non ti prostrerai davanti a quelle cose.

          Ma il signore argentino lo fa, eccome; lo sta facendo sin dal primo istante della sua elezione; lo sta facendo dal momento in cui,gesuita, ha accettato di essere eletto papa, cosa contraria al diritto canonico, e quando ha preso il nome del Santo di Assisi, ciò che nessun pontefice aveva mai osato fare, per evidenti ragioni di opportunità, di modestia e di coscienza dei propri limiti. E continua a farlo ogni giorno, visto che incoraggia forme di culto verso la sua persona che equivalgono a una vera e propria idolatria,come il commercio di statuette, di ceri, lumini, altri oggetti e santini, tutti con la sua immagine; e si compiace dell’uscita di un film smaccatamente celebrativo, e menzognero fin da titolo: Un uomo di parola (qualcuno si è chiesto come mai non è mai voluto andare in viaggio pastorale in Argentina? qualcuno riesce a immaginare un Giovanni Paolo II che si guarda bene dal tornare in Polonia, o un Benedetto XVI che si tiene alla larga dalla Germania? Eppure Bergoglio è andato nel Cile, è andato nel Perù, ma in Argentina, la sua terra, no: forse perché laggiù lo conoscono molto bene, sanno chi egli sia, hanno un nitido ricordo di lui e riderebbero a crepapelle, o più probabilmente si sdegnerebbero, se qualcuno osasse definirlo un uomo di parola?). E che dire di quel giornaletto intitolato Il mio papa, scandaloso fin dal titolo, perché mai nessuno si sarebbe sognato, prima di questo pontificato, di fondare una rivista con un titolo del genere, neppure al tempo di Giovanni XXIII o di Giovanni Paolo II, papi sicuramente molto popolari e molto attenti alla propria immagine pubblica? Che cosa vuol dire, infatti, un’espressione del genere: il mio papaUn cattolico ha un solo capo, un solo modello, un solo Dio: Gesù Cristo; il papa non è il suo papa, neppure in senso affettivo, semmai è il nostro papa; ma la sola Persona per la quale il cattolico è autorizzato ad usare l’espressione: io sono suo, è Gesù Cristo, e nessun altri che Lui. Il cristiano è di Cristo, appartiene a Cristo; e Cristo è il Figlio di Dio, e Dio Egli stesso: e il Dio cristiano è un Dio geloso: non avrai altro Dio all’infuori di me. Qui non stiamo parlando di ciò che è secondario, ma di ciò che è essenziale; stiamo parlando del primo, e più importante, dei dieci comandamenti. Vi ricordate, per caso, di quella cosa un po’ démodé, un tantino obsoleta, che sono i Dieci Comandamenti? Bene: stiamo parlando di quello; stiamo parlando del primo di essi: Io sono il Signore, tuo Dio; non avrai altro Dio all’infuori di meNon ti farai idolo, né immagine. Non ti prostrerai davanti a quelle cose.

          0 GALLERY IL MIO PAPA
           Vogliono venirci a dire che non più Gesu' Cristo ma Bergoglio è perfetto, e che ogni credente deve prendere lui come massimo punto di riferimento, è improprio, è sbagliato, è scandaloso; ed è anche ridicolo.


                                                        

          mercoledì 2 gennaio 2019

          AVVISO

          PREGO BLOGGER O CHI PER LORO DI RENDERE NUOVAMENTE VISIBILI NEL MIO BLOG LE ALTE VISUALIZZAZIONI TOTALI REALIZZATE, ALTRIMENTI MI RIVOLGERO' DIRETTAMENTE ALLA POLIZIA POSTALE. IL WIDGET NON COMPARE PIU' IN NESSUNA MANIERA, NEANCHE CON OPPORTUNE MODIFICHE. NON E' LA PRIMA VOLTA CHE VENIAMO SABOTATI!!!! GRAZIE!!!

          Sovranismo e sovranisti

           

          Ormai tutti o quasi tutti sanno cosa sia il sovranismo, per lo meno sul piano teorico.
          Ma quanti sovranisti sanno cosa veramente comporti questo tipo di scelta? Intanto il primo problema è capire in quale modo si può concretizzare la volontà sovrana del popolo e se il manifestarla è solo un diritto o anche un dovere, da cui scaturisce l’obbligo di partecipare alla vita politica e sociale della nazione.
          L’antitesi del sovranismo si chiama liberismo perché quest’ultimo indica, come unico regolatore della vita sociale, il mercato con le sue leggi, dimenticando che il “dominus” è sempre l’uomo e che, pertanto, il mercato dovrebbe essere regolato da leggi decise, non dai potentati economici e finanziari, ma dalla volontà popolare che si dovrebbe manifestare in uno Stato, cosa che oggi non avviene. Quanti hanno consapevolezza di questo principio basilare?
          Altro problema che oggi impedisce la realizzazione di un autentico sovranismo è lo sfaldamento identitario del popolo italiano, altra conquista del liberismo. Per ricreare un’identità di popolo non è sufficiente tornare a studiare la storia e la cultura italiana, anche se estremamente necessario, ma bisogna fare i conti con alcuni eventi rimasti senza soluzione e che vengono liquidati come superati per mancanza di volontà di affrontarli.
          E’ necessario ricreare un’autentica unità di popolo, realizzata effettivamente, attraverso molteplici vicissitudini, solo nelle trincee della vittoriosa guerra del 15/18 e cementata con il massiccio consenso degli anni successivi.
          Poi quel profondo senso di appartenenza, accompagnato da un grande orgoglio di essere italiani, è stato infranto con l’armistizio del 1943, non tanto per il fatto in sé, quanto per il modo come si è concretizzato: senza avvisare l’alleato, ma soprattutto passando sul fronte nemico.
          Questo ha portato ad una lacerazione del popolo italiano che si è dilaniato in una dura guerra civile irrisolta e continuata con assurdi eccidi perpetrati da coloro ai quali le armate straniere vincitrici hanno donato un’effimera vittoria.
          Da quel momento si è rotta in tutti, in modo più o meno cosciente, la consapevolezza di essere un unico popolo e tutto questo viene ribadito ogni anno con i festeggiamenti del 25 aprile.
          Siamo l’unico popolo al mondo che festeggia la sua sconfitta!!!
          Questa rottura dello spirito nazionale, riconosciuta dallo storico Renzo De Felice come concausa del terrorismo e della lotta armata, deve essere approfondita e risolta, in qualunque modo, anche facendoci del male, se vogliamo tornare a parlare di sovranità.
          Come facciamo a dirci popolo sovrano se continuano ad esistere oltre cento basi in Italia occupate gratis da eserciti stranieri su cui non abbiamo nessun controllo e dove vengono conservate testate nucleari fuori da qualsiasi nostra sovranità e disponibilità?
          E ancora perché alcune nazioni straniere occupano gratuitamente stupendi immobili di nostra proprietà presi militarmente nel 1945 ed ancora in loro possesso?
          Questi sono alcuni dei problemi che i sovranisti, se vogliono vincere devono affrontare seriamente, altrimenti vuol dire che stanno solamente occupando uno spazio politico libero, senza alcuna reale volontà sovranista.

          M.Mathieu: Ampia Panoramica sui Tre Giorni di Buio

          E' PROBABILE CHE LE ANOMALIE GEOMAGNETICHE TERRESTRI, OLTRE A CAUSARE EVENTI ATMOSFERICI ESTREMI, POSSANO VERIFICARSI A CAUSA DELLA TRANSIZIONE PLANETARIA VERSO LA QUARTA DIMENSIONE, NON PRIMA DI AVER ATTRAVERSATO I FAMOSI "TRE GIORNI DI BUIO" PROFETIZZATI DALLA SACRA SCRITTURA. QUINDI SIAMO VICINI?



          Sebirblu, 20 maggio 2014


          Ho pensato, cari Lettori, di far cosa gradita a molti di voi riunendo in un unico grande post quattro splendidi messaggi di Monique Mathieu sul tema dei "Tre giorni di Buio" che moltissimi, tra profeti e veggenti, hanno menzionato nelle loro visioni in epoche diverse e talvolta anche remote.


          A completamento di questo corposo articolo, trovandolo attinente, vorrei segnalarvi anche "Le paure concernenti la Dodicesima Ora" sempre della stessa sensitiva; QUI.


          Vorrei dire inoltre che questo argomento, a mio avviso, si lega molto bene con quello precedente sul magnetismo terrestre e lo spostamento dei poli e ritengo che i ricercatori veri non mancheranno di porvi l'attenzione che merita.




          I Tre giorni di Oscurità


          "Vi confermiamo che i tre giorni di buio avranno effettivamente luogo. Sarà un momento estremamente arduo per l'Umanità. Tutti, compreso coloro che si saranno preparati, sentiranno il disagio, la necessità di adeguamento, lo choc.


          Per questi ultimi, durerà molto poco, capiranno subito e sapranno gestire perfettamente tale esperienza. Alcuni pensano che questi tre giorni di oscurità non si verifichino. Noi teniamo a dirvi che sono completamente attuali e fanno parte della Transizione.


          Molto aldilà della vostra coscienza umana e della consapevolezza che avete di voi stessi, state ricevendo una grande, grandissima preparazione.


          Domandatevi perché vi svegliate la mattina molto stanchi, molto più di quando vi siete coricati o senza alcun desiderio di iniziare la vostra giornata per restare in un luogo di cui non avete più memoria.


          Viene compiuta un'opera grandiosa durante il riposo del vostro corpo ma anche in tempo di veglia. In tali periodi siete troppo assorti per rendervene conto.


          A volte, tuttavia, attraverso un profondo sentire o un distacco dalla realtà, percepite che sta accadendo qualcosa. Il mondo accelera in maniera esponenziale la sua mutazione, il suo cambiamento.


          L'insegnamento nascosto che ricevete a livello inconscio, sia di notte che di giorno, ha un'immensa importanza. Vi permetterà di gestire meglio tutto quello che deve arrivare a voi stessi come ad ogni vita, ovunque su questo mondo.


          Potreste replicare: voi ci dite tutto questo da parecchi anni e nulla avviene di tangibile, di reale! La risposta è che la vostra coscienza umana ha l'errata abitudine di suddividere il tempo.


          Per noi, il tempo non esiste, ci sono semplicemente degli eventi, soltanto delle trasformazioni, che potremmo anche posizionare, ma che non avrebbero comunque la stessa data che potreste dare loro.








          Nondimeno, da qualche anno si è avuta una vastissima apertura di coscienza in una parte della popolazione umana.


          Gli individui cominciano a porsi delle domande, a riflettere, ad aver meno chiusure ed ottusità, ad essere più malleabili e capaci di allinearsi sempre più con le nuove energie.


          Le genti iniziano pure a comprendere ciò che sono e come possono agire per mezzo del loro corpo per proiettare Amore su ogni vita.


          Tutto quello che noi e i nostri Fratelli abbiamo compiuto da tanti anni comincia realmente a produrre i suoi frutti.


          Voi osservate soltanto ciò che di negativo e terribile vi esiste intorno, ma non avete la prospettiva del bello, di quanto gli Umani possano dare di loro stessi, di quello che sono in grado di comprendere; per questo non avete ancora questa visione.


          Ma ritorniamo ai giorni di buio. Allorché vi si presenteranno, sarete avvertiti. Ci saranno vari segnali che potrete ricevere nei vostri sogni così come in modo manifesto, vale a dire con i vostri occhi fisici.


          Questi tre giorni corrispondono al Passaggio, al maestoso Transito, al sollevamento dei veli. Voi desiderate vedere l'altro lato dello specchio, ma ne siete capaci? Siete sufficientemente forti, impavidi e fiduciosi per vivere tutto quello che per ora non siete all'altezza di percepire?


          L'evento non durerà molto tempo, ma sarà angosciante. Soltanto l'Amore potrà far Luce e mettere un'immensa protezione intorno a voi."


          «Ho sentito spesso dire che nel corso di questi tre giorni non bisognerà aprire porte e finestre ma chiudersi in casa e isolarsi da tutto. Corrisponde al vero?»


          "Non è assolutamente un obbligo isolarsi così, anzi, sarà necessario raggrupparsi per pregare e diffondere molto Amore sul mondo, verso tutti gli Esseri e i vostri Fratelli di Luce e rimanere fiduciosi e consapevoli di ciò che state sperimentando.








          Saranno cause esterne al vostro Pianeta a provocare questa oscurità protratta."


          «Avremo il modo di muoverci per ritrovarci in gruppo?»


          "Verrete allertati per mezzo di segni inconfondibili. Quando li vedrete, sarà necessario evitare gli spostamenti, dovrete riunirvi e pregare."


          «Sarà utile accendere delle candele?»


          "Sì! Una candela è sempre una luce nell'oscurità! È il simbolo importante non solo della Luce, ma della Luce che guida, della Luce che rischiara.


          E per di più, una candela allontanerà certe energie. Tuttavia, le vostre preghiere e il vostro Amore saranno molto più efficaci delle candele stesse."


          «Durante questi tre giorni di tenebra potremo vivere normalmente, mangiare e bere?»


          "Non avrete tanto la possibilità di mangiare! Bisognerà bere parecchio e cibarsi in modo leggero per non appesantire molto la vostra frequenza vibratoria. Comprendete voi l'importanza di essere leggeri?


          Alcuni individui (ma voi non siete ancora sufficientemente pronti per questo) potranno emanare una certa Luce, potranno rischiarare. È tutta una questione di ritmo energetico e di Amore, insieme alla consapevolezza di quello che riuscirete a compiere e a conseguire."


          «Sarà necessario tenere gli animali all'interno?»


          "Assolutamente! Queste creature saranno molto più perturbate di voi, bisognerà rassicurarle."


          «In quel periodo, saranno capaci certuni di utilizzare la loro "Merkabah" per recarsi su un'altra sfera?» (Per approfondire QUI; ndt)







          "Non immediatamente, più tardi! Questi tre giorni faranno sorgere grandi capacità,l'unificazione tra la coscienza umana e quella spirituale, ma non ancora tra l'umana e la Divina.


          Voi avete consapevolezza della vostra Divinità, ma il ponte non è a tutt'oggi creato. Se ne aveste davvero il pieno sentore, compireste miracoli su miracoli o che potrebbero apparire come tali. Infatti, non sarebbero che l'utilizzo delle vostre potenzialità ora latenti."


          «Dopo i tre giorni, sarà ancora possibile vivere su questa Terra o verrà evacuata?»


          "Ci sarà di nuovo la vita, ma dovrà esserci un allineamento ad un altro sistema esistenziale! Purtroppo ci saranno pure molti trapassi."


          «Avverranno tutti nel corso di quel breve tempo?»


          "Sì, ma anche prima!"


          «Passati quei giorni, ci troveremo in un'altra dimensione?»


          "In un certo senso!"


          «E la luminosità sarà diversa?»


          "Sì, ma non subito! Più nulla sarà come prima, anche nel vostro ambiente, nel chiarore, nella coscienza umana, nei rapporti che avrete con gli altri, nel vostro modo di amare, di vivere, di percepire e di manifestare la vita e l'Amore!"


          «Durante quei giorni di oscurità avremo le incognite sull'elettromagnetismo di cui il mondo parla?»


          "Prima di arrivare in quel periodo, ci saranno molti problemi e avvenimenti sul Pianeta. Sono già cominciati, benché non ve ne rendiate conto. La vostra madre Terra si sta elevando in vista della sua imponente, immensa Transizione.


          Vigilate su tutto ciò che accade intorno a voi, sulle vostre reazioni, siate attenti alla vita. Di questi tempi, un gran numero di segnali è messo sul vostro cammino!


          Quando gli umani sentono parlare di un certo accadimento o del tal altro cataclisma, dicono, come sostengono alcuni scienziati, che sia sempre avvenuto. Voi non vedete i segni, o meglio, non volete vederli. Siate accorti a tutto quello che succede nel vostro àmbito, siate svegli sempre.


          Al di sopra di ogni cosa, vi chiediamo di amare, di amare il più possibile e incondizionatamente tutti coloro che vi circondano. Questo è importantissimo!








          Il tempo che vivrete sarà determinante. Alcuni fra voi hanno già sperimentato delle difficoltà, essenzialmente nella loro trasformazione. Coloro che non avranno compiuto il lavoro necessario incontreranno varie prove da superare, delle sfide a cui far fronte.


          Siate sicuri che, sebbene le vostre sperimentazioni vi appaiano difficili da vivere, come quelle che voi chiamate problematiche di salute, esse vi sono di grande aiutoper consentirvi di superare il Transito epocale.


          I popoli terrestri devono passare da una profonda purificazione, alcuni attraverso la sfera della salute, altri nel campo affettivo o in quello del lavoro, e via dicendo. È sostanziale che questa trasmutazione si effettui tramite le esperienze.


          Siate persuasi che al termine del cammino, non solamente tutto rientrerà nell'ordine ma ringrazierete pure di ogni prova che vi è stata concessa perché ne uscirete trasformati.


          Nel corso dei tre giorni di oscurità e soprattutto in seguito, avrete l'impressione che il cielo si squarci ed entrerete in una percezione molto aldilà di quanto possiate immaginare.


          Scorgerete tutto ciò che prima non appariva ai vostri occhi e avrete la straordinaria e splendida sorpresa di constatare che siamo presenti, vicino a voi.


          Nello stesso modo avrete l'opportunità di vedere tutti i nostri Fratelli che aiutano notevolmente il pianeta Terra nella sua Transizione.


          Le innumerevoli sfere di Luce, le astronavi che stanno attendendo in quarta dimensione saranno percettibili da voi. Più nessun dubbio vi sfiorerà!


          Attualmente, avete ancora diverse esitazioni perché non vedete e non vi è possibile recepire con i sensi umani quello che è fuori dalla portata delle vostre indagini.


          I momenti a venire, per quanto difficili possano essere per taluni, saranno gloriosi per altri. Non dimenticate la parola chiave: AMARE!"





          I Tre giorni di Oscurità – 2


          «Cosa succederà nei tre giorni di buio che dovrebbero precedere il Passaggio in quarta dimensione? In quale momento situare questo Transito nel quadro di un'evacuazione planetaria più che probabile?»


          "Questa domanda è già stata posta numerose volte e vi abbiamo risposto ripetutamente! Ne parleremo ancora ma in maniera diversa.


          Prima del grande ciclo di Trasformazione, molti avvenimenti visibili o invisibili,almeno per poco tempo, accadranno su questo mondo.


          Siate certi che alcuni segni vi avvertiranno dei tre giorni di oscurità. Durante quel periodo, di cui non vi preciseremo la data perché non coincide per nulla con il nostro tempo, dovrete prepararvi ogni giorno al cambiamento dimensionale.


          Abbiamo spesso detto al nostro canale che la Transizione avverrà all'improvviso e dunque, affinché possiate viverla così come molti altri faranno, bisogna che vi prepariate coscienziosamente elevando il vostro livello vibratorio.


          Per predisporvi a vivere quei giorni, ci saranno dei segni nel Cielo qualche giorno prima, non molti ma saranno sufficienti. Avranno come finalità lo scuotimento delle coscienze verso un nuovo stato interiore.


          Esso indicherà pure che, nel corso di quell'evento, tutte le potenziali facoltà nascostesotto i veli della materia vi saranno restituite perché non sarete più gli umani di adesso. Durante tale scossone l'offuscamento si diraderà e la saggezza che è in ciascuno di voi riemergerà alla superficie.


          I doni dello Spirito saranno ridati all'uomo solo quando avrà acquisito un certo grado di assennatezza. Se fossero dati immediatamente agli uomini, non essendo questi abbastanza pronti, si distruggerebbero a vicenda.


          È fondamentale e di massima importanza per voi, Esseri umani di terza dimensione, controllare e signoreggiare il più possibile i vostri pensieri.


          Il Passaggio in quarta dimensione sarà molto breve! Non diremo che ci siete già, pur tuttavia vi trovate spesso su quel piano per un lavoro ben specifico.


          Il vero Transito dalla quarta alla quinta dimensione avrà luogo in un tempo cortissimo che non possiamo indicare. Prima di vivere quel periodo, dovrete aver compiuto un'opera su voi stessi.


          Se i vostri pensieri fossero ancora troppo agitati, se risultassero molto poco amichevoli verso tutto ciò che vi circonda, se li aveste mantenuti nel dualismo o addirittura nell'animosità, e se malgrado ciò doveste riuscire a passare in un'altra dimensione, cosa che non potrebbe d'altronde accadere, quelli del vostro ambiente li capterebbero tutti.




          Bisogna dunque imparare ad essere saggi, a disciplinare i pensieri tanto quanto le parole. È una delle chiavi essenziali. Se non arrivate a padroneggiare il vostro mentale e i pensieri – che sono creazioni, rammentatelo – essi vi terranno prigionieri.


          Saranno come una matrice e avrete molte più difficoltà per elevare la vostra frequenza vibratoria proprio nell'attimo della grande Transizione, al momento decisivo.


          Se aveste una seppur piccola consapevolezza di ciò che vi attende domani in questo ambiente di quinta dimensione, lavorereste in misura assai maggiore di quanto non fate, perché è veramente aldilà di quello che voi considerate un paradiso.


          Sicuramente, all'epoca attuale, vi trovate in quello che potremmo valutare un inferno,se i termini «paradiso» e «inferno» significano qualcosa per voi umani. A noi, non dicono nulla.


          Vi domandiamo anche di proiettarvi il più possibile nel mondo meraviglioso che vi aspetta e che vi abbiamo descritto molte volte, il mondo dove la Fratellanza e l'Amore tra gli Esseri sono reali.


          Non ci saranno più bugie, d'altra parte non potrebbero esistere, poiché la telepatia sarà uno dei mezzi di trasmissione utilizzata da tutti.


          Quando comunicherete per mezzo dello Spirito, la parola non sarà più offensiva, né sgarbata e non potrete più emettere pensieri sgradevoli per chicchessia, nemmeno per voi stessi del resto!


          Per ritornare al tema dei tre giorni di oscurità, preferiremmo parlarvi delle loro pochissime probabilità di manifestarsi, ma così non è purtroppo, anche se i miracoli esistono.


          Il Passaggio in quinta dimensione potrebbe compiersi nella Luce e nell'Amore. Sarebbe sufficiente l'apertura di alcune coscienze supplementari alla Luce e all'Amore Universale per far pendere la bilancia da un altro lato. TUTTO È POSSIBILE!


          Come vi abbiamo già detto, ci sono molteplici scenari in atto (o linee parallele temporali; ndt). E adesso, purtroppo, siete incanalati in un percorso difficile. Però, siccome esiste sempre la possibilità di cambiarlo, tutto è fattibile sino all'ultimo momento, il peggio come il meglio!


          Siamo qui per svegliarvi, per aiutarvi, per guidarvi, per rispondere alle vostre domande, ma non possiamo agire su questo mondo. Voi ne siete i soli attori! Noi non siamo degli Esseri di materia come voi immaginate. Siamo presenti, almeno una parte di noi che comunica.


          Abbiamo più volte asserito questo ed è una realtà. Siamo qui fra voi ma non potete percepirci perché la vostra frequenza vibratoria è nettamente al di sotto della nostra.E quando diciamo «nettamente al di sotto» siamo generosi verso di voi!"




          I Tre giorni di Oscurità – 3


          «I miei Fratelli di Luce sembrano dirmi che tutto si accelererà in noi e intorno a noi, ma non è molto chiaro. Riceveremo un aiuto per purificare le nostre vite.


          Vedo degli immensi sconvolgimenti, ma per il momento non appartengono alla sfera terrestre, sono simili a venti non fisici, flussi energetici compatti e multicolori.»


          "L'Umanità nel suo insieme sperimenterà eventi considerevoli. A certuni apriranno le porte del Cielo, ad altri quelle dell'Inferno, secondo quello che gli Esseri avranno compiuto. (Per approfondire ampiamente questo tema, da QUI, in sequenza, tutti i post sui vari livelli evolutivi o Biotesi; ndt).


          Ma coloro che avranno l'impressione di essere precipitati nei livelli più bassi, riceveranno dalle Gerarchie di Luce un soccorso molto più importante di quelli che avranno compreso o saranno in grado di aiutarsi da sé.


          L'oscurità regnerà tre giorni sull'intero Pianeta. Tuttavia, essendo questa una misura umana, non durerà necessariamente tanto.


          Sappiate che durante quest'arco di tempo, ognuno di voi farà la sua scelta. Sarà posto di fronte a sé stesso, davanti a tutto ciò che avrebbe potuto compiere e non ha fatto, come dinnanzi a tutto il lavoro effettuato e, a volte, ne sarà infinitamente felice.


          Se riusciste, in questi tempi di grandi turbolenze vissute oggi, a restare centrati nel più profondo del cuore; se arrivaste a trascendere ogni manifestazione egoistica; ad abbandonare tutte le piccole schermaglie della vita, sia nell'àmbito lavorativo come in quello familiare o relazionale, avreste minori difficoltà nel fronteggiare le immense trasformazioni.


          Per la gente comune, la nostra comparsa, la nostra manifestazione fisica potrebbe creare dei traumi e delle paure terribili, ed è per questo che vi diciamo che bisogna accettare tutto, lasciar correre e abbandonare ogni attaccamento; è necessario che andiate oltre tutto ciò che avete imparato.


          Siate aperti a tutto quello che vi circonda e siate anche in ricezione a tutte le nuove energie che si presenteranno a voi. Se operate restando centrati sul vostro fulcro d'Amore, non avrete nulla da temere. Tutto accadrà meravigliosamente bene."


          «È strano, mi mostrano ora un buio molto fitto, come se non ci fossero più particelle di luce.»


          "La luce proviene certamente dal sole, ma esistono ugualmente, intorno a voi, nella vostra atmosfera, miliardi e miliardi di particelle luminose. Queste catturano la luce solare e in un certo senso la restituiscono. Tali particelle saranno come assorbite durante un periodo relativamente breve."


          «'Assorbite' non è la parola esatta, ma siccome non ne trovo una migliore per spiegare, preferisco non aggiungere nulla.»


          "Siate benedetti voi che avete tanto Amore nel cuore, siate benedetti voi che siete nella fiducia e nella Fede, siate benedetti voi che avete coraggio, siate benedetti voi che siete in procinto di transitare! Siate benedetti voi che ci troverete!"








          I Tre giorni di Oscurità – 4


          «I tre giorni di buio avranno luogo quando entreremo nella quarta dimensione o nella quinta?»


          "Questi giorni particolari si verificheranno pressoché alla fine della 4D, quando gli Esseri avranno acquisito un'altra coscienza di sé stessi e una gran parte delle loro capacità.


          Essi non saranno ancora completamente telepatici o chiaroveggenti e non avranno neanche la capacità di vedere gli altri piani, ma possiederanno una sensibilità, un sentire nettamente superiore a quello che hanno attualmente.


          Quei giorni dipenderanno dagli uomini della Terra; saranno la conseguenza dell'oscurantismo e dell'ignoranza di certi esseri umani."


          «Ho l'impressione, benché non me lo dicano chiaramente, che saranno probabilmente degli individui terrestri a creare la tenebra dovuta alla loro arretratezza e alla terribile sete di potere.»


          Mi dicono:


          "In ogni caso, allorché sarete al termine di questo ciclo di Transizione, percepirete quello che non potete nemmeno immaginare adesso, perché il vostro corpo avrà perduto in pratica il 50% della sua densità e questo non si rivelerà necessariamente con una bilancia, dal momento che non è una questione di peso.


          Il vostro ritmo di frequenza sarà di 50 volte più elevato, sebbene questa cifra non significhi nulla poiché il livello vibratorio degli uomini aumenta di continuo.


          Prima di tutto questo, subirete dei grandi choc: meravigliosi per alcuni, terrificanti per molti altri.

          Saremo obbligati a risvegliare l'Umanità. Se non lo facessimo bruscamente, essa compirebbe stoltezze tali che non potremmo tollerare.


          Certi dirigenti, taluni scienziati, che qualificheremmo «malati mentali» non avranno più il diritto di manipolare impunemente non soltanto le energie del Pianeta, le vibrazioni, il clima e ben altre cose, ma anche, ed è il pericolo maggiore, la coscienza degli Esseri umani.


          È necessario che un tale inferno finisca! Il vostro mondo attuale inghiottirà ogni cosa; ciò non vuol dire che andrà verso la distruzione, ma che l'intero impianto di questi processi, insieme a tutti gli individui coscienti o no del pericolo gigantesco delle loro manipolazioni, dovranno essere inghiottiti, sprofondati."




          Hacker minacciano gli Usa: dateci Bitcoin altrimenti pubblichiamo la verità



          verità sull'11 settembre
          Un gruppo di hacker minaccia di rivelare la verità sull’11 settembre – di Massimo Mazzucco
          La notizia è decisamente curiosa: secondo Russia Today un famoso gruppo di hacker, chiamato The Dark Overlord, minaccia di rendere pubblica una lunga serie di documenti riservati che rivelerebbero “che cosa è veramente successo l’11 di settembre“.
          Si tratta di documenti che riguardano i patteggiamenti legali avvenuti intorno all’11 settembre, oltre che a documenti sensibili dell’FBI, della C.I.A. e del Pentagono relativi ai fatti di quel giorno.
          Il gruppo di hacker ha messo on-line 10 gigabyte di files criptati, e minaccia di rendere pubblica la chiave per decriptarli, se non verrà pagato un sostanzioso riscatto in forma di Bitcoin.
          Di fronte a questa notizia possiamo fare due riflessioni diverse: la prima è che effettivamente tutti i documenti legali che riguardano il patteggiamento relativo alla distruzione delle Torri Gemelle – e che coinvolge la città di New York, il proprietario Silverstein, e le compagnie di assicurazione – sono stati realmente secretati, alla chiusura del processo.
          In altre parole, nessuno fino ad oggi ha potuto sapere quali siano stati i termini esatti del patteggiamento, e quindi le motivazioni che hanno portato all’accordo fra Silverstein e le società di assicurazione (non è difficile immaginare le discussioni sulle reali responsabilità, visto la palese demolizione controllata).
          C’è quindi una base solida per credere che le minacce del gruppo di hacker non siano affatto inventate, ma siano basate su elementi reali e concreti.
          La seconda riflessione è la seguente: perché mai una notizia del genere esce su Russia Today, che è praticamente il portavoce ufficiale del Cremlino in occidente?

          I russi conoscono la verità sull’11 settembre?

          Forse che i russi vogliano velatamente minacciare gli Stati Uniti, i quali continuano a condurre verso di loro una politica di aggressione e di accerchiamento globale?
          In questo caso, non può non tornare alla mente il fatto che proprio un mese fa i russi abbiano apertamente minacciato di mandare una sonda sulla luna “per verificare se gli allunaggi delle missioni Apollo sono veramente avvenuti”.
          Se si somma questa notizia alla rivelazione odierna degli hacker, si può tranquillamente leggere il tutto come una operazione complessiva di messaggistica trasversale, della serie “parlare a nuora, perché suocera intenda”.
          In un caso come nell’altro, noi non possiamo che sperare che questi hacker abbiano veramente in mano qualcosa di importante, e che magari vogliano rivelarlo – almeno in parte – al mondo intero.